Minigame in esclusiva per Nexus One

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Google sa bene come stimolare la viralità della rete e il passaparola, in pochi giorni Nexus One, il futuro smartphone di Google, sta conquistando le vette dell’informazione online ed iniziano ad arrivare le prime chicche.

Come abbiamo precedentemente annunciato Nexus One già è in fase di testing da parte di un gruppo riservato di impiegati fortunati. Adesso c’è anche il primo gioco in rete per Nexus One, nel senso, riservato solo ed esclusivamente ai pochi in possesso dello smartphone by Google.

Calmate pure gli animi perché non si tratta di nulla di particolare. Il nome del gioco è “Memory” e non è niente altro che una semplice riproposizione del gioco della memoria, dove per vincere dovete ricordare la posizione delle carte dopo che siano state celate.

Nexus One, lo smartphone by Google alle porte

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Prima ipotesi, poi voci quindi indiscrezioni, adesso alcune foto “leaked” come si suol dire, ovvero trafugate. Stiamo parlando del tanto atteso GPhone, lo smartphone con Android di Google, di Google significa che non sarà un altro smartphone prodotto dalle varie Sony, Motorola, HTC con sistema operativo Android (adattato), ma di un prodotto direttamente by Google.

Il GPhone, nome in codice Nexus One, sembra sia già in fase di testing presso alcuni impiegati e come sempre c’è qualcuno che non tiene il segreto. A quanto pare Nexus One sarà distribuito senza vincoli contrattuali dei vari operatori mobile e direttamente da Google.

Le indiscrezioni parlano di Nexus One come di uno smartphone full touch, dunque senza tastiera hardware e con funzionalità integrata voice to text. Il processore che monterà sarà un Qualcomm Snapdragon, uno dei migliori se non il migliore sul mercato mobile; ovviamente il sistema operativo sarà Android 2.1.

Google: come riavere la vecchia home page (senza dissolvenze)

Ogni secondo nella vita di un geek vale oro e questo Google dovrebbe saperlo. Allora qualcuno ci spieghi perché diamine quelli di ‘big G’ hanno deciso di cambiare la home page del loro motore di ricerca, introducendo un fastidiosissimo effetto dissolvenza che rende visualizzabili tutti i collegamenti utili solo dopo aver mosso il cursore del mouse e aver aspettato non meno di tre secondi.

Probabilmente, questo ce lo spiegherà Giacobbo nel 2013, quando passato il 2012 non avrà più nulla su cui scrivere dei libri. Noi, nel frattempo, passiamo all’azione e vediamo come riavere la vecchia home page di Google senza dissolvenze nei vari browser.

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  1. Installare l’estensione Greasemonkey;
  2. Collegarsi su questa pagina del sito Internet Userscripts.org;
  3. Cliccare sul pulsante Install e confermare l’installazione dello script.

Google integra i Tweets nei risultati di ricerca di Google Search Appliance

L'home page minimalista di Google

Con la recente espansione del Web, e la sempre maggiore necessità degli utenti di accedere alle informazioni in tempo reale, molti motori di ricerca e servizi online hanno cominciato ad adattarsi, modificando il loro funzionamento in base alle nuove esigenze degli internauti. Senza dubbio, nel mondo del web moderno, Twitter spicca come rappresentante indiscusso del real time, vista la sua incredibile capacità di monitorare costantemente gli argomenti più discussi nel mondo, grazie al filoni di discussione che hanno dato un grande aiuto anche in occasione delle rivolte e delle manifestazioni in Iran.

Google Docs migliora la sua funzione di esportazione

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Qualche settimana fa Google Docs ha introdotto un aggiornamento molto apprezzato dai più, si tratta di un nuovo strumento di esportazione che ci permette velocemente di scaricare sul nostro hard disk i nostri documenti online.

E’ possibile scegliere il tipo di formato in cui scaricarli, MS Office, Open Office e PDF. I file sono aggregabili per tipo di file grazie ad un menu a tendina che vi permetterà di capire agevolmente l’entità dei file che avete selezionato e il tipo di esportazione che più preferite.

Proprio oggi è stata aggiunta un’opzione che sicuramente farà piacere a tutti, l’opzione in questione è “Esporta tutti i tuoi file“, selezionando la quale è possibile esportare in un singolo file zip fino a 2GB di documenti, così da poter agevolmente fare un backup locale dei vostri docs, facendo un po’ di pulizia nel vostro database di Google Docs.

Google Chrome beta per Mac, ma niente estensioni

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Come abbiamo appena annunciato Google Chrome beta per Mac è finalmente disponibile per il download e molti di voi avranno sicuramente già scaricato il browser della grande G.

Per quelli di voi che avessero già provato le verisoni dev di Chromium, c’è una brutta notizia, se finora vi eravate abituati a testare le estensioni non appena uscite, nella versione beta di Google Chrome per mac, non sono supportate.

Nella pratica questo si realizza nel fatto che recandovi sulla galleria delle estensioni per Chrome di Google, vedrete il tasto Install tristemente grigio e disabilitato. Non è un vero e proprio impedimento, dal momento che se trovate il link al file .crx, ovvero il file di installazione dell’estensione, sarete ugualmente in grado di installare qualunque estensione desideriate.

Google Chrome per Mac è qui

Google Chrome

Vi avevamo parlato qualche giorno fa dell’imminente uscita di Google Chrome per Mac, una mossa sicuramente importante per le strategie di mercato di Google vista la crescente importanza del mercato Apple in ambito mondiale. Il rilascio di questa versione per Mac, anche se atteso da moltissimo tempo, renderà senza dubbio molto soddisfatti tutti gli utenti della Mela che speravano da sempre di poter utilizzare il browser Google sul loro sistema operativo preferito.

TooManyTabs, estensione di chrome per gestire una gran quantità di schede

Too Many Tabs è un estensione per google chrome che vi permetterà di gestire con semplicità una gran mole di schede. In questi casi, è difficile orientarsi tra le favicon dei siti visitati, dato che sarà impossibile leggere i loro nomi. Una soluzione potrebbe essere quella di creare due finestre separate, ma quanto tempo perderemo trasportandole una ad una?

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Se anche il tuo browser è troppo spesso simile a quello qui sopra (se non peggio), allora il mio consiglio è quello di continuare a leggere.

Facebook nelle ricerche di Google, ma non del tutto

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Secondo un’accordo stilato fra Google e Facebook, finalmente i contenuti del social network da oltre 350 milioni di utenti saranno indicizzati dai crawler di Google e compariranno nelle nostre ricerche su Google.

In particolare l’accordo si riferisce ai contenuti in tempo reale, dunque un’indicizzazione costante delle attività sul social network. Purtroppo c’è un limite posto dallo stesso accordo, per il momento gli unici contenuti che saranno indicizzati in tempo reale provengono dalle fan pages e non dai profili pubblici degli utenti.

Immediatamente salta agli occhi la discrepanza con Bing, che invece indicizza anche i contenuti dei profili in tempo reale, ed è probabile che l’accordo sia limitato volutamente, considerando che Microsoft è uno dei grandi investitori di Facebook.

Google Dictionary, big G propone ai suoi utenti un dizionario online semplice ed efficiente

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Da sempre, Google si è adoperata nel cercare di offrire ai propri utenti una gamma completa di servizi pronti ad essere migliorati nel corso del tempo e completati da nuove aggiunte rispondenti alle esigenze del vasto pubblico ed alla filosofia di big G.

Sino ad un paio di giorni fa, escludendo quanto vi è in cantiere nei Labs, l’offerta di Google andava a comporsi di un gran numero di utility on the web, mediante le quali si aveva e si ha la possibilità di tradurre testi in una moltitudine di lingue differenti, cercare immagini ottimizzandone il metodo, offrendo criteri di ricerca sempre più mirati e via di seguito.

Soltanto a partire da poche ore, è stato invece reso disponibile un nuovo strumento che sembrava mancare all’appello ed a rifletterci appare strano che il gran colosso non ci avesse già pensato qualche tempo addietro, considerando il vasto pacchetto offerto.

Si tratta dell’ultimo arrivato in casa Google che prende il nome di Google Dictionary, il quale, come è facilmente deducibile dal nome, costituisce un vero e proprio dizionario online, integrante le definizioni e le traduzioni di Google Translate e le immagini derivanti dal’apposito strumento offerto da big G.

Etherpad, una strana acquisizione da parte di Google

EtherPad

Da poco Google ha acquisito un servizio powered by Appjet, Etherpad.com. Etherpad è uno strumento di collaborazione online ed il motivo della sua acquisizione, da quanto è possibile leggere sul blog della compagnia, è per integrarlo in Google Wave.

Etherpad permette ai suoi attuali utenti (purtroppo non è più possibile registrarsi) di lavorare in tempo reale con un pad condiviso, in grado di gestire documenti Word, PDFs, pagine web e file di testo. Vi ricorda qualcosa?

Direi proprio di sì, infatti Google Docs come sappiamo fa più o meno le stesse cose e certamente i team di sviluppo di Google sarebbero in grado di espandere il progetto, magari “scopiazzando” qua e la da Appjet, senza dover necessariamente acquisire l’intera compagnia, avvicinando fra l’altro il giorno in cui la Commissione Anti Trust poserà la sua mano su grande G.

Le rovine di Pompei su Google Street View

Pompei

Da qualche mese, google ha apportato moltissimi aggiornamenti al proprio servizio che è comunemente conosciuto con il nome di Street View. Molti di noi hanno avuto anche la possibilità di guardare la propria città, ed i più “fortunati”, saranno anche stati capaci di scorgere la propria automobile, magari parcheggiata proprio sotto casa. Insomma, inutile dire che questo servizio, sta subendo degli enormi aggiornamenti che tendono ad ampliarne il database di immagini.

Abbiamo assistito alla progressiva mappatura delle città più importanti, fino ad arrivare nei paesi meno conosciuti. In questi giorni, c’è stato un’altro aggiornamento. Sicuramente si tratta di qualcosa di diverso rispetto alle solite città.  E’ una delle città disabitate più famosa al mondo. Se avete la buona abitudine di leggere prima il titolo del post, e poi il resto, avrete già capito a quale città mi sto riferendo: Pompei.

Google DNS: big G presenta i server più sicuri e veloci del mondo. Siamo sicuri?

Google non si ferma più. Dopo aver presentato ufficialmente Chrome OS, averci regalato una nuova caterva di inviti per Wave e trasformato la home page del motore di ricerca, i ragazzi terribili di Mountain View hanno calato un altro asso dalla manica: dei server DNS tutti loro che promettono altissima velocità e massima sicurezza.

Come tutti voi ben saprete, i server DNS (acronimo di Domain Name System) sono gli “interpreti” che ci permettono di accedere ai siti Internet digitando degli indirizzi testuali comprensibili (es: geekissimo.com ) anziché strane sequenze di numeri che nessuno di noi ricorderebbe (ossia, i reali indirizzi dei siti Internet).

Google DNS sarebbe quindi l’inizio di quel percorso che, di qui a breve, potrebbe portare ‘big G’ a velocizzare Internet (e forse dominarla) con strumenti di propria produzione. Ma ora, invece di lanciarci in ammorbanti elucubrazioni, è meglio scoprire come usufruire del servizio e analizzarne le prestazioni. Pronti?

Google riprogetta nuovamente una Home Page minimalista

L'home page minimalista di Google

Fin dagli albori della sua storia, Google ha sempre prediletto interfacce grafiche semplici e ridotte all’osso, facendo della sua grafica estremamente semplice e minimalista un punto di forza sin dal lontano 1998, una scelta molto anti-conformista per quei tempi in cui spopolavano siti web pieni di animazioni in flash, banner colorati, immagini GIF e chi più ne ha più ne metta. Era una continua gara per il riempimento delle pagine web fino all’ultimo pixel, una gara che Google non raccolse e che gli fece guadagnare la fiducia a prima vista da parte di molti utenti.