Pubblicare il proprio lavoro, o metterlo gratuitamente su Wikipedia? Per alcuni scienziati non c’è dubbio: Wikipedia

Fisica

Pubblicare il proprio lavoro su una rivista scientifica o renderlo disponibile, a tutti, su siti come Wikipedia? È il dilemma che si stanno ponendo alcuni scienziati dell’American Physical Society, che da giorni stanno intraprendendo una lotta nei confronti della casa editrice di Physical Review Letters, che non dà loro la possibilità di condividere le proprie ricerche su internet, perché protette da copyright.

Una volta pubblicata la propria ricerca sulla rivista, i diritti andrebbero a finire tutti alla casa editrice, che poi non darebbe il consenso affinché si possano creare delle “opere derivate”. “È irragionevole e completamente folle che in un campo come il nostro – spiega uno degli scienziati – accadano cose del genere. Le nostre scoperte devono essere disponibili alla maggior parte delle persone possibile“.

Ecco un ottimo servizio per analizzare le statistiche di ogni singolo articolo di Wikipedia, notate nulla di strano?

Proprio l’altro ieri vi abbiamo parlato dei problemi che negli ultimi periodi stanno affliggendo Wikipedia, problemi che riguardano soprattutto la parte contenutistica e vedono schierati da una parte gli “inclusionisti“, propensi ad inserire in Wikipedia qualsiasi argomento, dal più interessante al più banale, e dall’altra gli “esclusionisti“, d’accordo con una maggiore selettività nella scelta delle voci.

Altri problemi poi riguardano la possibilità di inserire o meno all’interno di Wikipedia delle pubblicità per garantire un rientro economico e una maggiore concorrenzialità dal punto di vista degli investimenti.
In mezzo a tutto questo trambusto , voglio presentarvi un interessante servizio di statistiche relative a wikipedia, stats.grok.se, grazie al quale è possibile visualizzare il numero di visite giornaliere di un qualsiasi articolo.

Il grande bivio di Wikipedia. Voi come vi schierate?

Wiki

In questi giorni c’è un certo fermento attorno a Wikipedia, tant’è che ce ne stiamo occupando molto frequentemente. L’enciclopedia, che ormai è arrivata a oltre 9 milioni di voci in 250 lingue solo grazie all’aiuto degli utenti, starebbe però vivendo un periodo di forte riflessione al proprio interno.

È quanto si legge in un lungo articolo dell’Economist, secondo cui Wikipedia si troverebbe davanti a un bivio: può continuare ad abbracciare ogni aspetto dello scibile umano, non importa quanto insignificante; oppure può adottare una politica editoriale più restrittiva, eliminando tutti gli articoli considerati di poco conto, nella speranza di migliorare la propria reputazione come risorsa credibile.

Le donazioni non bastano, e se Wikipedia si affidasse alle entrate pubblicitarie?

Ultimamente Wikipedia è particolarmente sotto pressione a causa delle critiche sollevate da più sedi accademiche in merito soprattutto ai contenuti dell’enciclopedia, e da ciò è scaturita una divisione tra gli “inclusionisti” coloro che ritengono che qualsiasi argomento, dal più complesso al più futile, è degno di essere trattato, e gli “esclusionisti“, che predicano una maggiore selettività dal punto di vista contenutistico.

A questo proposito, leggevo oggi sul LA Times un articolo molto interessante sulle potenzialità economiche di una realtà come Wikipedia.
Tutti sappiamo quanto possa essere remunerativa una campagna pubblicitaria ben condotta, e che un sito web che vanta di circa 300 milioni di pagine visitate giornaliermente potrebbe rendere sotto il profilo economico come pochi.

Odio e amore su Wikipedia e eBay. Una storia vera

Wikipedia_eBay

Quella che vi racconto oggi è una storia (vera) che ha come protagonisti Rachel Marsden, commentatrice e blogger canadese, e Jimmy Wales, co-fondatore di Wikipedia. La loro storia d’amore è finita proprio su internet con due colpi di scena che né l’uno né l’altra si aspettavano. A scatenare la polemica è stato Jimmy, che qualche giorno fa ha “editato” la propria voce su Wikipedia aggiungendo una postilla: “Non sono più legato a miss Marsden”.

Peccato, però, che lei abbia dovuto scoprire che la loro storia d’amore era finita… proprio su Wikipedia. E così, per vendicarsi, ha deciso di mettere in vendita online su eBay la maglietta e il maglione che l’uomo indossava durante la loro ultima notte d’amore. “Ciao, il mio nome è Rachel – si legge nella descrizione degli oggetti in vedita su eBay – e il mio ex-ragazzo, il fondatore di Wikipedia Jimmy Wales, mi ha appena lasciato con un annuncio sulla sua enciclopedia. Si è trattato di una mossa talmente classista che ho voluto fare anch’io qualcosa di simile, per questo vendo alcuni dei vestiti che ha lasciato nel mio appartamento di New York”.

La tavola periodica online più completa che si possa desiderare

Tra le mille risorse che il web ci propone, ce ne sono molto riguardanti l’educazione e la diffusione del sapere.
Oggi voglio proporvi un nuovo servizio, se così si può definire, che spicca nel suo genere come uno dei migliori sia sotto il profilo dei contenuti che della realizzazione, una Tavola Periodica online completa in tutto e per tutto.

Come sapete la tavola periodica è uno strumento utilissimo che permette di sapere con un semplice sguardo decine e decine di informazioni utili circa le proprietà di un elemento, e la chimica è l’unica scienza che può vantare di uno strumento così semplice e al tempo stesso completo.
La tavola periodica online propostaci da dayah.com va ben oltre la rappresentazione e l’elencazione delle classiche proprietà, proponendo un modello dinamico e potenziato da Wikipedia grazie al quale poter sapere davvero qualsiasi informazione su ogni elemento.

La tua biografia inserita su Wikipedia viene cancellata di continuo? Usa Biographicon

Biographicon

Quante volte vi è capitato di stare ore e ore davanti all’editor di Wikipedia, di creare e confezionare per bene la pagina che parla di voi… e poi vedervela cancellata per criteri di notabilità? Oltre a rimanerci molto male e a capire che poi non siamo così famosi, solitamente mandiamo tutto a quel paese e lasciamo stare.

Oggi arriva un interessante servizio Web, chiamato Biographicon, che si pone a metà tra siti come Wikipedia e servizi di autopromozione come LinkedIn. Funziona più o meno così: ognuno, famoso o no, può costruirsi la propria biografia o quella di qualcun’altro. Ognuno, inoltre, può modificare le biografie degli altri, proprio come accade su Wikipedia.

Il sindaco di Firenze querela Wikipedia per diffamazione

Domenici

Quanto è importante per i politici italiani l’enciclopedia Wikipedia? Ancora non ci sono dati tali da poter compiere una ricerca. Ma sicuramente negli ultimi anni sta assumendo sempre più importanza. Oggi l’ultima vicenda in ordine di tempo: il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, ha dato mandato ai suoi avvocati di querelare per diffamazione e calunnia Wikipedia.

Sì, avete capito bene. Proprio Wikipedia, la grande enciclopedia collaborativa scritta dagli utenti del Web. Insieme a Domenici, anche l’assessore comunale Graziano Cioni. Il motivo, spiegano dal municipio, sarebbe che alla voce “Leonardo Domenici” del sito “si imputano al primo cittadino e alla sua giunta alcuni provvedimenti e decisioni che hanno suscitato critiche da parte della cittadinanza“, citando in particolare “l’affidamento dei parcheggi cittadini alla società ‘Firenze parcheggi’, del cui Cda fanno parte le mogli dell’assessore Cioni e dello stesso Domenici”.

Creare un wiki completo e gratuito con Wikidot

Da quando nel 1995 fu creato il primo wiki, lo sviluppo di tale forma collaborativa non ha conosciuto un momento di arresto.
Libera condivisione di informazioni, contenuti sviluppati in collaborazione da tutti gli utenti, cooperazione e partecipazione finalizzati alla stesura di un testo informativo.
Tutti punti forti che hanno contribuito all’affermazione di realtà come Wikipedia.

Come potrete immaginare, un Wiki non può essere utilizzato soltanto con la funziona di enciclopedia, ma anche per scopi più strettamente legati ad un fine pratico, come ad esempio potrebbe essere l’organizzazione di un evento o di un gruppo di lavoro.
Grazie a Wikidot, ognuno di noi potrà creare gratuitamente e in pochi semplici passi il proprio Wiki, completo in tutto e per tutto.

“Togliete da Wikipedia quelle immagini di Maometto”. Parola di 180mila musulmani

Islam

La popolare enciclopedia Wikipedia sta, al momento, rifiutando di togliere dalle proprie pagine alcune immagini di Maometto considerate offensive nel mondo musulmano. Pensate che l’enciclopedia ha ricevuto oltre 180mila lettere di protesta, ma al momento non c’è stato nulla da fare. Le immagini, in particolare, sono presenti all’interno delle localizzazioni europee di Wikipedia, e sono tratte da miniature persiane e ottomane datate tra il quattordicesimo e il sedicesimo secolo.

L’Islam, lo ricordiamo, vieta qualsiasi rappresentazione del profeta Maometto. Gli autori dei diversi post, in ogni caso, non vogliono cedere alle pressioni che arrivano dal mondo musulmano, e hanno risposto che chi si ritiene offeso da queste immagini può semplicemente evitare di consultare le pagine delle versioni europee dell’enciclopedia. Una risposta, dunque, abbastanza forte e decisa.

Le migliori 25 estensioni per Firefox per aumentare la propria produttività

Chi lavora utilizzando il web sa benissimo cosa vuol dire perdere la concentrazione, ed automaticamente il proprio livello di produttività a causa di piccole o grandi distrazioni che, sommate tra loro, contano davvero sul risultato finale di un lavoro.

E allora perché non utilizzare le migliori 25 estensioni per Firefox per aumentare la propria produttività? Basta davvero poco per ottenere risultati davvero sorprendenti. Provare per credere, ecco la lista:

  1. AutoCopy – permette di copiare automaticamente porzioni di testo con la sola selezione con il mouse. Interessante la possibilità di disabilitarla in un click, quando si desidera, grazie ad un’icona situata nella barra di stato del browser.
  2. Better Gmail – un must-have per chi utilizza Gmail. Permette di cambiare l’aspetto ed inserire tantissime nuove funzioni al celeberrimo servizio di web-mail di casa Google.
  3. Better GReader – come “Better Gmail”, ma per Google Reader.
  4. No Squint – permette di non stressare troppo i propri occhi quando si naviga sul web, ingrandendo automaticamente (e in modo molto personalizzabile) il testo.
  5. Remember the Milk for Gmail – aggiunge a Gmail la lista delle cose da fare salvata su Remember the Milk.

LookItUp2 per Firefox: enciclopedia, dizionario, motore di ricerca e tanto altro sempre a portata di click

Non c’è che dire: le potenzialità di Firefox e, più precisamente, delle sue estensioni, non finiranno mai di stupirci.

Basti pensare all’user script che vi presentiamo oggi: LookItUp2, che permette di avere strumenti come enciclopedia, dizionario, motore di ricerca e tanto altro sempre a portata di click, per essere ancora più precisi, con la semplice pressione di un tasto della tastiera dopo aver selezionato un determinato testo.

Adesso però vediamo insieme come installarlo e configurarlo al meglio per il primo utilizzo:

  1. Installare l’estensione Greasemonkey
  2. Installare lo script LookItUp2
  3. Installare l’estensione Stylish

Wikipedia si appresta a lanciare un servizio video all’interno dei propri articoli

Nonostante i problemi a cui un enciclopedia online liberamente modificabile da chiunque va incontro e nonostante il tentativo da parte di Google di creare un servizio simile in grado di contrastare il monopolio che attualmente detiene, Wikipedia si conferma l’enciclopedia online più completa e visualizzata, e non solo, anche il più grande archivio di sapere liberamente condivisibile del mondo.

E’ recente la notizia che Wikipedia sta sperimentando ed è in procinto di lanciare in grande stile un servizio video integrato negli articoli. Il tutto nasce da una fruttuosa collaborazione tra Wikimedia ed il servizio video online Kaltura; attualmente il tutto è in prova sul sito WikiEducator Demo, ma probabilmente il giorno in cui potremo vedere i video direttamente da Wikipedia non è molto lontano, almeno stando a quanto riportano le maggiori fonti.

“Volete usare Google o Wikipedia? Allora non frequentate il mio corso”. Parola di docente

Google_Wikipedia

“Servizi come Wikipedia e Google sembrano vogliano togliere il lavoro a noi docenti. Per questo se volete usarli, non frequentate le mie lezioni“. Suona più o meno così l’ultimatum dato da Tara Brabazon, docente all’università di Brighton, ai propri studenti, troppo abituati secondo lei a consultare la rete, senza approfondire, quando si tratta di studiare. Eliminare dalle nostre vite (o da quelle degli studenti) le ricerche su internet o sui wiki mi sembra al giorno d’oggi una cosa impossibile. Eppure la professoressa Brabazon non è l’unica a pensarla così: capita ormai sempre più spesso che specialisti di un determinato settore (come possono essere i docenti di storia, leteratura, scienze e così via) vedono il Web come uno spazio aperto e infinito con troppe variabili e troppo pericolo di perdere la bussola.

Per questo, probabilmente, dopo aver speso anni e anni sui libri preferiscono i buoni e vecchi metodi d’insegnamento e apprendimento più che quelli nuovi e ufficialmente “non approvati” dagli enti universitari. Ciò che probabilmente dovrebbero capire, invece, è che i processi di insegnamento e la condivisione di conoscenza si stanno espandendo senza limiti dalla nascita del World Wide Web, con un conseguente enorme afflusso di dati sui computer degli utenti. Sta divenando abbastanza impossibile, quindi, da parte degli studenti accettare quello che chiede la professoressa, senza se e senza ma.