Amazon prepara gli utenti all’apocalisse: arriva la sezione Zombie Apocalypse Supplies

È arrivata l’era degli zombie. Videogames, libri, telefilm, film e applicazioni per i dispositivi mobili, ci permettono di vivere continue apocalissi in cui i morti viventi si riversano sulla terra, se siete fan di The Walking Dead saprete sicuramente di che cosa stiamo parlando.

Si tratta, ovviamente, di finzione anche se le creature affamate di carne viva sono davvero ben fatte. Ormai lo zombie viene strumentalizzato come mezzo per ottenere successo, visto che le persone impazziscono letteralmente per la tematica. Forse, c’è un eccesso di questi contenuti splatter, violenti, ma potrebbero prepararvi per una reale invasione. E se gli zombie attaccassero davvero le nostre case? Non dovete preoccuparvi, Amazon vi offre tutto il necessario per combattere una guerra del genere!

Private Outlet oscurato dall’Antitrust, ingannati una moltitudine di utenti italiani

Private Outlet oscurato dall'Antitrust

Oscurato a causa di gravi ed invasivi comportamenti nei confronti dei consumatori italiani il sito web Private Outlet, molto noto nel mondo del commercio elettronico, è giunto all’attenzione dell’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza (AGCM) che lo ha messo completamente, almeno per il momento, fuori gioco risultando ora irraggiungibile dagli internauti del Bel paese tramite il sequestro di tutti i domini ad esso relativi.

Il blocco è scattato il 12 Marzo scorso, data a partire dalla quale l’AGCM ha obbligato i molteplici provider italiani a bloccare tutti gli accessi alla piattaforma di e-commerce ed il motivo, stando a quanto dichiarato nel corso delle ultime ore, risulta imputabile all’aver diffuso contenuti idonei ad indurre in errore i consumatori in merito alla disponibilità dei prodotti offerti in vendita.

Amazon punta ad acquistare BuyVip

Amazon, il noto shop online americano, sta puntando ad allargare i propri orizzonti, puntando ad altre realtà dello shopping online. Apriamo il mese di ottobre con una notizia che sicuramente farà molto più piacere agli amici spagnoli, ma che comunque, apre uno scenario sicuramente preventivabile e che anche noi italiani, accogliamo con gran piacere. Il mese di ottobre, infatti, per gli spagnoli si apre con la notizia che Amazon, sta puntando ad acquistare il noto portale BuyVip.

BuyVip nell’anno 2009, ha contato un fatturato in aumento e quindi ottime possibilità per il 2010. Evidentemente non è stato così. Amazon punta ad acquistare il sito per un totale di 80milioni di euro, cifra che sicuramente farebbe gola a molti ma che BuyVip ancora non ha confermato come prezzo di vendità.

Kwedit, compra online e paga di persona

Lanciato il 3 febbraio 2010, presto sicuramente ne sentirete parlare ancora più assiduamente. Kwedit è il primo sito di vendita online che offre come metodo di pagamento quello personale. Lo slogan del sito è: “Compri OnLine e Paghi Offline“. Kwedit è una community dove è possibile vendere i propri oggetti direttamente online, come siamo soliti fare ora con Ebay. Al contrario di Ebay, però, Kwedit non prevedete come forma di pagamento Paypal o postepay o bonifico bancario.

L’unico modo per poter pagare l’oggetto è quello di pagarlo di persona incontrando il venditore oppure, affidandosi ad uno dei negozi in partner con il sito. Attualmente, non è molto sfruttato in Italia, sicuramente può essere un buon punto di inizio per una nuova tipologia di vendita dei propri oggetti online.

Crea il tuo e-commerce con WordPress

Simplecart

Molte volte abbiamo parlato di WordPress semplicemente come CMS per la creazione di Blog personali o aziendali. WordPress si presta ottimamente, anche per la creazione di siti personali, senza necessariamente avere un blog. Sono tanti i plugin che aggiungono funzioni e particolari chicche che ci permettono di sfruttare al meglio il core di questo cms. WordPress può essere utilizzato anche per creare un proprio negozio e-commerce online.

Oggi, con l’aiuto di un tema e di un plugin, vedremo come creare in pochissimo tempo un e-commerce. Una volta installato WordPress, averlo configurato e aver installato i plugin basilari, la prima cosa da fare è quella di installare il tema che oggi vedete nello screenshot a inizio articolo. SimpleCart(js) è un ottimo theme per WordPress è nato per essere utilizzato per creare di e-commerce.

TwoTweet, il carrello della spesa per il tuo account Twitter

two-tweet

Tutti ormai possiedono un account Twitter. Twitter è uno dei social network più famoso della rete, dopo Facebook, twitter è sicuramente uno dei siti più utilizzati nell’arco della giornata. Questo sito sta spopolando anche qui in Italia, dove non siamo molto propensi alla scoperta di nuovi siti, infatti, prima che twitter diventasse famoso anche nella nostra amata penisola, abbiamo dovuto attendere la versione in Italiano.

Twitter, al contrario di Facebook, ancora non ha optato per la lingua italiana il risultato, però, sembra essere riuscito ad ottenere il risultato che Facebook ha tanto cercato. Attualmente, Twitter, viene utilizzato molto per fare informazioni, sono tanti gli avvenimenti che sono stati raccontati dalle persone direttamente con Twitter, ad esempio possiamo vedere il Terremoto in Abruzzo, oppure la guerra in IRAQ. Beh, da oggi in poi, sul vostro account twitter, potrete installare anche un piccolo e-commerce.

Acquisti online, in rialzo libri e CD

Ormai online possiamo acquistare qualsiasi genere di prodotto, dalle automobili ai vini pregiati, ovviamente il mercato più ampio è quello dell’elettronica con enormi negozi online che ci mettono a disposizione innumerevoli quantità e qualità di gadget geek e prodotti informatici a prezzi spesso vantaggiosi.

Un mercato fin’ora molto sottovalutato, ma in crescita costante da anni è quello relativo ai libri ed ai CD. Musica a cultura, probabilmente per la loro vastità, sono diventate aree di interesse molto importanti per chi si vuole mettere in affari in rete.

eBay dovrà pagare 20mila euro di risarcimento alla Hermes. Un pericoloso precedente, che pone la società d’aste a rischio chiusura!

Hermes

Ancora problemi per eBay, che per l’ennesima volta si trova a dover pagare una multa per il comportamento scorretto dei propri utenti. Questa volta siamo in Francia: un tribunale d’oltralpe ha infatti obbligato il popolare servizio di aste online a pagare ben 20mila euro di multa alla Hermes, famosa società di prodotti di lusso.

Motivo? eBay avrebbe permesso la vendita, sul suo sito appunto, di tre borse contraffatte. Si tratta di una delle prime volte (e la primissima in Francia) in cui un giudice designa eBay come principale responsabile di una vendita fraudolenta tra due propri utenti. Numerose volte eBay è intervenuta per eliminare dal proprio sito prodotti contraffatti o di cui è vietata la vendita, ma si è sempre battuta per far prevalere il principio che devono essere le diverse aziende produttrici a indicare quali sono i prodotti contraffatti e quali gli originali.

Disponibile su iTunes il catalogo completo dei Radiohead!

Sicuramente è stata la più bella idea di Apple potesse avere. iTunes è il primo commerce di contenuti multimediali che piano piano sta modificando il modo di distribuire contenuti multimediali. Vi ricordate l’articolo, dove vi segnalavamo che il giorno stesso in cui i film escono in DVD, gli stessi è disponibili anche su iTunes? La stessa cosa molte volte capita anche con i CD.

Oggi analizziamo il caso Radiohead. Questo gruppo di recente aveva rilasciato il proprio album prima sul proprio sito internet, mettendolo all’asta, e ora rilascia la propria discografia su iTunes. Sicuramente questo è un gruppo che sa sfruttare le nuove tecnologie, ricordiamoci che iTunes è uno dei primi negozi on line per contenuti multimediali.

eBay, gli italiani comprano sempre di più dagli Stati Uniti (ma sempre di più, dagli Stati Uniti non si spedisce in Italia)

Pacco

Sembra davvero un controsenso, ma c’è poco da scherzare. Gli italiani che frequentano eBay acquistano sempre di più da venditori presenti negli Stati Uniti, anche se i venditori d’oltreoceano si fidano sempre meno delle nostre Poste, tant’è che molti vendono i propri oggetti con la clausola “non inviamo in Italia”. Partiamo dai dati, innanzitutto. Secondo eBay, nei primi tre mesi dell’anno gli italiani hanno acquistato dagli Stati Uniti quasi 700mila oggetti, con una crescita del 18 per cento rispetto allo scorso anno.

Gli italiani dagli Usa acquistano soprattutto attrezzature sportive (+63 per cento), accessori e ricambi per autovetture (+56 per cento) seguiti da strumenti e forniture per ufficio e fotografia (+47 e +44 per cento). Va bene anche il settore degli strumenti musicali, con il 42 per cento in più. Per quanto riguarda la spesa, i quasi 150mila italiani che hanno acquistato tramite eBay oggetti dagli Stati Uniti, sempre tra gennaio e marzo del 2008, hanno speso in media 56 dollari (l’equivalente di circa 36 euro) per ogni acquisto. Ma andiamo a vedere, invece, le note negative

Microsoft pagherà (più o meno) chi usa il suo motore di ricerca. Funzionerà, o è solo una mossa “disperata” anti-Google?

Microsoldi

Il potere di Google è ancora troppo spropositato rispetto a quello di Microsoft. E così la multinazionale di Redmond, a sorpresa, ha annunciato ieri che inizierà a pagare chi utilizzerà il suo servizio di ricerca Live Search per fare acquisti. Sì avete capito bene. In pratica, il colosso ha annunciato che rimborserà i clienti che acquisteranno online alcuni prodotti utilizzando il motore di ricerca Microsoft Live Search.

Il danaro, hanno spiegato, arriverà dalle tariffe che gli investitori pubblicitari pagheranno a Microsoft per vedersi comparire tra i primi risultati nelle ricerche. “Crediamo – ha spiegato Bill Gates in una conferenza stampa – che la ricerca può offrire sia agli utenti che agli investitori molte più possibilità di quante ne abbia ancora offerte, e con questo servizio puntiamo a diventare il servizio di ricerca commerciale più redditizio del Web“.

Le reliquie di San Vincenzo, la spazzatura di Napoli e i vostri acquisti più “pazzi” su eBay

Reliquie

Avete mai acquistato un oggetto particolarmente strano su eBay? La domanda potrebbe sembrare abbastanza banale, ma leggendo certe notizie probabilmente non lo è. L’Osservatorio di Telefono Antiplagio ha infatti denunciato al Vaticano il grosso commercio (illegale, ovviamente) di tutta una serie di reliquie dei santi (dalle ciocche di capelli di Santa Teresa di Gesù Bambino a un brandello della tunica di Santa Rita da Cascia, da un frammento osseo di Padre Pio al “Kit Sant’Ignazio”).

Non stiamo parlando di “falsi” (che pure ce ne sono tanti), ma di un vero giro d’affari illegale di reliquie trafugate da chiese sperdute, tombe o siti archeologici. I vertici di eBay assicurano di essere a conoscenza del problema e di aver allestito “una task-force di esperti per bloccare questo commercio”. Anche se, almeno questa mattina, scrivendo “reliquie” nel campo di ricerca si continua a trovare davvero di tutto.

Cercare scritte all’interno di immagini? Tra poco, con Google, si potrà. Ed è polemica

Scritta

Google non molto tempo fa (ma la notizia è stata data da pochissimo) ha registrato con un brevetto un sofisticato sistema per cercare testo all’interno di immagini. Il sistema, che sarà usato prevalentemente all’interno di Google Ricerca Immagini, darà la possibilità non solo di effettuare una ricerca nel nome del file, ma anche all’interno delle eventuali scritte (proprio come nella foto qui sopra) presenti in un’immagine.

Così, per fare qualche esempio, sarà più semplice trovare nomi di negozi, le scritte sui muri, i nomi di palazzi, le insegne e così via. Ovviamente, la tecnologia non sarà utilizzata solo per la ricerca immagini, ma potrebbe venire utilizzata all’interno del tanto criticato Google Street View, la funzione di Google Maps (che ancora non è arrivata in Italia) con la quale è possibile vedere fotografie scattate al livello stradale delle vie delle principali città. Ma è subito polemica su un’ennesima invasione della privacy.

Aste online e controllo preventivo sugli oggetti. eBay a rischio chiusura?

Tiffany

eBay dovrebbe effettuare una sorta di controllo preventivo sugli oggetti per la cui vendita fa da tramite? La domanda mi viene in mente leggendo un articolo uscito ieri sul New York Times che riferisce di una lunga battaglia legale tra la Tiffany & Company e eBay. Motivo del contendere, i troppi falsi che secondo la casa di gioielli verrebbero proposti sul principale sito di aste online senza che questo faccia nulla per combattere il problema.

eBay, è importante dirlo, si è sempre limitato a fare da tramite tra venditore e compratore, niente più. Solo pochissime volte aveva vietato la vendita o aveva esercitato un controllo prevendivo; una di queste, per fare un esempio, è la vendita dell’avorio, bloccata circa un anno fa. Se, però, Tiffany vincesse la causa, questo potrebbe creare un enorme precedente giudiziario e il modello di business che sta alla base di eBay sarebbe in forte rischio: per l’azienda controllare tutti gli oggetti sarebbe, oltre che difficile, anche molto costoso. Basti pensare ai 248 milioni di utenti registrati in tutto il mondo e i circa 102 milioni di oggetti in media in vendita contemporaneamente.