L'iPad Maxi potrebbe supportare le risoluzioni 2K e 4K

L’iPad Maxi potrebbe supportare le risoluzioni 2K e 4K

L'iPad Maxi potrebbe supportare le risoluzioni 2K e 4K

Una tornata di nuove indiscrezioni facenti riferimento al tanto chiacchierato iPad Maxi hanno cominciato a ciroclare online nel corso delle ultime ore.

Stando a quanto emerso il display del tablet da ben 12,9 pollici che l’azienda di Cupertino potrebbe lanciare nei primi mesi del prossimo anno sarà in grado di supportare le risoluzioni 2K e 4K native. Detta in altri termini: l’evoluzione del concetto di display Retina.

I primi modelli di iPad Maxi 2K dovrebbero fare la loro comparsa sul mercato a partire da febbraio ma l’attesa maggiore sarebbe prevista per circa cinque mesi dopo quando, appunto, Apple potrebbe introdurre sul mercato la risoluzione 4K pari almeno a 3.840×2.160 pixel.

Il servizio musicale di YouTube arriverà nel primo trimestre del 2014?

Il servizio musicale di YouTube arriverà nel primo trimestre del 2014?

A distanza di pochi giorni dalle più recenti indiscrezioni quest’oggi si torna a parlare ancora una volta di Music Pass, ovvero quello che dovrebbe essere il servizio dedicato allo streaming dei brani musicali in dirittura d’arrivo su YouTube e che dovrebbe andarsi a configurare come una sorta di concorrente interno per Google Play.

Stando alle ultime voci di corridoio, riportate in primis dal solitamente affidabile AllThingsD e fornite da una fonte ritenuta attendibile ma rimasta anonima, il nuovo servizio del gran colosso delle ricerche in rete farà il suo debutto online durante il primo trimestre del 2014 e non entro la fine dell’anno così come invece era stato inizialmente ipotizzato.

Il ritardo potrebbe esser dovuto alla necessità di trovare un modo efficace per la gestione dei filmati generati dall’utenza e contenenti estratti di canzoni protette da copyright.

Bill Gates droni Amazon

Bill Gates “appoggia” i droni di Amazon

Bill Gates droni Amazon

In giro per il mondo si sta facendo un gran parlare dei droni volanti che Amazon vorrebbe adottare in futuro per consegnare la merce ai clienti: c’è chi li considera un sogno irrealizzabile, chi crede che si tratti solo di una trovata pubblicitaria di Bezos e chi invece ritiene la loro adozione un passo avanti importantissimo per l’intera umanità. Non mancano poi pareri autorevoli, come quello di Bill Gates, che si pone in un territorio di mezzo guardando con molto interesse a questo tipo di innovazioni.

mercato PC IDC

IDC: mercato PC in calo di oltre il 10% nel 2013, previsioni per il futuro in chiaroscuro

mercato PC IDC

Complici la crisi economica e l’ampia diffusione dei tablet, il mercato PC non sta vivendo un periodo di particolare splendore ma forse la situazione è meno nera di quella che in molti tendono a descrivere: è più o meno questo il quadro dipinto da IDC nel suo ultimo report.

La nota società di ricerca prevede che entro fine anno il mercato PC segnerà un poco gradevole -10,1% andando leggermente più in basso di quelle che erano le statistiche precedenti (-9,7%) ma nel 2014 la situazione dovrebbe migliorare. Ci si aspetta, infatti, che le vendite globali dei computer non scendano oltre il 3,8% e che  i numeri successivamente si stabilizzino.

Steve Jobs inizialmente non amava il bianco nei prodotti Apple

Steve Jobs inizialmente non amava il bianco nei prodotti Apple

Steve Jobs inizialmente non amava il bianco nei prodotti Apple

Attualmente in quel di Cupertino sembra dominare incontrastata, o quasi, la passione per l’alluminio ma in un passato non molto remoto il policarbonato bianco ha fatto da padrone anche se non esattamente in linea con le preferenze di Steve Jobs.

Infatti, diversamente da quel che la maggior parte di voi lettori avrà pensato sino ad ora ed in totale controtendenza con quanto proposto fino a qualche tempo fa, l’ex CEO di Apple inizialmente odiava il colore bianco nei prodotti della sua azienda.

A render nota la cosa è stato lo scrittore Leander Kahney con il nuovo libro intitolato “Jony Ive, The Genius Behind Apple’s Greatest Products”, la biografia non ufficiale di Jonathan Ive, il designer di Apple.

Yahoo!, iPhone è il termine tech più cercato del 2013

Yahoo!, iPhone è il termine tech più cercato del 2013

Yahoo!, iPhone è il termine tech più cercato del 2013

È uno tra i device più chiacchierati e desiderati ma, al contempo, anche tra i più odiati, talvolta è stato dato per spacciato, altre volte, invece, è stato più che osannato ma fatto sta che per questo 2013 oramai in procinto di volgere al termine l’iPhone è riuscito a far proprio il titolo di termine tecnologico più ricercato in rete.

Il report di Yahoo! relativo alle manie del web degli ultimi dodici mesi è illuminante in tal senso. Così come oramai da tradizione il colosso in viola ha pubblicato, proprio qualche giorno fa, la lista dei termini maggiormente cercati online durante l’anno ancora in corso mettendo quindi in bella mostra tutti i “tormentoni” che hanno caratterizzato il web per ben 52 settimane.

Il melafonino, però, non è il solo iDevice ad essere presente nella classifica di Yahoo!. A seguito delle prime tre posizioni occupate, rispettivamente, dall’iPhone di Apple, dal Kindle di Amazon e da un ben più generico Samsung Galaxy sono infatti presenti l’iPad, in quarta posizione, e l’iPod, in ottava posizione:

Google Maps: migliorato l'embed, ora le mappe mostrano info personali

Google Maps: migliorato l’embed, ora le mappe mostrano info personali

Google Maps: migliorato l'embed, ora le mappe mostrano info personali

Dopo il restyling effettuato a maggio dell’anno corrente e dopo l’aggiunta di diverse nuove caratteristiche il colosso di Mountain View ha scelto di introdurre un’ulteriore novità in Google Maps, questa volta, però, puntando sull’embed delle mappe ovvero quella funzione che consente di visualizzare una porzione di territorio in qualsiasi pagina web mediante l’impiego di un semplice ed apposito codice da incorporare nel sorgente HTML.

Con un apposito post pubblicato nel corso delle ultime ore sul blog ufficiale del servizio Google ha infatti annunciato che chi sceglie di includere una mappa all’interno del proprio blog o del proprio sito web d’ora in avanti offrirà a chi naviga la possibilità di vederla arricchita dalle proprie personalizzazioni, naturalmente solo nel caso in cui sia stato effettuato il login con l’account Google.

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Il binomio Google Glass e privacy è oramai sulla bocca di tutti già da qualche tempo e proprio le questioni legate alla tutela degli utenti potrebbero andare ad incidere in negativo sulla commercializzazione dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di Google.

Per il momento, comunque, i Google Glass sono disponibili soltanto in versione per sviluppatori ma al fine di evitare future e spinose polemiche c’è chi, oltreoceano, ha già deciso di iniziare a “mettere i puntini sulle i” in fatto di tutela della privacy bandendo il dispositivo all’interno della propria attività.

L’esperienza e la testimonianza di Nick Starr, un ingegnere di rete residente a Seattle, è decisamente esplicativa in tal senso. Mediante un apposito post su Facebook Starr ha infatti raccontato di aver dovuto abbandonare il Lost Lake Cafe & Lounge, il locale in cui la scorsa settimana aveva scelto di cenare, proprio a causa dei Google Glass. Il titolare del locale ha infatti stabilito di non servire i clienti che si presentando indossano gli occhiali per la realtà aumentata di big G.

Ieri sera io e il mio collega siamo andati a cena al Lost Lake Cafe & Lounge. Ci siamo stati diverse volte per colazione o happy our. Ogni volta sono entrato indossando Google Glass e, spesso, lo staff mi ha chiesto cosa fosse o di poterlo provare. Ieri invece, siamo arrivati e ci siamo seduti in un tavolo al centro del ristorante. Abbiamo iniziato a sfogliare i menu quando una dipendente è arrivata per dirmi che l’altro ristorante del proprietario non permette l’utilizzo di Google Glass. Li avrei dovuti togliere o lasciare il locale.

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google, Apple e la carica dei 40.000 Mac

Google ed Apple, è cosa ben nota a tutti, si danno filo da torcere a vicenda praticamente da sempre e la lunga e tormentata serie di denunce in fatto di brevetti ne è senz’altro una tra le prove più evidenti.

Nonostante ciò Google sembra apprezzare, e non poco, la linea Mac al punto tale che la maggior parte dei dipendenti di Mountain View utilizza computer prodotti dall’azienda di Cupertino.

Sono infatti ben più di 40.000 i computer laptop e desktop basati sul sistema operativo OS X dati in dotazione al personale di Google.

La gestione di una così gran quantità di computer, però, non è molto semplice. A parlare della cosa sono stati Clay Caviness e Edward Eigerman, due membri del team Macintosh Operations di Google, in occasione della conferenza LISA 13 svoltasi a Washington nelle scorse settimane.

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d'arrivo?

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d’arrivo?

YouTube, il servizio Music Pass è in dirittura d'arrivo?

Nel corso delle ultime ore è stato dato il via alla distribuzione di un nuovo aggiornamento dell’app ufficiale di YouTube specifica per device Android.

Le novità introdotte nella nuova versione dell’app, quella siglata come 5.3.23, riguardano la comparsa dei canali nelle pagine dei risultati di ricerca ed alcuni accorgimenti al layout degli stessi.

Si tratta di novità minime ma comunque interessanti ma ciò che in effetti ha attirato maggiormente l’attenzione è stato quanto emerso dall’analisi del codice degli APK.

Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Pur essendo presenti sul mercato già da diverso tempo a questa parte soltanto nel corso degli ultimi tempi i notebook dotati di display touchscreen hanno cominciato ad attirare in maniera particolare l’attenzione dell’utenza.

Stando infatti a quelli che sono gli ultimi dati diffusi da NPD DisplaySearch non solo l’utilizzo di tale tipologia di device è in aumento ma entro la fine dell’anno corrente saranno spedite 19,8 milioni di unità ovvero l’11% di tutti i computer portatili distribuiti nel 2013.

A quanto pare, quindi, negli ultimi mesi svariati produttori hardware si sono dimostrati ben più propensi all’integrazione di un pannello touch nelle proprie soluzioni ultra-slim e se si tiene conto del fatto che nel primo trimestre dell’anno la quota di mercato dei portatili touchscreen era pari al 7% allora non è poi così difficile notare che la crescita è stata fino ad ora abbastanza costante.

YouTube, Google combatte lo spam nei commenti

Youtube, Google combatte lo spam nei commenti

Da alcuni giorni a questa parte su YouTube è stato introdotto un nuovo sistema di commenti tutto basato sul social network Google+.

La novità mira a rendere la piattaforma di videosharing numero uno al mondo ancor più social mettendo inoltre in evidenza quelli che vengono individuati come i commenti più interessanti.

Il nuovo sistema di commenti introdotto non è però stato accolto a braccia aperte da tutti e lo stesso Jawed Karim, il co-fondatore di YouTube, ha aspramente criticato la neo feature.

Oltre fare i conti con una buona dose di malcontento dell’utenza Google si sta però ritrovano a dover affrontare anche la sempre fastidiosa questione spam.

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Microsoft, i Chromebook non sono dei veri laptop

Dopo aver attaccato Google su più fronti Microsoft ha ora scelto un nuovo bersaglio per la sua oramai ben nota campagna Don’t get Scroogled!: i Chromebook.

Sul sito web della campagna è infatti apparso un nuovo video ambientato in un negozio dei pegni di Las Vegas, il Gold & Silver Pawn Shop, dove il proprietario Rick Harrison ride quando una ragazza cerca di vendere il suo Chromebook.

Essendo i Chromebook basati su Chrome OS, il sistema operativo di big G pensato per poter eseguire applicazioni web, tutti i dati vengono conservati sul cloud. Proprio per questo è indispensabile poter sempre, o quasi, contare su una connessione ad internet e proprio per tale ragione Microsoft attribuisce al prodotto di Google un valore pari a zero.

Apple, in arrivo i primi apparecchi acustici Made for iPhone

Apple, in arrivo i primi apparecchi acustici Made for iPhone

Apple, in arrivo i primi apparecchi acustici Made for iPhone

Coloro che sono affetti da un deficit a livello uditivo spesso incontrano svariati ostacoli nell’utilizzo degli smartphone.

Se si considera che gli apparecchi acustici raramente riescono a collegarsi ai device mobile se non ricorrendo all’impiego di fastidiosi cavi e se si tiene conto del fatto che accostare lo smartphone all’apparecchio generalmente significa avere a che fare con una gran quantità di rumori di fondo e di interferenze allora non è poi così difficile comprendere quanto tale situazione possa risultare difficoltosa e fastidiosa.

Ben presto, però, faranno la loro comparsa sul mercato i primi prodotti “Made For iPhone” ovvero tutta una serie di apparecchi acustici pensati appositamente per gli utenti con deficit uditivi che hanno un iPhone.

A lanciare il progetto è stata la società GN ReSOund che ha collaborato con Apple per rendere disponibili gli apparecchi acustici LiNX, annunciati per la prima volta due anni fa e soltanto adesso accessibili al grande pubblico.