Come ricevere le notifiche di Microsoft su Gmail o altri indirizzi email
Come logico che sia, Microsoft invia tutte le notifiche relative ai suoi servizi online (compreso Xbox Live, per chi ce l’ha) agli account di posta Outlook/Hotmail ma – forse non tutti lo sanno – è possibile accedere al proprio profilo Live e cambiare questa impostazione. Ciò significa che se il vostro indirizzo email principale è un indirizzo di Gmail, Yahoo o qualsiasi altro provider, potete fare in modo che le notifiche dei servizi Microsoft vengano spedite direttamente alla vostra casella di posta principale senza impostare inutili forward. Ecco la procedura da seguire passo-passo, se siete interessati:Continua a leggere
YouTube sperimenterà la sottoscrizione dei canali a pagamento?
Stando a quanto riportato da alcune fonti anonime ritenute affidabili Google ha per YouTube un nuovo progetto in cantiere che prevede la sperimentazione, a partire dalla prossima primavera, della sottoscrizione a pagamento per i singoli canali, una probabilità questa che era già stata accennata lo scorso anno dal CEO Salar Kamangar. Al momento non è ancora chiaro quali tipologie di video potrebbero far parte dell’iniziativa ma stando ai primi rumors dovrebbe trattarsi di eventi live, tutorial e clip contenenti suggerimenti sul mondo finanziario e tra le prime realtà coinvolte nel progetto potrebbero figurare canali quali Machinima, Maker Studios e Fullscreen che attualmente contano milioni di iscritti e di visualizzaioni. La mossa in questione, qualora effettiva, andrebbe a configurarsi come il tentativo, da parte di big G, di sottrarre quote di mercato alla tradizionale TV.Continua a leggere
Google Plus supera Twitter, ma Facebook non ha paura
La battaglia dei social network si consuma ogni giorno, se non ogni ora. Nessuno riesce a mantenere i primi posti della classifica senza temere gli avversari sempre pronti a scavalcarli. Tutto è, ovviamente, nelle mani degli utenti, ma anche nei servizi offerti e garantiti dalle varie piattaforme. Recentemente abbiamo avuto un incredibile cambiamento nel mondo dei social. Google Plus, denominato per molto tempo “la città fantasma” è riuscito a scavalcare una delle piattaforme più amate e più utilizzate, Twitter!Continua a leggere
Skype, lettera aperta a Microsoft per far chiarezza sulla privacy degli utenti
Microsoft dovrà fare chiarezza sulle garanzie di privacy per gli utenti Skype e sull’effettiva riservatezza delle conversazioni tenute dagli stessi in modo tale da poter far luce su quello che è il mouds operandi del celebre client VoIP e sull’effettivo grado di sicurezza di coloro che se ne servono. La richiesta è stata fatta da un gruppo di organizzazioni internazionali specializzate nella tutela della privacy e dei diritti digitali unitamente ad una folta schiera di programmatori, giornalisti ed attivisti del web, per un totale di 61 individui e 45 organizzazioni, che, tutti insieme, hanno provveduto ad inviare una lettera aperta a Microsoft. La lettera, nello specifico, è stata indirizzata a Tony Bates, il presidente della divisione Skype di Microfost, a Brendon Lynch, il responsabile Microsoft per la privacy, e a Brad Smith, il consulente generale dell’azienda di Redmond. Con la lettera vengono fatte a Microsoft precise richieste motivate da una serie di dichiarazioni contrastanti che si sono susseguite nel corso del tempo e che non permettono di avere certezze in merito alla sicurezza delle conversazioni sulla rete Skype.Continua a leggere
WhatsApp sotto accusa per violazione della privacy
WhatsApp, il celebre servizio di messaggistica istantanea disponibile per tutte le principali piattaoforme mobile, è stato accusato, proprio nel corso delle ultime ore, di violare le normative sulla privacy che vigono in Canada e in Olanda. In seguito all’indagine condotta dall’Office of the Privacy Commissioner of Canada (OPC) e dalla Dutch Data Protection Authority è infatti emerso che WhatsApp consente agli utenti di utilizzare l’app solo e soltanto se viene garantito l’accesso all’intera rubrica dello smartphone in uso, un dato questo che implica l’archiviazione sui server dell’azienda di tutte le informazioni personali di coloro che non utilizzano il servizio. A tal proposito, a settembre dello scorso anno WhatsApp introdusse la crittografia onde evitare eventuali intercettazioni delle comunicazioni, sopratutto per quelle effettuate tramite reti Wi-Fi non protette. Sempre nel 2012 la compagnia si impegnò anche nel rafforzare il processo di autenticazione degli utenti sfruttando una chiave generata in modo casuale in alternativa ai numeri che identificano in maniera univoca il device in uso (MAC e IMEI).Continua a leggere
Office 2013 debutta su Windows Store
Come ormai tutti voi ben saprete, ieri ha debuttato ufficialmente Office 2013, l’ultima incarnazione della suite Microsoft disegnata su misura per Windows 8 (ma funzionante anche su Windows 7). Vi abbiamo già informati sui prezzi e le differenze fra le varie edizioni ma a questi c’è da fare una piccola aggiunta.Continua a leggere
Apple annuncia ufficialmente l’iPad da 128 GB
Da un paio di giorni a questa parte era stata diffusa online la notizia secondo cui Apple avrebbe provveduto ad immettere sul mercato iDevice da 128 GB. La notizia aveva iniziato a circolare in seguito all’individuazione di alcune indicazioni su un modello di iPad da, appunto, 128 GB che erano state trovate nel listino di un rivenditore americano e ai riferimenti individuati nel codice sorgente della Beta 5 di iOS 6.1. Adesso, però, quelle che sino a qualche ora fa erano soltanto delle ipotesi sono state confermate direttamente da Cupertino. Apple ha infatti comunicato ufficialmente che lancerà una versione del quarto iPad (CPU A6X e retina display) con ben 128 GB di memoria storage.Continua a leggere
MiTeC Internet History Browser, la cronologia di tutti i browser web in un’unica finestra
Chi utilizza più di un browser web sul proprio OS sicuramente avrà avuto modo di notare che per ciascuno di essi può essere visualizzata la cronologia delle ricerche che sono state effettuate online ma che non risulta disponibile alcuna opzione mediante cui consultare questi dati in gruppo. Avere a propria disposizione una feature di questo tipo potrebbe risultare tanto comodo quanto, al contempo, utile per tutti coloro che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a dover impiegare più browser web. L’assenza di una feature del genere può però essere compensata ricorrendo all’utilizzo di un apposito ed interessante strumento quale MiTeC Internet History Browser. Si tratta di un software, completamente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che consente di accedere da un’unica finestra alla cronologia di tutti i browser web impiegati sul sistema operativo. MiTeC Internet History Browser supporta tutti quelli che sono i più comuni browser web, quali Internet Explorer, Google Chrome, Opera, Safari e Mozilla Firefox.Continua a leggere
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