Yahoo! acquisisce Summly

Yahoo! acquisisce Summly, l’app delle notizie

Yahoo! acquisisce Summly

Marissa Mayer, il CEO di Yahoo!, lo sta dimostrando a più riprese: il colosso in viola dovrà presenziare su smartphone e tablet in maniera sempre maggiore e per farlo è necessario alleggerire la piattaforma, far proprie le startup più interessanti ed acquisire nuove competenze e la recente acquisizione dell’app Summly ne è sicuramente un valido esempio.

L’app, che ha sviluppato una tecnologia per riassumere automaticamente le notizie su device mobile, è stata fondata da Nick D’Aloisio, un ragazzo londinese, a 15 anni compiuti e che, nonsotante la giovane età, ha saputo stupire tutti per l’intuizione sulla scarsa attrattiva del dover sfogliare notizie su cellulari con schermo touch, una caratteristica questa che non risulta altrettanto piacevole come altre.

Yahoo!, quindi, ha deciso di acquistare l’app poiché, così come spiegato da Adam Cahan, il vice presidente del settore telefonia del colosso in viola, “Per gli editori la tecnologia Summly fornisce un nuovo approccio di guida all’interesse per le notizie, e raggiunge una generazione di utenti mobili che desiderano informazioni in movimento. Nick e la squadra di Summly si uniranno a Yahoo nelle prossime settimane. Mentre l’applicazione chiuderà, la tecnologia prenderà vita in tutte le esperienze Yahoo! in mobilità”.

App Google Glass riconoscimento amici in base ai vestiti

Google Glass, arriva l’app per riconoscere gli amici dai vestiti

App Google Glass riconoscimento amici in base ai vestiti

Nelle intenzioni di big G vi è senza alcun dubbio quella di fare in modo che i Google Glass, i fantomatici occhiali per la realtà aumentata oramai in procinto di fare il loro debutto sul mercato, migliorino la qualità e lo stile di vita degli utenti evitando, al contempo, situazioni di dipendenza così come, invece, accade per gli smartphone.

Proprio per questo proseguono quindi le sperimentazioni per tutti i possibili utilizzi che gli occhiali potrebbero avere e, a tal proposito, la notizia dello studio di un’app specifica per i Google Glass grazie alla quale sarà possibile identificare le persone circostanti in base ai loro vestiti è sicuramente molto interessante.

L’applicazione si chiama inSight,  è stata sviluppata da Srihari Nelakuditi , professore di informatica e di ingegneria presso l’Università della Carolina del Sud, insieme a tre colleghi della Duke University, ed analizzando i colori e la disposizione degli abiti, previa immissione di alcune fotografie, è in grado di creare quella che i developers definiscono “un’impronta digitale del soggetto”.

L’app, nello specifico, è in grado di individuare texture, colori e modelli degli abiti che verranno miscelati in un file speciale chiamato spatiogram permettendo dunque, mediante i Google Glass, di identificare i soggetti ricercati tra la folla, il tutto in maniera semplice e, sopratutto, immediata.

Facearound, la prima Facebook-app di ricerca geolocale che fa scuola

Facearound

Di applicazioni accessibili da mobile e dedicate, appunto, a smartphone e tablet ne esistono oramai tantissime (circa 65 miliardi, così come emerso in occasione del CES 2013) ognuna delle quali in grado di rispondere alle più svariate esigenze dell’utenza e parecchie delle quali dedicate alla sfera social ed a quella della localizzazione.

Dal perfetto connubio dell’una e dell’altra Facearound è riuscita subito a farsi notare scalando rapidamente la classifica dell’App Store di Apple e facendo immediatamente parlare di sé.

Facearound, lanciata nel 2012, è infatti un’applicazione completamente integrata in Facebook per la ricerca geolocale di locali e la condivisione di suggerimenti, caratteristiche queste che hanno anticipato addirittura di molti mesi l’analogo servizio recentemente annunciato dallo stesso colosso in blu – Nearby – e che va a configurarsi come il fiore all’occhiello dell’italiana Business Competence, la società italiana alle spalle dell’app, dal 2007 specializzata in servizi ITC e Business Strategy.

Facearound, infatti, possiede alcune caratteristiche uniche come il design estremamente accattivante ed altamente intuitivo ma sopratutto un sistema integrato di dealing e couponing (le offerte riservate agli utenti dell’app) senza intermediazioni con i leader di settore nel campo dei gruppi di acquisto, un modello questo che va nella direzione di superare i più tradizionali Groupon, Groupalia, Tripadvisor etc.

Considerando il fatto che Facebook, allo stato attuale delle cose, è il social network per eccellenza e molto probabilmente resterà tale per ancora molti anni a venire, è logico che per poter crescere ulteriormente e, di conseguenza, per poter contare su un sempre maggior numero di utenti, Facebook deve continuare ad arricchirsi di nuovi ed utili servizi, come Facearound.

Vine video sharing Twitter

Twitter lancia Vine, l’app per registrare e condividere brevi filmati

Vine video sharing Twitter

Del fatto che Twitter potesse, prima o poi, lanciare un proprio servizio di videosharing se ne parlava già da qualche tempo a questa parte ma sino a questo momento non era stata data ancora alcuna certezza a riguardo.

Le prime avvisaglie delle presunte intenzioni del team del celebre servizio di microblogging erano iniziate ad arrivare quando ad ottobre dello scorso anno il gruppo mise a segno l’acquisizione di Vine, un servizio di video sharing.

Ora, però, Twitter ha ufficialmente lanciato uno strumento mediante cui poter caricare video sulla sua piattaforma senza la necessità di doversi appoggiare ad eventuali servizi esterni.

Lo strumento prende il nome, appunto, di Vine ed al momento è disponibile sotto forma di app su App Store (nei prossimi giorni dovrebbe essere disponibile anche su altri marketplace).

Windows Phone store da Windows 8

Windows Phone Store, cercare e installare app per Windows Phone da Windows 8

Windows Phone store da Windows 8

Quando Windows Phone 8, il sistema operativo mobile di casa Microsoft, è stato rilasciato non c’era un buon grado di integrazione con Windows 8, l’ultimissimo OS della redmondiana per computer desktop e tablet.

A tal proposito, chi è in possesso di un device mobile basato su Windws Phone per poter cercare ed effettuare il download delle applicazioni desiderate e specifiche per il proprio dispositivo dovrà collegarsi all’apposito store agendo da web o, in alternativa, direttamente dal proprio device mobile.

Al momento, quindi, non esiste alcuna risorsa ufficiale mediante cui scaricare app per Windows Phone agendo direttamete da Windows 8.

Per ovviare alla cosa è però possibile utilizzare un apposito e recente applicativo quale Windows Phone Store.

Apple, 10 miliardi di dollari in vendite App Store nel 2013

App Store, oltre 40 miliardi di download e più di 500 milioni di account attivi

App Store 40 miliardi di download

L’App Store, il negozio virtuale online di Apple mediante cui gli utenti hanno la possibilità di scaricare contenuti per i propri iDevice, ha raggiunto e superato l’importante traguardo dei 40 miliardi di download univoci totali di cui ben 20 miliardi sono stati effettuati soltanto nel 2012.

La notizia è stata data mediante un apposito comunicato stampa diramato da Apple nel corso delle ultime ore nel quale i vertici della mela morsicata non hanno perso tempo per elogiare i grandi successi raggiunti dall’intero ecosistema iOS.

Sul fatto che App Store vada a configurarsi come uno elemento di fodnamentale importanza nella vendita e nella crescita dei dispositivi basati sul sistema operativo mobile di Cupertino vi sono ben pochi dubbi.

Chiusura Installous, Hackulous e AppSync

Pirateria su iOS: addio a Installous, Hackulous e AppSync

Chiusura Installous, Hackulous e AppSync

Il 2013 di Apple inizia all’insegna della pirateria e del jailbreak su iOS che proprio nel corso delle ultime ore ha perso ben tre tra le soluzioni maggiormente utilizzate dai consumatori grazie alle quali, appunto, agli utenti veniva offerta la possibilità di effettuare il download e l’installazione gratuita di applicazioni disponibili invece a pagamento su App Store.

Si tratta, nello specifico, di Hackulous, Installous e AppSync, tre servizi che sono appena stati chiusi proprio dal team responsabile della loro gestione.

In una nota diramata sul sito di Hackulous si legge infatti: “Siamo molto tristi nell’annunciare che Hackulous sta chiudendo. Dopo molti anni, la nostra comunità è diventata stagnante e nostri forum sono simili a una città fantasma. È diventato difficile per tenerli online e ben moderato, nonostante la devozione del nostro staff. Siamo incredibilmente grati per il sostegno che abbiamo ricevuto nel corso degli anni e speriamo che fioriscano comunità più grandi e migliori in nostra assenza”.

La scelta di chiudere i servizi sembrerebbe quindi essere motivata dal fatto che il gruppo ha iniziato a registrare un calo sempre maggiore nell’utilizzo, appunto, di Hackulous, Installous e AppSync ma non è sicuramente da escludere il fatto che possano anche aver ricevuto degli avvisi direttamente da Apple che avrebbe costretto il team a dire definitivamente addio ai tre store alternativi.

Apple vuole migliorare Siri ed abbandonare Nuance

Apple, multa cinese da 165 milioni di dollari per vendita illegale di ebook

Apple multa Cina ebook

Se in Cina il lancio dell’iPhone 5, l’ultimo melafonino immesso sul mercato da Apple, aveva reso particolarmente entusiasta Cupertino grazie alle vendite record totalizzate nel primo week-end di lancio quanto accaduto nel corso delle ultime ore sicuramente avrà reso tutt’altro che felice l’azienda della celebre mela morsicata.

Apple, infatti, è stata condannata dalla Corte di Pechino a pagare una multa pari a ben 165 mila dollari per infrazione del copyright conseguenzialmente ad una causa depositata lo scorso dicembre 2011 dalla dalla China Written Works Copyright Society (CWWCS), la società che tutela il diritto d’autore per l’editoria cinese.

La denuncia, nel dettaglio, era stata segnalata in seguito alla pubblicazione illegittima su App Store del lavoro di otto differenti autori letterari da parte di un’app non autorizzata all’esecuzione dell’operazione in questione violando quindi il copyright.

All’inizio la richiesta di risarcimento che la CWWCS aveva avanzato nei confronti di Apple era pari a 1,89 milioni di dollari.

YouTube Capture

Google lancia YouTube Capture: registrare, caricare e condividere video direttamente da mobile

YouTube Capture

L’intenzione di Google è quella di cercare di rendere il processo di condivisione su YouTube quanto più immediato ed efficace possibile mettendo nelle mani dei propri utenti specifiche opzioni di registrazione e di caricamento dei contenuti o almeno così sembrerebbe considerando il rilascio, avvenuto proprio nel corso delle ultime ore, di YouTube Capture.

Così come annunciato da big G stessa e così come suggerisce lo stesso nome si tratta di un’app gratuita al momento disponibile soltanto per device iOS (è compatibile con iPhone 3GS o superiore, iPod Touch di terza generazione o superiore e iPad, con iOS 5.0 o successivo installato) ma ben presto potrà essere impiegata anche su Android grazie alla quale in poche e semplici mosse permette di registrare, caricare e condividere dei propri video su YouTube o, in alternativa, su Facebook o su Twitter, il tutto agendo in background.

YouTube Capture è anche strettamente collegata con Google+ e consente, all’occorrenza, di controllare le impostazioni sulla privacy dei video registrati che si desidera condividere.

Flickr app iOS aggiornamento

Yahoo! aggiorna Flickr per iOS, ora sono disponibili tanti filtri fotografici

Flickr app iOS aggiornamento

Dopo aver aggiornato e migliorato il servizio Yahoo! Mail il colosso in viola continua la sua opera di rinnovamento rendendo disponibile su App Store una nuova versione dell’applicazione Flickr per device iOS.

Trattasti, anche in questo caso, di un aggiornamento mirante a migliorare l’esperienza di utilizzo del servizio grazie all’interfaccia utente completamente ridisegnata.

Effettuando il login utilizzando le credenziali del proprio account Yahoo!, quelle di Facebook o, ancora, quelle di Google l’applicazione mostrerà all’utente tutte le nuove funzionalità implementate e le varie gesture che è possibile sfruttare per eseguire le più svariate operazioni in maniera semplice e rapida.

Interfaccia a parte la vera novità della nuova app di Flickr per iOS è l’introduzione, seguendo la falsa riga di Twitter ed assumendo sempre più le sembianze di Instagram, di una vasta gamma di filtri fotografici, ben 16, realizzati da Aviary e grazie ai quali gli utenti hanno ora l’opportunità di modificare i propri scatti sfruttando l’apposito editor integrato e, successivamente, di condividere, taggare ed archiviare il tutto.

Google Maps torna su iOS

Google Maps ritorna su iOS, l’app è ora disponibile su App Store

Google Maps torna su iOS

Dopo la scomparsa da iOS 6 e dopo l’introduzione del nuovo sistema di mappe Apple sofferente di non pochi problemi di “gioventù” in molti avevano sperato in un celere ritorno di Google Maps sul proprio iDevice.

Ora, dopo aver tanto atteso e dopo il susseguirsi di un sempre maggior numero di indiscrezioni inerenti la fase di avanzamento dello sviluppo di un presunto e rinnovato sistema di mappe di big G per device iOS, Google Maps ha finalmente fatto la sua comparsa su App Store.

A darne l’annuncio è stata, questa notte, la stessa azienda di Mountain View mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale.

Google Maps è ora disponibile per il download gratuito dall’App Store e può essere scaricato ed installato su iPhone 3GS, 4, 4S e 5, iPod touch di terza, quarta e quinta generazione.

AppTrans: trasferire app tra iPhone, iPad e iPod senza perdere i propri salvataggi e settaggi

Quando viene acquistato un nuovo iPhone, iPad o iPod Touch è possibile trasferire il contenuto del vecchio device su quello più recente mediante iTunes.

Alcuni utenti, tuttavia, potrebbero non gradire la modalità d’utilizzo di iTunes per cui una risorsa extra quale AppTrans potrebbe rivelarsi un’ottima alternativa.

AppTrans è un software utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows che va a configurarsi come una nuova soluzione mediante cui trasferire applicazioni tra device iOS permettendo di eseguire l’operazione in questione spostando app e giochi da un dispositivo all’altro.

A differenza delle varie altre risorse analoghe AppTrans consente di mantenere tutti i dati delle applicazioni, i progressi di gioco e le registrazioni effettuate e, per non far mancare proprio nulla, anche di salvare le impostazioni personali per il nuovo device.

Google sfida Siri con la ricerca vocale

Google porta la ricerca vocale su iOS e sfida Siri

Google sfida Siri con la ricerca vocale

Dopo aver presentato lo smartphone Nexus 4, il tablet Nexus 10, il nuovo sistema operativo per device mobile Android Jelly Bean 4.2 e, ancora, dopo aver annunciato l’imminente arrivo di Google Play Music anche per l’Italia, big G, nel corso delle ultime ore, ha comunicato un’ulteriore ed interessante novità.

Per la gioia di tutti gli appassionati utilizzatori dei servizi Google ma molto meno per il team di Apple big G ha lanciato una nuova e ben più evoluta versione della propria applicazione Google Search disponibile per iPhone, iPad e iPod Touch che risulta ora comprensiva dell’integrazione delle ricerche vocali, una tecnologia questa che pone la risorsa in diretta competizione con Siri.

Stando a quanto reso noto mediante il post pubblicato sul blog ufficiale di Google l’obiettivo a cui punta la rinnovata versione dell’app è quello di convincere gli utenti in possesso di un device iOS ad utilizzare big G per reperire qualsiasi tipo di informazioni disponibili in rete interagendo con il proprio dispositivo direttamente con la voce.