
Linux, 5 strumenti per arricchire il terminale



Nei commenti all’articolo “Come adattare (perfettamente) la grafica di Chrome a Firefox” si disquisiva di come Chrome sia per ora ad uso esclusivo degli utenti Windows, a svantaggio di chi usa sistemi operativi diversi, come Mac e Linux. Anche usando Wine per farlo girare su Linux, i risultati non sono eccezionali.
Oggi, dunque, voglio segnalarvi una versione di Chrome, CrossOver Chromium, non prodotta da Google (come sapete, Chrome è un progetto Open Source, ovvero ciascuno può modificare il codice del programma liberamente) bensì dal team di programmatori di CodeWeavers, che sono riusciti a sistemare una versione di Chrome utilizzando Wine, la libreria di cui parlavamo prima che implementa Windows come sottosistema negli altri OS; occhio a non farlo passare per un emulatore: Wine è un acronimo, che sta proprio per “Wine Is Not an Emulator”!
Attenzione, però: gli stessi programmatori sconsigliano di utilizzare CrossOver Chromium come browser predefinito, in quanto viene definito ancora instabile, ma ha solamente una funzione dimostrativa di ciò che è possibile ottenere utilizzando Wine. Cito testualmente dalle FAQ di CrossOver Chromium:
Should I run CrossOver Chromium as my main browser?
Absolutely not! This is just a proof of concept, for fun, and to showcase what Wine can do. Chromium itself is just beginning. As the Chromium project progresses, they will be providing more compelling support for Mac OS and Linux, particularly with process security and memory management. Those future versions from Chromium will be better suited for daily use than this version.

BitTorrent è ormai uno dei protocolli per lo scambio di file più diffusi: grazie alla rapidità con la quale è possibile inviare dati è diventato uno dei metodi per il download delle immagini ISO delle distribuzioni Linux più apprezzati, soprattutto dagli sviluppatori, in quanto diminuisce notevolmente il carico di lavoro dei server. Per scaricare da BitTorrent è necessario utilizzare un client: in questo articolo vedremo 5 delle migliori soluzioni per sistemi operativi GNU/Linux.

L’estate che è appena trascorsa è stata caratterizzata da un’ondata di calore che ha portato conseguenze a moltissime persone, ma non solo: le elevate temperature non sono un problema esclusivamente per gli esseri umani, ma anche per il nostro amato computer. Per tanto, è sempre una buona abitudine controllare lo stato dei componenti hardware, come, ad esempio, la scheda madre o il disco fisso. Un’ottima utility mirata a questo scopo per sistemi operativi GNU/Linux è certamente HardInfo.
Rilasciato con licenza GNU/GPL e liberamente scaricabile anche in formato di codice sorgente, HardInfo è, come detto, uno strumento per monitorare in maniera costante il proprio computer ed il relativo sistema operativo, realizzando anche dettagliati report in formato di testo o HTML. Questi dati, poi, possono essere inviati ai server ufficiali per essere messi a disposizione degli altri utenti, per offrire informazioni utili ad eventuali confronti.

Il motore dei sistemi operativi è da sempre qualcosa di molto oscuro, soprattutto per i non addetti ai lavori. Per i sistemi closed source, ovviamente l’oscurità è data dal codice stesso che non viene reso pubblico: non sarà mai possibile, a meno di essere gli autori stessi del codice, sapere come windows gestisce le perifiriche, come comunica sulla rete, ecc.
Nell’opensource, per quanto sia facile scaricare il codice sorgente e guardare il funzionamento di ogni singola classe, può comunque non essere facile capire ogni singola riga di codice, soprattutto per un componente così complesso come il kernel.

Eccoci giunti al termine di un’altra settimana ricca di avvenimenti e notizie. Il mondo GNU/Linux ed Open Source, ovviamente, non fa eccezione, e per questo è giunta l’ora del terzo appuntamento con la rubrica settimanale sulle più importanti novità e curiosità del settore. Da sottolineare alcune major release, un importante anniversario, ed alcune guide e curiosità molto interessanti. Bando alle ciance, vediamo insieme quanto è accaduto durante questi ultimi 7 giorni.

FudCon è nata come momento di incontro per programmatori e semplici utenti della distribuzione Fedora. E’ importante, soprattutto per i progetti opensource, riuscire a creare una community che ruoti attorno al progetto e che contribuisca allo stesso, anche solo intellettualmente.
Per questo, e soprattutto grazie all’incessante contributo degli ambassador Fedora, il numero di eventi organizzati sta diventando sempre più numeroso.
Per quello che riguarda la FudCon europa di quest’anno, la scelta della location è caduta su Brno, in Repubblica Ceca (credo che a tutti gli appassionati di corse il nome non sia certo nuovo) e l’incontro, di 3 giorni, è avvenuto nelle aule della facoltà di informatica alla Masaryk University.

Prendete Ubuntu, con la sua semplicità e robustezza, aggiungeteci la leggerezza e la funzionalità di Enlightenment, spruzzateci un tocco di GNOME, e fate mescolare il tutto da un artista italiano: cosa ne verrà fuori? Semplice, OpenGEU!
OpenGEU, infatti, è una distribuzione Linux di origini italiane basata sulla celebre distribuzione sudafricana, che unisce la potenza e la flessibilità di GNOME alla leggerezza di E17. Precedentemente nota come Geubuntu, è nata da un’idea di Luca D.M., conosciuto anche come TheDarkMaster, ed è adatta ad un utilizzo in ambito desktop, ma si presta bene anche su laptop o virtual machine.

I giochi disponibili per le varie distribuzioni GNU/Linux non sono certamente paragonabili per quantità a quelli per altre piattaforme. Non per questo, però, il pinguino non può essere un’ottima soluzione per giocare e divertirsi con titoli di buon livello. In questo articolo, analizzeremo 5 videogiochi di strategia installabili in qualsiasi distro.

Ascoltare musica è una delle attività più frequenti durante l’utilizzo del PC. Nel mondo Linux, sono tantissime le possibilità di scelta per quanto riguarda i riproduttori multimediali, per ascoltare le proprie tracce in maniera semplice e comoda. Una delle applicazioni probabilmente più complete e funzionali è Banshee, ottimo player realizzato combinando Mono e GTK, adatto alle necessità anche dei più esigenti.
Portato avanti da un team di sviluppo che comprende circa 50 programmatori, in breve tempo è riuscito a conquistare i favori di numerosissimi utenti, tanto da essere stato tradotto in tantissime lingue. Vediamo insieme quali sono le sue principali caratteristiche che lo hanno reso così famoso.

Ieri sono stati riaperti i repository con tutti gli update di Fedora. Probabilmente non tutti gli utenti della distribuzione si sono accorti che, dal 14 agosto, data in cui i server Fedora/RedHat avevano subito i pesanti attacchi descritti in un precedente articolo qui se Geekissimo, il sistema operativo non ha ricevuto nessun tipo di aggiornamento.
La cosa è ovviamente molto strana per una distribuzione come Fedora (me per le altre è lo stesso) dove quasi quotidianamente si riceve almeno un aggiornamento. Il motivo di tutto questo è che su Fedora, tenendo molto alla sicurezza dei proprio utenti, hanno preferito ri-firmare tutti i pacchetti con una nuova chiave di verifica, anche se non si avevano notizie di problemi di questo tipo all’interno dei server di questa distribuzione (il problema era solo riferito al pacchetto OpenSSH di RedHat).

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo degli ambienti desktop alternativi per Linux, prendendo in analisi uno dei più celebri e sicuramente più completi dell’intero panorama Open Source: XFCE. Nato anch’esso con lo scopo di fornire una soluzione leggera e funzionale per chi non dispone di risorse hardware particolarmente performanti, è diventato nel tempo una delle principali alternative a KDE o GNOME, grazie all’interfaccia grafica molto pulita e chiara e ad una serie di applicazioni con cui viene distribuito.
Basato sulle stesse librerie di GNOME, ovvero le GTK+, è in grado di sfruttarne gli stessi temi grafici, e riuscendo ad essere notevolmente più leggero del suo collega. XFCE è un ambiente desktop modulare, ed è composto da diverse applicazioni: il window manager principale è xfwm4, mentre il gestore del desktop è xfdesktop.

MSN Messenger è diventato uno dei sistemi di istant messagging più utilizzati al mondo, se non il più diffuso. Il servizio di casa Microsoft è stato uno dei primi ad introdurre diversi strumenti che ne hanno caratterizzato l’ascesa, e nel corso degli anni gli utenti iscritti sono cresciuti con velocità esponenziale, al punto che al giorno d’oggi quasi tutti dispongono di un account Hotmail o Live.
Il client di messaggistica ufficiale è Windows Live Messenger, che purtroppo non dispone di una versione per gli utenti Linux. La comunità Open Source, però, sa porre rimedio in maniera egregia a questi tipi di problemi, e sono stati realizzati diversi client alternativi per non abbandonare i propri contatti nel caso si voglia utilizzare il sistema operativo del pinguino. In questo articolo, ne analizzeremo ben 5 diversi, per offrire a chiunque una soluzione adatta alle proprie esigenze.

Siete degli accaniti Linux user, e non riuscite a rinunciare alla vostra amata chitarra? Allora TuxGuitar è la soluzione che va per voi: un editor di tablature rilasciato con licenza Open Source, perfettamente funzionante sul sistema operativo del pinguino, disponibile in tantissime lingue, tra cui anche l’italiano.
Scritto in JAVA, e per questo motivo cross platform, è uno strumento che riesce in maniera egregia a rimpiazzare altre applicazioni più celebri in questo settore. Le funzionalità presenti sono davvero tante, così da renderlo un software ricco e completo, adatto alle necessità dei chitarristi più esigenti.