
Anonymous
Il punto sui servizi di hosting: FileServe blocca la condivisione dei file, VideoBB quasi morto, nasce AnonyUpload

Megaupload: la chiusura dell’Fbi e la reazione di Anonymous

A circa 24 ore dall’inizio dello sciopero di internet, l’Fbi in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano ha provveduto a procedere alla chiusura di Megaupload e di Megavideo, i più popolari archivi di film e musica online ma anche eBook, software e programmi televisivi, ottenendo inoltre l’arresto di Kim Schmitz, il fondatore, che rischia ora ben 50 anni di prigione, e l’accusa di altri membri dello staff.
Il motivo della chiusura, stando a quelle che sono le ultime informazioni disponibili, non sta però soltanto nell’aver violato delle leggi di pirateria causando, in tal modo, ben 500 milioni di dollari in danni a causa dei mancati profitti ai legittimi detentori del copyright ma anche per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d’autore (basti infatti pensare che i profitti in gioco sono infatti decine di milioni con cui le persone coinvolte sono inoltre riuscite ad acquistare ben cinque Mercedes AMG).
La beffa natalizia firmata Anonymous: violato il sito americano sulla sicurezza

Anonymous torna alla carica e, questa volta, entrando in azione il giorno di Natale ed agendo proprio così come, in tempi moderni, avrebbe fatto Robin Hood.
Gli attivisti del gruppo di pressione, infatti, insinuandosi nei server di Stratfor (Strategic Forecasting Inc), una società statunitense di intelligence che manteneva nei propri archivi un elenco in chiaro di tutte le credenziali delle carte di credito dei propri clienti, sono riusciti a rubare ben 200 GB di dati personali, compresi un ingente quantitativo di numeri di carte di credito, successivamente, sono poi entranti in azione prelevando dai conticorrenti una somma di denaro di tutto rispetto che, in seguito, sono poi stati donati in beneficenza a diverse organizzazioni di volontariato tra cui la Croce Rossa e Save the children.
Alla vigilia di Natale, quindi, i tantissimi abbonati dello Stratfor si sono ritrovati ad avere a che fare con un messaggio, da parte degli attivisti anonimi del gruppo di pressione, che informava dell’accaduto scoprendo poi, non molto tempo dopo, anche di essersi improvvisati benefattori seppur contrariamente alla propria volontà.
Attaccati vari siti italiani: Anonymous mantiene le promesse!

Nel momento in cui vi stiamo scrivendo si ripercorrono in successione vari attacchi verso diversi siti italiani. Ad annunciarlo è stato direttamente Anonymous dal proprio canale Twitter.
Gli attacchi, di natura DoS (denial of service) interessano il sito della Camera dei Deputati (www.camera.it), il Senato della Repubblica (www.senato.it), il Parlamento (www.parlamento.it) ed il sito del Governo (www.governo.it).
Anonymous afferma: nuovo attacco al Governo il 13 febbraio alle ore 13

Ritorna con un nuovo comunicato pubblico Anonymous, la famosa coalizione anonima di hacker più volte protagonista, in positivo per molti, di attacchi informatici pro-Wikileaks contro Mastercard e Visa nel mese di dicembre, rei di aver bloccato in conti del portale di Assange.
Molti di voi, specialmente chi segue con un’elevata frequenza l’attualità e tutto ciò che gira intorno, avranno sicuramente appreso la notizia (riportata anche qui su Geekissimo) dell’attacco hacker di domenica scorsa al sito governo.it, da parte di Anonymous mediante attacchi DoS (denial of service, in italiano “negazione del servizio“).