La biografia di Steve Jobs è già stata piratata

 

Com’era largamente prevedibile, in poco più di ventiquattr’ore la biografia ufficiale di Steve Jobs ha polverizzato tutti i record di vendita ed è schizzata in cima alle classifiche di tutte le librerie del mondo. Quello che era un pizzico meno prevedibile; e che sicuramente non farebbe piacere a Jobs; è che in anche meno tempo su Internet è già arrivata la versione piratata senza DRM dell’opera.

La biografia scritta da Walter Isaacson, si sa, è stata resa disponibile anche su piattaforma digitale (iTunes ed Amazon) oltre che su supporto cartaceo, e questo ha favorito la proliferazione in tempo record di copie pirata del libro sfogliabili tranquillamente su qualsiasi lettore di e-book in grado di leggere il formato ePub. Compreso l’iBooks di iPad ovviamente.

Steve Jobs ne aveva anche per Ballmer: “finché ci sarà lui, Microsoft non cambierà”

Ad un giorno dalla pubblicazione ufficiale, continuano a trapelare stralci della biografia ufficiale di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson dopo lunghi tête-à-tête. Stralci che restituiscono l’immagine di un Jobs quasi mai tenero nei confronti dei suoi competitor e avvezzo ad analisi precise quanto spietate.

Dopo aver auspicato la distruzione di Android e aver messo indubbio la creatività di Bill Gates, Jobs nell’ultima pagina della sua biografia dice che “Microsoft è perlopiù irrilevante” e sostanzialmente bloccata nel suo processo di crescita perché al suo vertice è stato messo l’umo delle vendite, ossia Steve Ballmer.

Steve Jobs voleva distruggere Andoid perché basato su “idee rubate”

Steve Jobs non era un santo, lo abbiamo detto. Il suo spirito da innovatore era sempre controbilanciato dalla smania di raggiungere la perfezione; di essere il primo della classe; e quando c’era da affondare qualcuno che secondo lui era in torto o aveva sbagliato, ci andava giù duro. L’ultima “ossessione” di Jobs, in questo senso, sarebbe stata Android.

Il sistema operativo mobile di Google, l’unico che è stato in grado di mettere in difficoltà iPhone ed iPad, era visto dal compianto fondatore di Apple come “un prodotto rubato da distruggere”, anche a costo di scatenare una “guerra termonucleare”. Indiscrezioni che arrivano direttamente da Walter Isaacson, l’autore della biografia ufficiale di Jobs in uscita il 24 ottobre prossimo, che negli ultimi anni ha avuto modo di conoscere “il visionario di Cupertino” forse anche più dei suoi stessi familiari.

Come utilizzare iCloud in Windows

iCloud, è il nuovo ambiente cloud lanciato da Apple il 12 ottobre; questi, di default, è integrato con il nuovo sistema operativo iOS 5 e, inoltre, è accessibile tramite la rete all’indirizzo icloud.com. Oltre a poterlo sfruttare tramite il dispositivo mobile, è possibile accedervi ed utilizzarlo anche da un qualsiasi sistema operativo Windows.

La doverosa premessa, è aver creato un account iCloud da un dispositivo con installato iOS 5 o Mac OS Lion; in altre parole, è necessario aver installato sul proprio sistema, la versione Apple del medesimo servizio. In questo modo, è stato possibile creare un account specifico e quindi sarà possibile utilizzarlo anche dal proprio computer Microsoft; se questo primo passo non fosse stato eseguito, risulterà impossibile seguire i prossimi passaggi.

Steve Jobs voleva acquistare Dropbox, che ora festeggia i 45 milioni di utenti

Nel corso di un’intervista rilasciata a Forbes, il fondatore e CEO di Dropbox, Drew Houston, ha svelato un clamoroso retroscena secondo il quale nel 2009 Steve Jobs tentò di acquistare Dropbox per trasformarlo in quello che ora è diventato iCloud.

Il recentemente scomparso CEO di Apple invitò Houston e il suo socio Arash Ferdowsi a Cupertino, dove tra una tazza di tè e qualche chiacchiera venne fuori che Jobs era pronto ad offrire una cifra ad otto zeri per avere Dropbox. Cifra che però venne rifiutata dai due giovani imprenditori (all’epoca Houston aveva 26 anni) convinti della bontà del loro progetto.

Samsung e Apple di nuovo amiche per il processore A6?

Dove il buon senso non può, forse possono i soldi. Secondo quanto riportato da “Korea Times”, la guerra dei brevetti fra Apple e Samsung potrebbe essere accantonata, o quantomeno messa in secondo piano, da Apple A6, la nuova generazione di processori Apple che dovrebbe equipaggiare iPhone 5 ed iPad 3.

Pur essendo progettato da Apple, come i suoi predecessori Apple A4 e Apple A5 che tuttora animano gli iDevice che troviamo sugli scaffali dei negozi, il chip A6 dovrebbe essere prodotto da Samsung. La casa coreana, infatti, sembra essere l’unica con il know-how e i mezzi adatti alla sua realizzazione in tempi brevi.

Effetto Jobs: preordini record per iPhone 4S, è l’iPhone più prenotato di sempre

Siamo stati facili profeti. L’onda emotiva per la scomparsa di Steve Jobs ha spinto migliaia di fan dritti fra le braccia di iPhone 4S, il nuovo modello di melafonino presentato da Tim Cook; il successore di Jobs sulla poltrona di CEO in Apple; appena ventiquattr’ore prima che il fondatore dell’azienda si spegnesse.

Secondo quanto riportato da autorevoli fonti, iPhone 4S potrebbe essere l’iPhone più prenotato della storia con 200.000 preordini registrati da AT&T (uno dei più importanti gestori americani) in appena 12 ore. Considerando che ci sono altri due carrier ad offrire l’iPhone 4S – Verizon e Sprint – e che pure il sito di Apple ha spostato le consegne di 1-2 settimane, è facile intuire la grandezza dell’effetto Jobs.

I Pirati della Silicon Valley, Noah Wyle parla del suo incontro con Steve Jobs

David Kaplan ha ricordato Steve Jobs sul celebre magazine americano Fortune (ri)pubblicando un’intervista fatta qualche anno fa a Noah Wyle, l’attore reso noto da “ER” e “Falling Skies” che nel film I Pirati della Silicon Valley ha interpretato il ruolo del fondatore di Apple. Nell’intervista, Wyle racconta dell’incontro (prima telefonico e poi in carne ed ossa) che ebbe con Steve Jobs nel 1999, dopo le riprese del film e a poche settimane dal Macworld di New York.

“Noah?” mi disse una voce al telefono.

“Sì,” risposi.

“Sono Steve Jobs.”

In quel momento, il cuore mi iniziò a battere forte sotto la maglietta. Lui mi disse – e mi è rimasto impresso – “Ti chiamo per dirti che hai fatto un buon lavoro. Ho odiato il film, ho odiato la sceneggiatura, penso che se aveste speso un po’ più di tempo e soldi e aveste fatto più attenzione ai dettagli, avreste potuto fare di meglio. Ma tu sei stato bravo.”

Tutto quello che potei rispondere fu “Grazie, Signore.”

“Ascolta – mi disse Jobs – ogni anno organizziamo una cosa chiamata Macworld convention. Si fa a New York, al Javits Center. Ci saranno circa 10,000 persone. E credo che sarebbe divertente se tu salissi sul palco vestito come me e facessi i primi cinque minuti del keynote. Ti piacerebbe?”

“Assolutamente!”, risposi.

Così, il mese seguente lui mi acquistò un biglietto aereo per New York e andai al Four Seasons Hotel, salì nella sua stanza, bussai alla sua porta, e fu lì che incontrai Steve Jobs faccia a faccia. Lui mi guardò bene, dalla testa ai piedi, sorrise, e mi disse “Sì, mi assomigli!”.

10 set di icone free dedicati ai prodotti Apple

Concludiamo questo fine-settimana di tributo a Steve Jobs proponendovi una serie di icone free dedicate ai prodotti Apple, dai primi Macintosh agli ultimi modelli di iPhone, iPad ed iPod. Tutte splendidamente realizzate e applicabili su qualsiasi sistema operativo.

Insomma, non vi resta che cliccare sull’anteprima dei set da scaricare e procedere con il download. Trovate tutto dopo il salto, quindi non perdete altro tempo e, se non l’avete ancora fatto, decorate il vostro desktop con un po’ di “mele”.

Richard Stallman shock: contento che Steve Jobs se ne sia andato

Tra le reazioni alla morte di Steve Jobs, sta facendo molto rumore quella di Richard Stallman. Il presidente della Free Software Foundation, che in più di un’occasione ha definito Apple “Impero del male”, a causa della chiusura dei suoi sistemi, si è detto addirittura contento che Jobs non ci sia più. “Come il sindaco di Chicago, Harold Washington, disse del corrotto precedente sindaco Daley, non sono felice che sia morto, ma sono felice che se ne sia andato“, ha scritto Stallman sul suo sito Internet.

Steve Jobs è stato il “pioniere del computer inteso come prigione resa cool” e per questo la sua dipartita è un fatto positivo secondo il papà di GNU. Anche se alla fine del suo post, Stallman chiarisce che “Nessuno merita di dover morire” fra quelli che promuovono il software non libero (Jobs ma anche Gates), eppure al contempo “tutti ci meritiamo la fine dell’influenza maligna di Jobs sul computing“.

20 Wallpaper Apple per ricordare Steve Jobs


Questa settimana, la nostra rubrica dedicata agli sfondi non poteva che trasformarsi in un tributo a Steve Jobs e ai suoi prodotti. Il fondatore di Apple si è spento due giorni fa e noi vogliamo ricordarlo nel giorno dei suoi funerali; che secondo il Wall Street Journal si sarebbero svolti nelle scorse ore in forma strettamente privata; con una serie di 20 Wallpaper speciali.

Tra questi sfondi, molti sono dedicati direttamente alla figura di Jobs e alle sue frasi più famose, altri invece ritraggono in maniera più generica – ma comunque originale e bella – il logo di Apple. Non pensiamo ci sia bisogno di aggiungere altro: veniteci a trovare dopo il salto e cliccate sui wallpaper Apple che vi interessano.

La morte di Steve Jobs vista da un utente PC

Di santi in paradiso ce ne sono già tanti, Steve Jobs non sarà uno di loro. Lui era un genio; un genio dalla creatività sconfinata e dalla grande “fame”; e come tale va ricordato se non gli si vuole far torto. Le santificazioni che da ventiquattr’ore a questa parte riempiono, in maniera spesso maldestra, le pagine dei giornali, così come i pixel dei blog, sono l’ultima cosa che il ribelle di Cupertino avrebbe voluto vedere.

Steve Jobs era uno di quelli che si fanno e poi si getta via lo stampo per almeno una decina di lustri. Nel bene e nel male. Era un genio visionario, sì, ma anche un pignolo, un tipo irascibile e un narcisista. Ma ciò che conta più di tutto è che lui, il papà di un impero che ora vale 350 miliardi di dollari, era un tenace, un affamato, uno che andava contro tutto e tutti pur di raggiungere i suoi scopi.

È morto Steve Jobs

Questa volta Steve Jobs non ce l’ha fatta. L’ex CEO e fondatore di Apple si è spento nella giornata di ieri a causa del cancro che lo affliggeva da tempo. Questo il messaggio che ora viene visualizzato nella home page del sito Apple in tutto il mondo:

Apple ha perso un genio visionario e creativo, e il mondo ha perso una persona  straordinaria. Chi di noi ha avuto la fortuna di conoscere Steve e lavorare con lui ha perso un amico, una guida una fonte d’ispirazione. Steve lascia un’azienda che solo lui avrebbe potuto costruire, e il suo spirito resterà per sempre lo spirito di Apple.

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