Julian Assange conduttore TV dal 17 aprile

Nuova avventura per Julian Assange. Dal prossimo 17 aprile, il fondatore di Wikileaks sarà il conduttore di una trasmissione TV in cui intervisterà politici, artisti e persone “visionarie” che si sono distinte per creatività e passione.

The World Tomorrow andrà avanti per 12 puntate e sarà prodotto dallo stesso Assange con la collaborazione di Dartmouth Films (una casa di produzione indipendente britannica)  ed altri sostenitori del progetto Wikileaks. La messa in onda sarà affidata al canale satellitare russo Russia Today e al sito worldtomorrow.wikileaks.org dove saranno messi a disposizione tutti gli episodi della serie.

Microsoft sventa il blocco delle vendite in Germania e si accorda con Motorola

Ad essere al centro delle oramai frequentissime diatribe brevettuali non sono soltanto Samsung ed Apple ma, negli ultimi tempi, anche il duo Microsoft-Motorola sembrerebbe essere sempre più presente in tal senso, così come nel caso della vicenda facente riferimento allo standard H.264 che, però, stranamente, pare essersi conclusa in maniera positiva, almeno per il momento, per entrambe le parti coinvolte.

Il gran colosso redmondiano, infatti, è riuscito a sventare, seppur soltanto per il momento, l’ingiunzione chiesta da Motorola relativamente alla vendita dei prodotti Microsoft in Germania.

Tenendo conto di ciò Motorola otterrà un risarcimento corrispondente a ben 100 milioni di dollari derivante dalla licenza che Microsoft prenderà su brevetti essenziali per gli standard MMI.

Mediaset.com, il tribunale di Roma dà ragione a Mediaset

Proprio quando tutto sembrava perduto per il biscione, la vicenda del dominio Mediaset.com scaduto e poi acquistato da una società americana torna a sorridere al gruppo di Cologno.

Secondo quanto riportato da Repubblica, la nona sezione del Tribunale Civile di Roma ha accolto il ricorso di Mediaset contro Fenicius Llc imponendo alla società americana che aveva acquistato Mediaset.com di “restituire” il dominio ai suoi precedenti titolari. La motivazione della sentenza, che cozza con quanto aveva deliberato in precedenza il World Intellectual Property Organization, è quella di “agganciamento al noto marchio Mediaset” da parte di Fenicius che avrebbe dunque acquisito il dominio in malafede con l’intento di sfruttarne la popolarità.

The Pirate Bay lancia oltre 5.000 artisti indipendenti. Ed ora chi è che fa male a musica e cinema?

Mentre il ventaccio censorio alzato dalla chiusura di MegaUpload continua a spirare sulla Rete, i gestori di The Pirate Bay hanno messo a segno un colpo capace minare le fondamenta su cui si reggono le guerre delle grandi major nei confronti di siti torrent e cyberlocker.

All’inizio dell’anno, TPB ha lanciato una nuova piattaforma gratuita per la promozione di artisti indipendenti supportata da pubblicità. Si tratta di The Promo Bay (thepiratebay.se/promo) che nel giro di pochi mesi è riuscita a catturare l’attenzione di oltre 5.000 artisti e tanti, tantissimi utenti che si sono dimostrati entusiasti di poter scaricare legalmente musica, cortometraggi ed altre produzioni audiovisive. A dimostrazione di ciò, le testimonianze raccolte dal sito TorrentFreak presso alcuni degli artisti che hanno scelto “la baia” come trampolino di lancio per la propria carriera.

Dropbox, aumenta lo spazio a disposizione per gli utenti free

Buone nuove per gli utenti di Dropbox che amano tanto questo servizio ma non abbastanza da sottoscrivere un abbonamento a pagamento. L’azienda fondata da Drew Houston ha deciso di aumentare lo spazio a disposizione degli utenti free e di portare a 16GB il limite di cloud storage raggiungibile senza spendere un soldo.

Da notare la parola limite. Difatti i 16GB di cui parliamo non rappresentano lo spazio base concesso all’apertura dell’account free su Dropbox, che rimane fissato a 2GB, ma l’ammontare massimo dello storage che si può ottenere facendo registrare altri utenti al servizio (tramite i famosi link referral). La vera novità sta proprio qui, perché lo spazio extra ottenuto dall’iscrizione di ciascun nuovo utente prima fruttava 250MB mentre ora ne porta 500 (il doppio). Facendo un rapido calcolo, per raggiungere il tetto dei 16GB bisogna far registrare 32 utenti tramite link referal: un’impresa non da poco.

Anonymous contro Carabinieri, Difesa e Interno

Dopo qualche giorno di relativa calma, la cellula Italiana di Anonymous torna a colpire. Questa volta ad essere stati presi di mira dagli hacktivisti nostrani sono stati i siti di Carabinieri, Difesa e Ministero dell’Interno. Nella giornata di ieri (3 aprile 2012), carabinieri.it, difesa.it e interno.it sono risultati offline per diversi minuti e gli Anonymous hanno fornito delle motivazioni a dir loro valide per ognuno di questi Tango Down, così come vengono chiamati in gergo gli attacchi.

Il sito Web dei Carabinieri è stato messo KO a causa degli scontri di Roma che hanno visto contrapporsi i militari agli operai che manifestavano contro la chiusura degli stabilimenti Alcoa in Sardegna (Signori Carabinieri, alcuni giorni fa avete tentato di sopprimere la rabbia degli Operai Alcoa con i vostri feroci manganelli, si legge sul blog di Anonymous Italia). Difesa e Interno sono invece stati “puniti” per una circolare diramata dal Ministero dell’Interno che impone il silenzio sui fatti del G8 di Genova a tutti gli esponenti delle forze dell’ordine.

Gli U2 investono in Dropbox

Bono e The Edge degli U2 hanno deciso di investire parte dei loro risparmi per finanziare Dropbox. A testimoniare il legame tra la rock band irlandese e l’azienda di Drew Houston, la foto qui sopra comparsa ieri sui profili social della compagnia.

Dropbox è uno dei servizi di cloud storage più popolari al mondo, lo scorso ottobre è riuscito ad ottenere 250 milioni di dollari in finanziamenti da parte di celebrità, come gli U2, ma soprattutto aziende e banche d’affari come Goldman Sachs, Index Ventures, Sequoia Capital, Accel Partners, Benchmark Capital, Greylock Partners, Institutional Venture Partners, RIT Capital Partners e Valiant Capital Partners. Questi soldi, ha annunciato il CEO Houston, saranno utilizzati per accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie, migliorare i mezzi di Dropbox e completare acquisizioni strategiche.

Pesci d’aprile 2012, i migliori scherzi tecnologici pubblicati online

Come ogni 2 aprile, anche nel 2012 siamo qui per fare un resoconto di quelli che sono stati i migliori pesci d’aprile tecnologici dell’anno. Google ha dominato, come sempre, la scena con una serie di trovate esilaranti e ben costruite, ma anche gli altri si sono dati da fare. Quindi diremmo di non perdere altro tempo e scoprire subito tutto quello che hanno combinato “big G” e… tutti gli altri.

Google

  • Google Maps per NES – ne abbiamo parlato ieri. Si tratta di un’originalissima versione del servizio di mappe di Google con una grafica ad 8 bit. Geekissimo.
  • Gmail Tap – i segnali morse su Gmail. Anche in versione mobile.
  • Lavoro da cani – un post su Google+ segnala la creazione di uno staff canino presso gli uffici di Google. L’idea non sarebbe malvagia.
  • Google Racing – una macchina da rally ultra-accessoriata troppo bella per non essere un pesce d’aprile.
  • Google Really Advanced Search – un form chilometrico per avere risultati “veramente avanzati” nelle proprie ricerche sul Web.
  • The YouTube Collection – tutti i video di YouTube raccolti in una collezione di DVD. Un po’ ingombrante.
  • Google Fiber Bar – una barretta energetica rivoluzionaria in grado di velocizzare il corpo umano come Google ha velocizzato il Web. Siamo sicuri che qualcuno l’avrà ordinata.
  • Google Chrome Multitask – la navigazione a schede non aumenta abbastanza la vostra produttività? Forse due puntatori del mouse ci riusciranno.
  • Google Street Roo – Google Australia ha deciso di puntare tutto sui luoghi comuni annunciando un finto progetto per catturare le aree più remote delle terre australiane attaccando delle telecamere ad energia solare sulle teste dei canguri.

Chrome 18 stabile disponibile per il download

Google ha rilasciato la versione stabile di Chrome 18. La nuova release del browser targato “big G” offre una serie di feature interessanti legate all’accelerazione hardware. Tanto per cominciare, è stato aggiunto il supporto ai contenuti Canvas 2D con accelerazione GPU che dovrebbe agevolare la riproduzione di applicazioni Web avanzate con una grafica simile a quella dei videogame. Poi è stato introdotto lo SwiftShader.

Si tratta di una tecnologia di rendering che permette di accedere – con le dovute limitazioni – alle applicazioni Web più avanzate anche sui sistemi ove l’accelerazione hardware non risulta disponibile. Si può scoprire subito se l’accelerazione hardware è attiva sul proprio PC digitando chrome://gpu/ nella barra degli indirizzi del nuovo Chrome.

ACTA, ultima parola al Parlamento Europeo sulla controversa norma contro pirateria e contraffazione

La Commissione per il Commercio Internazionale dell’UE ha bocciato una proposta che chiedeva l’esame preliminare da parte della Corte di Giustizia Europea dell’ACTA. La tanto discussa normativa internazionale contro la contraffazione e la pirateria sarà dunque votata dal Parlamento Europeo il prossimo giugno, come previsto. Per i sostenitori della causa anti-ACTA, che da mesi si battono contro il pericolo che questo pacchetto di norme rappresenta per la libertà di espressione in Rete, si tratta di una buona notizia.

Non dovendo aspettare il giudizio della Corte di Giustizia, che avrebbe di fatto congelato qualsiasi discussione sul tema per un anno e mezzo, i membri del Parlamento Europeo avranno infatti la possibilità di esprimere un parere preciso su ACTA e bocciare definitivamente quel pastrocchio normativo che pare stia suscitando sempre più dubbi anche dalle parti di Strasburgo.

Kindle Touch sbarca in Italia

A quattro mesi dal lancio americano, debutta anche in Italia Kindle Touch, il modello equipaggiato con display multi-touch del popolarissimo ebook-reader di Amazon. Su Amazon.it è possibile preordinare i modelli Wi-Fi e Wi-Fi+3G del dispositivo, rispettivamente, per 129 e 189 euro. Le prime consegne saranno effettuate il 27 aprile.

Così come il suo predecessore privo di touch-screen, il Kindle Touch dispone di un display da 6 pollici che sfrutta i vantaggi della tecnologia e-inch e di una batteria molto longeva che assicura un’autonomia massima di 2 mesi al dispositivo. Il peso è pari a 213g per il modello Wi-Fi e 220g per quello con supporto 3G.

Mediaset si fa “soffiare” il dominio Mediaset.com

Figuraccia di Mediaset. Il gruppo televisivo guidato da Fedele Confalonieri e Pier Silvio Berlusconi ha letteralmente dimenticato di rinnovare il dominio commerciale per il suo sito ed ora, digitando mediaset.com in un qualsiasi browser, non si viene più reindirizzati sul sito del colosso di Cologno Monzese bensì sullo store di un’azienda americana.

Si tratta della Fenicius LLC di tale Didier Madib, che ha acquistato regolarmente il dominio mediaset.com alla scadenza del contratto con Mediaset. Ora, l’home page del sito – piuttosto bruttina invero – si presenta come l’embrione di un negozio online che dovrebbe commercializzare accessori per lo storage e il backup dei dati. Durerà?

Chrome, un’estensione malevola attacca i profili Facebook

I ricercatori di Kaspersky Lab hanno scoperto una nuova estensione malevola per Chrome che, camuffata da Flash Player, attacca il profilo Facebook della vittima pubblicando dei messaggi sul Diario e aggiungendo automaticamente dei like su determinate pagine ad insaputa dell’utente.

L’estensione era ospitata sul Chrome Web Store – cosa che l’ha resa ancora più pericolosa – e nascondeva il Trojan.JS.Agent.bxo, un malware che molti utenti di Facebook hanno già avuto la sventura di incontrare dopo essere stati ingannati da altri specchietti per le allodole, come fantomatiche app per scoprire le persone che visitano il proprio profilo e soluzioni per cambiare i colori del social network.

Instagram per Android, disponibile online la sezione per l’iscrizione alla beta

Alcuni rumors avevano già iniziato a circolare a partire dal mese di dicembre dello scorso anno e qualche settimana fa, invece, era stata data la conferma ufficiale dell’esistenza di una versione beta e del suo imminente arrivo che, adesso, sembrerebbe essere sempre più vicino conseguenzialmente alla messa online di una sezione dedicata ad Android sul sito web di Instagram.

Si, esatto, Instagram, la celebre app fotografica per device iOS sembrerebbe proprio essere in procinto di sbarcare finalmente anche su smartphone e tablet equipaggiati di sistema operativo mobile reso disponibile direttamente da Google.

Nel corso delle ultime ore, infatti, gli sviluppatori di Instagram hanno aperto uno spazio online dedicato mediante cui, previa immissione del proprio indirizzo e-mail nell’apposita sezione, si ha la possibilità di essere selezionati per poter testare in anteprima e sotto forma di beta la famosa app dedicata alla fotografia.