Immagine che illustra il funzionamento delle nuove funzionalità di traduzione dell'app Google Traduttore per Android e iOS

Google Traduttore integra Word Lens e traduzione vocale

Le indiscrezioni riguardo l’impegno di Google nello sviluppare una tecnologia per effettuare traduzioni in tempo reale che da qualche giorno a questa parte avevano cominciato a circolare in rete non erano infondate. A dimostrarlo è stato l’aggiornamento dell’app Google Traduttore per Android e iOS reso disponibile proprio nel corso delle ultime ore.

Immagine che illustra il funzionamento delle nuove funzionalità di traduzione dell'app Google Traduttore per Android e iOS

L’applicazione Google Traduttore ha infatti ricevuto un nuovo importante update che va ad introdurre due nuove funzionalità studiate per rendere tale strumento ancor più potente e versatile. L’aggiornamento introduce infatti la possibilità di effettuare traduzioni inquadrato una qualsiasi scritta e quella di attivare la traduzione vocale.

Foto che mostra il logo di Google su un edificio

Google lavora a una tecnologia per traduzioni in tempo reale

A quanto pare Google non ha alcun intenzione di stare a guardare Microsoft ed il suo Skype Translator ed al fine di offrire ai suoi utenti una risorsa degna di nota per traduzioni in tempo reale dei dialoghi tra più interlocutori in linguaggio naturale in un futuro non molto lontano provvederà a rendere disponibile un sistema di questo tipo nell’app Gogole Traduttore per Android.

Foto che mostra il logo di Google su un edificio

La tecnologia sfruttata da Google per le traduzioni in tempo reale troverebbe il suo punto di forza dalla diffusione in ambito mobile rivelandosi dunque una soluzione ben più vantaggiosa rispetto a Skype Translator. Infatti, stando a quanto dichiarato dal direttore della piattaforma Macduff Hughes Google Traduttore è attualmente installato in oltre cento milioni di telefoni in tutto il mondo e con un semplice update potrebbero disporre della tecnologia in questione.

Foto che mostra un insieme di rullini Kodak

Kodak, smartphone e tablet Android al CES 2015

Tra i protagonisti dell’edizione 2015 del CES di Las Vegas in programma dal 6 al 9 gennaio ci sarà anche Kodak. Presenza alla fiera a parte ciò che tuttavia ha lasciato di stucco è stato l’annuncio della presentazione di una linea di smartphone e tablet Android realizzati in collaborazione con Bullitt Group. Si tratta di una notizia di particolare rilievo poiché questa è la prima volta che Kodak va a cimentarsi con il tanto variegato universo della piattaforma mobile di Big G.

Foto che mostra un insieme di rullini Kodak

Stando a quelle che sono le prime informazioni diramate i dispositivi presentati da Kodak saranno caratterizzati da un’attenzione particolare al design e all’interfaccia utente oltre che da soluzioni software avanzare per la gestione delle immagini.

Foto della schermata di WhatsApp su smartphone

WhatsApp, un bug manda in crash l’app con un messaggio

Nel corso delle ultime ore è stata scoperta una nuova vulnerabilità di WhatsApp che pur mascherandosi da exploit utile a fare un cattivo scherzo ad eventuali amici e parenti a quanto pare permette di mandare in crash l’app da remoto semplicemente mediante l’invio di un messaggio contente 2000 caratteri speciali e dal peso di circa 2 Kb. Il bug costringerebbe quindi gli utenti ad eliminare intere conversazioni oltre che a dover riavviare l’applicazione.

Foto della schermata di WhatsApp su smartphone

Il tutto si verificherebbe poiché WhatsApp non è in grado di gestire in modo corretto i messaggi scritti con una speciale codifica. È dunque sufficiente un semplice messaggio rispondente alle caratteristiche precedentemente elencate per mandare in tilt tutto il sistema.

Foto che mostra il logo di WhatsApp in differenti modalità

WhatsApp, crittografia end-to-end su Android

In pochi, anzi in pochissimi ne sono a conoscenza ma nell’ultima versione di WhatsApp per Android è stata integrata una funzionalità, per così dire, nascosta. Infatti, con la nuova versione di WhatsApp per Android gli utenti che inviano messaggi utilizzano, senza saperlo, la crittografia end-to-end basta sul protocollo di TextSecure, l’app di messaggistica sviluppata da Open Whisper Systems.

Foto che mostra il logo di WhatsApp in differenti modalità

Il termine crittografia end-to-end sta ad indicare che i messaggi non possono essere decifrati dal fornitore del servizio, anche nel caso in cui WhatsApp dovesse ricevere un ordine da parte della Polizia.

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

Che lo si faccia per mero diletto o per professione la cosa poco importa: sviluppare applicazioni per la piattaforma Android rappresenta, ad oggi, una fra le attività maggiormente svolte tra coloro che in un modo o nell’altro hanno a che fare con il mondo dell’IT e, ovviamente, con l’ormai variegato universo del robottino verde di Google.

Intel: come ottimizzare app Android per Intel x86

L’espandersi, il diffondersi ed il diversificarsi della piattaforma ha però comportato inevitabilmente la necessità di eseguire app su dispositivi dotati di processori Intel x86, una soluzione questa che risulta decisamente ben diversa dai processori ARM con cui Android è stato lanciato. Per poter eseguire app Android su dispositivi basati su architettura Intel x86 è tuttavia necessario virtualizzarne l’esecuzione. Nell’effettuare tale operazione è però opportuno tener conto di alcune linee guida e prendere in considerazione l’utilizzo di tool specifici che consentono di ottimizzare le app Android per l’esecuzione su architettura Intel x86 evitando quindi di andare incontro ad un inevitabile degrado delle performance.

YouTube, la modalità offline sbarca su Android

YouTube, la modalità offline sbarca su Android

È da diversi mesi a questa parte che si discute a più riprese della possibile introduzione su YouTube di una feature grazie alla quale poter riprodurre offline i video di interesse. Ora, a quanto pare, il tanto atteso momento è finalmente giunto ma… non per tutti!

Durante l’evento per la presentazione ufficiale del progetto Android One andato in scenda proprio nel corso delle ultime ore Ceasar Sengupta, il responsabile della celebre piattaforma di videosharing, ha infatti fatto luce riguardo la modalità offline di YouTube.

Google Play Store, guadagnare credito rispondendo a questionari

Google Play Store, guadagnare credito rispondendo a questionari

Google Play Store, guadagnare credito rispondendo a questionari

Nel corso degli ultimi giorni il team di Google ha dato il via, in Italia, ad una nuova iniziativa in ambito Android che di certo risulterà particolarmente interessante per la maggior parte di coloro che si servono di dispositivi basati sul sistema operativo del robottino verde.

Grazie all’app Google Opinion Rewards, scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet, il colosso di Mountain View ricompensa gli utenti per il loro tempo speso nel rispondere a questionari e sondaggi regalando del credito da spendere su Play Store per l’acquisto di app, giochi, film, musica, libri o altri contenuti.

Iniziare è davvero facile. Scarica l’app e rispondi alle domande di base su di te. Ti invieremo i sondaggi all’incirca una volta alla settimana, ma potresti anche riceverli con una frequenza maggiore o minore. Riceverai una notifica sul telefono quando sarà pronto un sondaggio breve e pertinente e potrai ottenere fino a 0,75 euro in crediti Play se lo completi. Le domande potranno spaziare da “Qual è il logo migliore?” e “Qual è la promozione più interessante?” a “Quando prevedi di partire per il prossimo viaggio?”.

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

WhatsApp è ora compatibile con gli smartwatch Android Wear

Il numero delle applicazioni compatibili con Android Wear, il sistema operativo targato Google pensato in via esclusiva per l’universo smartwatch, continua a cresce senza sosta e si arricchisse di nuove e rinomate risorse. Tra queste lo sbarco di WhatsApp sugli orologi smart basati sul sistema operativo del robottino verde è senza alcun dubbio degno di nota.

Nel corso delle ultime ore è stata infatti rilasciata una nuova versione beta delle celebre app di instant messaging che, diversamente da quanto proposto sino a questo momento, integra il supporto per Android Wear.

Detta in altri termini tutti coloro che hanno effettuato l’acquisto di un LG G Watch o di un Samsung Gear Live possono quindi utilizzare WhatsApp senza dover per forza di cose ricorrere all’utilizzo del proprio smartphone.

Instagram annuncia Bolt e lancia il guanto di sfida a Snapchat

Instagram annuncia Bolt e lancia il guanto di sfida a Snapchat

Instagram annuncia Bolt e lancia il guanto di sfida a Snapchat

Nel corso delle ultime ore Instagram ha annunciato la disponibilità di una nuova app di messaggistica one-tap per dispositivi iOS e per Android.

Si tratta di Bolt (no, non è un detersivo!) e permette di inviare agli amici foto e video che scompaiono dopo la visualizzazione, un modus operandi questo che appare abbastanza simile a quello di Snapchat.

Per il momento l’applicazione risulta scaricabile soltanto dagli utenti che risiedono in Nuova Zelanda, Sud Africa e Singapore ma ben presto il download potrà essere effettuato anche negli altri paesi del globo.

Per poter usufruire di Bolt è sufficiente inserire il proprio numero di telefono e non viene richiesto alcun collegamento con eventuali account Facebook e/o Instagram. L’app agisce poi andando a prelevare i contatti dalla rubrica presente sul dispositivo in uso ma eventualmente consente anche di creare una lista di preferiti. Successivamente l’utente non deve far altro che scattare un selfie da usare come foto profilo.

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Assistenti vocali, Google Now è migliore di Siri

Google Now e Siri sono, rispettivamente, gli assistenti virtuali di Google ed Apple nonché parti integranti dei device mobile Android e iOS.

Per cercare di comprendere quale dei due assistenti vocali risulta più performante ed efficiente l’analista Gene Munster di Piper Jaffray li ha messi a confronto sottoponendoli ad un test approfondito basato su 800 domande.

Tutti i quesiti sono stati suddivisi in cinque categorie, quali: informazioni locali, commercio, navigazione, informazioni generali e comandi del sistema operativo. Metà dei test sono stati condotti indoor, quindi mediante connessione ad una rete WiFi, mentre l’altra metà è stata effettuata tramite network cellulare.

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Confermando indiscrezioni e supposizioni di inizio giugno durante il Google I/O 2014 da poco terminato il colosso delle ricerche in rete ha presentato in via ufficiale la tanto chiacchierata quanto attesa Android TV.

Si tratta di una nuova piattaforma pensata per l’intrattenimento domestico che fa dell’interazione con i device mobile il suo punto di forza e grazie alla quale è possibile accedere a contenuti on-demond da visualizzare in streaming.

Così come anticipato nei mesi scorsi Android TV presenta una grafica molto simile a quella di Fire TV di Amazon con menu organizzati con le solite schede Google Now mentre preferiti, cronologia e contenuti raccomandati vengono visualizzati come le nuove notifiche di Android, con un box di testo per ogni titolo.

Google vuole acquisire Songza, Spotify e Pandora?

Google Stars: in arrivo una nuova alternativa read it later?

Google Stars: in arrivo una nuova alternativa read it later?

Di applicazioni del tipo read it later ovvero quelle che, per intenderci, permettono di salvare qualsiasi elemento online e di consultarlo con più calma in un secondo momento, ce ne sono a bizzeffe. Basti pensare a Pocket e Evernote, solo per fare alcuni nomi.

Prossimamente, però, il panorama delle app di questo tipo andrà ad arricchirsi di un’ulteriore strumento: Google Stars, una soluzione sviluppata dal colosso delle ricerche in rete e proprio per questo indirizzata principalmente alla piattaforma Android.