iOS 6.1 LTE

Apple rilascia iOS 6.1 ed estende il supporto LTE

iOS 6.1 LTE

Nel corso delle giornata di ieri, a poco meno di 24 ore dalla consegna dell’ultima beta per gli sviluppatori, Apple ha rilasciato un aggiornamento per iOS, il sistema operativo per iDevice, che, in tal modo, giunge alla versione 6.1 ed ufficializza il supporto alle reti LTE degli operatori mondiali, compresi quelli italiani.

L’aggiornamento di iOS, infatti, abilita il supporto per le reti LTE su iPhone 5, iPad di quarta generazione ed iPad Mini garantendo inoltre il supporto per un maggior numero di fornitori.

La nuova funzionalità in Italia è disponibile per i clienti di Tim, Vodafone e 3, a patto, ovviamente, di trovarsi in una zona coperta dalla rete di quarta generazione e di aver sottoscritto una delle opzioni LTE.

Per poter abilitare o, a seconda dei casi, disabilitare la connettività LTE è ora sufficiente accedere al menu Impostazioni, selezionare Generali e scegliere la voce Cellulare.

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega-Search, il primo motore di ricerca per Mega

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega, il nuovo servizio di storage online nato dalle ceneri di Megaupload, è stato definito dallo stesso Kim Dotcom estremamente sicuro ed al riparo da qualsiasi attacco alla legalità poiché i file caricati dai vari utenti vengono criptati in maniera tale da renderne impossibile il download se non dai legittimi proprietari.

Le cose, però, non starebbero esattamente in questo modo o almeno è questo quello che sta dimostrando Mega-Search, il motore di ricerca creato, a pochi giorni dal debutto di Mega, per trovare i file caricati dagli utenti sul nuovo servizio firmato Kim Dotcom e scaricarli senza dover essere necesariamente registrati su Mega.

L’esistenza stessa del motore di ricerca va infatti a minare la credibilità delle affermazioni che sino a questo momento sono state fatte da Kim Dotcom poichè sebbene lo si possa adoperare per trovare materiale completamente legale allo stesso tempo può anche essere sfruttato per individuare e scaricare file che, invece, risultano protetti da copyright procedendo quindi sulla falsariga di Megaupload.

Apple potrebbe lanciare l'iPad Pro nel Q3 2014

Apple lancerà iDevice da 128 GB?

Apple ipad 128 GB

Per la prossima versione dell’iPad Apple ha intenzione di fare le cose in grande, molto più di quanto fatto sino a questo momento, o almeno così sembrerebbe stando a quelli che sono gli ultimi indizi emersi proprio nel corso delle ultime ore.

Apple, infatti, starebbe lavorando ad un super iPad, una versione ben più capiente dell’attuale offerta dotata di ben 128 GB di memoria flash.

Nel codice sorgente della Beta 5 di iOS 6.1 sono stati trovati riferimenti a dispositivi con 128 GB di memoria.

Nell’attuale catalogo Apple non è presente alcun device con tali caratteristiche a la stringa relativa ai dispositivi con 128 GB è assente nel codice di iOS 6.0.

Unitamente al dato in questione sono poi state trovate indicazioni su un modello di iPad da 128 GB nel listino di un rivenditore americano indicando il nuovo taglio della tavoletta di Cupertino con una dicitura differente da quelle impiegate di solito.

Mega problemi Microsoft email registrazione

Mega, Microsoft sta bloccando le registrazioni?

Mega problemi Microsoft email registrazione

Mega, il successore di Megaupload che diversamente da quanto offerto in passato dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti, è stato lanciato soltanto da pochi giorni a questa parte ma dopo i problemi iniziali, quali l’eccessiva lentezza riscontrata ed il suo funzionamento a singhiozzo, nel corso delle ultime ore sono emerse ulteriori grane.

Diversi utenti desiderosi di testare le “grazie” del nuovo servizio hanno infatti segnalato problemi con la procedura di registrazione e la causa, a quanto pare, è riconducibile a Microsoft.

Infatti, l’email contente il il link per effettuare l’attivazione dell’account non arriverebbe a destinazione con Hotmail e Outlook.com, i due servizi di posta elettronica made in Redmond.

Considerando il fatto che alcuni utenti non hanno mai ricevuto il messaggio di conferma dell’avvenuta registrazione si è iniziato ad ipotizzare che Microsoft abbia bloccato la ricezione delle email provenienti dal dominio mega.co.nz o, ancora, che i messaggi di posta elettronica in questione siano state bloccati dai filtri antispam che sono presenti sui server di Hotmail e di Outlook.com.

Nokia Music+ servizio musicale premium

Nokia lancia Music+: musica digitale a 3,99 dollari al mese

Nokia Music+ servizio musicale premium

Già da da diverso tempo a questa parte Nokia ha dato dimostrazione di credere profondamente nelle proprie possibilità in fatto di musica mettendo a disposizione degli utenti svariate risorse ad hoc ed il nuovo servizio annunciato dalla finlandese nel corso delle ultime ore ne è sicuramente un’ulteriore dimostrazione.

Nokia ha infatti presentato Nokia Music+, un servizio mediante il quale l’azienda ha intenzione di arricchire i propri device appartenenti alla gamma Lumia dando vita ad un nuovo modo di intendere la musica digitale da mobile.

Nokia Music+, infatti, è una sorta di evoluzione premium di quanto già offerto dall’azienda a costo zero.

Il servizio gratuito Nokia Music consente agli utenti di scaricare fino a quattro mix musicali ciascuno dei quali offre ore di musica da ascoltare senza che venga richiesta la connessione ad internet.

Lenovo potrebbe lanciare un dispositivo concorrente dei Google Glass

Lenovo potrebbe acquisire RIM

Lenovo acquisizione RIM

Della non felice situazione di RIM e della buona volontà della canadese di tentare nuovamente la risalita se ne parla già da diverso tempo a questa parte ma la notizia che ha iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore potrebbe, diversamente da quanto accaduto sino a questo momento, cambiare davvero le sorti di Research in Motion.

Il gigante tecnologico cinese Lenovo sarebbe infatti interessato ad effettuare l’acquisizione di RIM ed entro tempi non molto remoti potrebbe avanzare un’offerta ufficiale all’azienda canadese.

Si tratta di una notizia che assume particolare rilievo e che diversamente dalla maggior parte delle informazioni circolate sino a questo momento non va a configurasi come un rumors proveniente dalla solita fonte anonima ma ben informata bensì come una dichiarazione ufficiale fatta da Lenovo stessa.

Il colosso cinese si è infatti detto pronto ad approfittare di una qualsiasi buona offerta si possa presentare nel corso dei prossimi mesi e tra cui, ovviamente, potrebbe rientrare anche RIM.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, rapporti interrotti con un fornitore cinese causa sfruttamento minorile

Apple interviene contro lavoro minorile

Durante il 2012 oramai trascorso Apple ha intensificato i controlli sulle condizioni lavorative offerte dai fornitori cinesi partner ai relativi dipendenti arrivando a rilevare 74 casi di lavoro al di sotto dei 15 anni di età ovvero quella minima consentita per la Cina.

Essendo tali casi tutti relativi ad un unico partner, Guangdong Real Faith Pingzhou Electronics Co., Apple ha deciso, così com’è stato possibile apprendere proprio nel corso delle ultime ore, di cessare ogni tipo di rapporto con il fornitore in questione.

Apple ha inoltre provveduto a denunciare l’agenzia del lavoro che forniva la manodopera alla fabbrica cinese mediante un accordo con le famiglie di provenienza che si preoccupavano di falsificare i documenti di identità.

È esattamente questo quanto si apprende dal Supplier Responsibility Report 2012 nel quale, appunto, viene trattato l’argomento facente riferimento allo sfruttamento minorile all’interno delle catene di fornitura con sede in Cina.

Amazon acquisisce Ivona assistente vocale

Amazon acquisisce Ivona e si prepara a sfidare Siri

Amazon acquisisce Ivona assistente vocale

All’inizio della prossima settimana Amazon, il colosso dell’e-commerce, pubblicherà la sua relazione trimestrale sui conti finanziarsi frattanto, però, Jeff Bezos ed il suo team hanno dato un importante ed interessante annuncio che in un futuro non molto prossimo potrebbe creare qualche problema ad Apple e in particolar modo a Siri, uno dei fiori all’occhiello dell’azienda di Cupertino.

Amazon ha infatti comunicato di aver effettuato l’acquisizione di Ivona, una compagnia che sviluppa software di riconoscimento vocale già adottati su computer, device mobile, sistemi di comunicazione e vari altri servizi.

A comunicare l’acquisto effettuato è stato Dave Limp, Vice Presidente di Amazon Kindle, che si è anche dichiarato particolarmente soddisfatto dell’operazione poiché in tal modo sarà possibile integrare sui device del colosso dell’e-commerce dei sistemi di riconoscimento vocale capaci di migliorare l’esperienza d’uso per i disabili.

PlayStation Network attacco hacker

Sony, multa di 250 mila sterline per l’attacco hacker al PlayStation Network

PlayStation Network attacco hacker

Come conseguenza della violazione della legge locale sulla protezione dei dati personali i commissari dell’ufficio di informazione del Regno Unito hanno assegnato alla divisione europea di Sony una multa da ben 250 mila sterline (quasi 300 mila euro).

A finire nell’occhio del ciclone è stata la violazione, avvenuta nel 2011, del servizio di PSN, un evento questo che scatenò il panico tra i videogiocatori di tutto il mondo.

Stando a quanto sostenuto dall’ICO britannico Sony avrebbe potuto e dovuto prevenire i violenti cyberattacchi alla sua rete informatica effettuando aggiornamenti software e migliorando la protezione delle password.

Il commissario britannico David Smith ha infatti definito come non sufficienti le misure di sicurezza adottate da Sony per evitare la perdita dei dati di migliaia di account della piattaforma PlayStation Network.

Vine video sharing Twitter

Twitter lancia Vine, l’app per registrare e condividere brevi filmati

Vine video sharing Twitter

Del fatto che Twitter potesse, prima o poi, lanciare un proprio servizio di videosharing se ne parlava già da qualche tempo a questa parte ma sino a questo momento non era stata data ancora alcuna certezza a riguardo.

Le prime avvisaglie delle presunte intenzioni del team del celebre servizio di microblogging erano iniziate ad arrivare quando ad ottobre dello scorso anno il gruppo mise a segno l’acquisizione di Vine, un servizio di video sharing.

Ora, però, Twitter ha ufficialmente lanciato uno strumento mediante cui poter caricare video sulla sua piattaforma senza la necessità di doversi appoggiare ad eventuali servizi esterni.

Lo strumento prende il nome, appunto, di Vine ed al momento è disponibile sotto forma di app su App Store (nei prossimi giorni dovrebbe essere disponibile anche su altri marketplace).

Joachim Kempin attacca Steve Ballmer

Joachim Kempin attacca Steve Ballmer: occupa indegnamente la carica di CEO Microsoft

Joachim Kempin attacca Steve Ballmer

Intervistato da Reuters in occasione della presentazione del suo libro “Resolve and Fortitude: Microsoft’s ‘Secret Power Broker’ Breaks his Silence”, Joachim Kempin, l’ex vice presidente del marketing di Microsoft, ha dichiarato che Steve Ballmer, l’attuale CEO della redmondiana, sta soffocando la società con le sue pratiche poco ortodosse e con l’idea fissa di voler cacciare via dall’azienda chiunque possa rappresentare una minaccia per la sua leadership.

Kempin, che ha lavorato presso Microsoft tra il 1983 e il 2002 a capo della divisione delle vendite di Windows per i produttori di computer, non fa eufemismi e dichiara quindi che Ballmer occupa in maniera indegna la sua carica descrivendolo inoltre come una persona dalle potenzialità limitate e come il responsabile di molti dei ritardi che oggi il gruppo cerca di colmare con iniziative come, ad esempio, Surface che apparirebbe come una sorta di imitazione dell’iPad di Apple.

Intel, in primavera tanti tablet Android a 64-bit

Intel ha detto addio alle schede madri per PC desktop

Intel addio schede madri

La notizia è stata data proprio nel corso delle ultime ore: Intel, il colosso dei semiconduttori, ha deciso di dire addio, in maniera graduale ma senza via di ritorno, al mercato delle schede madri brandizzate per PC.

Lo sviluppo di nuovi modelli cesserà presto, subito dopo il lancio dei processori della serie Haswell attesi entro questa estate, e la sezione Desktop Motherboard Business verrà gradualmente ridimensionata nel corso dei prossimi tre anni.

Tutto il personale e le risorse attualmente dedicate alle schede madri per desktop saranno assorbite all’interno degli altri team della società.

Pur abbandonando il settore delle schede madri per desktop Intel, così come dichiarato dagli stessi portavoce della società, continuerà comunque a sviluppare motherboards per il settore mobile, quelle per ultrabook e quelle per desktop speciali come, ad esempio, gli all-in-one ed il sistema compatto Intel NUC.

Apple risultati fiscali Q1

Apple, i risultati fiscali del Q1 2013

Apple risultati fiscali Q1

Nel corso delle ultime ore, durante la conferenza per gli investitori, Apple ha annunciatorisultati finanziari del primo trimestre ed a quanto pare quello appena trascorso è stato un periodo particolarmente fruttuoso con numeri da record ed in netta contrapposizione rispetto alle previsioni anche se non sono riusciti a soddisfare a pieno gli azionisti.

Il Q1 di Apple fa riferimento, nello specifico, al periodo natalizio durante il quale è naturale che vi sia un incremento degli acquisti da parte dei clienti ma ciò non implica il fatto che ben pochi si sarebbero aspettati di vedere un aumento di vendite così importante sia per l’iPhone sia per l’iPad cresciuti, rispettivamente, del 48% e del 29% rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda gli iPhone sono stati venduti, nel dettaglio, ben 47,8 milioni di unità per un guadagno complessivo che ammonta a ben 30,6 miliardi di dollari ovvero il 28% in più rispetto allo scorso anno.

Per quanto concerne gli iPad, invece, sono stati raggiunti i 22,9 milioni di device venduti, tra cui rientra anche il più recente iPad mini, per un totale di 10 miliardi di dollari di guadagno.

Google Q4 2012

Google, il 2012 è stato chiuso con un trimestre solido

Google Q4 2012

Nel corso delle ultime ore Google ha ufficializzato i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre del 2012 con cui ha spazzato via le più recenti ipotesi secondo cui il business di big G negli ultimi tempi era stato soggetto ad un ribasso.

Il colosso di Mountain View è infatti andato incontro ad una consistente crescita dei ricavi per un totale di ben 14,42 miliardi di dollari.

Anche l’utile netto è stato soggetto ad un interessante incremento con una crescita del 7% che espressa in dollari corrisponde a circa 2,80 miliardi.

Gli utili per azione, invece, si attestano a 10,65 dollari risultando quindi leggermente superiori rispetto a quanto era stato stimato tempo fa dagli analisti.