I social possono essere d’aiuto in alcune circostanze, ma in altre rischiano di ostacolare il lavoro degli inquirenti, come abbiamo avuto modo di constatare in queste ore a proposito delle voci sulla piccola Kata ritrovata a Firenze. Post clickbait in distribuzione su Facebook che alimentano informazioni errate, ma che soprattutto rischiano di creare una sorta di effetto relax, per il quale eventuali avvistamenti della bambina potrebbero non essere segnalati alle autorità.
