TorFinder, un nuovo interessante motore di ricerca per i torrent

Incredibile ma vero, il creatore di TorrentSurf e Grabatorrent ha tirato fuori dal cilindro un altro dei suoi ottimi siti torrent. Si tratta di Torfinder, un motore di ricerca estremamente pratico e veloce che consente di trovare migliaia di file torrent italiani e stranieri in una manciata di secondi.

Come potete ben vedere dallo screenshots qui sopra, ha una grafica bella da vedere quanto lineare e facile da usare. Le ricerche che compie danno spesso risultati più che soddisfacenti, grazie al fatto che si concentrano sui 14 migliori siti torrent della Rete: TorrentReactor, isoHunt, FullDls, Fenopy, BTJunkie, TorrentBit, Extratorrent, Kick Ass Torrents, SuprNova, Monova, NewTorrents, SeedPeer, TorrentBox ed ExtreamNova.

Grabatorrent, ricercare video e musica sulla rete torrent non è mai stato così facile

I “soliti” siti torrent vi hanno stancati? Desiderereste ricercare le vostre canzoni e i vostri film preferiti in maniera molto più semplice e comoda del solito? Allora non mancate di fare una visitina su Grabatorrent.

Grabatorrent è una nuova creatura del creatore di TorrentSurf, un efficacissimo motore di ricerca per torrent italiani e stranieri di cui vi abbiamo già parlato in passato, che fa della brillante categorizzazione dei contenuti, della vastità dell’archivio (che si appoggia a tutti i più importanti siti torrent del mondo) e dell’accattivante interfaccia grafica, ricca di anteprime e cover, i suoi principali punti di forza.

Mininova ha scelto di rimuovere tutti i Torrent illegali

Mininova rimuove tutti i torrent illegali

Dopo tanti guai, e lo spiraglio di una possibile soluzione, non c’è stato niente da fare: Mininova ha dovuto prendere una grave decisione, una decisione che senza dubbio influenzerà tutto il mondo del p2p, oltre ovviamente la composizione e lo stesso indice di gradimento della sua community: la rimozione, totale ed irreversibile, di tutti i torrent considerati illegali. Una scelta dovuta per evitare la chiusura e pesanti sanzioni, ma che lascia l’amaro in bocca ai tanti utenti che utilizzavano Mininova abitualmente od occasionalmente.

Torrentzap, motore di ricerca di file torrent

torrentzap

Da quanto The Pirate Bay si trova inguaiato con la giustizia, sono molte le alternative emergenti che sono sorte dopo questo intoppo. Soprattutto perchè oramai la rete torrent è divenuta quasi fondamentale per scaricare file, mp3 o qualsiasi altra cosa ci venga in mente.

Ancor di più, la rete, pullula di alternative e servizi online che nascono giorno dopo giorno. Oggi parleremo di Torrentzap, un motore di ricerca per file torrent. Credo anche che, ognugno di noi, almeno una volta abbia scaricato tramite questi motori di ricerca sviluppati per un unico scopo, il download dei torrent.

Torrent2Exe, scaricare file torrent senza installare alcun client sul nostro PC

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Se da sempre utilizzate il vostro PC per scaricare e condividere file online ma, per un motivo o per un altro necessitate di cambiare metodo per il download di ciò che vi occorre, allora quest’articolo sicuramente tratta ciò di cui avete bisogno.

Infatti, se la vostra postazione di lavoro è notevolmente rallentata, invecchiata o chissà cos’altro, ma non volete proprio rinunciare al tanto beneamato P2P, allora ecco pronta per voi una valida alternativa.

Si tratta di Torrent2Exe, ossia un applicazione online, gratuita e che non richiede nessuna registrazione, grazie alla quale è possibile scaricare file torrent senza installare alcun tipo di client sul nostro adorato PC.

Sicuramente, a questo punto, vi starete interrogando circa il funzionamento di questo accattivante strumento on the web… la risposta è presto data!

S4ve.as, condividiamo i nostri file online senza alcun limite di banda e dimensioni

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Al giorno d’oggi poter e dover condividere file di vario tipo è diventata una necessità sempre più comune. Spesso, infatti, gli utenti avvertono tale esigenza, che si tratti di lavoro, svago o altro.

La maggior parte dei servizi che ospitano file e ne permettono la condivisione sono a pagamento o comunque poco efficienti e capienti.

Quello che invece viene presentato in quest’articolo rappresenta uno strumento di condivisione file funzionale e completo, grazie al quale potremo stare sicuri di non ricevere brutte sorprese.

Si tratta di s4ve.as, ossia un servizio di hosting gratuito che, senza imporre alcun limite ne sulla dimensione dei file da caricare ne nella larghezza della banda, permette di condividere al meglio i nostri dati.

S4ve.as si differenzia infatti dagli altri servizi adempienti allo stesso scopo proprio per i motivi sopra elencati: nessun tipo di limitazione.

Come scaricare gratis il database di ThePirateBay.. con un torrent!

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Dopo le controverse vicende di ThePirateBay, puntualmente raccontate in questo e questo articolo, torniamo a parlarvi di questo sito, portando, però, alla vostra attenzione, un qualcosa di ben diverso dai casi precedenti.

L’accordo raggiunto da ThePirateBay con i compratori, a quanto pare, non ha convinto proprio tutti gli utenti del servizio. Ma anzi, parliamoci chiaro, la maggior parte di loro si è rivelata davvero poco soddisfatta. Per questo, la notizia che vi riportiamo e che vuole che da oggi è possibile scaricare il backup del database di ThePirateBay liberamente, potrebbe fare davvero molto piacere.

Si, dati e dati della bellezza di circa 900000 torrent sul nostro computer, e grazie ad un unico torrent. Niente di più facilmente accessibile sarà questo torrent, che conterrà ben 21,3 GB di informazioni!

Anomos, client torrent anomimo

home anomos

Oramai i client torrent sono talmente utilizzati che si cerca di trovare sempre varianti, utilità, miglioramenti e quantaltro. In questa giornata d’estate però vorrei presentarvi qualcosa di diverso.

E precisamente un client torrent anonimo. Anomos, questo il suo nome. Compatibile con sistemi Windows e Linux, anche se in fase beta, questo software sfrutta un sistema di P2P derivato dalle rete di file sharing Bittorent, che garantisce, grazie ad un complesso sistema di rete e alla crittografia avanzata dei dati, la privacy degli utenti.

Continuando a parlare di Anomos bisogna dire che è un client davvero leggero e versatile, che non mostra nemmeno i dati relativi ai seed/peer dei torrent che vengono scaricati: solo il tracker centrale ne è a conoscenza, e solo esso può avere informazioni su cosa stiamo scaricando, rendendo appunto il download molto più sicuro rispetto a bittorrent classici e più utilizzati dalla maggior parte delle persone.

Vediamo il funzionamento:

1. Anzitutto possiamo preleverlo da questo link oppure tramite repository della nostra distribuzione linux. Una volta scaricato, avviamolo. La sua forma si presenta in maniera molto classica:

anomos

µTorrent 2.0 beta, introdotte interessanti innovazioni

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Chi di voi non ha utilizzato almeno una volta o comunque non ha sentito parlare del celebre µTorrent?

Si tratta di uno dei migliori client BitTorrent, che grazie alla sua leggerezza e alle grandi performance offerte si è guadagnato il posto di programma preferito e più sfruttato dalla maggior parte degli utenti.

Attualmente la versione stabile di µTorrent è giunta alla 1.83, ma proprio in queste ore è apparsa in rete, in via ufficiale, quella che si configura come versione beta, la 2.0, al momento disponibile solo per Windows e contenente non poche novità, a partire dal numero di identificazione visto e considerato che gli sviluppatori hanno deciso di non assegnargli la dicitura di 1.9.

Essendo µTorrent 2.0 beta già disponibile per il download, che è possibile effettuare cliccando qui, oltre a leggere quelle che sono le innovazioni annunciate dagli sviluppatori, potremo verificare personalmente che non si tratta soltanto di “promesse” ma di dati che effettivamente sono più che tangibili.

PeerGuardian, ora il suo nome è PeerBlock

screenshot peerblock

In passato su Geekissimo abbiamo accennato il suo nome. Quale nome? Beh PeerGuardian, anzi PeerBlock. Dovete sapere cari lettori che il progetto è stato abbandonato e da poco tirato su da altri sviluppatori che hanno ben pensato di cambiare il nome ma nient’altro. Il funzionamento è identico al precedente, la configurazione è alla portata di tutti grazie al semplice wizard e il software, freeware, è compatibile anche con Windows 7. Bando alle ciance e passiamo subito al download e alla successiva installazione.

1. Dopo aver scelto la directory, verrà presentato un wizard di impostazione e configurazione del software. Innanzitutto bisogna selezionare tramite la Select List i range che vogliamo bloccare. Un esempio qui sotto:

wizard peerblock

OneSwarm: il P2P sicuro

L’altro giorno, analizzando insieme la condanna inflitta agli amministratori di “The Pirate Bay, è prepotentemente tornato alla ribalta il problema relativo alla sicurezza e alla privacy degli utenti sulle reti P2P. Un problema che l’amico Quique ci ha prontamente consigliato di risolvere sfruttando il servizio OneSwarm ideato dagli studenti Tomas Isdal, Michael Piatek, Arvind Krishnamurthy e Tom Anderson dell’Università di Washington, che quest’oggi abbiamo deciso di presentarvi in maniera un po’ più dettagliata e “critica”.

Siamo infatti al cospetto di uno dei maggiori esponenti del mondo F2F (friend to friend), quello che secondo molti sostituirà relativamente presto il peer to peer. Principali tratti caratteristici di quest’ultimo: la possibilità di scaricare e far scaricare file agli altri utenti con il massimo grado di privacy, consentendo l’accesso solo ai propri amici (magari pescati al volo dalla lista dei contatti di gTalk), agli amici dei propri amici e agli amici degli amici dei propri amici. Un gruppo abbastanza ampio di persone ragionevolmente fidate che opera su di una rete sicura che non sbandiera a destra e a manca l’indirizzo IP degli utenti, insomma.

Condannati gli amministratori di “The Pirate Bay”. Inizia una nuova era nella lotta alla pirateria?

«In tutti i migliori film gli eroi perdono all’inizio per poi giungere ad una vittoria di proporzioni epiche nel finale. Questa è l’unica cosa che Hollywood può insegnarci». E’ proprio vero, gli amministratori del popolarissimo sito Internet “The Pirate Bay” non perdono mai il loro caustico sense of humor. Nemmeno dopo essere stati condannati da una corte svedese per aver violato – si legge – le norme vigenti in materia di diritto d’autore divulgando materiale protetto da quest’ultimo.

La pena inflitta è bella tosta, per non dire sproporzionata : un anno di carcere ed una multa di ben 3.6 milioni di dollari da pagare – manco a dirlo – ad alcune major cinematografiche. Il solito, esagerato “spauracchio” col (vano) fine di far rallentare la diffusione del P2P in tutte le sue forme.

Chi ucciderà il P2P?

Ormai sono oltre dieci anni che, con il piglio di chi sa che deve battersi contro tutto e tutti, il mondo del P2P resiste ai sempre più numerosi attacchi da parte delle lobby che lo vedono come principale bersaglio da abbattere il prima possibile.

Peccato che la maggior parte di questi “signori” non sappia che il peer to peer non è sempre sinonimo di illegalità e che, analizzando lo stato attuale della grande rete, non è da escludere l’ipotesi che questo diffusissimo sistema di condivisione dei dati possa morire di morte naturale, senza processi o annunci “terrorizzanti” tesi a screditarlo. Non per mano delle major, non per colpa di imposizioni dettate ai provider, ma per la stessa Internet: un mezzo capace di evolversi e mutare rapidamente sotto gli occhi di chi la frequenta giornalmente, talvolta vestendo un ruolo di rivoluzionaria senza nemmeno accorgersene.

Dai video di YouTube in alta definizione (e simili) a servizi di hosting gratuito, passando per i motori di ricerca musicali, basta guardarsi intorno per capire che il P2P ha assunto ruolo decisamente inferiore rispetto a quello che rivestiva qualche anno fa. E l’escalation dei servizi web potrebbe continuare all’infinito, tanto da far scomparire quasi del tutto eMule e soci.