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Yahoo mette all’asta tantissimi brevetti

Nel corso delle ultime ore Yahoo ha dato il via all’asta di un portafoglio costituito da circa 3000 brevetti fra cui risultano compresi anche quelli riguardanti la sua tecnologia di ricerca. Facendo in tal modo, l’azienda ritiene di poter recuperare più di 1 miliardo di dollari o almeno questo è quanto emerso dalle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal.

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Nel dettaglio, durante le ultime settimane Yahoo ha inviato lettere a tutta una serie di potenziali acquirenti per i brevetti. Il “colosso in viola” ha fissato metà giugno come termine per le offerte preliminari. Yahoo ha inoltre provveduto ad assumere Black Stone IP, una banca d’investimento specializzata nella vendita di brevetti, per eseguire l’asta.

Foto di una mongolfiera che ricorda il logo di Corel Draw

Microsoft accusa Corel, la colpa è dello slider

Mentre nel mondo tutti erano indaffarati ad organizzare e festeggiare il Capodanno Microsoft era invece impegnata a far causa a Corel. Ebbene si, nel corso degli ultimi giorni Microsoft ha depositato una causa contro Corel presso la Corte Distrettuale della California. L’azienda di Redmond ha accusato la software house canadese di aver copiato le interfacce delle applicazioni andando dunque ad infrangere ben nove brevetti.

Foto di una mongolfiera che ricorda il logo di Corel Draw

Uno dei brevetti chiamati in causa riguarda lo slider impiegato per eseguire lo zoom e presente nell’angolo inferiore destro di Write, Calculate e Show, le applicazioni di casa Corel equivalenti a Word, Excel e PowerPoint.

Foto di un Apple Store

Apple rischia un risarcimento di 862 milioni di dollari

Dopo che una corte statunitense ha stabilito la validità di un brevetto depositato nel 1998 da una fondazione dell’Università del Wisconsin Apple potrebbe essere costretta a un risarcimento di ben 862 milioni di dollari.

Foto di un Apple Store

È esattamente questo quanto annunciato proprio nel corso delle ultime ore dall’agenzia di stampa Reuters e quanto confermato da diverse altre testate a stelle e strisce. Acclarata la paternità del brevetto ora il processo verrà portato avanti per determinare l’eventuale entità del danno.

Foto del logo Samsung su un edificio

Samsung progetta dei suoi smart glass?

Google non è l’unica azienda attualmente presente sulla piazza ad essere impegnata nello sviluppo di occhiali smart. Stando infatti a quanto emerso nel corso degli ultimi giorni Samsung ha depositato a settembre numerosi brevetti facenti riferimento ad occhiali per la realtà aumentata che se effettivamente realizzati dovrebbero essere in grado di funzionalità decisamente ben più avanzate dei Google Glass.

Foto del logo Samsung su un edificio

Leggendo quelle che sono le caratteristiche descritte nei brevetti si potrebbe infatti affermare che gli smart glass concepiti da Samsung siano in qualche modo simili al visore Microsoft HoloLens.

Foto di una donna che regge una lente a contatto

Google, le lenti a contatto smart debutteranno prima del 2019?

Del progetto di Google mirante alla realizzazione di lenti a contatto smart se ne parla a più riprese già da qualche tempo a questa parte. Trattasi di un’iniziativa destinata innanzitutto ai pazienti diabetici in quanto utile per monitorare il livello di zuccheri nel sangue.

Foto di una donna che regge una lente a contatto

Stando tuttavia a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore per vedere arrivare sul mercato il dispositivo smart in oggetto non sarà necessario attendere troppo a lungo. Contrariamente a quanto dichiarato qualche mese fa non sarà necessario aspettare altri cinque anni per poter sperimentare il funzionamento delle lenti a contatto smart di Google. Il loro debutto potrebbe infatti avvenire prima del 2019.

Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Samsung, un nuovo smartwatch con display rotondo

Prossimamente Samsung potrebbe rendere disponibile sul mercato un nuovo smartwatch.

A differenza di quanto proposto sino ad ora dall’azienda sudcoreana si tratterebbe però di un orologio smart caratterizzato da un display rotondo e dunque molto simile a quello che Motorola ha scelto di integrare nel suo Moto 360.

A render nota la cosa è stato il sito web MobileGeeks che ha da poco scoperto l’esistenza di tre nuovi brevetti depositati da Samsung.

Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

Bose si scaglia contro Beats di Apple per violazione di brevetti

A qualche settimana di distanza dalla messa a segno dall’acquisizione di Beats Electronics da parte di Apple l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo si è ritrovata a dover fare i conti con una sorpresa non esattamente gradita quale quella di una causa legale avviata da Bose nei confronti della società fondata da Dr. Dre e da Jimmy Iovine.

L’altro leader nella produzione di strumenti per audiofili ha infatti denunciato Beats per violazione della proprietà intellettuale sulle tecnologie di riduzione del rumore di riproduzione.

Stando a quanto emerso sarebbero stati violati ben 36 brevetti per oltre 50 anni di ricerca e di innovazione nel campo della riproduzione musicale.

A finire sotto accusa sono alcune delle cuffie firmate Dr. Dre, le Beats Studio e le Beats Studio Wireless, poiché violerebbero la proprietà intellettuale di alcune innovazioni presenti nelle in-ear Bose QuietComfort 20 e nelle Bose QuietComfort 20i.

Google cede Motorola a Lenovo per 2,91 miliardi di dollari

Google cede Motorola a Lenovo per 2,91 miliardi di dollari

Google cede Motorola a Lenovo per 2,91 miliardi di dollari

Tra le già numerose acquisizioni messe a segno da inizio anno quella effettuata da Lenovo nel corso delle ultime ore è senza alcun dubbio degna di nota.

Per un valore pari a 2,91 miliardi di dollari Lenovo ha infatti acquisito Motorola Mobility da Google. L’operazione è stata inizialmente annunciata da Reuters come vicina alla chiusura ed è poi stata confermata dallo stesso team di big G mediante la pubblicazione di un apposito comunicato ufficiale.

Il passaggio di mano avviene con 1,41 miliardi di dollari pagati alla chiusura dell’operazione (660 milioni cash e 750 milioni in azioni) e 1,5 miliardi nel giro del prossimo triennio.

Amazon brevetta le consegne predittive

Amazon brevetta le consegne predittive

Amazon brevetta le consegne predittive

Dopo aver introdotto le consegne domenicali, dopo aver lanciato la Spedizione “Mattino” e dopo aver annunciato l’incredibile sistema basato sui Droni Volanti ora Amazon ha deciso di cimentarsi anche con le consegne predittive.

Da un brevetto depositato a dicembre dello scorso anno si apprende infatti che in un futuro non molto lontano il colosso dell’e-commerce potrebbe cominciare a spedire prodotti ancor prima che questi vengano ordinati dai clienti in modo tale da accelerare i tempi di consegna. Il brevetto, intitolato “anticipatory shopping”, illustra una particolare tecnica con cui è possibile iniziare a spedire un prodotto prima che questo venga effettivamente comprato.

Apple pensa a un dock intelligente per sfruttare Siri in tutta la casa

Apple pensa a un dock intelligente per sfruttare Siri in tutta la casa

Apple pensa a un dock intelligente per sfruttare Siri in tutta la casa

In un futuro non troppo lontano forse sarà possibile chiacchierare con Siri non solo dal proprio device iOS ma da qualsiasi posizione della casa.

L’azienda di Cupertino, infatti, ha registrato un brevetto facente riferimento ad un curioso dock mediante il quale dovrebbe esser possibile trasportare la voce dell’oramai ben noto assistente virtuale direttamente in salotto.

Il brevetto si intitola “Smart dock for activating a voice recognition mode of a portable electronic device” ovvero “dock intelligente per attivare la modalità di riconoscimento vocale in un dispositivo elettronico portatile” ed è stato pubblicato proprio nel corso delle ultime ore dall’USPTO.

Nel brevetto Apple descrive un dock dalle sembianze simili a quelle del medesimo articolo per iPhone avente però alcune funzioni aggiuntive rispetto a quanto attualmente disponibile sul mercato.

Apple, energia solare per ricaricare i device iOS e i MacBook

Apple, energia solare per ricaricare i device iOS e i MacBook

Apple, energia solare per ricaricare i device iOS e i MacBook

Attenendosi ad un brevetto emerso online nel corso delle ultime ore nel futuro di Apple potrebbero esserci anche iPhone, iPad, iPod Touch e MacBook ad energia solare o per meglio dire compatibili con i piccoli pannelli solari in commercio.

Nel brevetto, intitolato “Power management systems for accepting adapter and solar power in electronic devices” ovvero “Sistema di gestione energetica per accettare adattatori ed energia solare nei dispositivi elettronici”, viene infatti spiegato come la ben nota azienda di Cupertino stia studiando come rendere la ricarica ad energia solare, la ricarica green, una realtà.

Il brevetto illustra una tecnica mediante la quale poter usufruire dell’elettricità fotovoltaica senza la necessità di ricorrere a costosi convertitori.

Google brevetta una speciale cornice digitale

Google brevetta una speciale cornice digitale

Google brevetta una speciale cornice digitale

Tra gli innumerevoli progetti che Google ha in cantiere potrebbe esserci anche quello relativo alla commercializzazione di una speciale cornice digitale.

Nel corso delle ultime ore è stato infatti scoperto un brevetto depositato da big G martedì 1 ottobre presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office). Il brevetto fa riferimento ad un dispositivo in grado di mostrare le immagini salvate nella memoria intera degli smartphone.

La cornice digitale descritta da Google andrebbe infatti a connettersi alla rete domestica in modalità wireless ricevendo in tal modo gli scatti effettuati con lo smartphone e mostrandoli direttamente senza dover passare per schede di memoria esterne o per fastidiosi cavi USB.

Apple brevetta un sistema per migliorare la durata della batteria

Apple brevetta un sistema per migliorare la durata della batteria

Apple brevetta un sistema per migliorare la durata della batteria

Per quanto amato possa essere l’iPhone porta con sé, sin dal momento del suo esordio sul mercato, un problema di non poco: la durata della batteria.

Non è infatti così insolito vedere proprietari di melafonini armati di caricatori e di altri dispositivi ad hoc mediante cui alimentare il proprio iPhone anche in mobilità.

Apple ha però deciso di porre definitivamente rimedio a tale problematica o almeno questo è quel che a quanto pare potrebbe accadere in futuro.

Apple sta infatti sviluppando un sistema intelligente di consumo delle batteria. Ad illustrarlo è il brevetto intitolato “Power Management For Electronic Devices” sottoposto all’attenzione dell’US Patent And Trademark Office.

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Tempo fa correvano voci inerenti la volontà di Apple di far propria Waze, l’app di navigazione GPS in salsa social, in modo tale da poter offrire un miglior servizio mappe ai propri utenti.

Le cose sono poi andate in maniera diversa: a mettere a segno l’acquisizione di Waze è stata Google e di un eventuale grande passo mediante cui migliorare il sistema di mappe Apple non se ne è saputo più niente.

Da alcune ore a questa parte è però emerso un brevetto Apple per un sistema di navigazione in stile Waze.