CD/DVD illeggibili: quattro simpatici modi per riciclarli

Non saranno ancora apostrofabili come supporti obsoleti ma, proprio come i floppy disk, anche i CD e i DVD, quelli non più servibili, possono essere riciclati in maniera simpatica ed originale anziché essere gettati nel cestino.

Di seguito trovate quattro curiose idee provenienti dall’inesauribile Instructables. Provate quelle che più vi ispirano e non dimenticate di suggerircene di nuove.

Blocco note

Un simpatico blocco note da veri geek. Per crearlo, basta incollare due dischetti tra loro (con facciate opposte), fissarli agli estremi di un bastoncino di legno (o plastica), inserire dei foglietti nello spazio vuoto e piazzare il tutto su altri 4 CD/DVD incollati tra loro. La procedura completa è illustrata dettagliatamente nel video che segue:

Occorrente: 16 CD/DVD; 2 viti; 2 cuscinetti; colla; 1 bastoncino di legno o plastica spesso 11cm; 12 foglietti misuranti 9x3cm.

Tre nuovi scherzetti informatici per spaventare amici e colleghi

Dobbiamo ammetterlo, i consigli che ci avete dato in occasione del nostro post sui tre scherzetti informatici per spaventare amici e colleghi sono stati davvero geniali, al limite della diabolicità più pura.

Ecco il motivo per cui abbiamo deciso di fare questo articolo in cui elencare per benino i tre migliori scherzi informatici segnalati da voi, carissimi amici geek. Però non crediate che sia finita qui: abbiamo ancora una tremenda fame di burle, e gli unici che possono placare il nostro appetito siete voi. Divertitevi e… fatevi sotto!

Desktop fittizio (segnalato da PAP8)

In cosa consiste: in uno sfondo del desktop comprendente delle icone che, quando sostituite a quelle “reali”, faranno uscire fuori di testa la vittima dello scherzo che non riuscirà ad accedere ai suoi programmi preferiti e alle sue cartelle personali.

Come si realizza: nulla di più semplice. Si nasconde la taskbar di Windows (click destro sulla taskbar > Proprietà > Nascondi automaticamente > OK), si crea uno screenshot del desktop (tasto STAMP e “incolla” in qualsiasi editor d’immagini), lo si imposta come sfondo, si crea una nuova cartella e ci si trascinano tutte le vere icone dentro.

Come si annulla: cambiando sfondo e tirando fuori le icone “reali” dalla cartella creata per fare lo scherzo.

Quanto sono sicuri i dati che salviamo su CD e DVD? Iniziate a tremare…

Quanto sono sicuri i dati che ogni giorno salviamo su CD e DVD? È proprio a questa domanda a cui Adrian Kingsley di ZDNet ed Adrian Wong di TechARP hanno cercato di dare una risposta, ottenendo risultati che – francamente – qualche brivido di terrore ce l’hanno procurato.

Il primo test, se così lo vogliamo chiamare, ha visto Wong alle prese con la sua collezione di CD (perfettamente conservata in un posto poco illuminato e asciutto) risalente a 7-9 anni fa. Risultato: circa il 10% dei dischi è risultato illeggibile, qualcuno del tutto, altri solo in parte.

I CD più malconci sono risultati essere quelli più recenti risalenti al 2002 e, udite udite, la marca dei supporti ha fatto al differenza quanto una goccia di sudore sulla fronte di Steve Ballmer: i tanto “blasonati” dischi targati “Kodak” hanno fatto registrare un tasso di danneggiamento pari a quello dei dischi “pinco pallino” dal prezzo decisamente più ammiccante.

Ma allora dobbiamo davvero preoccuparci? Almeno il 10% dei nostri dati salvati su CD/DVD è destinata a scomparire?

Le 10 peggiori assurdità informatiche della storia del cinema

Assistere ai prodigi frutto della fusione tra cinema e tecnologia può essere uno dei massimi piaceri della vita, ma purtroppo le cose non vanno sempre nel verso giusto. E noi geek lo sappiamo meglio di chiunque altro.

Nelle produzioni di Hollywood capita davvero troppo spesso di vedere computer e persone interagire in maniera pressoché ridicola, con frasi, mezzi e tempi che esulano da qualsiasi concetto di plausibilità e ci sarebbero milioni di esempi da fare in questo senso. Ne volete qualcuno al volo?

Bene, allora eccovi servite le 10 peggiori assurdità informatiche della storia del cinema… e dopo non diteci che non vi avevamo avvertiti!


10. Johnny Mnemonic (1995): in questo film di fantascienza, il corriere-dati Keanu Reeves è stato ingaggiato per trasportare software illegale in una bolla di memoria inserita chirurgicamente nel suo cervello. Ad un certo punto rischia la vita perché porta 320GB di dati al posto di 160GB, il massimo consentito dalla sua… capienza. Senza parole.


9. Independence Day (1996): in questa celeberrima pellicola, anch’essa fantascientifica, Jeff Goldblum riesce a “bucare” il sistema di una navicella aliena utilizzando un Mac PowerBook connesso alla base extraterreste… attraverso la porta parallela per le stampanti.

Verificare la frequenza di utilizzo di un’applicazione con XP Run Count Editor

Durante la propria vita informatica, spesso ci si è posti una domanda simile a “quante volte ho avviato tale applicazione su questo computer?”. Browser, word processor, image editor, email client, antivirus, utility, IM client… Solamente alcune delle categorie di software maggiormente impiegate. Windows, naturalmente, tiene tutto sotto controllo, ma reperire questi dati è una procedura alquanto ignota.

A farne pesca grossa, invece, ci pensa l’utility che consigliamo oggi, denominata XP Run Count Editor, grazie alla quale sarà possibile ottenere una precisa stima del numero di avvii delle applicazioni delle quali si desidera prender coscienza.

Utilizzare il proprio editor preferito per visualizzare il codice delle pagine su Firefox

firefox editor

Brutto vizio (o, meglio, ottima abitudine), sbirciare il sorgente delle pagine web. Spesso a scopo didattico, talvolta con fini meno benevoli, quest’azione è molto utilizzata da webmaster apprendisti e/o professionisti. Un impiego decisamente più ludico è ne è stato fatto con i geek game, giochi individuali che consentono di misurare la qualità delle tecniche di hacking note.

Oggi segnaliamo una procedura geek per sostituire il code viewer predefinito di Firefox con un text editor diverso a proprio piacimento. Per far ciò sarà necessario intervenire sulle impostazioni sensibili di Firefox, richiamando un pannello di controllo interno che permette di modificare moltissime impostazioni.

Cultura Geek: l’origine di 10 nuovi termini geek

Anche se grazie alla TV nostrana rischiamo tutti un’overdose da cultura, oggi abbiamo deciso di proporvi il seguito di un post di qualche mese fa, quello inerente all’origine di alcuni fra i termini geek più utilizzati.

Questa volta le parole sono dieci, forse meno diffuse rispetto a quelle viste in precedenza ma comunque indispensabili per l’attività, lavorativo o ludica che sia, di ogni buon geek. Pronti? Si comincia!
  • Astroturfing: in linea di massima, si tratta della propaganda che spinge i consumatori ad acquistare un determinato prodotto e/o ad aderire ad una determinata iniziativa attraverso la circolazione di false impressioni positive. Si usa particolarmente quando queste false impressioni positive vengono veicolate sulla grande rete. L’origine del termine è inglese e non è altro che un gioco di parole riferito al marchio di erba artificiale “AstroTurf”.
  • Bliki: blog realizzato con il supporto del Wiki (“veloce” in lingua hawaiana), sistema attraverso cui i contenuti delle pagine possono essere modificati ed integrati da qualsiasi persona abbia accesso ad esse (talvolta solo se registrati e/o facenti parti di un determinato gruppo). Registra tutte le modifiche effettuate e permette di tornare allo stato precedente di un testo in qualsiasi momento.

Tre scherzetti informatici per spaventare amici e colleghi

Noi geek, false modestie a parte, quando ci mettiamo d’impegno sappiamo essere dei veri bastardi fino al midollo, soprattutto quando ci sono di mezzo amici petulanti e colleghi di lavoro antipatici.

Ebbene, oggi noi di Geekissimo abbiamo deciso di fornirvi la vostra dose quotidiana di malvagità proponendovi tre terribili scherzi informatici che faranno andare in panico tutti coloro che non hanno troppa dimestichezza con il mondo dei PC. Eccoveli elencati per benino.

Finto Virus (solo XP)

virfCos’é: un semplice script che finge di disabilitare i servizi di Windows (momentaneamente), di cancellare i file di sistema e che riavvia continuamente il computer.

Come si avvia: basta aprire un qualsiasi editor di testo, incollare al suo interno la porzione di testo specificata nel “Method 2” di questa pagina, salvare il tutto con estensione “.bat” ed avviare il file creato.

Come si ferma: per fermare lo script occorre recarsi nel menu “start > esegui…”, digitare il comando “shutdown -a” e premere il tasto Invio.

Linux raggiunge l’88.6% di diffusione… nel mercato dei supercomputer

tux

Probabilmente nemmeno i sogni più audaci di Linus Torvalds avrebbero contemplato qualcosa del genere, ma Linux ha raggiunto una fetta di mercato dell’88.6%. Ok, è vero, ci riferiamo solo alla nicchia rappresentata dal mondo dei supercomputer, ma il dato è ugualmente interessante da analizzare.

Il motivo? Basta dare uno sguardo alla classifica dei computer più potenti al mondo per capirlo. Il sistema del pinguino anima i dieci cervelli elettronici più potenti della Terra e, visto che in questo campo non si bada tanto al risparmio, la spiegazione di questa supremazia può essere soltanto una: Linux riesce a “spremere” meglio di qualsiasi altro OS i supercomputer e, al contempo, garantisce un livello di stabilità più che invidiabile.

Per la cronaca, nella classifica dei sistemi più utilizzati nel mercato dei “computeroni”, seguono: gli ibridi Unix/Linux con una fetta di mercato del 5.8%, AIX di IBM con il 4.4%, Windows HPC (High-Performance Computing) con l’1% e BSD che è presente su una sola macchina della graduatoria.

Wikipedia in versione cartacea: passi verso l’utopia

wikipedia libro 1

L’articolo di oggi è improntato su una curiosità davvero molto interessante. Tutti i lettori hanno idea della vastità di Wikipedia, l’enciclopedia libera per antonomasia: la versione italiana, con 580298 voci registrate, è nettamente inferiore all’immensa e in continua espansione versione inglese, ormai prossima al terzo milione di lemmi (2924467, per i pignoli).

Una stima matematica piuttosto precisa ha stabilito che lo scibile disponibile su Wikipedia (EN) è quantificabile in 954 volumi dell’Encyclopædia Britannica. Per assunto, ogni volume è da intendersi di 500 pagine, due colonne per pagina, 80 righe per colonna, 50 battute per riga, per un totale di 8 milioni di caratteri per tomo. Beh… A stamparla, una simile opera! Eppure, qualcuno l’hafatto (in minima percentuale, come vedremo dopo il break).

Floppy Disk: tanti simpatici modi per riciclarli

floppy

I floppy disk hanno fatto il loro corso, bisogna rassegnarsi. Questo però non vuol dire che dobbiamo impacchettare i nostri storici compagni di lavoro e svago e gettarli in un cestino. Anzi. La nostra “missione”, da bravi geek, è proprio quella di reinventare quei mitici dischetti e donargli una nuova vita.

Come riuscirci? Beh, date un’occhiata a quanto scritto di seguito e fatevi un’idea. Magari un po’ pazza, ma fatevela.

Blocco Note

È vero, siamo geek, ma il supporto cartaceo rimane sempre l’ideale per appuntare informazioni al volo. Eccovi quindi servito un portentoso blocco note realizzato con l’ausilio di soli due floppy disk (per la copertina anteriore e posteriore), una decina di fogli di carta ritagliati su misura, una foratrice per praticare dei fori sui fogli di carta in corrispondenza dei pertugi presenti sui floppy e delle strisce di plastica per legare il tutto (sostituibili con del fil di ferro o delle graffette piegate). Qui sopra il video con la guida passo passo.

Disastri Informatici Top 5. Voi quali ritenete i peggiori?

disastri informatici

Da Microsoft a Google, passando per Skype ed eBay, nessuno è perfetto. Anzi. A volte le aziende operanti nell’IT ne combinano di così grosse che non è difficilissimo stilare una lista con alcuni dei peggiori disastri informatici entrati nella storia.

Di seguito ne trovate cinque, un piccolissimo esempio di quanto è accaduto in tutti questi anni (e continuerà ad accadere), e vi possiamo garantire che non si è salvato proprio nessuno. Preparatevi a mantenere le mascelle per lo shock!

1995: dichiarazioni sballate e i dati fiscali degli americani su piazza

  • La storia di Intuit MacInTax, uno dei più bacati software per la redazione delle dichiarazioni dei redditi, ha dell’incredibile. Nel marzo del ’95 venne scoperto perfino un bug che consentiva a chiunque di collegarsi con il computer centrale della Intuit e consultare i dati di chi aveva utilizzato il programma.
  • Motivi e soluzioni: semplice, un rimborso ai contribuenti per tutte le dichiarazioni dei redditi errate spedite al Fisco USA.

I 10 maggiori fallimenti informatici del decennio secondo il Time. Siete d’accordo?

time

Ci vuole davvero una descrizione più approfondita per una delle classifiche più interessanti ed attese degli ultimi anni?

Non crediamo proprio, quindi tuffiamoci immediatamente nel mondo dei 10 maggiori fallimenti informatici del decennio secondo il Time. Le sorprese non mancano, ve lo possiamo assicurare, ma non vogliamo anticiparvi nulla. Buona lettura.
  1. Windows Vista: lento, esoso nelle richieste hardware, innovativo quanto una canzone di Al Bano e pieno zeppo di programmi inutili. Con questo palmares di critiche piovute da più parti era inevitabile che il successore di XP si piazzasse al primo posto di questa poco lusinghiera classifica. D’altronde i numeri parlano chiaro: allo stato attuale, secondo “Net Applications”, Vista è presente solo sul 24% dei computer, contro il 62% di Windows XP ed il 9% di Mac OS X.

Filosofia Geek: l’Università messa al muro dal Web. Estinzione degli atenei nei prossimi dieci anni?

Cari lettori, oggi esordiamo con un caso di filosofia geek decisamente interessante, specialmente per noi geeks che ancora siamo nel mezzo del cammin dei nostri studi. Secondo un docente d’oltreoceano, le università, i grandi atenei che conosciamo oggi, potrebbero restare un ricordo, immagini sui libri di storia o su qualche album di Flickr. Su qualche sito Web, insomma: dovrebbero essere proprio questi ultimi a rendere inutili quelle grandissime strutture.

La teoria, in fondo, è interessante e non troppo utopica, se osservata da un punto di vista squisitamente geek. La situazione diventerebbe scottante, però, se la premonizione si realizzasse in dieci anni. Urge, quindi, qualche dettaglio in più.