diamante usato

Cosa sapere prima di vendere un diamante usato

Sono diversi i motivi che spingono le persone a vendere i propri oggetti e pietre preziose. Di sicuro, uno dei più diffusi è quello di poter ricavare del denaro extra o avere la possibilità, a fronte comunque di un rientro economico, di potersi disfare di un oggetto che non si utilizza più o che, comunque, non si ha piacere di conservare. In questi casi, però, non bisogna essere frettolosi e, anzi, andare per gradi, valutando ogni possibile scenario e dinamica che interessa una transazione come quelle che riguardano i diamanti usati.

diamante usato
diamante usato
Google Glass in vendita su eBay

Google Glass, all’asta su eBay

Google Glass in vendita su eBay

Per poter far propri i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata del colosso di Mountain View, le opzioni al momento possibili sono tre quali acquistare la Explorer Edition, riservata però ai soli sviluppatori, al “modico” costo di 1.500 dollari, attendere l’inizio della commercializzazione su larga scala o partecipare al contest lanciato da big G la scorsa settimana.

Un’ulteriore alternativa a quelle in questione poteva poi essere quella di fare la propria offerta su eBay.

Infatti, sul celebre servizio online dedicato alla vendita e all’acquisto dei prodotti in rete e, ancor di più, alle aste è apparsa, proprio nel corso delle ultime ore, un’inserzione dal titolo “Google Glasses ( Project Glass ) #ifihadglass Glasses”.

Chi ha inserito l’inserzione è, a quanto pare, uno dei pochi eletti da Google per il test dei Google Glass che, così come suggerisce il titolo dell’asta, è stato scelto per sperimentare i fantomatici occhiali partecipando al concorso indetto da big G giorni fa.

L’utente che ha inserito l’inserzione, però, non sembra essere intenzionato a tenere per sé i Google Glass che gli verranno recapitati da big G.

Apple I venduto all'asta 500 mila euro

Apple I all’asta, venduto alla cifra record di 500 mila euro

Apple I venduto all'asta 500 mila euro

Probabilmente in molti tra voi lettori di Geekissimo lo sapranno già, altri, invece, lo apprenderanno soltanto adesso ma fatto sta che l’Apple I è stato il primo computer Apple, quello realizzato nel lontano 1976, quando l’oramai più che celebre mela morsicata non era ancora un colosso, è venduto direttamente da Steve Jobs in soli 200 esemplari.

Per poter acquistare un Apple I, equipaggiato con un processore MOS 6502 da 1 MHz cui erano abbinati 4 Kb di RAM, occorrevano, all’epoca, 666 dollari, una cifra questa grazie alla quale era possibile portare a casa un dispositivo costituito da una scheda madre, una tastiera ASCII di Datanetics, un alimentatore e un monitor Sony dalla risoluzione di 40×24 caratteri, il tutto assemblato in un case di legno molto artigianale e opzionalmente era possibile aggiungere un lettore di cassette utilizzabile per la memorizzazione ed il caricamento del software.

Degli originari 200 esemplari oggi ne sono “sopravvissuti” solo 43 e soltanto 6 di questi sono perfettamente funzionanti.

Aste al centesimo

AsteHot.com, aste al centesimo per acquistare prodotti nuovi a prezzi eccezionali

Aste al centesimo

Se siete alla ricerca di un sistema che sia tanto innovativo quanto, al tempo stesso, divertente mediante cui poter acquistare prodotti nuovi a prezzi decisamente convenienti se non addirittura “eccezionali” allora la proposta di AsteHot.com è senz’altro quella che fa al caso vostro.

AsteHot.com propone infatti aste al centesimo live online per cui ogni prodotto messo in vendita parte sempre da 0 euro e per ogni click effettuato sull’asta il prezzo aumenta soltanto di 1 centesimo in un tempo prestabilito dal timer.

Se le aste al ribasso ancora non ti hanno convinto, leggi questo articolo…

Neanche un mese fa vi avevo parlato di BackToBid un sito di aste al ribasso trasparente, perchè trasparente? Perché alla fine di ogni asta vengono pubblicate le cronologie, come era stato promesso al lancio del servizio, delle offerte con i nickname degli offerenti. Da subito, nei commenti, sono usciti fuori parecchi dubbi che hanno scatenato delle vere e proprie discussioni. Proprio su questo mi sono andato a soffermare, tuttavia alcuni ragionamenti non erano campati in aria, ed effettivamente uno la sicurezza al 100% non la può avere.

Come in tutte le cose, c’è sempre qualcuno che si fida e ci sarà sempre quello malfidato, anche se fosse in possesso del codice sorgente. Detto questo mi sono andato un po’ a studiare gli ultimi grafici delle aste aggiudicate e devo dire che non ho notato “fake bid” fatte da pseudo utenti mascherati (che a detta dei malfidati sarebbero fatte dai proprietari dei siti stessi nel caso non si raggiungano le offerte minime che coprano il valore dell’oggetto in asta).

Certo io non sono un matematico professionista specializzato in statistica, ma non ci vuole molto per capire che tutto sia normale, anche grazie alla tabella molto chiara e semplice messa a disposizione di tutti quelli che vogliono controllare alla fine come si è svolta l’asta. Qui sotto potete vederne uno spaccato, si vede subito il numero delle offerte, la cifra, gli orari e addirittura i nick degli offerenti.

backtobid2

Inoltre di recente sono state inserite alcune novità che rendono le aste ancora più facili. Innanzitutto nel dettaglio delle proprie offerte ora è possibile sapere quando un offerta è più alta rispetto all’offerta vincente, quando è più bassa, e quando infine la vostra offerta risulta essere quella vincente. Qui sotto potete vedere un’immagine.

Queste frecce saranno molto utili per individuare la posizione dell’offerta unica più bassa. La freccia verso l’alto indica che la vostra offerta è più alta rispetto all’offerta vincente, la freccia verso il basso indica che la vostra offerta è più bassa rispetto quella vincente. Se la vostra offerta è quella vincente, comparirà il segno di “uguale”.

AsteRibasso.info, un valido portale che aiuta ad orientarci nella giungla delle Aste al ribasso

Un fenomeno in continua crescita nel web è quello delle aste al ribasso, in generale potremo dire che si aggiudica il prodotto chi riesce a fare l’offerta minore. Come potete ben capire voi stessi questa tipologia di aste permette di fare acquisti a basso prezzo, quando quello stesso oggetto in negozio magari lo paghiamo 300-400 euro.

Il sottoscritto è una persona diffidente quando si tratta di soldi, per me vale il detto:”Nessuno fa nulla per nulla” oltretutto il primo pensiero, quando leggo le varie testimonianze positive sugli stessi siti di aste a ribasso è di stare il più alla larga possibile da questa tipologia di siti, troppi utenti sorridenti che vincono una Porsche per 200 euro o un iPhone per 5 euro. Per tutti i tipi come me e non solo fortunatamente è arrivato un punto di riferimento per chi vuole entrare in questo mondo (meglio forse definirla giungla) o semplicemente vuole confrontarsi con altri utenti su questa tipologia di aste per trovare la strategia vincente, sto parlando di astearibasso.info il primo portale italiano sulle aste a ribasso.

eBay dovrà pagare 20mila euro di risarcimento alla Hermes. Un pericoloso precedente, che pone la società d’aste a rischio chiusura!

Hermes

Ancora problemi per eBay, che per l’ennesima volta si trova a dover pagare una multa per il comportamento scorretto dei propri utenti. Questa volta siamo in Francia: un tribunale d’oltralpe ha infatti obbligato il popolare servizio di aste online a pagare ben 20mila euro di multa alla Hermes, famosa società di prodotti di lusso.

Motivo? eBay avrebbe permesso la vendita, sul suo sito appunto, di tre borse contraffatte. Si tratta di una delle prime volte (e la primissima in Francia) in cui un giudice designa eBay come principale responsabile di una vendita fraudolenta tra due propri utenti. Numerose volte eBay è intervenuta per eliminare dal proprio sito prodotti contraffatti o di cui è vietata la vendita, ma si è sempre battuta per far prevalere il principio che devono essere le diverse aziende produttrici a indicare quali sono i prodotti contraffatti e quali gli originali.

eBay, arrestato un famoso truffatore italiano. E tu, come ti difendi?

Chitarre

Come in tutte le “piazze” che si rispettino, anche su eBay iniziano a diffondersi i grandi truffatori. Coloro, cioè, che cercano di inflazionare il prezzo degli oggetti in vendita oppure, ancora peggio, mettono in piedi in pochi giorni vere e proprie “macchine mangia soldi” di oggetti, proposti a prezzi molto vantaggiosi, che vengono pagati dagli acquirenti ma non vengono – ovviamente – mai spediti dai venditori.

A volte la tecnica funziona; altre volte, come nel caso di cui vi parlo oggi, il truffatore viene invece identificato ed arrestato (anche perché, operando su internet, tutte le attività economiche lecite e illecite sono facilmente rintracciabili e tracciabili). La notizia di oggi, dicevo, riguarda un famoso Dj milanese di 37 anni (di cui non riveliamo, in ogni caso, né le iniziali del nome né il nick con cui è conosciuto su internet per ragioni di privacy), colpevole di offrire a prezzi molto vantaggiosi strumenti musicali, biglietti per spettacoli teatrali, per concerti di artisti famosi e partite di calcio.