The Pirate Bay che fine farà?

Hans Pandeya è un nome che a molti non dice niente, tuttavia si tratta del CEO di Global Gaming Factory, la stessa azienda con sede a Stoccolma che nel mese di giugno ha scatenato una tempesta mediatica annunciando di aver acquisito ThePirateBay per 8 milioni di dollari, a fronte di un fatturato nel 2008 di soli 800 mila dollari.

The Pirate Bay era stato messo in vendita dopo aver raggiunto la fama mondiale, a causa di una lunga campagna portata avanti dalle major della musica e del cinema, e che si è conclusa con una condanna e una multa di quattro milioni di dollari contro i fondatori del sito.

Attenti a Excel, tre falle scovate

Il bollettino di sicurezza Microsoft di qualche giorno fa parla chiaro, in Excel sono state scovate ben tre falle di sicurezza molto gravi, definite, in relazione della versione del programma, “critiche” o “importanti”. Le falle possono far sì che un malintenzionato prenda il controllo del nostro sistema tanto da poter installare applicazioni, cancellare dati e simili.

Per fortuna il rimedio c’è e potete trovarlo qui attraverso i link alla vostra versione di Office, se avete un Mac non pensiate di essere immuni dal problema perché anche la vostra versione di Office potrebbe esserne affetta.

Seagate corre ai ripari, firmware nuovo per tutti

Seagate fa un passo indietro, dopo le numerose segnalazioni da parte degli utenti riguardo a problemi con i dischi Barracuda 7200.11 la compagnia ha ceduto ammettendo di aver messo sul mercato hard disk con il firmware corrotto.

L’ammissione, avvenuta lo scorso week end, è stata prontamente seguita dal rilascio di un nuovo firmware rivisto e sopratutto corretto per i modelli fallati. Il tira e molla tra gli utenti e la casa produttrice è iniziato qualche tempo fa quando sporadici acquirenti hanno iniziato a lamentare difetti negli hard disk della famiglia Barracuda, difetti che avrebbero portato non solo al malfunzionamento del disco ma addirittura alla perdita dei dati in esso contenuti.

Secunia PSI, diagnostica completa ed efficace

Ne esistono tantissimi di programmi che permettono di stabilire con una certa precisione il livello di sicurezza del proprio PC. Qui su Geekissimo abbiamo sempre segnalato le applicazioni ed i servizi che abbiamo ritenuto essere migliori, anche nel campo della sicurezza e della diagnostica. Purtroppo, però, il saggio diceva che un computer è sicuro solo quando è spento (ed io ci piazzerei un bel “forse”). Considerando che il computer del geek non è mai spento , risulta necessario sempre tenerlo aggiornato ed in sicurezza. Ma oltre agli aspetti più diretti, non bisogna dimenticare prevenzione e diagnostica: a questo proposito, è molto utile il software Secunia PSI, Personal Software Inspector.

Apple, trackpad poco sensibili per i nuovi MacBook

I neonati MacBook di casa Apple subiscono già acune lamentele da parte degli early customer, in molti forum, infatti, si moltiplicano i thread in cui si denunciano difetti nel trackpad in vetro dei nuovi modelli.

Il trackpad, dei MacBook Pro in particolare, risulterebbe agli utenti poco ricettivo sopratutto nelle aree periferiche del pad che recepirebbe solo parte dei click effettuati.

Provaci ancora Sony, si ripresentano le batterie difettose

Periodaccio per casa Sony. Dopo l’annuncio del calo degli utili e le vendite sottotono di PS3, la casa nipponnica si trova a dover fronteggiare un grosso problema relativo le batterie notebook fornite per importanti brand.

Il problema, che fece scalpore nel 2006 quando oltre 9,5 milioni di batterie al litio vennero ritirate e sostituite, si è ripresentato sotto forma di pesanti surriscaldamenti, principi d’incendio e simili.

A detta di Sony, sempre più scocciata dai pessimi ritorni d’immagine di questi avvenimenti, il fenomeno è molto minore a quello del 2006 e sono previsti ritiri e sostituzioni per un totale di 100.000 pezzi. Dell, HP e Toshiba, unici brand coinvolti nel problema, hanno in previsione di ritirare, solo negli USA, quasi 35.000 unità vendute tra il 2004 e il 2006.

Problemucci per la chicca di casa Sony

E’ uscita da pochissimo e già spuntano i primi difettucci. La nuova PlayStation Portable 3000 di casa Sony è nel mirino della critica e dei consumatori per un problema relativo la grafica.

Pare infatti che gli early customers, coloro che si sono fiondati a comprare la nuova PSP immediatamente dopo l’uscita, lamentino una pessima visualizzazione delle immagini in movimento che sembrano essere costantemente oggetto di filtro d’interlacciamento. Chiamata in causa, Sony, ha risposto laconica che il problema sarebbe stato preso in esame. Un pò poco per chi ha pagato fior di soldini!

Nvidia le fa girare ad Apple

Come sappiamo, lo scorso luglio, Nvidia aveva comunicato ufficialmente l’aumento della percentuale dei prcessori grafici difettosi. La causa è stata riscontrata in un problema relativo al packaging di alcuni modelli sviluppatosi in fase di confezionamento.

A pagarne le spese, però, ci sono i portatili di casa Apple. Anche se dapprima Nvidia aveva negato la possibilità del presentarsi di problemi nei processori grafici dei MacBook, da un’indagine di Apple stessa emergerebbe che alcuni modelli con schede Nvidia GeForce 8600M GT possono effettivamente presentare il problema.

Facebook e razzismo 2.0: quando la xenofobia si diffonde nel Web

Di Facebook ne abbiamo parlato in tutte le salse. E’ il miglior social network della rete, il più utilizzato, che conta più di 100 milioni di iscritti e con cui si può fare davvero di tutto. Si, tutto. Anche diffondere il razzismo, incitare alla violenza e dare voce ai più repressi sentimenti di discriminazione e intolleranza culturale.

Su Facebook non ci sono soltanto gruppi per condividere interessi e opinioni, per discutere su un determinato argomento, o semplicemente per ridere e fare due chiacchiere. C’è anche il gruppo “Ma perchè i napoletani non stanno a casa loro?”, “Odio gli Zingari” , “Cuore nero“, “Arbeit Macht Frei”, “+ Rum e – Rom”.

Everest, la soluzione per i “vuoti di memoria” dei driver hardware

Chissà quante volte vi sarà capitato di non ricordare o non sapere quale driver vi serviva per ripristinare il vostro hardware difettato, chissà quante volte vi siete affidati alla fortuna e chissà quante volte invece avete beccato qualche virus per cercare di scaricare miracolosi Tool che vi promettevano di sistemare le vostre periferiche.
Anche al più Geek tra i Geek capita di dimenticare il nome della nuovissima scheda madre acquistata proprio ieri, e anche al più fidato tra i tecnici capita di non conoscere la scheda madre dell’AS Rock del primo dopoguerra.
La Lavalys è la società ideatrice di Everest, a mio modo di vedere la migliore soluzione a tutti questi “vuoti di memoria” o meglio definiti come problemi tecnici.
Esistono due versioni di Everest, entrambe a pagamento, però, per recuperare e ricordare un driver vi basteranno sicuramente meno di 30 giorni, ovvero la durata esatta della versione di prova, quindi potrete utilizzarlo tranquillamente come se fosse gratuito.

Utilizziamo per comodità la versione Ultimate edition di Everest. Installiamo il programma di prova ed ovviamente eseguiamolo.
L’interfaccia che avrete davanti ai vostri occhi sarà molto intuitima e molto semplice, ricorda di fatto la Gestione delle Periferiche di Windows, con una piccola particolarità, esplodendo le varie periferiche il programma sarà in grado di rilevarvi chipset modello e tante altre informazioni utili.

Win2Lin, perchè migrare da Windows a Linux

Con questo articolo comincia la collana “Win2Lin” che ha come scopo principale quello di aiutare ed invogliare nel passaggio verso il sistema operativo del Pinguino. Ci saranno una serie di consigli ed utili guide per muovere i primi passi nella vostra distribuzione, cercado di tenere sempre come punto di partenza, per un confronto, il sistema operativo di casa Microsoft.
Sono convinto che quasi tutti noi (almeno quelli un po’ più temerari) abbiano provato, soprattutto per curiosità, una distribuzione Linux. Per chi, come me, ha fatto un primo tentativo qualche anno fa (all’epoca di win98/2000 per intenderci) l’impatto sarà stato sicuramente violento. All’epoca Linux era per veri smanettoni: poca grafica e molta shell; gli applicativi che volevi te li dovevi quasi sempre compilare, hardware spesso non riconosciuto, … insomma, non c’era niente che invogliasse un utente Windows a passare a Linux. Ammetto infatti, mio malgrado, che dopo quella prima prova sono tornato in “finestre” ed ho continuato ad usarlo ed odiarlo per un paio d’anni.

Oggi Linux è fortemente cambiato (potremmo quasi dire migliorato), assomiglia molto a Windows anche per semplicità di gestione e installazione di hardware e software. Addirittura in taluni casi e situazioni Linux riesce a precedere anche Windows! Per esempio il caso del Desktop 3D: Aero di Windows Vista noi Linuxiani lo avevamo già da un po’ (nome diverso ma caratteristiche sostanzialmente identiche)! 😉

Quotidiani online e Web 2.0: accostamento impossibile?

Con la sempre maggiore diffusione di internet nelle case, i quotidiani e la carta stampata più in generale hanno dovuto in qualche modo relazionarsi con il grande mondo del Web.
Internet è una grande realtà, che va sfruttata e il cui sviluppo non deve (e non può) essere assolutamente ostacolato. Qualcuno l’ha capito prima, altri ci hanno messo un po’ più di tempo, fatto sta che la maggior parte dei quotidiani italiani ora ha un sito web ed offre ai visitatori la possibilità di leggere articoli direttamente online.

i siti web di “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera”, “La Gazzetta dello Sport”, “Il Sole 24 Ore”, “Corriere dello Sport”, sono stabili nella Top 100 (dati Alexa) dei siti più visitati d’Italia, e ciò significa che una grossa parte dei navigatori condivide particolarmente l’idea di poter leggere le notizie del giorno direttamente dal Web.
Ma soffermiamoci un attimo ad analizzare “come” sono strutturati i siti web dei quotidiani:

Microsoft Outlook 2007 SP1, come risolvere il problema dei freeze continui

Come abbiamo avuto modo di ribadire in diverse circostanze, nonostante sia arrivata alla sua dodicesima edizione, Microsoft Office, la celeberrima suite di programmi per ufficio di casa Microsoft, è ben lontana dal poter essere definita perfetta.

Oggi siamo infatti qui a parlarvi di nuovi problemi, questa volta riguardanti la versione di Outlook integrata in Microsoft Office 2007 aggiornato con il SP1, vittima di alcuni freeze durante il compimento delle più comuni attività – dalla lettura della posta (soprattutto quando in HTML), alla gestione degli impegni, dei contatti, ecc. – tutto, a quanto pare, ancora non risolto dall’azienda di Redmond.

Come spesso accade in questi casi, nei quali Microsoft – per una ragione o l’altra – non provvede a rilasciare una patch per risolvere il problema, a mettere momentaneamente a posto la situazione ci pensano dei programmatori terzi, autori di utilissimi strumenti che permettono ai poveri utenti di alleviare le proprie sofferenze informatiche.