Avete mai provato a condividere un file copiandolo nella vostra cartella pubblica di Dropbox? Bene, e vi siete mai chiesti cos’è quel codice numerico che segue dl.dropbox.com/u/ nell’URL dei file condivisi con la magica scatoletta blu?
Se la risposta è no, sappiate che si tratta del vostro ID utente, il codice univoco che vi identifica nella nuvola magna di questo amatissimo servizio di cloud storage e che, ahinoi, viene sbandierato ai quattro venti ogni qual volta che si pubblica il link di un file condiviso. Chiariamoci, non è uno scandalo che sia lì. Pur conoscendolo, nessuno potrà accedere senza permesso al vostro account senza una complicata opera di cracking, ma per motivi di privacy potrebbe essere una buona idea nasconderlo.
Internet
Hide Unwanted Results of Google Search, nascondere i risultati di ricerca indesiderati
Chi esegue numerose ricerche online e, sopratutto, chi, tra voi lettori di Geekissimo, si ritrova spesso ad avere a che fare con risultati indesiderati che per un motivo o per un altro sarebbe preferibile non visualizzare potrebbe essere particolarmente felice, quest’oggi, di fare la conoscenza di una risorsa ad hoc quale Hide Unwanted Results of Google Search.
Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo immediatamente!
Hide Unwanted Results of Google Search è un add-on per il browser web Mozilla Firefox che, così come suggerisce lo stesso nome, dopo essere stato installato permette di nascondere i risultati di ricerca indesiderati che vengono visualizzati con Google in maniera semplice, veloce e, sopratutto, reversibile.
Intab, aprire link in una nuova tab senza abbandonare quella corrente
Spesso capita che leggendo un post online risulti necessario cliccare sugli eventuali link ad esso annessi per poter approfondire il relativo argomento.
Wikipedia, a tal proposito, è sicuramente l’esempio numero uno.
Le pagine web relative ai collegamenti cliccati possono essere aperte, a seconda di quelle che sono le diverse esigenze, nella scheda corrente, in una nuova tab o, ancora, in una nuova finestra.
Chi tuttavia non riesce a trovare comoda nessuna delle tre soluzioni proposte e, sopratutto, chi, tra voi lettori di Geekissimo, si ritrova spesso a dover cliccare sui collegamenti presenti nelle pagine web allora, di certo, sarà ben felice di sapere che l’utilizzo di una risorsa quale Intab può rivelarsi davvero molto utile.
Si tratta infatti di un’estensione specifica per Google Chrome, il browser web di big G, che dopo essere stata installata aggiunge una terza possibilità a quelle precedentemente descritte: visualizzare i contenuti relativi ai link selezionati nella scheda aperta dividendo però quest’ultima in due riquadri, uno per la pagina web aperte e l’altro per quella relativa al collegamento cliccato, così come illustrato anche nello screenshot d’esempio annesso all’inizio di questo post.
Anche Google Alerts a rischio chiusura?
La chiusura di Google Reader ha fatto capire che nessuno dei servizi targati “big G” è al sicuro da smantellamenti improvvisi. Nemmeno quelli storici e con una porzione di utenza estremamente fidelizzata a loro supporto.
E allora, se il prossimo a chiudere i battenti fosse Google Alerts? Per fortuna non c’è ancora nulla di ufficiale a riguardo, ma dall’analisi fatta da J. R. Raphael sulle pagine di ComputerWorld emerge un declino “sospetto” di questo servizio che fa preoccupare.
Feedly, consigli per iniziare
Con otre 500.000 utenti registrati nel giro di pochi giorni, Feedly si è guadagnato ben presto la palma di alternativa a Google Reader più amata dagli utenti. Dobbiamo dire che il successo è meritato. Feedly rappresenta uno dei migliori compromessi fra semplicità di utilizzo e design attualmente disponibili sul mercato, gode di ottime app per smartphone/tablet e, cosa che non guasta affatto, è gratis.
Con questo post, vogliamo dunque aiutarvi a passare da Google Reader a questo servizio senza troppi fastidi, imparando a sfruttare alcune funzioni che possono rendere Feedly ancora più user-friendly e simile a Google Reader. Buon divertimento. Anzi, buona lettura (di feed RSS).
Anche Amazon è al lavoro su un servizio di streaming musicale
I colossi dell’IT stanno mostrando un sempre maggior grado di attenzione nei confronti di quella che, a quanto pare, sta andando a configurarsi come la nuova frontiera della musica digitale: lo streaming.
Infatti, al pari di Apple e di Google che, secondo le indiscrezioni, sarebbero intenzionate, rispettivamente, a rendere disponibile un proprio servizio di streaming musicale, anche Amazon, il colosso dell’e-commerce, sembrerebbe essere interessata al lancio di un qualcosa di analogo.
Stando infatti a quelle che sono le più recenti indiscrezioni l’azienda capitanata da Jeff Bezos avrebbe intenzione di lanciare un servizio di musica proprietario da proporre agli utenti sotto abbonamento e per farlo, naturalmente, avrebbe già avviato tutti i colloqui necessari con le etichette discografiche.
Le chiavette 3G e 4G possono mettere a rischio la sicurezza dell’OS
Nel software precaricato su quelle che sono le comunissime chiavette utilizzate a mò di modem per connettersi ad internet sono presenti numerose vulnerabilità che, a quanto pare, possono essere sfruttate da eventuali malintenzionati per attaccare i computer collegati.
A diffondere la notizia sono stati i due ricercatori russi Nikita Tarakanov e Oleg Kupreev con uno studio ad hoc, presentato durante la conferenza Black Hat Europe 2013, effettuato sui modelli di modem 3G/4G USB prodotti da Huawei e ZTE, vale a dire quelli maggiormente diffusi a livello globale, Italia compresa.
Stando alla ricerca il SoC integrato nelle internet key possiede un modulo Bluetooth disattivato dal firmware che tuttavia potrebbe essere attivato e utilizzato per distribuire malware.
Inoltre, considerando il fatto che esistono svariati tool di backup e di ripristino, tra cui risulta compreso anche uno fornito dalla stessa Huawei, modificare l’immagine del file system è davvero molto semplice.
Google Flights disponibile in Italia
Se Google Keep debutterà presto online ma non è ancora disponibile al pubblico, un altro servizio targato “big G” è diventato finalmente accessibile dal vecchio continente e dall’Italia. Ci riferiamo a Google Flights che, come suggerisce abbastanza facilmente il nome, permette di cercare e prenotare voli in tutto il mondo individuando facilmente i viaggi che costano di meno.
Google Reader fuori da Google Play: la fine è definitiva
E’ ormai nota la chiusura di Google Reader, il primo luglio dovrete dire addio al vostro amato aggregatore web-based. Gli utenti sono rimasti a dir poco sconvolti dall’improvvisa decisione di Mountain View che ancora oggi ci lascia a bocca aperta.
Vi abbiamo subito dato delle valide alternative al servizio, come il famoso Feedly che dopo l’annuncio è stato scelto da ben 500,000 nuovi utenti. Le altre opzioni, però, sono solo una magra consolazioni per molti utenti affezionati al lettore di feed targato Google.
Google Reader, il papà dei feed RSS non ne sentirà la mancanza
Avete mai sentito parlare di Dave Winer? Si tratta di una delle persone a cui dobbiamo l’esistenza dei feed RSS. Su Wikipedia trovate informazioni più dettagliate su quello che ha fatto ma noi oggi ne parliamo per alcune recenti riflessioni, piuttosto sorprendenti, che ha pubblicato sul suo blog. Tema della discussione? Naturalmente la chiusura di Google Reader e il futuro dei feed RSS dopo questa clamorosa decisione.
The Old Reader, altra alternativa Web based a Google Reader
Se per un motivo o l’altro né Feedly né NewsBlur sono riusciti a convincervi, eccovi un’altra alternativa a Google Reader che potreste prendere in considerazione per l’imminente trasloco da fare entro il 1° luglio (data in cui il servizio di “big” chiuderà i battenti). Si chiama The Old Reader, è Web based, è completamente gratuito ed ha un’interfaccia molto semplice e pulita che ricorda da vicino quella di Google Reader (in meglio, però).
DeDupler, eliminare i file doppi o creare dei collegamenti simbolici
La presenza di file duplicati o, amichevolmente parlando, di “doppioni” sul computer in uso non solo va ad influire su quello che è lo spazio d’archiviazione disponibile riducendolo ma, per di più, può anche rallentare notevolmente l’utilizzo del PC aumentando i tempi di ricerca.
Proprio per questo, quindi, per poter mantenere il proprio computer sempre pronto e scattante la rimozione periodica degli eventuali file duplicati è sicuramente molto utile.
Eseguire manualmente un’operazione di questo tipo è però tanto noioso quanto difficoltoso ma ricorrendo all’utilizzo di appositi strumenti è possibile far fronte alla cosa nel giro di breve tempo e, sopratutto, senza fatica.
Tra questi DeDupler è sicuramente degno di nota.
DeDupler, infatti, è un software completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di cercare e di rimuovere gli elementi duplicati presenti sul disco rigido in pochi e semplici passaggi.
Dopo aver avviato il software sarà sufficiente selezionare la directory da scansionare ed indicare il metodo di verifica scegliendo tra MD5 e SHA512.
NewsBlur: alternativa Web based a Google Reader
Continuiamo la nostra, abbastanza disperata, ricerca di alternative a Google Reader dando uno sguardo a NewsBlur. Si tratta di un feed reader Web based, proprio come il morente Reader di “big G”, ha un’interfaccia per alcuni versi simile a quest’ultimo ma ahinoi ha un “difetto” che lo farà apprezzare solo a pochi geek: è a pagamento. O meglio, è disponibile anche in una versione di prova gratuita ma questa preview è talmente limitata che consente di fare poco o nulla: supporta al massimo 12 siti (anche se in home c’è scritto che ne supporterebbe fino a 64) e permette di visualizzare non più di 10 news alla volta.
Private Tab, navigare anonimi in specifiche tab di Firefox
Mozilla Firefox è stato uno tra i primi browser web a mettere a disposizione degli utenti l’opzione mediante cui navigare online in modalità anonima, una feature questa che si rivela indispensabile per evitare di lasciare traccie della cronologia e di salvare file temporanei e cookie sul computer impiegato.
Ad oggi, però, anche gli altri browser web mettono a disposizione degli utenti tale modalità ma diversamente da Firefox consentono di sfruttare la navigazione anonima senza dover rinunciare al tenere aperta una normale finestra di navigazione.
In Google Chrome, ad esempio, è possibile tenere aperta una normale finestra di navigazione e, al contempo, anche una finestra di navigazione in incognito.
Quest’operazione, così come già accennato, non può essere eseguita di default in Firefox ma ricorrendo all’utilizzo di un apposita risorsa quale Private Tab è possibile ovviare facilmente alla cosa.