Apple compra Redmatica

Apple compra l’italiana Redmatica

Apple compra Redmatica

Dall’Emilia non giungono soltanto brutte notizie poichè, così come reso noto proprio nel corso delle ultime ore, Apple, la società della mela morsicata più celebre al mondo, ha acquistato Redmatica Srl, una piccola azienda in provincia di Reggio specializzata in software per la gestione e la creazione di musica digitale.

Stando a quanto reso noto mediante il Bollettino dell’Agcom, infatti, il 28 maggio dell’anno corrente Apple ha ottenuto l’autorizzazione per poter dare il via al processo di acquisizione degli asset della startup del Bel paese.

Ma che cosa ha spinto Apple ad effettuare l’acquisizione di Redmatica? La risposta è da ricercare nella tipologia di prodotti che vengono offerti dalla startup quali programmi per i professionisti della musica digitale come software per il campionamento, l’organizzazione, l’editing ed il mixaggio dei suoi, così come testimoniato da GBSamplerManager, un’app per GarageBand iOS per iPhone e iPad.

Segate acquista LaCie

Seagate acquista LaCie, accordo siglato

Seagate acquista LaCie

Seagate , il noto produttore di memorie di massa, ha annunciato, proprio nel corso delle ultime ore, di aver raggiunto un accordo per procedere all’acquisizione del 64,5% del pacchetto azionario del produttore francese di hardware LaCie.

Philippe Spruch, presidente e amministratore delegato di LaCie, farà quindi il suo ingresso in Seagate come leader della divisione dedicata ai prodotti per la memoria di massa dedicati al mercato consumer.

La linea di soluzioni offerte da LaCie andrà poi ad affiancarsi a quanto reso disponibile da Seagate, così come annunciato mediante l’apposito comunicato stampa.

L’obiettivo dichiarato è quello di crescere nei mercati europei e giapponese, di incamerare le competenze per sfruttare la rete di rapporti con i distributori di LaCie e, ultimo ma non ultimo, di migliorare la distribuzione dei prodotti sia dell’una sia dell’altra azienda.

Google Motorola acquisizione completata

Google e Motorola Mobility: acquisizione completata con successo

Google Motorola acquisizione completata

Qualche giorno fa la Cina, unitamente all’antitrust statunitense ed a quello europeo, aveva dato il via libera al processo di acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google.

Per l’effettivo completamento dell’operazione, nonostante avesse ottenuto il triplice consenso necessario, l’accordo doveva però essere chiuso, un’operazione questa che tanto Google quanto Motorola si aspettavano di poter concludere entro l’inizio della prossima settimana.

Nel corso delle ultime ore, infatti, è giunto l’annuncio ufficiale che, per voce diretta di Larry Page, CEO di Google, sancisce l’effettivo completamento dell’operazione.

Google Motorola X-Phone

Google-Motorola: la Cina approva l’acquisizione

Google acquisizione Motorola Cina

Dopo aver ottenuto l’approvazione da parte dell’antitrust statunitense ed anche di quello europeo l’acquisizione di Motorola da parte di Google ha avuto il via libera anche dalla Cina a cui è stata data l’ultima parola.

L’accordo avrebbe dovuto essere concluso già durante la prima metà dell’anno corrente ma a causa di alcuni ostacoli di carattere burocratico dopo l’approvazione da parte dell’Unione Europea ha subito alcuni rallentamenti.

Samsung acquisizione mSpot

Samsung ha acquisito mSpot ed ora mira al cloud

Samsung acquisizione mSpot

Sebbene fossero in molti a ritenere che Samsung, conseguenzialmente al lancio di Google Drive, il servizio di cloud storage reso disponibile dal gran colosso delle ricerche in rete, fosse intenzionata ad appoggiarsi a big G per proporre soluzioni cloud ai propri utenti, la sudcoreana, proprio nel corso delle ultime ore, ha però deciso di puntare sull’acquisizione di una risorsa di terze parti.

Samsung ha infatti annunciato ufficialmente di aver effettuato l’acquisizione di mSpot, una società californiana specializzata nel cloud mobile che mette a disposizione un servizio per la sincronizzazione e la fruizione di musica e di video in streaming, e l’obiettivo, stando almeno a quanto dichiarato nell’annuncio pubblicato della stessa sudcoreana, sarebbe quello di offrire un’esperienza di cloud entertainment attraverso servizi musicali, video e radio per gli utenti di dispositivi commercializzati dalla ben nota azienda.

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Microsoft, Facebook ed il ricco accordo sui brevetti

Facebook acquisizione brevetti Microsoft

Si è concluso da poco il breve iter che ha portato Microsoft e Facebook a raggiungere un importante accordo in fatto di proprietà intellettuale e che ha permesso a Mark Zuckerberg di accedere a ben 650 nuovi nuovi brevetti e alla ben nota azienda redmondiana di ottenere la modica cifra di 550 milioni di dollari.

Le licenze oggetto della trattativa riguardano, molto probabilmente, pubblicità, ricerca, social network e tecnologie di mappatura ma, al momento, non è ancora stato reso noto alcun dettaglio a tal proposito.

Tale accordo conferisce particolare significato all’acquisto effettuato da Steve Ballmer dei brevetti AOL che è stato portato a segno poco più di paio di settimane fa considerando il fatto che tali brevetti sono proprio quelli che sono stati ora acquistati da Facebook.

Microsoft acquista brevetti da AOL per 1 miliardo di dollari

Microsoft brevetti AOL

A quanto pare è tempo d’acquisti per le grandi società del panorama dell’IT poiché parallelamente alla notizia relativa all’acquisizione di Instagram da parte di Facebook ne segue un’altra che, però, vede come protagonisti Microsoft ed il portafoglio brevettuale di AOL.

Nel corso delle ultime ore, infatti, la ben nota azienda di casa Redmond ha annunciato ufficialmente di aver acquistato ben 800 brevetti da America On Line o, molto più semplicemente, AOL per un costo approssimativo pari a 1 miliardo di dollari.

Quella fatta da Microsoft costituisce una spesa che fa riferimento ad un portfolio molto ampio che va dagli instant messenger ai calendari, dalla pianificazione online dei viaggi ai motori di ricerca, il tutto unitamente ad una divisione del gruppo in perdita di cui, però, non viene fatto alcun nome.

Sony Ericsson diventa ufficialmente Sony Mobile Communications

Sony Mobile Communications

Della scissione di Sony ed Ericsson se ne era già iniziato a parlare da qualche mese a questa parte ma l’ufficializzazione dell’operazione era attesa soltanto per l’inizio dell’anno corrente, così come poi, nel corso delle ultime ore, si è effettivamente verificato.

Mediante un apposito comunicato stampa, infatti, Sony ha dichiarato ufficialmente di aver rilevato il 50% delle azioni possedute dal suo partner divenendo quindi, in tal modo, l’unico e solo titolare del marchio Sony Ericsson e confermando inoltre il pagamento pari a 1,29 miliardi di dollari, vale a dire circa 1,05 miliardi di euro, per l’acquisizione delle azioni detenute dalla ben nota azienda svedese.

Google ottiene il via libera da UE e USA per l’acquisizione di Motorola Mobility

Google acquisizione Motorola Mobility

Il fatto che Google abbia effettuato l’acquisizione di Motorola è cosa oramai ben nota da diverso tempo a questa parte ma, in ogni caso, la procedura in questione non può essere considerata come “completata con successo” fin quando tutte le autorità competenti del caso non si siano pronunciate in merito.

A tal proposito, ad aver dato il via libera sono stati, quasi contemporaneamente, sia l’antitrust europeo sia il Dipartimento di Giustizia americano che ha commentato l’acquisizione di Motorola Mobility dichiarando, in un’apposita nota, che è improbabile che tale fusione ostacoli in maniera sostanziale la concorrenza.

Motorola, infatti, detiene una quota di mercato relativamente piccola e, tenendo conto di tale dato, appare quindi molto difficile che Google possa impedire ad altri produttori di hardware l’accesso alla piattaforma Android.

Dopo un attento esame, infatti, è stato ritenuto, così come già accennato, che tale operazione non sia in grado di sollevare questioni di concorrenza.

Apple è interessata all’acquisizione dell’israeliana Anobit

Apple acquisizione Anobit

Secondo le più recenti indiscrezioni Apple, allo stato attuale delle cose, si starebbe interessando all’acquisto di Anobit, una società israeliana che, al momento, conta circa 200 dipendenti e che si occupa di semiconduttori ed è specializzata in avanzate soluzioni di storage flash.

La notizia è delle ultime ore ed arriva direttamente da TechCrunch che, unitamente alla news in questione, ha anche provveduto a specificare che Apple potrebbe concludere l’acquisizione, comprensiva di capitale umano, asset fisici e proprietà intellettuali, investendo una cifra compresa tra i 400 ed i 500 milioni di dollari.

L’acquisizione dell’azienda in questione andrebbe a rivelarsi di notevole importanza per Apple al fine di far proprie tutta una serie di soluzioni tecnologiche utilissime al miglioramento di quello che è l’attuale hardware impiegato sui vari device della mela morsicata più celebre al mondo.

FlashJetScan, acquisire ed organizzare automaticamente i propri documenti salvandoli in formato PDF

Se spesso e non così tanto volentieri vi ritrovate a dover scannerizzare documenti e, successivamente, al fine di ritrovare facilmente ciò di cui avete effettivamente bisogno, siete poi costretti ad organizzare il tutto in apposite cartelle sicuramente sarete più che felici di poter fare la conoscenza di un’interessante risorsa quale FlashJetScan.

Si tratta infatti di un software totalmente gratuito, di natura open source ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows che, una volta in uso, permetterà di acquisire ed organizzare automaticamente i propri documenti in un una cartella selezionata come sorgente catalogandoli ed assegnandovi nomi e date predefiniti.

FlashJetScan è in grado di rilevare automaticamente tutti i dispositivi di scansione collegati al PC in uso e di gestire i documenti acquisti in ordine logico.

Sempre servendosi di FlashJetScan sarà infatti possibile creare più categorie in cui suddividere i propri documenti ed etichettare i file in modo tale da permetterne l’organizzazione automatica.

I 10 blog più costosi della storia

A parte qualche prestigiosa eccezione, in Italia il mercato dei blog è considerato un mercato di nicchia, un settore in cui investire lo stretto indispensabile. Negli USA, invece, i “web log” sono diventati un vero e proprio punto di riferimento nel panorama dei media, uno strumento su cui sempre più aziende investono e grazie al quale – data la vastità della platea anglofona – eserciti di liberi professionisti riescono a guadagnare discrete cifre senza fare troppa fatica.

Non ci credete? Beh, allora date uno sguardo a questa lista con i 10 blog più costosi della storia, fondati da privati e poi venduti a cifre astronomiche a generose aziende, e poi ci dite.

10 – Ensight.org: 15.000 $

Incredibile ma vero, nel 2004, quando i blog non avevano il successo e l’importanza di oggi, Ensight.org (un blog personale dedicato a tecnologia, business, e dintorni) fu venduto alla per nulla modica cifra di 15.000 dollari. All’epoca, diventò il blog più costoso di tutti i tempi, oggi si deve accontentare del decimo posto.

Free Media Catcher: individuare e scaricare facilmente tutti, o quasi, i file multimediali presenti online

Capita spesso, ed anche volentieri, che, navigando lungo il web si possa incappare in tutta una serie di contenuti multimediali di vario tipo (il video dell’ultimo prodotto tecnologico, quello del proprio gruppo preferito, un brano musicale d’interesse e chi più ne ha più ne metta!) andando dunque a scatenare nell’utente, almeno nella maggior parte dei casi, un irrefrenabile voglia di archiviare il tutto direttamente sul proprio fido PC.

Per far fronte ad una necessità di questo tipo è possibile attingere a diversi ed appositi strumenti in grado di adempire, in modo più o meno consono, allo scopo in questione.

Tuttavia, se siete alla ricerca di una risorsa completa, efficiente ed in grado di svolgere il tutto senza creare alcun tipo di problema, allora è proprio il caso di dare un occhiata a Free Media Catcher.

Cisco acquista Tandberg 3 miliardi di dollari

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Cisco è una delle aziende leader nella fornitura di apparati di networking. Nasce nel 1984 a San Josè, California, da un gruppo di ricercatori della Stanford University focalizzandosi sulla produzione di router; attualmente oltre 60.000 persone nel mondo vi lavorano. L’attuale amministratore delegato e presidente è John Chambers.” così, ci presenta l’azienda Wikipedia. Cisco System in questo ultimi giorni sta chiudendo un accordo dal valore di 3 miliardi di dollari.

La Cisco System ha acquistato una delle principali aziende leader nel settore delle video conferenze a livello mondiale. Sto parlando di Tandberg. Tandberg in questi ultimi anni si è affermata con prepotenza anche qui in Italia, offrendo un servizio di alta qualità a tutte le aziende e tutti i privati che ne fanno richiesta. Di seguito, trovate tutti i dettagli dell’accordo tra Cisco e Tandberg.