Apple ha brevettato gli auricolari intelligenti

Apple ha brevettato gli auricolari intelligenti

Apple ha brevettato gli auricolari intelligenti

Dopo aver lanciato gli EarPods, gli auricolari dal profilo decisamente futuristico in grado di adattarsi in maniera automatica alla maggior parte delle forme dei padiglioni garantendo in tal modo una buona riproduzione ad un prezzo contenuto, Apple potrebbe immettere sul mercato una nuova e ben più avanzata soluzione.

È infatti notizia degli ultimi giorni quella che Apple ha ottenuto la registrazione di un nuovo ed interessante brevetto intitolato “Electronic device and headset with speaker seal evaluation capabilities”, ovvero “Dispositivo elettronico e auricolare con capacità di valutazione dell’isolamento degli altoparlanti”.

Così come lascia intuire lo stesso nome si tratta di un sistema di riproduzione in grado di autoregolare il volume e la qualità del suono in base all’analisi di vari fattori quali, ad esempio, il rumore di fondo, il livello di tenuta all’interno dell’orecchio e molto altro ancora. Trattasi quindi di auricolari intelligenti.

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Apple ha brevettato un sistema di navigazione in stile Waze

Tempo fa correvano voci inerenti la volontà di Apple di far propria Waze, l’app di navigazione GPS in salsa social, in modo tale da poter offrire un miglior servizio mappe ai propri utenti.

Le cose sono poi andate in maniera diversa: a mettere a segno l’acquisizione di Waze è stata Google e di un eventuale grande passo mediante cui migliorare il sistema di mappe Apple non se ne è saputo più niente.

Da alcune ore a questa parte è però emerso un brevetto Apple per un sistema di navigazione in stile Waze.

iWatch registrazione nome Russia brevetto batteria ricurva

Apple registra il marchio iWatch e brevetta una batteria curva

iWatch registrazione nome Russia brevetto batteria ricurva

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni sull’iWatch il nome assegnato per convenzione allo smart watch di Cupertino potrebbe presto diventare realtà.

Dalla Russia, infatti, giungono alcuni report secondo cui Apple avrebbe già provveduto ad effettuare la registrazione del marchio presso il Rospatent, il servizio federale russo per la protezione della proprietà intellettuale.

L’indiscrezione, è però opportuno sottolinearlo, non ha ancora trovato alcuna conferma diretta ragion per cui è necessario prenderla con le pinze anche perché se si tiene conto del classico modus operandi di Apple è davvero molto raro che l’azienda si esponga a tal punto per un prodotto che non è stato ancora presentato.

In passato, infatti, Apple ha registrato i marchi dei suoi dispositivi sfruttando società controllate o create ad hoc così come nel caso dell’iPad per il quale si era venuta a formare la IP Application Development Limited (IPAD ltd).

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Apple VS Samsung: a rischio le importazioni USA di iPhone e iPad

Apple VS Samsung bloccata importazione USA primi modelli iPhone e iPad

Stando a quanto deciso dalla International Trade Commission in merito ad un contenzioso tra Apple e Samsung tra non molto i vecchi prodotti appartenenti alla linea iPhone e iPad non potranno essere più importanti negli Stati Unti.

Così come già verificatosi in diverse altre occasioni la vicenda verte su un brevetto Samsung e sulla presunta violazione dello stesso da parte di Apple.

Alcuni vecchi modelli di iPhone, tra cui il 4 e il 3GS, e di Pad, tra cui il primissimo modello e il 2 3G, violerebbero il brevetto di Samsung inerente le funzionalità delle reti mobili CDMA.

Tale brevetto è stato però indicato da più fonti come una registrazione standard ed essenziale per il funzionamento delle reti UMTS (FRAND) ragion per cui la sudcoreana sarebbe tenuta a fornire la relativa licenza a tutti i player attualmente presenti sul mercato.

Windows Phone brevetto scattare foto comandi vocali

Windows Phone, la fotocamera del futuro si userà con i comandi vocali

Windows Phone brevetto scattare foto comandi vocali

I prossimi smartphone basati sul sistema operativo mobile Windows Phone potrebbero essere dotati di una funzionalità inedita e decisamente interessante grazie alla quale utilizzare la fotocamera mediante comandi vocali.

La notizia ha cominciato a circolare in rete quando qualche giorno fa l’Ufficio brevetti e Marchi degli Stati Uniti ha pubblicato un brevetto presentato da Microsoft nel 2011 e facente riferimento ad una tecnologia grazie alla quale scattare foto senza dover per forza di cose interagire direttamente con lo schermo del dispositivo in uso.

Per descrivere il brevetto Microsoft ha utilizzato un ipotetico smartphone del futuro con due sensori di prossimità in grado di emettere e ricevere un segnale ad infrarossi.

Nella parte posteriore del device oltre alla lente della fotocamera e al flash è presente anche un fotodiodo impiegato per determinare la distanza degli oggetti inquadrati ed il pulsante della fotocamera può essere a singola azione o a doppia azione.

L’invenzione di Microsoft permetterebbe di far fronte all’indesiderato effetto “mosso” con cui spesso ci si ritrova ad avere a che fare con le foto scattate.

Google smart watch brevetto

Google smart watch, depositato un nuovo brevetto

Google smart watch brevetto

I Google Glass, oramai lo abbiamo ripetuto milioni di volte, sono gli innovativi e futuristici occhiali per la realtà aumentata che big G lancerà sul mercato nel corso dei prossimi mesi.

Unitamente ai rivoluzionari occhiali Google potrebbe avere in programma di commercializzare un ulteriore device indossabile, uno smart watch chiamato per convenzione Google Time.

Questa non è la prima volta che si parla delle presunte intenzioni di big G di realizzare un orologio intelligente.

Nelle scorse settimane, infatti, hanno cominciato a circolare in rete alcune indiscrezioni a riguardo.

Di conferme ufficiali, però, sino a questo momento neanche l’ombra.

Google realtà aumentata gps

Google, la realtà aumentata a portata di sterzo

Google realtà aumentata gps

Durante gli ultimi giorni Google ha depositato presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) un brevetto decisamente interessante che descrive una nuova tecnologia in grado di combinare i sistemi di realtà aumentata con quelli dedicati alla navigazione GPS per le automobili.

Il brevetto è intitolato “Panoramic images within driving directions”, vale a dire immagini panoramiche all’interno di indicazioni stradali, ed al momento è ancora poco chiaro come big G intenda sfruttare la nuova proprietà intellettuale ma tenendo conto delle immagini illustrative ed utilizzando un po’ di immaginazione non è poi così difficile fare alcune valide ipotesi sul suo impiego.

Sfruttando differenti sistemi di navigazione ed utilizzando modelli 3-D, video live, video a 360 gradi e immagini, il percorso potrebbe essere mostrato su un display heads-up e proiettato quindi sul parabrezza.

iPad mini non è un marchio registrabile

iPad mini, Apple non può registrare il marchio

iPad mini non è un marchio registrabile

L’iPad mini, la versione ridotta del tablet di Apple che oramai da tempo spopola sul mercato, non è un marchio registrabile, almeno non al momento, e la motivazione è riconducibile al fatto che la dicitura “mini” fa riferimento ad una caratteristica descrittiva del prodotto.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore l’USPTO (United States Patent and Trademark Office), l’ufficio che rilascia i brevetti ed i marchi depositati negli Stati Uniti, ha rifiutato la domanda di brevetto di Cupertino, fatta ad ottobre dello scorso anno, proprio per la motivazione in questione aggiungendo inoltre che la registrazione del marchio iPad mini avrebbe potuto creare non poca confusione considerando il fatto che la stessa Apple possiede anche il marchio iPad.

Apple brevetta iPhone schermo AMOLED tondeggiante avvolgente

Apple brevetta un iPhone con uno schermo a 360°

Apple brevetta iPhone schermo AMOLED tondeggiante avvolgente

L’iPhone del futuro potrebbe essere decisamente ben diverso da quello al quale siamo abituati e le modifiche, a quanto pare, andrebbero ben oltre l’utilizzo di un materiale differente per la scocca, al colore della stessa, alle componenti hardware o, ancora, alle dimensioni dello schermo.

Un recente brevetto sottoposto da Apple all’US Patent & Trademark Office fa infatti riferimento ad un nuovo tipo di iPhone davvero singolare.

Nel brevetto, intitolato “Electronic device with wrap around display”, che in italiano sta a significare dispositivo elettronico con display avvolgente, viene illustrato un iPhone dallo schermo AMOLED ricurvo avvolto attorno alla superficie frontale e posteriore del dispositivo.

Lo schermo, quindi, andrebbe a ricoprire l’intera superficie risultando utilizzabile sia sul fronte sia sul retro a seconda dello scopo e delle preferenze.

Per poter funzionare in maniera corretta lo schermo AMOLED dovrebbe essere collegato ad appsoiti circuiti e sensori in grado di determinare la direzione di presa dell’utente, un risultato questo che potrebbe essere ottenuto servendosi di rilevatori di mimica 3D.

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Apple, in Cina accusata di plagio per Siri

battaglia legale Apple Cina denuncia Siri Xiao i Robot

Quello che Apple sta attraversando in Cina non può essere descritto esattamente come un bel momento: una società del paese asiatico ha infatti denunciato Cupertino per la presunta violazione di un brevetto riguardante Siri.

La denuncia, nello specifico, proviene da Zhi Zhen Network Technology, una società che nel 2004 ha prodotto l’assistente vocale Xiao i Robot e lo ha poi brevettato nel 2006.

A detta del gruppo cinese Apple avrebbe copiato il sistema in questione inserendolo poi in maniera indebita in iOS.

Si Weijiang, avvocato che rappresenta Zhi Zhen, ha infatti dichiarato che La società chiede ad Apple di cessare la produzione e vendita di prodotti che usano i suoi brevetti, non appena la violazione sarà confermata comunicando inoltre che non viene esclusa la possibilità che in futuro venga richiesto un corrispettivo.

A dimostrazione della tesi della società circola in rete, già da qualche tempo a questa parte, un video, visionabile dopo il salto, che mostra le caratteristiche di Xiao i Robot su un device Android.

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

Jeff Bezos brevetta il tablet del futuro

Brevetto tablet futuro Jeff Bezos

In un futuro probabilmente non molto lontano i tablet e gli e-reader saranno dei “semplici” display utili a veicolare informazioni verso l’utente e privi di intelligenza, caratteristiche queste che potrebbero segnare una vera e propria rivoluzione del concetto di mobilità.

A pronosticare questa nuova visione del settore mobile è stato Jeff Bezos, il CEO di Amazon, che proprio nel corso degli ultimi giorni ha depositato un brevetto presso l’ufficio brevetti USA che risulta sicuramente degno di nota per la forte carica innovativa che lo contraddistingue.

Il brevetto, archiviato con numero  20130069865, va a delinare un nuova funzione per i tablet del futuro trasformandoli in periferiche di un’unità intelligente centrale sia in termini di accesso alle informazioni sia in fatto di energia.

Sony brevetto occhiali realtà aumentata

Anche Sony pensa ad un paio di occhiali per la realtà aumentata

Sony brevetto occhiali realtà aumentata

Il fatto che l’arrivo sul mercato, ormai sempre più prossimo, dei Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di big G, abbia spalancato le porte al mondo dei dispositivi smart indossabili è indubbio così come lo è anche il fatto che un sempre maggior numero di aziende sta pensando di dare il proprio contributo, piccolo o grande che sia, in tal senso.

Google a parte, i principali esempi sono Apple, che secondo voci di corridoio si sta preparando alla commercializzazione dell’iWatch, Samsung, che ha fatto sapere di essere al lavoro su uno smart watch, e LG, che secondo i rumors sarebbe pensando ad un anti Google Glass e ad un orologio intelligente.

Da alcune ore a questa parte, però, ha iniziato a circolare in rete la notizia secondo cui anche Sony starebbe considerando la realizzazione di un proprio paio di occhiali per la realtà aumentata.

Stando a quanto emerso risulta infatti che questo 21 marzo Sony ha depositato, presso l’ufficio brevetti degli Stati Uniti, un brevetto riguardante una periferica chiamata Head Mounted Display, tradotto letteralmente “schermo posizionato in testa”, che ricorda molto i Google Glass di big G.

Google Glass brevetto domotica

Google Glass, utilizzarli per controllare gli oggetti di casa

Google Glass brevetto domotica

I Google Glass, oramai lo sappiamo, non potranno essere utilizzati dai consumatori prima del prossimo anno quando, appunto, gli occhiali per la realtà aumentata di Google faranno la loro comparsa sul mercato.

Frattanto, però, big G è al lavoro per cercare di offrire ai propri futuri clienti il maggior numero di features una volta che i tanto chiacchierati occhiali avranno fatto il loro debutto ufficiale.

Tra le varie funzionalità che andranno a caratterizzare i Google Glass e che abbiamo avuto modo di apprendere a più riprese qui su Geekissimo, gli occhiali per la realtà aumentata di big G saranno caratterizzati anche da alcune funzioni in grado di portare la domotica ad un livello tutto nuovo.

Google smart watch

Google è al lavoro su uno smart watch Android

Google smart watch

A quanto pare a pensare al lancio di uno smart watch non sono soltanto Apple, così come si vocifera da qualche tempo a questa parte, e Samsung, come confermato dagli stessi piani alti dell’azienda, ma, stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili, anche Google.

Ebbene si, dopo i Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata, e la Talking Shoe, la scarpa da ginnastica intelligente, parlante e capace di reagire ai movimenti dell’utente, big G è pronta a far discutere di sé con lo sviluppo di un orologio intelligente, un obiettivo questo che nel corso degli ultimi mesi sembra essere diventato una vera e propria mania per i colossi dell’IT.

Una fonte, naturalmente anonima ma molto vicina ai piani alti dell’azienda, ha infatti riferito alla redazione del Financial Times che anche Google è al lavoro su uno smart watch.

Il team scelto per la realizzazione dell’orologio intelligente non sarebbe però lo stesso dei Google Glass bensì quello di Android.

L’informazione in questione porta, in maniera inevitabile, a pensare che i tempi di sviluppo e di produzione del nuovo fantomatico super gadget possano essere nettamente inferiori a quelli dei Google Glass e che, ovviamente, lo smart watch di big G sarà soggetto ad una profonda integrazione con tutti gli altri device basati sul sistema operativo mobile del robottino verde.