Yahoo: è tempo di ristrutturazione

Yahoo riassetto finanziario

Di recente il numero uno di Yahoo, Jerry Yang, ha fatto il punto della situazione del importante motore di ricerca. Il suo obbiettivo è di rilanciare l’azienda in modo che Yahoo diventi la pagina iniziale di qualunque utente del pianeta, sicuramente non manca di ambizione. Per fare ciò bisognerebbe compiere una profonda ristrutturazione, le ipotese che girano per il web sono tante ma la più plausibile è quella che vi illustrerò in questo articolo.

A Giugno dell’anno scorso, quando Yang subentrò a Terry Semel, promise che in cento giorni avrebbe impresso una svolta al colosso californiano. Sono passati circa 200giorni, e la promessa resta un utopia, infatti mentre il titolo Yahoo ha perso ben il 23%, il principale concorrente ha guadagnato il 10%. Sul piano strategico Yahoo ha molti punti forti, la sua maggiore debolezza resta la ricerca scesa in USA del 5% in un anno. Come vi dicevo per risolvere questa crisi Yahoo potrebbe cedere il traffico delle ricerche a Microsoft o a Google dietro un sostanzioso compenso.

Nuova vita per la posta di Yahoo! Così la società americana vuole rivoluzionare il nostro modo di comunicare in rete

YahooNuova

Tra le novità più significative che riguardano il Web presentate al Ces in corso proprio in questi giorni a Las Vegas ce n’è una sulla carta molto interessante che arriva da Yahoo!. Nome provvisorio Yahoo!Life, come dire “il social network delle e-mail”. È indubbio che i social network come Facebook o MySpace (per citare i due più famosi) siano stati la vera novità dello scorso anno in termini di interesse e quantità di utenti registrati.

Proprio per questo la grande Y! ha deciso di voler puntare tutto sul far diventare, appunto, la posta elettronica più sociale. L’e-mail, insomma, diventerà il centro di ogni nostro divertimento e incontro online: gli indirizzi diventeranno profili, le e-mail saranno connesse con numerosi altri servizi e così via. L’esempio della presentazione della pre-relase è il seguente: vuoi invitare un paio di amici per cena. Con la posta elettronica social è tutto più semplice: prepari una mail, guardi i profili dei tuoi amici per vedere se sono liberi venerdì sera, ovviamente guardi i loro gusti culinari, poi scegli su una mappa i ristoranti che incontrano i loro gusti e che sono equidistanti da casa di ognuno.

Yahoo!-Gmail, la battaglia della posta continua. Ma nonostante il regalo di Natale di Google, a vincere, almeno per ora, è sempre Yahoo!

Techcrunch_chart

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno, e come potete immaginare è tempo di tirare le somme nei più svariati ambiti e argomenti. Su TechCrunch.com è uscita un’interessante classifica dei servizi e-mail più utilizzati durante il 2007, proponendoci dei grafici molto interessanti su una battaglia, quella tra Yahoo!Mail e Gmail di Google, che continuerà probabilmente anche durante i prossimi anni.

In particolare, dal novembre 2006 fino allo scorso mese, Yahoo! rispetto a Gmail rimane praticamente irraggiungibile, con una media di 235 milioni di visitatori unici del primo contro i circa 75 milioni del secondo. Quello che possiamo notare, però, è sicuramente una lenta ascesa del servizio di posta elettronica di Google, che – lo ricordiamo – è nato nell’aprile del 2004 ma che rosicchia diversi milioni di visitatori ogni mese con i suoi servizi innovativi e la grande quantità di spazio di storage a disposizione. A proposito, da Gmail – pochi se ne sono accorti, in realtà – è arrivato anche un piccolo regalo di Natale a tutti i suoi utenti.

Le migliori alternative on-line a tutti i più famosi software desktop

Come ben saprete, noi di Geekissimo amiamo proporvi validissime alternative gratuite ai software più blasonati (e costosi) che mette a disposizione il mercato.

Fortunatamente, dalle alternative freeware a quelle open source, è possibile fare (quasi) di tutto gratuitamente ed in maniera ottima su qualsiasi sistema operativo. Oggi però vogliamo andare addirittura oltre e presentarvi le migliori alternative on-line a tutti i più famosi software desktop.

Esatto, il mondo delle applicazioni on-line ha fatto talmente tanti passi avanti che è possibile sopperire alla mancanza di software “blasonati” come Microsoft Office e Photoshop direttamente da internet, in maniera gratuita e senza dover installare nulla sul proprio computer. Buona lettura a tutti!

Inbox 2.0, l’e-mail diventa “social”

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E se i social network si spostassero dal Web alla posta elettronica? È quanto ipotizza Saul Hansell all’interno della rubrica Bits del New York Times, secondo cui Google e Yahoo! avrebbero dei piani molto simili per rispondere allo strapotere di MySpace e Facebook: far diventare i propri sistemi di e-mail dei social network, in una sorta di “Inbox 2.0”.

Le webmail più evolute (come quelle di Google e Yahoo!) contengono già infatti molto di quello che Facebook chiama “grafico sociale”, cioè la connessione tra persone. Basta pensare a ciò che accade quando ci iscriviamo a un nuovo social network: per prima cosa, il sistema chiede di poter scandagliare la posta elettronica del nuovo utente per trovare nuovi contatti. A pensarci bene, Google e Yahoo! hanno capito che nelle caselle di posta di loro proprietà utilizzate in tutto il mondo ci sono già, in modo naturale, una marea d’informazioni utili per costruire servizi simili a Facebook&co.

Google e Yahoo! hanno rubato il nome alle tribù della Tanzania…?

GoogleYahoo

Google e Yahoo! avrebbero rubato il proprio nome da alcune tribù della Tanzania, e ora devono pagare. È quanto sostiene un uomo, in carcere a Houston per problemi legati all’immigrazione, che sta intentando una causa legale contro i due colossi di internet. In particolare, Google avrebbe rubato il nome alla tribù dei Gogo, mentre Yahoo! dagli Yao.

L’uomo, che si dice discendente (ma va?) di entrambe le tribù, ha chiesto ai due motori di ricerca di pagare, come risarcimento danni, 10mila dollari ad ogni membro delle tribù da oggi e, andando indietro, per le tre generazioni precedenti. Quante speranze ci sono che un giudice dia ragione a quest’uomo? Davvero poche. Però è curioso vedere come molti nomi di siti o servizi internet siano presi proprio da quelli di antiche tribù.