Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Kim Dotcom darà 10 mila euro a chi riuscirà ad hackerare Mega

Kim Dotcom 10 mila euro per hackerare Mega

Da poche settimane a questa parte è online Mega, il successore di Megaupload che dovrebbe garantire una ben più efficace protezione dei dati degli utenti ma al quale, nonostante ciò, sono già state rivolte diverse denunce per attività illecite, o presunte tali.

Kim Dotcom, però, continua a sottolinearlo: Mega è un servizio sicuro ed affidabile poiché l’algoritmo che protegge i contenuti è inviolabile.

Al fine di rafforzare la sua tesi e, ovviamente, anche nel tentativo di dimostrate a tutti la veridicità delle sue affermazioni, Kim Dotcom ha deciso, così come emerso nel corso delle ultime ore, di assegnare 10 mila euro a chiunque riesca ad hackerare la sua neo piattaforma.

In un tweet pubblicato da Dotcom si legge infatti: “Mega’s open source encryption remains unbroken! We’ll offer 10,000 EURO to anyone who can break it. Expect a blog post today”.

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega-Search, il primo motore di ricerca per Mega

Mega-Search motore ricerca file Mega

Mega, il nuovo servizio di storage online nato dalle ceneri di Megaupload, è stato definito dallo stesso Kim Dotcom estremamente sicuro ed al riparo da qualsiasi attacco alla legalità poiché i file caricati dai vari utenti vengono criptati in maniera tale da renderne impossibile il download se non dai legittimi proprietari.

Le cose, però, non starebbero esattamente in questo modo o almeno è questo quello che sta dimostrando Mega-Search, il motore di ricerca creato, a pochi giorni dal debutto di Mega, per trovare i file caricati dagli utenti sul nuovo servizio firmato Kim Dotcom e scaricarli senza dover essere necesariamente registrati su Mega.

L’esistenza stessa del motore di ricerca va infatti a minare la credibilità delle affermazioni che sino a questo momento sono state fatte da Kim Dotcom poichè sebbene lo si possa adoperare per trovare materiale completamente legale allo stesso tempo può anche essere sfruttato per individuare e scaricare file che, invece, risultano protetti da copyright procedendo quindi sulla falsariga di Megaupload.

P2P legale Portogallo

Portogallo, il P2P è legale se senza scopi di lucro

P2P legale Portogallo

In Portogallo la condivisione di file multimediali come, ad esempio, film e brani musicali in formato mp3, è considerata legale a patto però che non vi siano scopi di lucro.

Il P2P per uso personale, quindi, non è perseguibile, così come sancito dalla Procura Nazionale conseguenzialmente ad una vicenda iniziata lo scorso anno quando, appunto, l’ACAPOR (Associação do Comércio Audiovisual, Obras Culturais e de Entretenimento de Portugal) depositò in procura gli indirizzi IP di circa 2 mila utenti accusati di aver condiviso file protetti da copyright.

Giorni fa il Procuratore ha poi deciso di chiudere il caso sancendo la decisione in questione.

Le considerazioni che hanno portato alla chiusura del caso così come descritto sono essenzialmente due.

E chi l’ha detto che il peer to peer è illegale?

E chi l\'ha detto che il peer to peer è illegale?

Inutile non dirlo il P2P viene utilizzato sopratutto per scopi illegali. Software come BitTorrent o LimeWire servono per scaricare file protetti da copyright.

Ma come tutti i veri geeks sanno, il peer to peer è anche un ottimo mezzo di distribuzione per file non protetti dal diritto d’autore, la prima cosa che mi viene in mente sono le distro Linux.