Rimborso di Windows su nuovi PC, parte la class action italiana


Quando si acquista un nuovo PC con Windows preinstallato, prima di iniziare a usare il sistema operativo è necessario accettare un contratto di licenza, è risaputo. Meno noto è che questo contratto di licenza può essere rifiutato e che, in teoria, si può richiedere il rimborso per la copia OEM di Windows acquistata ma non utilizzata. In teoria, appunto.

In Italia, richiedere il rimborso di Windows è quasi impossibile. E benché l’EULA del sistema operativo parli chiaro, sia Microsoft che i costruttori di PC sembrano ostacolare in tutti i modi l’invio di rimborsi agli utenti. Ecco il motivo che ha spinto l’ADUC (l’associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) a depositare preso il Tribunale di Milano l’atto di citazione per una class action contro il colosso di Redmond.

Oracle cita Google per violazione dei brevetti Java: una vittoria per Microsoft?

Se anche in questi roventi dì estivi non avete mancato di seguire le cronache provenienti dal mondo informatico, sarete sicuramente a conoscenza del fatto che Oracle, l’azienda che all’inizio dell’anno ha acquisito Sun e tutti i suoi prodotti di punta (OpenOffice, MySQL, ecc.), ha citato in giudizio Google per una presunta violazione di brevetti riguardanti il software Java integrato in Android.

Il gigante dei motori di ricerca, dal canto suo, ha già fatto sapere che la causa non ha alcuna ragion d’essere in quanto Android non usa Java bensì una tecnologia compatibile denominata Dalvik, ma la cosa andrà sicuramente per le lunghe. E in tutto questo marasma, potrebbe esserci qualcuno pronto a godere alle spalle dei due duellanti. Chi? Ma ovviamente lei, mamma Microsoft!

Mininova ha scelto di rimuovere tutti i Torrent illegali

Mininova rimuove tutti i torrent illegali

Dopo tanti guai, e lo spiraglio di una possibile soluzione, non c’è stato niente da fare: Mininova ha dovuto prendere una grave decisione, una decisione che senza dubbio influenzerà tutto il mondo del p2p, oltre ovviamente la composizione e lo stesso indice di gradimento della sua community: la rimozione, totale ed irreversibile, di tutti i torrent considerati illegali. Una scelta dovuta per evitare la chiusura e pesanti sanzioni, ma che lascia l’amaro in bocca ai tanti utenti che utilizzavano Mininova abitualmente od occasionalmente.

Street View non viola la privacy, Google vince la causa

E’ ufficiale, Aaron e Christine Boring non hanno subito alcun danno alla privacy. Google ha vinto la causa intentata dai due coniugi che si erano sentiti offesi dal trovare su StreetView la foto della propria abitazione ripresa dalle pronte telecamerine a bordo delle auto di BigG.

La vicenda, venuta a galla qualche tempo fa con la denuncia dei coniugi, ha trascinato Google in tribunale con l’accusa di violazione della privacy e della proprietà privata.

111 milioni di dollari per violazione di copyright, il tragico epilogo della vicenda TorrentSpy

Vi avevamo parlato qualche tempo fa della chiusura del torrent tracker TorrentSpy, a seguito della battaglia legale intrapresa contro la MPAA nel 2006, quando il sito era giunto all’apice del successo ed un giudice federare ordinò di rendere disponibili tutti i dati relativi alle attività dei propri utenti.
La chiusura del sito non ha comunque interrotto il corso giudiziario, anzi, ieri è stata pronunciata la sentenza ufficiale, che condanna Torrent Spy a pagare 111 milioni di dollari.

Nonostante il servizio non ospitasse fisicamente sui propri server materiale protetto da copyright, ne facilitava lo scambio tramite la sua rete. Questo per i giudici è stato abbastanza per condannare TorrentSpy al pagamenti di 30.000$ per ognuna delle 3.699 instanze di violazione di copyright presentate nel corso del processo.