Gli utenti del Web e l’egoismo

Utenti

Sembra che gli utenti del Web (noi, quindi!) siano diventati molto, molto egoisti. Lo rivela il report annuale sulle abitudini in rete e l’usabilità stilato dal “guru” Jakob Nielsen, secondo cui sul Web si diventa molto poco pazienti. Invece di “perdere tempo” su siti poco interessanti, gli utenti starebbero diventando sempre più impazienti e vorrebbero arrivare subito “al sodo” (cioè a quello che cercano), completare quello che devono fare e andarsene.

Se facciamo un paragone con il 1999, attualmente il 75 per cento delle persone ammette di andare online ed essere soddisfatto per aver completato quello che doveva fare; nove anni fa, invece, solo il 60 per cento era soddisfatto. Secondo Nielsen ci sono due ragioni. “I design dei siti Web sono migliorati, e gli utenti si sono abituati meglio agli ambienti interattivi”. Inoltre (ma questo – ammettiamolo – è un bene) i navigatori iniziano ad essere anche molto sospettosi di offerte e promozioni.

81.344.426 volte VLC!

Nel momento in cui vi scrivo l’ ultima versione diVLC(0.8.6), il noto e celebre video player della videolan, è stato scaricato, alla velocità media di 2/3 download al secondo volte.
Una cifra elevatissima, che consacra il successo riscosso dal software, al di sopra di ogni aspettativa.
Dalla prima versione e dall’inizio del conteggio, fine febbraio 2005, VLC è stato scaricato circa 55.000 volte al giorno.

Il motivo di tanto successo è da ricercare soprattutto nella grande versatilità del software, in grado di riprodurre senza richiedere alcun codec praticamente tutti i tipi di file multimediali. Nell’ accrescere la sua diffusione ha svolto un ruolo fondamentale il fatto che è distribuito gratuitamente ed è supportato da qualsiasi sistema operativo.

I blog sorpassano Newspaper & Magazine in popolarità su Google

Blogs sorpassano Newspapers & Magazines in popolarità su Google

Utilizzando il servizio Google Trends che compara le parole più cercate su Google, è stato fatto un paragone tra la popolarità di giornali, magazine e blog. Ebbene a quanto pare i blog hanno superato gli altre due categorie per popolarità.

Già da come si può osservare dal grafico notiamo un progressivo regresso dei giornali a partire dal 2004 fino al pareggio durante lo scorso anno, e il sorpasso dai parte dei blog durante quest’anno. Per quanto riguarda i magazine già dal 2005 sono stati sorpassati per popolarità su Google.

Il 68% dei video online sono targati Google

Più passa il tempo, e più Google rafforza la sua supremazia nel Web. Nonostante gli ultimi mesi abbiano visto l’azienda di Mountain View adombrata dall’imponente polverone sollevato dalla questione Microsoft-Yahoo!, la leadership di Google non è stata minimamente intaccata. Anche nel settore video la cantilena è la stessa, anzi, mai come in quel caso si può notare quanto le altre aziende siano impotenti al cospetto del colosso Google.

Nel mese di Marzo infatti sono stati guardati negli Stati Uniti ben 11.5 Miliardi di video online, e stando a quanto emerge dalle statistiche i siti web di Google hanno servito il 68% dei video totali, in crescita del 2.6% rispetto al mese di Febbraio.
A fare la differenza sembra essere proprio YouTube, che raccogliendo il 98% degli utenti totali per Google si dimostra ancora una volta come il sito web più importante del settore.

I “patiti” dell’informatica, i cosiddetti “early-adopters”, spendono molto più tempo con Microsoft che non con Google, Facebook, Skype…

Statistiche

Quando i patiti dell’informatica si siedono al computer quali software utilizzano? E di quali appicazioni Web o siti si servono? Stando a una nuova ricerca, tutte applicazioni Microsoft: Outlook, Office e Msn. Lo studio è stato effettuato utilizzando il servizio RescueTime, l’applicazione di produttività che monitora l’ammontare di tempo che un utente spende per ogni applicazione disponibile sul proprio computer.

Il sondaggio è stato effettuato su 30mila utenti (molti dei quali cosiddetti “early-adopters”, cioè i patiti di internet, computer&tecnologia che prima degli altri amano provare nuovi prodotti e servizi) e tiene in considerazione poco più di 475mila ore di lavoro. E così si scopre che Gmail, Facebook e Skype, applicazioni considerate “utilizzatissime” nel mondo di internet, vengono sì utilizzate, ma comunque meno le applicazioni Microsoft. Ma che cosa vuol dire questo?

Le statistiche dei browser erano incorrette, ecco quelle aggiornate

Le statistiche dei browser erano incorrette, ecco quelle aggiornate

Qualche giorno fa avevo postato le statistiche relative alla cosi detta guerra dei browser. Molti di voi erano rimasti perplessi davanti al tripudio, +1.22 per cento, di Internet Explorer e della retrocessione di Firefox.

Ebbene quelle statistiche erano sbagliate, infatti partendo da una segnalazione fatta dal blog di Mozilla, la società che si occupa di queste statistiche, ovvero Net Application ha rifatto i conti ed ha applicato ulteriori filtri al fine di affinare le statistiche.

8 ottimi strumenti gratuiti per monitorare e proteggere i siti web

Chi gestisce un sito web o un blog lo sa benissimo: non c’è nulla di peggio che vedere la propria “creatura” off-line, magari per motivi sconosciuti e senza sapere da quanto tempo la delicata situazione vada effettivamente avanti. Così come sorge uno spinosissimo dilemma quando si desidera creare un’area riservata nel proprio sito web e/o blog, permettendone l’accesso solo a chi possiede un nome utente ed una password… come fare senza dover perdere troppo tempo e, soprattutto, senza spendere un soldo?

La soluzione è molto più semplice di quanto si possa immaginare, eccovi infatti 8 ottimi strumenti gratuiti per monitorare e proteggere i siti web, tutti estremamente validi e facili da utilizzare. Scegliete qual è che fa più al caso vostro e non esitate a consigliarcene altri simili.

Internet Supervision: buon servizio che permette di monitorare qualsiasi sito web gratuitamente, anche se con qualche limitazione rispetto al programma a pagamento. Per essere precisi, nella versione gratuita, questo servizio monitora i siti ogni 15 minuti per i primi 90 giorni, per poi passare ad ogni 24 ore per tutto il periodo successivo.

La piaga della pedofilia online continua ad avanzare: ogni giorno nascono 74 siti in più rispetto al 2007

TelArcobaleno

Brutte notizie, purtroppo, per quel che riguarda la lotta alla pedofilia online. Secondo l’associazione Telefono Arcobaleno, che da dodici anni combatte contro questo fenomeno, ogni giorno nascono 74 siti in più rispetto al 2007. Un incremento considerato “preoccupante”, che “sottolinea l’urgente necessità di adeguare i mezzi di contrasto, dato l’evidente e misurabile inasprimento del fenomeno e la sua evoluzione tecnologica”.

Tra l’altro, spiega l’associazione, “i siti dedicati al pedobusiness sono solo una tipologia di quella che è la galassia di immagini e filmati che sfruttano in modo orribile l’infanzia per inseguire i gusti dei consumatori, per lo più statunitensi ed europei. Ultimamente è stato scoperto e debellato un sito a pagamento che nascondeva una grossa videoteca pedopornografica (mascherata da videoteca di cartoni animati) e proponeva la vendita di 465 filmati divisi per categorie. Ma andiamo a vedere gli ultimi dati.

Come procede l’esperimento Flickr Video?

L’esperimento dei video su Flickr è cominciato ormai da un mese, ed è tempo di bilanci, per comprendere se l’integrazione della condivisione video sia stata o meno una mossa giusta.
Sicuramente nei primi tempi ciò che faceva maggiore clamore era l’incessante protesta degli utenti di Flickr, che con la creazione del gruppo “NO VIDEO ON FLICKR!” contestavano la snaturazione di un servizio nato originariamente come archivio fotografico e ritrovo per fotografi amatoriali e professionisti.

A distanza di un mese si può affermare che il numero dei protestanti è quasi insignificante rispetto a quello degli utenti che hanno caricato video ed al numero totale di video. Anche se Flickr non ne fornisce un numero esatto così come fa per le fotografie, una ricerca avanzata con lo spazio all’interno del titolo restituisce circa 124.000 risultati, ma il numero totale sarà sicuramente molto più grande.

Uk: i provider combattano la pirateria, altrimenti saranno sanzionati

Ladro

Gli internet service provider dovranno compiere azioni concrete per impedire i download illegali, altrimenti subiranno sanzioni legali. È questo il pensiero del governo inglese, dopo che alcune ricerche hanno accertato che nel paese sarebbero circa sei milioni gli utenti Adsl che scaricano illegalmente software, film e musica. Secondo quanto ha spiegato il ministro per la Cultura, una legge in materia potrebbe essere approvata, dopo le opportune consultazioni, nell‘aprile del 2009.

Contenti, ovviamente, i rappresentanti dell’industria musicale e videoludica: “Gli Isp sono gli unici nella condizione di poter produrre un vero e proprio cambio di mentalità”, ha commentato John Kennedy, capo dell’International Federation of the Phonographic Industry. Non molto d’accordo, invece, i provider stessi, secondo i quali creare una legge apposita non sarà semplice da attuare in termini di legalità, usabilità e sostenibilità economica.

5 servizi web gratuiti per creare grafici a torta

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Non so voi, ma io trovo particolarmente chiari e di semplicissima comprensione tutti quei grafici cosiddetti a torta.

Come in molti altri campi, anche per la creazione di questi grafici a torta, il mondo delle applicazioni web è riuscito a svilupparsi molto e a regalarci dei notevolissimi prodotti gratuiti, tramite i quali ottenere ottimi risultati in pochissimo tempo ed una manciata di click.

Vediamo quindi adesso insieme 5 servizi web gratuiti per creare grafici a torta. provateli tutti e diteci il vostro preferito:

chartpart.jpg

ChartPart: davvero l’ideale per creare grafici a torta semplici, da poi embeddare nel proprio sito/blog. Basta inserire dati, valori e colori ed il gioco è fatto.

Classifica Wikio dei primi 60 blog Europei

Lo scorso mese era uscita la classifica Wikio dei primi 20 blog in Europa, che vedeva Beppe Grillo al 4° posto e Geekissimo al 15°, ma non era il massimo dell’attendibilità, poiché mancavano i blog in lingua inglese. Oggi grazie ad Alex e Lorenzo di Wikio, ho il piacere di pubblicare in anteprima in Italia, la classifica dei Top 60 blog europei, questa volta comprensiva dei blog inglesi.

Beppe Grillo è rimasto al 4° posto, mentre Geekissimo è sceso al 41° posto. Comunque anche se siamo scesi è sempre una bella soddisfazione esserci. Tra i blog italiani troviamo inoltre anche 3 amici, Pandemia, The Apple Lounge e Napolux (rispettivamente 34°, 56° e 58°), Downloadblog e Mantellini.
Ecco a voi tutta la lista:

  1. | TechCrunch in francese | http://fr.techcrunch.com | fr | 
  2. | Microsiervos | http://www.microsiervos.com/ | sp | 
  3. | Basic Thinking Blog | http://www.basicthinking.de/blog | ge | 
  4. | Blog di Beppe Grillo | http://www.beppegrillo.it/ | it | 
  5. | Presse-citron – Le blog | http://www.presse-citron.net/ | fr | 
  6. | Mangas Verdes | http://mangasverdes.es | sp | 
  7. | Genbeta | http://www.genbeta.com | sp | 
  8. | FredCavazza.net | http://www.fredcavazza.net | fr | 
  9. | Stefan Niggemeier | http://www.stefan-niggemeier.de/blog | ge | 
  10. | kelblog | http://www.kelblog.com/ | fr | 

Zeitgeist 2007: ma davvero gli italiani cercano YouTube e Beppe Grillo?

Zeit

Questi giorni giornali e telegiornali hanno dedicato ampio spazio alla pubblicazione, da parte di Google, degli Zeitgeist del 2007. Zeitgeist, se non lo sapete, è una parola tedesca che significa “Spirito del tempo” ed è un’espressione, “spesso adottata nella filosofia della cultura otto-novecentesca, che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca” (da Wikipedia). In questo caso viene utilizzata da Google per calcolare quali sono le tendenze dei propri utenti in tutto il mondo e, quindi, le tendenze (più o meno) globali della nostra epoca.

Sono un po’ scettico a dir la verità su queste tendenze. Ma andiamo con ordine. Non so se eravate già a conoscenza degli Zeitgeist 2007 in Italia, che secondo Google indicano “uno specchio d’interessi e curiosità dell’Italia che naviga e che usa Google come vettore d’informazione”. Primo assoluto in classifica è Beppe Grillo, seguito da YouTube, Badoo, Inps e Agenzia delle Entrate. Poi, ancora, MySpace, Inter, Alitalia, Milan e Superenalotto. Ma quanto sono attendibili per rappresentare uno specchio dell’Italia? Poco, a mio parere: di seguito vi spiego perché.

Lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google divise per categorie

Google con anticipo di 2 settimane abbondanti sul 2008, ha rilasciato la lista delle keywords (parole chiave) più ricercate del 2007 su Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Molto dettagliate le liste, infatti questo anno troviamo la lista delle parole chiavi 2007 divise in categorie, orientate sopratutto per la ricerca USA e globale.

Ovvio che queste chiavi di ricerca non sono attendibili al 100% per l’italia, però ci possono aiutare a individuare keywords importanti per capire in quale direzione si muove la popolazione mondiale. Mi piacerebbe trovarne una in italiano ufficiale stilata da Google, ma finchè non ci sarà studiatevi attentamente queste liste 2007:


Ricerca Veloce (globale)

1. iphone
2. badoo
3. facebook
4. dailymotion
5. webkinz
6. youtube
7. ebuddy
8. second life
9. hi5
10. club penguin

Ricerca Veloce (U.S.A.)
1. iphone
2. webkinz
3. tmz
4. transformers
5. youtube
6. club penguin
7. myspace
8. heroes
9. facebook
10. anna nicole smith

Keyword maggiormente in calo confronto al 2006 (globale)
1. world cup
2. mozart
3. fifa
4. rebelde
5. kazaa
6. xanga
7. webdetente
8. sudoku
9. shakira
10. mp3