Android e la carica delle app infette

Android malware

È Android.Counterclank il principale oggetto dell’attenzione delle ultime ore per quanto concerne l’universo Android e, stando a quelle che sono le più recenti info attualmente disponibili, pare siano già tantissimi i device equipaggiati del ben noto OS che è riuscito a colpire arrivando, in men che non si dica, alla prima posizione in classifica tra le principali minacce per smartphone e tablet dotati della diffusissima piattaforma targata Google.

Si tratta, nello specifico, di un nuovo malware, la versione aggiornata del ben noto trojan Tonclank, identificato dagli esperti di Symantec, la società specializzata in sicurezza informatica, che pare sia stato installato involontariamente mediante un gruppo di ben 13 app presenti su Android Market appartenenti alla categoria Giochi mediante l’inclusione nel pacchetto software Apperhand.

Megaupload: tutti i dati sui server potrebbero essere cancellati a breve

Megauplod dati cancellati

Conseguenzialmente al sequestro dei domini Megaupload e dei beni ad esso relativi e successivamente all’arresto dei responsabili dell’intera iniziativa la perdita definitiva dei dati conservati dagli utenti sul ben noto servizio potrebbe essere soltanto questione di giorni.

La rimozione dei dati degli utenti, però, stando a quanto spiegato dall’Associated Press, non andrebbe a configurarsi come un’azione diretta delle autorità (i dati, infatti, non sono in alcun modo sotto sequestro) ma, piuttosto, come una semplice ed inevitabile conseguenza indiretta, un effetto collaterale, dell’intera operazione.

Megaupload, infatti, archiviava tutti i molteplici dati dell’utenza su server esterni gestiti gestiti da Carpathia Hosting Inc. e Cogent Communications Group Inc. per cui in seguito all’intero congelamento dei beni e dei conti correnti bancari di Dotcom e soci anche il flusso dei pagamenti destinato alle aziende in questione è stato interrotto.

DMARC: la nuova alleanza per combattere spam e phishing

DMARC per combattere spam e phishing

Si chiama DMARC, acronimo di Domain-based Message Authentication, Reporting & Conformance, ed è la nuova iniziativa mediante cui alcuni tra ai più grandi gruppi della rete hanno unito le proprie forze per lottare in maniera efficace ed efficiente contro lo spam e il phishing.

Nel dettaglio, i gruppi coinvolti nell’iniziativa sono AOL, Gmail, Hotmail, Yahoo! Mail, Bank of America, Fidelity Investments, PayPal, American Greetings, Facebook, LinkedIn, Agari, Cloudmark, eCert, Return Path e Trusted Domain Project, e la loro collaborazione ha portato all’elaborazione di un apposito sistema mediante cui l’autenticazione delle e-mail risulterà ben più semplice ed efficiente permettendo quindi all’utente di filtrare la posta elettronica in base al mittente e, di conseguenza, consentendo in tal modo di ridurre di gran lunga i fastidiosi e pericolosi casi di spam e di phishing.

Sfruttando DMARC, quindi, tutta, o quantomeno buona parte, della posta elettronica fraudolenta facente riferimento ai domini dei gruppi coinvolti verrà fermata in maniera anticipata previa applicazione di tutta una serie di apposite verifiche incrociate.

Apple, Cook e le accuse del NYT sui costi umani di produzione

Apple reportage New York Times

A poche ore dall’annuncio relativo alla sua trimestrale da record Apple si è ritrovata a dover fare i conti con le accuse, pubblicate in un rapporto del New York Times, facenti riferimento alle presunte condizioni di lavoro tutt’altro che rosee nelle quali si ritrovano a dover agire gli operai negli stabilimenti cinesi dei suoi fornitori.

Nel rapporto del NYT, ben articolato ed approfondito, si fa rifermento ad orari di lavoro troppo lunghi, condizioni di sicurezza non garantite ed anche punizioni fisiche, unitamente a varie altre informazioni.

Il lungo reportage, infatti, continua mettendo in evidenza come circa due anni fa ben 137 lavoratori siano finiti avvelenati da un prodotto chimico utilizzato per la pulizia degli schermi degli iPhone ed anche di come, soltanto nel corso degli ultimi 7 mesi, siano state ben due le esplosioni che hanno coinvolto i centri di produzione di Pegatron ed uno di Foxconn a Chengdu per un totale di 4 morti e 77 feriti, cercando inoltre di dare un volto a tali operai mediante il nome e la storia di Lau Xiaodong.

Il futuro economico di internet: nel 2016 varrà 4,2 miliardi di dollari

Internet economy

Stando a quella che è la previsione contenuta nel rapporto “The Digital Manifesto: How Companies and Countries Can Win in the Digital Economy”, presentata insieme a Google nel corso della giornata di ieri da Boston Consulting Group (BCG) durante il World Economic Forum di Davos, entro l’anno 2016 il valore della Internet economy nei paesi del G-20 arriverà e supererà quota 4,2 miliardi di dollari.

Ad incidere in maniera particolare sull’incremento del valore dell’Internet Economy sarà l’aumento del numero di utenti online conseguenziale ala crescita dei mercati emergenti, alla popolarità dei device mobili ed alla crescita dei social.

Nel dettaglio, entro il 2016 quasi il 70% degli utenti del G-20 arriverà dai mercati emergenti, circa l’80% di tutte le connessioni a banda larga sarà costituito da device mobile, sopratutto smartphone, e, dulcis in fundo, i social media giocheranno un ruolo di straordinaria importanza, ancor più di quella attuale, ed il 90% degli utenti di Argentina, Brasile, Indonesia e Messico saranno collegati ai social network creando e condividendo contenuti di varia tipologia.

Twitter dà il via alla censura

Twitter censura tweet

Trattasi di censura preventiva, o forse sarebbe meglio definirla come “selettiva”, quella che Twitter, il ben noto servizio di microbloggin, d’ora in avanti applicherà per singoli paesi ai tweet degli utenti qualora venisse richiesto dalle autorità per motivi legali.

Questo, in alteri termini, sta a significare che tutti i messaggi pubblicati su Twitter potranno essere oscurati, su richiesta delle autorità legali, solo e soltanto in uno specifico paese risultando quindi ancora visibili nel resto del mondo.

Il tutto avverrà in maniera estremamente trasparente poiché, così come spiegato mediante un apposito post, dal titolo “Tweets stillmust follow”, pubblicato, nel corso delle ultime ore, sul blog ufficiale di Twitter, a ciascun utente verrà sempre comunicato quando e perchè quello specifico contenuto è stato “censurato”.

L’FBI spierà Facebook e Twitter

L'FBI vuole spiare Facebook e Twitter

Nel nuovo piano di monitoraggio delle reti sociali dell’FBI contrassegnato dalla data 19 gennaio vengono illustrati quelli che sono i dettagli dell’attività nascosta delle agenzie governative mettendo in risalto come l’innumerevole quantitativo di informazioni che giornalmente milioni di utenti pubblicano sui social network e, nello specifico, su Facebook e Twitter potrebbero risultare particolarmente utili nel prevenire possibili situazioni di crisi.

Questo, in altri termini, sta dunque a significare che nelle intenzioni dell’FBI vi è quella di realizzare un sistema di preallarme contro le possibili minacce facenti riferimento agli Stati Uniti.

Per realizzare tale sistema, così come reso noto dalla rivista New Scientist, l’FBI ha indetto una sorta di bando mediante cui cercare società informatiche capaci monitorare le attività effettuare sui social network ed al quale sarà possibile rispondere entro il 10 febbraio.

Mercato tablet: iPad domina ma Android è in ascesa

Ascesa Android mercato tablet

Sul fatto che il mercato dei tablet PC sia sempre di più in crescita e circa l’essere predominante, in tal ambito, di Apple e del suo iPad vi sono ben pochi dubbi ma, nonostante ciò, da qualche tempo a questa parte, le “tavolette” equipaggiate di OS Android hanno iniziato a farsi strada in maniera sempre maggiore, divenendo, ogni giorno di più, ulteriormente convincenti e segnando veri e propri successi.

Il tablet della ben nota mela morsicata, ovvero l’unico device di tale tipoogia rimasto in campo per diverso tempo senza imbattersi in concorrenti in grado di indebolirne il predominio, sembrerebbe ora soggetto alla sempre maggiore avanzata dell’OS Android, così come reso noto, nel corso delle ultime ore, dalla relazione presentata dagli analisti di Strategy Analytics.

Dalla relazione ne emerge chiaramente il fatto che nel corso del quarto trimestre 2011 Apple ha dominato oltre il 70% del market share seguita poi dai device Android fermi al 30%.

Record per Nokia S40: venduti 1,5 miliardi di device

1,5 miliardi Nokia S40

Sono esattamente, o almeno così dovrebbe essere, 1,5 miliardi gli smartphone Nokia basati su S40 che la ben nota azienda finlandese capitanata da Stephen Elop è riuscita a vendere sino a questo momento, così come annunciato nel corso delle ultime ore mediante un apposito comunicato stampa ufficiale.

Il device che ha permesso il raggiungimento della cifra record è il Nokia Asha 303, un touchscreen dotato di tastiera qwerty pensato, prevalentemente, per navigare in internet, accedere ai social network, giocare e dilettarsi con l’utilizzo delle diverse applicazioni preinstallate, venduto a Mayara Rodrigues, una ragazza brasiliana di 21 anni, in un negozio della città di San Paulo.

Il raggiungimento di quota 1,5 miliardi è stato accolto da Nokia come un vero e proprio momento storico.

Google modifica la sua privacy policy: un’unica normativa più breve e maggiormente comprensibile

Google

Nel corso delle ultime ore Google ha provveduto a rivedere e semplificare la propria privacy policy che, così come commentato dallo stesso team del gran colosso delle ricerche in rete, d’ora in avanti risulterà ben più breve e maggiormente comprensibile agli utenti andando a raggruppare oltre 60 diverse norme facenti riferimento a tutti i vari servizi e prodotti offerti.

Questo si traduce dunque nella volontà di Google, applicata a partire dal prossimo primo marzo, nel raccogliere i propri servizi in un unico ecosistema di informazioni ed abitudini personali riconoscendo quindi gli utenti big G in qualsiasi ambito del gran colosso delle ricerche online si muovano.

Con le nuove regole, però, l’utente non sarà in grado di esercitare l’opt-out, il che, in altri termini, sta quindi a significare “prendere o lasciare”.

Apple e Samsung non si somigliano, parola del tribunale olandese

Samsung Galaxy Tab 10.1

La corte d’appello de L’Aia ha reso noto il verdetto in merito alla richiesta di Apple di bloccare la commercializzazione del Samsung Galaxy Tab 10.1 dichiarando che non vi sarà alcun blocco delle vendite del tablet della sudcorena in Olanda.

Questo, per esser più precisi, sta a significare che per il tribunale olandese i prodotti della ben nota azienda di Cupertino non vengono copiati dalla sudcorena, che i device di quest’ultima presentano sufficienti elementi di differenziazione e che, di conseguenza, Samsung potrà continuare a vendere indisturbata il proprio tablet relativamente al territorio in questione.

Nello specifico, il tribunale olandese aveva già affrontato la questione relativa alla misura cautelare qualche tempo addietro e, così come anche come nella sentenza emessa negli Stati Uniti, aveva valutato come non proporzionata una tale decisione.

YouTube filtraggio preventivo Germania

YouTube: boom di video visualizzati e non solo

YouTube

Stando a quelle che sono le più recenti dichiarazioni rilasciate al team di Reuters da alcuni portavoce di Google in via del tutto esclusiva, YouTube, il ben noto servizio per il video streaming che non ha bisogno di presentazioni, sta continuando a crescere in maniera inesorabile, sia per quanto concerne quello che è il traffico degli utenti sia per quanto riguarda il numero di filmati visualizzati.

Nello specifico, mediante la tanto amata piattaforma vengono visualizzati ben 4 miliardi di video su base giornaliera e per ogni minuto trascorso viene invece effettuato l’upload di ben 60 ore di nuovi filmati.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che nel giro di soli otto mesi YouTube è cresciuto addirittura del 25%.

Apple: trimestrale da record grazie ad iPhone, iPad e Mac

Apple record primo trimestre anno fiscale

Grazie al gran numero di iPad, iPhone e Mac venduti negli ultimi tempi, Apple, per quanto concerne quello che il primo trimestre dell’anno fiscale, ha raggiunto un utile netto da record pari a ben 13,06 miliardi di dollari su ricavi per 46,33 miliardi di dollari, ovvero delle cifre ben superiori alle attese degli analisi e maggiori rispetto a quanto fatto registrare da Google.

Ad incidere in maniera particolare sulle importanti sopracitate cifre sono state le vendite di quelli che, allo stato attuale delle cose, vanno a configurarsi come i prodotti di punta della ben nota azienda di Cupertino.

Durante il periodo in questione, tra l’altro comprensivo anche delle festività natalizie, infatti, Apple ha venduto 15,43 milioni di iPad (ovvero l’11% in più rispetto a quanto registrato lo stesso periodo dello scorso anno), ben 37,04 milioni di iPhone (ovvero il 128% in più), 5,2 milioni di Mac (circa il 26% in più) e 15,4 milioni di iPod (in questo caso, a differenza di quanto avveniva in passato, è stato registrato un calo del 21%).

UE: le nuove regole per la protezione dei propri dati in rete

Nuove regole UE protezione dai personali in rete

Nel corso delle ultime ore Viviane Reding, Commissario Europeo alla Giustizia, ha iniziato a ragionare su quelle che, tra qualche tempo, dovrebbero conformarsi come le nuove regole grazie alle quali garantire un’adeguata protezione ai dati telematici degli utenti.

Le nuove regole saranno presentate in via ufficiale il prossimo mercoledì al World Economic Forum in Svizzera e le novità esposte andranno a configurarsi come tutt’altro che di poco conto, sia per quanto concerne le aziende operanti in rete sia per quanto riguarda gli utenti e, nello specifico, gli internauti.

Mediante le nuove regole nessuno, così come dichiarato dal Commissario Viviane Reding, potrà giustificare il proprio grado di disattenzione al rispetto della privacy e tutte le aziende operanti in rete, social network inclusi, dovranno garantire ai cittadini europei quello che, senza mezzi termini, può essere definito come “il diritto ad essere dimenticati”.