chrome os
Sono davvero queste le prime immagini di Google Chrome OS?
E’ recente la notizia di questo prossimo arrivo nel campo dei sistemi operativi. Già circolano le prime voci di corridoio sul nuovo prodotto made in google, alcune si riveleranno esatte, o quanto meno vicine alla verità, altre, invece, saranno inesorabilmente ricordate come le previsioni sbagliate di un Nostradamus impazzito. Fatto sta che però, giuste o sbagliate che siano, queste previsioni affascinano.
Ecco perché, incurante delle opportune sicurezze, vi mostro quelle che dovrebbero essere le prime foto di Chrome OS. Non me ne vogliate se questi primi scatti si riveleranno essere frutto della mente scherzosa e vogliosa di fama di un tizio con discrete conoscenze in photoshop ed una bravura innata nell’emulare lo stile di google. A voi l’ardua sentenza.
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Google Chrome OS immune ai virus?!
Bruce Schneier, guru della sicurezza e fondatore di BT, interpellato sull’annuncio del nuovo sistema operativo di Google ha scherzato sul post apparso ieri sul blog ufficiale del colosso americano, in particolare la frase che non ha convinto è stata:”so that users don’t have to deal with viruses, malware, and security updates.”
Schneier senza mezzi termini ha affermato che si trattasse di un idiozia, ed in un intervista rilasciata a Pcworld ha dichiarato che:”creare un sistema operativo che è immune ai virus è stato dimostrato matematicamente decenni fa, è impossibile, certo non tecnologicamente impossibile, ma sarebbe come affermare che 2+2=3”.
Google Chrome OS: compiliamo la nostra lista dei desideri

- Web 2.5: Google Gears è bello, utilissimo. Le “scorciatoie” del browser Chrome idem, ma vogliamo di più. La prima cosa che ci aspettiamo da un sistema operativo creato da “big G” è la perfetta sincronizzazione tra applicazioni on-line ed applicazioni off-line. Tanto per intenderci, ci piacerebbe vedere un’interfaccia utente di Gmail in grado di funzionare anche senza connessione ad Internet e, soprattutto, un sistema di archiviazione automatico che ci permetta di conservare su dispositivi fisici – che possiamo toccare NOI e non solo i fortunati dipendenti di Google – tutti i messaggi che abbiamo inviato e/o ricevuto. Lo stesso discorso, come accennato, dovrebbe estendersi a tutti i servizi del gigante di Mountain View.