Faviconize Google, visualizzare le favicon accanto ai risultati delle ricerche eseguite su Google

Sul fatto che Google sia il motore di ricerca più utilizzato ed apprezzato dalla vasta utenza del web vi sono ben pochi dubbi ma, talvolta, riuscire ad individuare i link d’interesse presenti nell’elenco dei risultati delle ricerche effettuate può risultare tanto complicato quanto, al contempo, noioso.

Chi tra voi lettori di Geekissimo si ritrova spesso a dover fare i conti con una situazione di questo tipo e, sopratutto, chi è solito navigare online servendosi di Google Chrome potrebbe considerare l’idea di servirsi di Faviconize Google per ovviare in maniera semplice e, perchè no, anche divertente a quanto precedentemente accennato.

Faviconize Google, infatti, è un’estensione per Google Chrome, ovviamente utilizzabile in maniera totalmente gratuita, che, una volta installata, andrà ad ottimizzare la visualizzazione dei risultati delle ricerche su Google aggiungendo, per ciascuno di essi, la favicon del sito web di destinazione, così com’è anche possibile constatare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio annesso all’inizio di questo post.

Webbygram, sfogliare le foto di Instagram dal PC

Le foto caricate su Instagram sono pubbliche ma, al contrario di quanto accade su siti come Flickr o Picasa, non sono visibili liberamente da tutti. A meno di non avere il link diretto ad un’immagine, infatti, per sfogliare le foto pubblicate sul servizio occorre scaricare la app di Instagram sul proprio telefonino.

Una limitazione piuttosto importante, se si considerano gli oltre 40 milioni di utenti del servizio e il miliardo di dollari pagato da Facebook per acquisirlo ma per fortuna una soluzione alternativa la si trova sempre. Questa volta si chiama Webbygram e si tratta di un servizio online gratuito che fornisce libero accesso a tutte e foto più popolari di Instagram direttamente dal browser del PC.

140.000 Mac ancora infettati da Flashback

Nonostante le patch rilasciate da Apple e gli strumenti di rimozione che in questi giorni sono comparsi, un po’ come i funghi, in Rete, il trojan Flashback che ha colto alla sprovvista gli utenti di Mac OS X continua a fare i suoi porci comodi su oltre 140.000 computer in tutto il mondo.

Il tasso di infezione è decisamente calato rispetto a qualche settimana fa (quando si parlava di 600.000 Mac colpiti dal malware) ma i tempi di annientamento della minaccia si stanno rivelando un po’ più lunghi delle attese. Symantec, ad esempio, aveva previsto un numero di Mac infetti inferiore ai 99.000 di questi periodi e invece le cifre sono ben più alte. Con questo non bisogna fare inutili allarmismi, ma molte persone devono capire che i Mac non sono invulnerabili.

CleanSave, salvare rapidamente il contenuto delle pagine web direttamente in Dropbox e Google Docs

Chi è solito servirsi di risorse quali Dropbox o, ancora, Google Docs per archiviare vari ed eventuali documenti d’interesse individuati online sicuramente potrà trovare più che valida un’apposita risorsa quale CleanSave, particolarmente utile al fine di eseguire l’operazione in questione in maniera ancor più pratica e, sopratutto, immediata.

CleanSave, infatti, è una recente estensione specifica per Google Chrome che, dopo essere stata installata, permetterà di eseguire esattamente quanto precedentemente accennato consentendo, nello specifico, di spostare e salvare i contenuti d’interesse presenti online direttamente sul proprio account dei servizi cloud supportati, ovvero i sopracitati Dropbox o Google Docs (ovviamente per far ciò sarà necessario effettuare prima il processo di login).

Hifito, visualizzare estensioni e file nascosti utilizzando apposite hotkey

Per identificare rapidamente tutti i differenti formati di file i sistemi operativi di casa Redmond offrono la visualizzazione di icone di vario genere il che, ad esempio, sta a significare che un’immagine salvata in formato JPG avrà un’icona identificativa differente da quella di un video salvato in formato AVI.

Purtroppo, però, non sempre risultano disponibili icone differenti per ciascun tipo e formato di file (ad esempio non è possibile distinguere dalla sola icona un file in formato TXT da uno in formato RTF) per cui avere a propria disposizione uno strumento quale Hifito potrebbe risultare molto ma molto utile al fine di individuare rapidamente ciò di cui si ha effettivamente bisogno.

Hifito, infatti, è un software totalmente gratuito, di natura open source, utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) e, per di più, portatile che permette di visualizzare rapidamente le estensioni di ciascun tipo di file presente sulla postazione multimediale in uso e di nasconderle altrettanto velocemente evitando dunque di dover eseguire la medesima operazione agendo dall’apposita sezione opzioni delle cartelle.

Mediaset.com, il tribunale di Roma dà ragione a Mediaset

Proprio quando tutto sembrava perduto per il biscione, la vicenda del dominio Mediaset.com scaduto e poi acquistato da una società americana torna a sorridere al gruppo di Cologno.

Secondo quanto riportato da Repubblica, la nona sezione del Tribunale Civile di Roma ha accolto il ricorso di Mediaset contro Fenicius Llc imponendo alla società americana che aveva acquistato Mediaset.com di “restituire” il dominio ai suoi precedenti titolari. La motivazione della sentenza, che cozza con quanto aveva deliberato in precedenza il World Intellectual Property Organization, è quella di “agganciamento al noto marchio Mediaset” da parte di Fenicius che avrebbe dunque acquisito il dominio in malafede con l’intento di sfruttarne la popolarità.

5 modi per visualizzare i siti irraggiungibili

Qualcuno la chiama legge di Murphy, quelli un po’ più pratici si appellano alla sfiga, ma la verità è solo una: quando abbiamo bisogno di un’informazione particolare contenuta in una particolare pagina Internet, il sito che ospita quella pagina va in down risultando quindi irraggiungibile. Si tratta di uno dei momenti di maggiore frustrazione per un geek, ma anche in casi del genere per fortuna non tutto è perduto.

Esistono infatti diverse soluzioni, dai servizi Web alle estensioni per i browser, che permettono di visualizzare siti irraggiungibili sfruttando dei preziosi archivi online dai quali possiamo attingere quando le pagine originali sono offline. Proviamo a fare un rapido elenco di quelli più forniti e/o affidabili.

  • Google Cache – l’inossidabile cache di Google che il gigante dei motori di ricerca conserva per le pagine di ogni sito Internet, permettendoci di visualizzarlo anche quando irraggiungibile. Per usarla, basta collegarsi all’home page di Google e digitare cache: seguito dall’indirizzo del sito da visitare (es. cache:geekissimo.com, senza il www) nella barra di ricerca. Gli utenti di Chrome possono sfruttare questa funzione direttamente dalla barra degli indirizzi del proprio browser.
  • Coral cdn – si tratta di un servizio destinato ai siti che devono affrontare i problemi causati dall’eccessivo traffico sulle proprie pagine. Può dunque essere usato per visualizzare siti irraggiungibili e funziona in due modi: ci si può collegare all’home page del servizio e digitare l’indirizzo del sito da visualizzare nella barra collocata in basso a sinistra oppure aggiungere il suffisso nyud.net all’indirizzo del sito da visitare.

Annotated Scrollbars, aggiungere note a specifiche parti di una pagina web per accedervi rapidamente

Navigando spesso online capita, altrettanto spesso, di incappare in contenuti d’interesse ai quali potrebbe essere utile accedervi anche in un secondo momento.

In tal caso salvare quella specifica pagina web tra i preferiti è senz’altro l’operazione eseguita più di frequente dalla vasta utenza… peccato però che riuscire poi ad individuare nuovamente quella data parte di quella data pagina web possa andarsi a configurare, almeno nella maggior parte dei casi, come una vera e propria impresa.

Per ovviare facilmente ad una situazione di questo tipo e, di conseguenza, per accedere rapidamente ai contenuti d’interesse è però possibile utilizzare Annotated Scrollbars.

Di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!

LockMyFavs, salvare i preferiti in the cloud e preservarne l’accesso con una password

Navigando frequentemente online capita altrettanto spesso di ritrovarsi ad avere a che fare con pagine web che, per un motivo o per un altro, potrebbe essere utile aggiungere ai preferiti del browser in uso in modo tale da potervi accedere rapidamente anche in un secondo momento… peccato però che un’operazione di questo tipo comporti non pochi problemi per quanto concerne la questione privacy nel caso in cui il computer in uso venga condiviso anche con altri utenti.

Onde evitare di andare incontro a spiacevoli e fastidiosi situazioni potrebbe quindi risultare molto ma molto utile utilizzare una risorsa quale LockMyFavs.

Di che cosa si tratta? Scopriamolo subito!

Dropbox, aumenta lo spazio a disposizione per gli utenti free

Buone nuove per gli utenti di Dropbox che amano tanto questo servizio ma non abbastanza da sottoscrivere un abbonamento a pagamento. L’azienda fondata da Drew Houston ha deciso di aumentare lo spazio a disposizione degli utenti free e di portare a 16GB il limite di cloud storage raggiungibile senza spendere un soldo.

Da notare la parola limite. Difatti i 16GB di cui parliamo non rappresentano lo spazio base concesso all’apertura dell’account free su Dropbox, che rimane fissato a 2GB, ma l’ammontare massimo dello storage che si può ottenere facendo registrare altri utenti al servizio (tramite i famosi link referral). La vera novità sta proprio qui, perché lo spazio extra ottenuto dall’iscrizione di ciascun nuovo utente prima fruttava 250MB mentre ora ne porta 500 (il doppio). Facendo un rapido calcolo, per raggiungere il tetto dei 16GB bisogna far registrare 32 utenti tramite link referal: un’impresa non da poco.

Enhanced History, ottimizzare la gestione della cronologia in Chrome aggiungendo funzioni extra

Così come tutti i browser web anche Google Chrome, lo strumento mediante cui navigare online reso disponibile direttamente dal gran colosso delle ricerche in rete, risulta comprensivo di apposite opzioni mediante le quali visualizzare la cronologia dei siti internet e delle pagine web visitate.

Dalla cronologia di Google Chrome, così come ben sapranno tutti coloro che se ne servono abitualmente, è possibile effettuare ricerche dei contenuti visualizzati online ma, purtroppo, non sono disponibili features extra che, a seconda delle diverse esigenze, potrebbero invece rivelarsi particolarmente utili.

A tal proposito, per la gioia di coloro che sono alla ricerca di un valido sistema mediante cui ovviare a questo piccolo ma fastidioso inconveniente è possibile ricorrere all’utilizzo di Enhanced History.

Icon Badger, visualizzare sempre il conteggio delle notifiche dalla favicon in Google Chrome

Chi, per svariate ragioni, è solito pinnare specifiche schede aperte nella finestra di Google Chrome in modo tale da potervi accedere in maniera pratica e senza troppi problemi anche in un secondo momento avrà senz’altro notato che eseguendo tale tipo d’operazione non si ha più la possibilità di visualizzare le notifiche che, solitamente, vengono aggiunte alla favicon di specifici siti web come, ad esempio, nel caso di Facebook.

La stessa situazione, inoltre, va a verificarsi in tutti quei casi in cui siano state aperte un numero eccessivo di scehde nella finestra di Google Chrome.

Per alcuni utenti questo piccolo inconveniente potrebbe non costituire un problema per altri, invece, si e, in tal caso, un’apposita ed interessante estensione specifica per il browser web del gran colosso delle ricerche in rete quale lo è Icon Badger sarà senz’altro di grande aiuto!

Anonymous contro Carabinieri, Difesa e Interno

Dopo qualche giorno di relativa calma, la cellula Italiana di Anonymous torna a colpire. Questa volta ad essere stati presi di mira dagli hacktivisti nostrani sono stati i siti di Carabinieri, Difesa e Ministero dell’Interno. Nella giornata di ieri (3 aprile 2012), carabinieri.it, difesa.it e interno.it sono risultati offline per diversi minuti e gli Anonymous hanno fornito delle motivazioni a dir loro valide per ognuno di questi Tango Down, così come vengono chiamati in gergo gli attacchi.

Il sito Web dei Carabinieri è stato messo KO a causa degli scontri di Roma che hanno visto contrapporsi i militari agli operai che manifestavano contro la chiusura degli stabilimenti Alcoa in Sardegna (Signori Carabinieri, alcuni giorni fa avete tentato di sopprimere la rabbia degli Operai Alcoa con i vostri feroci manganelli, si legge sul blog di Anonymous Italia). Difesa e Interno sono invece stati “puniti” per una circolare diramata dal Ministero dell’Interno che impone il silenzio sui fatti del G8 di Genova a tutti gli esponenti delle forze dell’ordine.

Gli U2 investono in Dropbox

Bono e The Edge degli U2 hanno deciso di investire parte dei loro risparmi per finanziare Dropbox. A testimoniare il legame tra la rock band irlandese e l’azienda di Drew Houston, la foto qui sopra comparsa ieri sui profili social della compagnia.

Dropbox è uno dei servizi di cloud storage più popolari al mondo, lo scorso ottobre è riuscito ad ottenere 250 milioni di dollari in finanziamenti da parte di celebrità, come gli U2, ma soprattutto aziende e banche d’affari come Goldman Sachs, Index Ventures, Sequoia Capital, Accel Partners, Benchmark Capital, Greylock Partners, Institutional Venture Partners, RIT Capital Partners e Valiant Capital Partners. Questi soldi, ha annunciato il CEO Houston, saranno utilizzati per accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie, migliorare i mezzi di Dropbox e completare acquisizioni strategiche.