Google Street View Regno Unito

Google Street View, riaperto il caso nel Regno Unito

Google Street View Regno Unito

Si continua a parlare di Google, di Street View e di quella che è la situazione del celebre servizio offerto da big G in Europa poiché, proprio nel corso delle ultime ore e così come avevano anticipato alcune voci di corridoio, le autorità britanniche hanno deciso di riaprire il caso di cui si è tanto parlato settimane addietro.

A finire nell’occhio del ciclone è la presunta violazione di privacy del servizio di mappatura delle strade di Google Street View ed a dare il via alla nuova indagine è stato lo studio dell’Information Commissioner’s Office (ICO) del rapporto statunitense in merito al caso.

L’accusa è sempre la stessa ovvero quella di aver raccolto i dati personali degli utenti con reti Wi-Fi aperte unitamente a foto di strade e case da utilizzare per arricchire e completare il servizio Street View.

Inizialmente, a tal proposito, il Commissario alla privacy britannico aveva ritenuto valido quanto sostenuto da Google secondo cui, appunto, la raccolta in questione era stata effettuata in maniera accidentale ed aveva quindi accettato le scuse di big G e preso per buona la promessa di cancellare il tutto.

ICANN nuovi nomi dominio

ICANN: ecco i domini web del futuro

ICANN nuovi nomi dominio

L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Named and Numbers), a poco meno di un anno di distanza dall’annuncio relativo alla liberalizzazione dei nomi di dominio di primo livello, ha presentato la lista delle richieste fatte da coloro che vanno a configurarsi come i colossi del business a livello mondiale.

Nello specifico, le richieste giunte all’ICANN sono state ben 884 per un totale di oltre 1.900 domini ed ogni azienda ha avuto l’opportunità di far richiesta di più di un dominio particolare.

Ciascuna azienda tra quelle presenti in elenco che, tra le altre cose, risulta anche consultabile online, ha potuto e può farsi assegnare nomi di dominio generici identificati come “stringhe”.

WinOwnership, ottenere l’accesso completo a file e cartelle di sistema mediante drag and drop

In Windows risultano presenti numerose directory ed altrettanti molteplici file ai quali, per varie ragioni, l’utente comune non può avere accesso.

Si tratta, per essere più precisi, delle cartelle e dei file di sistema a cui, appunto, l’utente comune non ha la possibilità di accedere o di apportarvi modifiche onde evitare di generare fastidiose problematiche.

Per poter ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per accedere e modificare tali file e cartelle è possibile utilizzare vari metodi ma, in ogni caso, appare opportuno disporre di una conoscenza di base in merito ai permessi ed al sistema.

Per poter eseguire l’operazione in questione in maniera ben più pratica e, sopratutto, rapida è però possibile ricorrere all’utilizzo di un apposito ed interessante applicativo quale WinOwnership.

PngOptimizer, ottimizzare le immagini PNG agendo in batch e mediante drag and drop

Il formato PNG è, senza alcun dubbio, uno tra quelli maggiormente diffusi fra la vasta utenza per condividere foto ed immagini in alta qualità supportandone le eventuali trasparenze e permettendo di effettuare la compressione dei file senza però perderne i dati.

A tal proposito esistono molteplici applicativi che consentono di agire su foto ed immagini esgeuendo operazioni di compressione e, in linea ben più generale, ottimizzando i file d’interesse ma ben pochi sono in grado di agire così come PngOptimizer.

Si tratta infatti di un software totalmente gratuito, di natura open source, utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) e per di più portatile che, così come suggerisce lo stesso nome, permette di comprimere le immagini in formato PNG riducendone le dimensioni originarie andando a rimuovere le informazioni inutili e quelle sbagliate, il tutto anche in batch e mediante un semplice e rapido drag and drop.

AgataSoft Clipboard Manager, incollare specifiche stringhe di testo utilizzando apposite hotkey

Avere a portata di mano un valido strumento mediante cui poter accedere rapidamente a note ed appunti e, al contempo, gestirli facilmente risulta di fondamentale importanza per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si ritrovano spesso ad avere a che fare con elementi testuali.

Di applicativi mediante cui poter gestire gli appunti ed ampliare la capacità della clipboard di Windows che, così come già ribadito diverse altre volte, risulta abbastanza limitata abbiamo avuto modo di conoscerne diversi ma qualora foste alla ricerca di uno strumento che presenti un utilizzo ancor più rapido allora dovreste dare un’occhiata a AgataSoft Clipboard Manager.

Questo software, totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows, consente infatti di assegnare specifiche scorciatoie da tastiera agli appunti salvati in modo tale da poterli reperire in maniera praticamente immediata al momento opportuno.

Nokia acquisizione Samsung Microsoft

Nokia: Samsung non è interessata, Microsoft forse si

Nokia acquisizione Samsung Microsoft

Il fatto che Nokia non stia attraversando un ottimo periodo e che invece aziende quali Apple e Samsung dominino il mercato degli smartphone non è certo cosa nuova e negli ultimi tempi si è discusso a più riprese della situazione in questione.

In particolare in merito a quello che sarà l’effettivo destino di Nokia vi sono parecchie incertezze anche se le informazioni diffuse nel corso delle ultime ore dovrebbero riuscire a chiarire, seppur minimamente, le idee a tal proposito.

Nei giorni scorsi avevano infatti iniziato a circolare dei rumors secondo cui Samsung era interessanta all’acquisto di Nokia per una trattativa equivalente a circa 15 miliardi di euro e con il conseguenziale possibile approdo del sistema operativo Android sugli smartphone della ben nota azienda finlandese.

A togliere ogni dubbio in merito a tali rumors ci ha però pensato la stessa Samsung che ha appunto provveduto a smentire il tutto specificando inoltre di non essere in alcun modo intenzionata a procedere all’acquisizione di Nokia e che le notizie circolate in questi giorni sono oltremodo false.

Hotmail Newmail

Microsoft Hotmail: nuova interfaccia e nuovo nome in arrivo?

Hotmail Newmail

In concomitanza dell’oramai imminente lancio di Windows 8 la ben nota azienda redmondiana pare abbia deciso di modificare il design adottato per Hotmail, il suo celebre servizio di posta elettronica, conferendogli uno stile decisamente Metro ed analogamente al suo nuovo OS.

Secondo le indiscrezioni che hanno iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore, Hotmail, infatti, dopo oltre 15 anni dal lancio, abbandonerà il suo attuale look cedendo il passo ad un’interfaccia Metro, ancor più moderna ed in perfetta linea con i nuovi prodotti della redmondiana.

A sostegno della news in questione vi sono alcuni screenshot diffusi in rete e raffiguranti, appunto, la nuova grafica della homepage di Hotmail ove il termine Windows Live ID è stato sostituito con quello di Microsoft account.

Sempre osservando gli screenshot è poi possibile notare che nella parte superiore della pagina risulta invece annessa la barra di navigazione da cui poter accedere alle principali funzionalità del servizio che rispetto all’attuale e ben più classico Windows Live Hotmail sembrerebbero essere rimaste pressoché invariate.

Zentomi, il lettore di feed RSS che migliora l’utilizzo di Google Reader

Tra i principali strumenti utilizzati per tenere sotto controllo i feed RSS dei siti web d’interesse Google Reader è senz’altro quello maggiormente impiegato dalla vasta utenza.

Pur rivelandosi un ottimo lettore RSS Google Reader presenta però alcune pecche come, ad esempio, l’utilizzo di un’interfaccia utente un pò confusa e la presenza di diversi elementi che potrebbero creare eventuali distrazioni.

Per ovviare a quanto appena accennato è però possibile ricorrere all’utilizzo di Zentomi, un nuovo lettore di feed RSS totalmente gratuito e tutto basato su Google Reader che è in grado di canalizzare l’attenzione dei suoi utilizzatori sui suoi contenuti presentando un’interfaccia semplice ma, al contempo, altamente comprensibile, così come si può notare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio annesso all’inizio di questo post.

Si tratta, nel dettaglio, di un’applicazione online che permette di accedere direttamente ai siti web seguiti da Google Reader semplicemente autorizzando l’accesso quest’ultimo una volta visualizzata la homepage di Zentomi.

File Secure Free, 4 differenti tool in un unico software per proteggere file e dati sensibili

In varie occasioni, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di diverse ed apposite applicazioni grazie alle quali preservare l’accesso ad eventuali informazioni riservate crittografando i dati, eliminandoli in modo irrecuperabile o, ancora, impedendone l’accesso mediante un’apposita password.

La maggior parte degli applicativi adibiti a tal scopo che sono stati presentati permettono però di eseguire soltanto una funzione per volta ragion per cui potrebbero rivelarsi scomodi da utilizzare per alcuni utenti, specie per coloro che non amano installare più e più software sulla postazione multimediale in uso.

File Secure Free, però, va a differenziarsi da tutto quanto di analogo proprio per la possibilità offerta di eseguire più operazioni.

Kaspersky sistema operativo

Kaspersky, Flame e Stuxnet sono collegati

Kaspersky scopre collegamento Flame Stuxnet

Stando a quanto reso noto dagli esperti di sicurezza del team di Kaspersky che allo stato attuale delle cose stanno conducendo accurate ricerche su Flame, il malware recentemente scoperto in grado di trafugare dati governativi, quest’ultimo sarebbe direttamente collegato a Stuxnet, il virus che nel 2009 sabotò un impianto nucleare in Iran.

Secondo quanto reso noto da Kaspersky pare infatti che i team responsabili della creazione dei due virus abbiano collaborato almeno una volta durante le prime fasi di sviluppo di Flame.

In principio l’ipotesi in questione era stata scartata a causa della struttura di Flame che risultava essere totalmente differente rispetto a quella di Stuxnet portando quindi il team di Kaspersky a ritenere, inizialmente, che i due malware fossero stati sviluppati da gruppi separati.

Google sta per aprire il suo primo negozio a New York?

Google Books e lo storico accordo con gli autori e gli editori francesi

Google Books Francia

Interessanti novità per Google e per i suoi utenti sono in arrivo dalla Francia poiché proprio nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View ha stretto uno storico accordo con le associazioni degli autori e degli editori francesi, il Syndicat national de l’èdition (SNE) e la Société des gens de lettres (SGDL), andando a decretare la fine di una battaglia legale in corso già da qualche tempo a questa parte e che andava a prospettarsi come particolarmente onerosa anche per un colosso quale big G.

Nello specifico, Google era stata accusata dagli editori francesi di aver digitalizzato migliaia di testi senza aver previamente ottenuto alcuna esplicita autorizzazione da parte degli aventi diritto ragion per cui, sempre secondo quanto sostenuto dagli editori, il materiale elaborato era stato riutilizzato per andare ad arricchire il già vasto archivio online di Google Books.

Al fine di mettere da parte ogni tipo di controversia il nuovo accordo siglato ha invece stabilito che Google, d’ora in avanti, potrà digitalizzare le pubblicazioni e gli aventi diritto potranno invece commercializzare le proprie opere e trattenere la maggior parte dei ricavi ottenuti andando quindi a dare una notevole spinta al mercato degli ebook in Francia, o almeno così dovrebbe essere.

Hide’N’Send, nascondere file di teso in immagini JPEG ed estrarre i documenti incorporati

Già in altre occasioni, qui su Geekissimo, è stato utilizzato, relativamente a specifici software, il termine steganografia ovvero quello che va a configurarsi come uno tre i sistemi maggiormente utilizzati negli ultimi tempi per preservare la visione di informazioni riservate nascondendole e criptandole direttamente all’interno di un’immagine.

Di applicativi adibiti a tal scopo, tuttavia, non se ne trovano molti il che non è certo un dato positivo considerando il sempre maggior numero di rischi a cui, giorno dopo giorno, è possibile andare incontro condividendo con altri utenti dati sensibili e documenti riservati di varia tipologia.

Instagram for Chrome, utilizzare Instagram direttamente dalla finestra di Google Chrome

Qualche settimana addietro, qui su Geekissimo, avevamo avuto modo di fare la conoscenza di InstaBrowser, l’apposita estensione per Google Chrome mediante cui visualizzare e gestire le foto di Instagram direttamente dalla finestra del browser web.

Ora, proseguendo sulla medesima linea, andiamo a dare uno sguardo ad un’ulteriore estensione adibita sempre al medesimo scopo ma differente da quella proposta giorni addietro per alcune features.

Si tratta, nello specifico, di Instagram for Chrome (ed il nome dice già tutto!) ed una volta annessa al browser web di big G consentirà di visualizzare le proprie foto e quelle altrui che sono state pubblicate su Instagram, di visualizzare commenti, di aggiungerne altri e di esprimere il proprio gradimento per specifiche immagini, il tutto mentre si è intenti a navigare online, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio annesso all’inizio di questo post.

Android 900 mila attivazioni al giorno

Android: ogni giorno vengono attivati 900 mila device

Android 900 mila attivazioni al giorno

Google ha da poco diffuso in rete quelli che vanno a configurarsi come i numeri raggiunti, proprio nel corso dell’ultimo periodo, da Android, il suo sistema operativo dedicato ai device mobile.

Secondo quanto dichiarato dal gran colosso delle ricerche in rete ogni giorno vengono attivati, allo stato attuale delle cose, circa 900 mila dispositivi Android, una cifra questa che sta ad indicare chiaramente quanto la piattaforma del robottino verde sia cresciuta tenendo conto che a febbraio dell’anno corrente il numero di device attivati su base giornaliera risultava invece corrispondente a circa 850 mila.

A render nota la notizia è stato Andy Rubin, vicepresidente del reparto mobile di Google, mediante la pubblicazione di un apposito tweet su Twitter.