
Internet Explorer 9, ecco la sua interfaccia utente. Vi piace?



Ormai tanti sono quei software che ci permettono di automatizzare un sacco di processi sul nostro personal computer. Oggi vediamo un software semplicissimo che ci permette di mandare in esecuzione sul nostro computer determinate azioni o applicazioni, a secondo del suo stato. O meglio, questo software ci permette di eseguire automaticamente delle operazioni in base alle condizioni di utilizzo del computer, ma non solo.
Infatti, questo programma TimeComX, è nato inizialmente per far eseguire operazioni al pc dopo un conto alla rovescia oppure dopo un certo orario. Nelle ultime versioni invece, è possibile mandare in esecuzione alcune operazioni anche quando l’attività della CPU scende ad un certo livello, oppure quando l’utilizzo della rete si trova ad un certo livello o meglio ancora quando non utilizziamo mouse e tastiera per un certo periodo di tempo. TimeComX, tuttavia, è estremamente semplice e con un’interfaccia lucida.




Certo sembra ieri, ma sono passati davvero 15 anni. Era il 24 agosto 1995 quando Microsoft dava il via al suo nuovo sistema operativo, Windows 95. Il primo sistema operativo ibrido con interfaccia grafica, e forse il primo SO ad essere utilizzato in casa. Fu presentato sul mercato da un’ enorme campagna pubblicitaria con la canzone dei Rolling Stones Start Me Up, e che alludeva alla nuovissima funzionalità del menù Start. In soli due anni dal suo lancio il 70% della popolazione mondiale ha iniziato ad utilizzarlo.


Ultimamente non si fa altro che parlare di tecnologia e soprattutto dei nuovi smartphone, che pian piano stanno diventando dei veri computer. Quello che si sta tentando di fare, infatti è proprio cercare di rendere quanto più semplice possibile, la sincronizzazione tra PC, internet e dispositivi mobili. Penso che molti di voi, soprattutto se siete degli Androidiani, conoscete l’app Chrome to Phone. Questa applicazione ci permette di inviare link, video di youtube, destinazione di Google Maps, selezione di testo e altro direttamente dal browser Google Chrome al nostro smartphone con Android. È davvero una buona applicazione, peccato sia solo per Android.
Ma fortunatamente qualcuno ha pensato bene di creare una cosa simile anche per dispositivi con iOS. Ecco che nasce Chrome to iPhone, un estensione appunto per Chrome che ci permette di aggiungere un comodo pulsante alla barra degli strumenti di Google Chrome che, se cliccato, automaticamente invia l’URL corrente ad un iPhone, iPod o iPad.




Se c’è una cosa che odio di più in tutti i siti web, a partire dal più piccolo blog, fino ad arrivare ai grandi social network, sono proprio i commenti. Certamente in determinate circostanze possono essere davvero utili, e ci semplificano la vita, ma altre volte troviamo scritte delle vere scemenze, e troviamo anche il classico SPAM. Ma se c’è una cosa che odio di più sono quelle centinaia di commenti inutili che riempiono pagine e pagine di siti web. Troviamo di tutto, commenti razzisti, che inneggiano la mafia, commenti scritti in dialetto, e commenti che sono delle vere e proprie chat tra due utenti.
Certamente gli amministratori di questi siti sono attenti a quanto viene pubblicato, ma molte volte è difficile controllare tutto. Ma per fortuna ci viene in aiuto un add-on per firefox che ci permette di bloccare tutti questi commenti. Certo bloccare è una parola grossa, oserei dire nascondere. Il suo nome ovviamente è CommentBlocker.



Boomerang è un’estensione gratuita per Firefox e Chrome che permette di inviare le e-mail secondo una programmazione direttamente da Gmail, tramite un comodissimo menu a tendina che compare nella barra degli strumenti del servizio quando si leggono o si scrivono dei messaggi. Ecco come iniziava un articolo di pochi giorni fa comparso su geekissimo che ci spiegava come programmare l’invio di email programmate con gmail, tutto grazie ad un add-on per firefox chiamato Boomerang.
Oggi vediamo Boomerang per outlook, un add-on che funziona all’inverso. O meglio con Boomerang per outlook possiamo programmare non l’invio di email, ma la ricezione.