Mega: Kim Dotcom offre 13.500 $ per ogni bug

Recentemente vi abbiamo parlato dell’ultima sfida lanciata da Kim Dotcom, il fondatore del nuovissimo Mega che ha preso il posto del defunto Megaupload. Il portale di archiviazione di file, non può essere violato, Dotcom ne è convinto. Dalla sua totale sicurezza arriva la proposta del leader: chiunque riuscirà a subentrare all’interno di Mega otterrà 10.000 euro. Una somma niente male per gli hacker che commettono tali azioni ogni giorno, ma riusciranno a scavalcare la protezione del sito?

Nell’attesa, Dotcom vuole rinforzare ancora di più la sicurezza di Mega, ma non usa solo la sua mente e lo staff che si cela dietro il portale, bensì decide di lanciare un’altra sfida. La cifra in ballo è sempre la medesima, 10.000 euro, ma questa volta non verranno consegnati per violare l’indirizzo, bensì dati a qualsiasi utente riuscirà a scoprire ogni falla.

path

Path viola ancora la privacy: presente la geolocalizzazione delle foto, anche se disabilitata

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Ancora gravi problemi per l’applicazione Path e, soprattutto, per gli utenti che la utilizzano. Il social network dedicato agli amici stretti e alla famiglia, come sicuramente saprete, ha appena ricevuto una multa di 800.000 dollari per aver violato la privacy dei suoi utenti.

Conservava nei suoi server le informazioni contenute nella rubrica di coloro che sfruttavano l’app, inclusi moltissimi bambini. La condanna è stata lanciata e la piccola startup deve affrontare un considerevole danno economico.

La storia, però, non sembra essere finita, Path sta violando ancora la privacy degli utenti. In pratica le foto scattate tramite l’applicazione includono il geotag anche se l’utilizzatore ha manualmente disabilitato l’accesso alla geocalizzazione.

Google accordo vicino Commissione Europea

Google, accordo raggiunto con gli editori francesi

Google accordo editori francesi

Le “incomprensioni” tra Google e l’editoria francese possono finalmente dirsi concluse poiché dopo mesi e mesi di scontri ed accuse reciproche big G è finalmente riuscito a trovare un accordo con la Francia .

Sulla falsariga dell’editoria belga il presidente francese Francois Hollande ha infatti siglato un accordo con Eric Schmidt, l’executive chairman di Google, mediante cui è stato messo un punto, si spera definitivo, alle polemiche degli ultimi tempi e grazie al quale l’editoria francese ha ora a propria disposizione ben 60 milioni di euro da investire.

Il nocciolo della questione verteva, prevalentemente, sulla distribuzione di notizie mediante Google News, un servizio particolarmente apprezzato dagli utenti dell’intero globo terrestre per avere accessoimmediato a notizie dell’ultim’ora.

Secondo gli editori transalpini il merito del successo di Google News, almeno per quanto riguarda il territorio francese, è in primis da attribuire ai quotidiani online ragion per cui big G avrebbe dovuto contribuire economicamente in tal senso.

Google intesa antitrust europa

Google, presentate le proposte all’antitrust europeo

Google intesa antitrust europa

Lo scorso mese Google aveva siglato un accordo con la Federal Trade Commission al fine di mettere un punto al procedimento legale che ha visto big G al centro di svariate indagini da parte dell’antitrust statunitense per accuse di abuso di posizione dominante, per l’attuazione di pratiche miranti a penalizzare la concorrenza e per l’applicazione di restrizioni imposte ad alcuni inserzionisti.

In Europa, però, le cose potrebbero andare in maniera differente, così come aveva lasciato intendere, giorni fa, il commissario Joaquin Almunia.

A tal proposito, nel corso delle ultime ore ci sono stati ulteriori sviluppi.

Stando a quanto emerso pare infatti che i vertici di Google hanno inviato a Bruxelles un pacchetto di proposte per siglare un “armistizio” con le autorità antitrust dell’Europa procedendo sulla falsariga di quanto già fatto in terra a stelle e strisce.

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Kim Dotcom darà 10 mila euro a chi riuscirà ad hackerare Mega

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Da poche settimane a questa parte è online Mega, il successore di Megaupload che dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti ma al quale, nonostante ciò, sono già state rivolte diverse denunce per attività illecite, o presunte tali.

Kim Dotcom, però, continua a sottolinearlo: Mega è un servizio sicuro ed affidabile poiché l’algoritmo che protegge i contenuti è inviolabile.

Al fine di rafforzare la sua tesi e, ovviamente, anche nel tentativo di dimostrate a tutti la veridicità delle sue affermazioni, Kim Dotcom ha deciso, così come emerso nel corso delle ultime ore, di assegnare 10 mila euro a chiunque riesca ad hackerare la sua neo piattaforma.

In un tweet pubblicato da Dotcom si legge infatti: “Mega’s open source encryption remains unbroken! We’ll offer 10,000 EURO to anyone who can break it. Expect a blog post today”.

Spotify Italia

Spotify arriverà presto in Italia, nominato il country manager

Spotify Italia

Spotify, il noto servizio musicale on demand che offre lo streaming di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, sta per sbarcare in Italia e la conferma, o presunta tale, arriva dal comunicato stampa di ieri che annuncia la nomina di Veronica Diquattro come responsabile del Bel paese, che, appunto, si occuperà di seguire il lancio e il percorso di sviluppo della piattaforma.

Veronica Diquattro è originaria di Bologna, ha trent’anni, ha trascorsi in Google, Loki Hostel e L’Oreal S.A, si è occupata, recentemente, del mercato Android e pare inoltre che abbia contribuito allo sbarco in Italia di Google Play.

Ben presto, quindi, la celebre piattaforma dovrebbe fare il suo esordio nel Bel paese per cui per potersi servire di Spotify non sarà più necessario sfruttare proxy e altri workaround ma risulterà accessibile direttamente da computer, da smartphone e, ovviamente, anche da tablet.

In ogni caso, allo stato attuale delle cose il catalogo presente sui server di Spotify è costituito da ben oltre 20 milioni di canzoni appartenenti ai più svariati generi musicali.

dropbox

Dropbox: anteprime dei documenti e la condivisione delle foto

dropbox

Tra i servizi di cloud storage più famosi, al primo posto troviamo il noto Dropbox. Quest’ultimo è riuscito a resistere alla nascita di molteplici altre “nuvole” che hanno cercato di attirare gli utenti nella propria rete. La scatola azzurra, nonostante tutto, riesce ancora a primeggiare senza grossi problemi. Da poco tempo, lo staff del noto servizio, ha lanciato un annuncio in cui anticipa alcune nuove caratteristiche che arriveranno presto.

Come sicuramente saprete, la scatola azzurra vi consente di salvare ogni forma di documento che, dopo il caricamento sullo spazio, sarà scaricabile da qualsiasi posizione. Ma se non avete intenzione di mettere in download il file, ma vorreste dare solo una veloce sbirciata? Tra poco tempo potrete, infatti, il team ha annunciato che gli utenti avranno la possibilità di ottenere un’anteprima del contenuto senza doverlo necessariamente scaricare.

Google Street View Grand Canyon

Google Street View, ora anche il Grand Canyon è a portata di click

Google Street View Grand Canyon

Dopo aver recentemente reso disponibile l’Antartide e la Grande barriera corallina Google ha scelto di continuare a mandare avanti l’ambizioso e tanto amato progetto World Wonders Project permettendo agli utenti di esplorare il Grand Canyon semplicemente avendo a disposizione qualche minuto libero, una connessione ad internet ed un computer, uno smartphone o un tablet.

Da qualche ora a questa parte su Google Street View sono infatti disponibili fantastiche immagini panoramiche che coprono oltre 120 chilometri di sentieri e strade del Grand Canyon contribuendo a rendere la mappa di tale zona ancora più completa, precisa e facile da navigare come non era mai stato fatto sino a questo momento.

Armati di trekker, lo “zainetto” dal modico peso di 18 chili attrezzato con tecnologia Android e con un sistema fotografico a 15 lenti con il quale viene replicata la medesima tecnologia adottata per le Google Cars, i responsabili della divisione Maps hanno percorso a piedi, in lungo e in largo e resistendo agli sbazli di temperatura e a qualche crampo muscolare, l’intero terreno roccioso del Grand Canyon raccogliendo immagini di circa 10 mila scorci tra sentieri polverosi, dirupi scoscesi e paesaggi mozzafiato.

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Privacy, gli utenti si fidano più di Microsoft che di Apple

Ponemon Institute classifica aziende privacy utenti

Stando a quanto emerso dalla versione 2012 dello studio pubblicato dal Ponemon Institute tra le aziende più affidabili per la privacy le corporation IT fanno da padrone ma, a quanto pare, gli utenti tendono a fidarsi molto più di Microsoft che di Apple, che, in ogni caso, non sono presenti tra le prime dieci posizioni della classifica.

Lo studio, basato su un’indagine condotta su centomila consumatori statunitensi adulti e 6.704 risposte, da infatti il primato ad American Express, Hewlett-Packard e Amazon preseti, rispettivamente, al primo, al secondo ed al terzo posto della classifica e che vanno a configurarsi come le aziende alle quali gli utenti guardano con maggior fiducia per quanto concerne la gestione dei dati personali.

Apple, preceduta da realtà quali eBay ed IBM, occupa invece la ventunesima posizione.

I partecipanti allo studio, a cui è stato richiesto di indicare le prime cinque società ritenute più sicure, specie per quanto riguarda l’invio del codice di sicurezza sociale e i dettagli della propria carta di credito, hanno quindi definitivo le posizioni della classica nella quale, appunto, Apple, inclusa nella top ten nelle edizioni della ricerca tra il 2009 e il 2011, non ha ricevuto segnalazioni sufficienti per poter rientrare nell’elenco.

Google Maps Corea del Nord

La Corea del Nord è ora visibile su Google Maps

Google Maps Corea del Nord

A causa del regime profondamente autoritario che la governa la Corea del Nord è, praticamente da sempre, una tra le nazioni più inaccessibili presenti sul pianeta Terra.

Nonostante ciò il team di big G e, nello specifico, quello di Google Maps, è riuscito a portare online Pyongyang ed il resto del territorio della Corea del Nord.

Da alcune ore a questa parte, infatti, la Corea del Nord ha fatto il suo debutto ufficiale su Google Maps a cui, appunto, sono state aggiunte mappe dettagliate del paese asiatico mediante le quali è possibile individuare strade, ferrovie, scuole, ospedali, gli edifici governativi più importanti della zona ed anche le aree in cui opera la censura che risultano però ombreggiate da un colore marrone che va a distinguersi nettamente dallo sfondo di colore beige chiaro.

La novità è stata annunciata mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale di big G e segue la recente visita di Eric Schimidt nel paese asiatico.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

YouTube sperimenterà la sottoscrizione dei canali a pagamento?

YouTube sottoscrizione canali a pagamento

Stando a quanto riportato da alcune fonti anonime ritenute affidabili Google ha per YouTube un nuovo progetto in cantiere che prevede la sperimentazione, a partire dalla prossima primavera, della sottoscrizione a pagamento per i singoli canali, una probabilità questa che era già stata accennata lo scorso anno dal CEO Salar Kamangar.

Al momento non è ancora chiaro quali tipologie di video potrebbero far parte dell’iniziativa ma stando ai primi rumors dovrebbe trattarsi di eventi live, tutorial e clip contenenti suggerimenti sul mondo finanziario e tra le prime realtà coinvolte nel progetto potrebbero figurare canali quali Machinima, Maker Studios e Fullscreen che attualmente contano milioni di iscritti e di visualizzaioni.

La mossa in questione, qualora effettiva, andrebbe a configurarsi come il tentativo, da parte di big G, di sottrarre quote di mercato alla tradizionale TV.

Skype 2 miliardi di minuti al giorno

Skype, lettera aperta a Microsoft per far chiarezza sulla privacy degli utenti

Skype lettera aperta Microsoft

Microsoft dovrà fare chiarezza sulle garanzie di privacy per gli utenti Skype e sull’effettiva riservatezza delle conversazioni tenute dagli stessi in modo tale da poter far luce su quello che è il mouds operandi del celebre client VoIP e sull’effettivo grado di sicurezza di coloro che se ne servono.

La richiesta è stata fatta da un gruppo di organizzazioni internazionali specializzate nella tutela della privacy e dei diritti digitali unitamente ad una folta schiera di programmatori, giornalisti ed attivisti del web, per un totale di 61 individui e 45 organizzazioni, che, tutti insieme, hanno provveduto ad inviare una lettera aperta a Microsoft.

La lettera, nello specifico, è stata indirizzata a Tony Bates, il presidente della divisione Skype di Microfost, a Brendon Lynch, il responsabile Microsoft per la privacy, e a Brad Smith, il consulente generale dell’azienda di Redmond.

Con la lettera vengono fatte a Microsoft precise richieste motivate da una serie di dichiarazioni contrastanti che si sono susseguite nel corso del tempo e che non permettono di avere certezze in merito alla sicurezza delle conversazioni sulla rete Skype.

WhatsApp sotto accusa per violazione della privacy

WhatsApp violazione privacy Canada Olanda

WhatsApp, il celebre servizio di messaggistica istantanea disponibile per tutte le principali piattaoforme mobile, è stato accusato, proprio nel corso delle ultime ore, di violare le normative sulla privacy che vigono in Canada e in Olanda.

In seguito all’indagine condotta dall’Office of the Privacy Commissioner of Canada (OPC) e dalla Dutch Data Protection Authority è infatti emerso che WhatsApp consente agli utenti di utilizzare l’app solo e soltanto se viene garantito l’accesso all’intera rubrica dello smartphone in uso, un dato questo che implica l’archiviazione sui server dell’azienda di tutte le informazioni personali di coloro che non utilizzano il servizio.

A tal proposito, a settembre dello scorso anno WhatsApp introdusse la crittografia onde evitare eventuali intercettazioni delle comunicazioni, sopratutto per quelle effettuate tramite reti Wi-Fi non protette.

Sempre nel 2012 la compagnia si impegnò anche nel rafforzare il processo di autenticazione degli utenti sfruttando una chiave generata in modo casuale in alternativa ai numeri che identificano in maniera univoca il device in uso (MAC e IMEI).

Apple iPad 128 GB

Apple annuncia ufficialmente l’iPad da 128 GB

Apple iPad 128 GB

Da un paio di giorni a questa parte era stata diffusa online la notizia secondo cui Apple avrebbe provveduto ad immettere sul mercato iDevice da 128 GB.

La notizia aveva iniziato a circolare in seguito all’individuazione di alcune indicazioni su un modello di iPad da, appunto, 128 GB che erano state trovate nel listino di un rivenditore americano e ai riferimenti individuati nel codice sorgente della Beta 5 di iOS 6.1.

Adesso, però, quelle che sino a qualche ora fa erano soltanto delle ipotesi sono state confermate direttamente da Cupertino.

Apple ha infatti comunicato ufficialmente che lancerà una versione del quarto iPad (CPU A6X e retina display) con ben 128 GB di memoria storage.