Google+, attenzione ai finti inviti di spam

Nonostante il falso allarme di ieri pomeriggio, Google+ non è stato ancora aperto al pubblico e questo ha lasciato campo libero agli spammer che sempre più numerosi stanno sfruttando l’interesse verso il nuovo social network di Google per ingannare gli utenti e reindirizzarli su siti poco affidabili, in cui pilloline azzurre e altri farmaci che sconsiglieremmo anche ai nostri più acerrimi nemici la fanno da padroni.

Il raggiro è maledettamente semplice quanto efficace: si riceve nella propria casella di posta elettronica un’e-mail che sembra in tutto e per tutto quella di un invito per Google+ spedito da un utente che già è riuscito ad entrare nel social network, ma cliccando sul fatidico pulsante rosso Learn more about Google+ si viene rimandati su una “farmacia online” anziché sulla pagina di benvenuto di Google Plus.

Google+ aperto al pubblico [aggiornato]

Poche righe per informarvi che a quanto pare Google+ è stato aperto al pubblico e non necessita più di inviti per essere utilizzato. Collegandosi alla home page del servizio, si può infatti trovare il pulsante “Entra” grazie al quale registrarsi liberamente o accedere al nuovo social network di Google con il proprio account Gmail.

Con tutta probabilità, la cosa è definitiva. In ogni caso, gran parte degli inviti a Google+ regalati stamattina sono già stati recapitati ai vincitori del contest. Per tutti gli altri: provate ad entrare su Google+ e diteci cosa ne pensate. Secondo voi batterà Facebook o sarà un altro fuoco di paglia?

Aggiornamento 5: anche Lifehacker smentisce cinque minuti dopo aver confermato la notizia. Ormai dobbiamo rassegnarci: sarà un continuo tira e molla nei prossimi giorni.

Aggiornamento 4: anche Lifehacker ha annunciato l’apertura di Google+ sul suo account Twitter e un nostro amico nei commenti ha appena asserito di essere entrato in Google Plus senza invito. Il mistero s’infittisce.

Aggiornamento 3: sono passate oltre due ore da quando il tam-tam mediatico sull’apertura al pubblico di Google+ ha preso inizio (soprattutto su Twitter ma anche sullo stesso Google+). Nonostante l’home page di Google Plus sia effettivamente cambiata, al momento (18:30 del 4 luglio 2011) non sembra ancora possibile accedere al servizio senza invito.

Evidentemente, la mossa del cambio della pagina da parte di Google ha ingannato molti, noi compresi, e per questo vi ringraziamo per aver seguito con attenzione questa diretta e ci scusiamo se la foga ci ha fatto usare un titolo e dei toni un po’ troppo audaci. Per quanto ci riguarda, continueremo a seguire le vicende dell’universo Google+ con attenzione e vi avvertiremo tempestivamente in caso di novità riguardo l’apertura del servizio. Per coloro che hanno prenotato gli inviti a Google Plus nel contest di stamattina: date un’occhiata alla vostra casella di posta elettronica, gli inviti potrebbero arrivare da un momento all’altro. 😉

Google+ inviti per 200 lettori di Geekissimo

Vi siete persi la nostra ultima “infornata” di inviti per Google+? Non disperate. Come promesso, oggi siamo qui per regalarvi 200 nuovi inviti per Google+, il nuovo social network di Google che in pochissimi giorni di vita ha già spaventato Facebook per le sue potenzialità e il suo apprezzamento da parte del pubblico. Per ricevere un invito a Google+, non dovete far altro che seguire i semplici passaggi che trovate elencati qui sotto:

  • Cliccate sul pulsante “Like” (Mi Piace) di Facebook qui sotto;
    Cliccate sul pulsante Google +1 qui sotto;
  • [social-google]

  • Commentate questo articolo sul blog scrivendo il vostro indirizzo di posta elettronica (possibilmente Gmail) nel campo Email del modulo;
  • Incrociate le dita.

Google+ inviti per altri 200 lettori di Geekissimo

La febbre da inviti per Google+ non si placa e noi, come promesso, oggi siamo qui per regalarvi una nuova “infornata” di altri 200 inviti a Google+ che solo i più veloci di voi risuciranno ad accaparrarsi. Volete scoprire come entrare nella nostra cerchia di amici e provare in anteprima il nuovo social network di Google? Seguite attentamente tutti i passi che trovate elencati qui sotto e, se sarete fra i primi 200 a commentare sul blog, riceverete il vostro meritato premio.

  • Cliccate sul pulsante “Like” (Mi Piace) di Facebook qui sotto;
  • Cliccate sul pulsante Google +1 qui sotto;
  • [social-google]

  • Commentate questo articolo sul blog lasciando il vostro indirizzo di posta elettronica (possibilmente Gmail);
  • Incrociate le dita.

Google+ inviti per i primi 100 lettori di Geekissimo

Ogni promessa è debito. Ieri vi avevamo preannunciato l’imminente arrivo di tanto inviti per Google+ ai lettori di Geekissimo ed oggi siamo qui per mantenere la nostra promessa: preparatevi amici, abbiamo qui per voi 100 inviti a Google+ da regalarvi.

Come fare per vincerli? Cliccate sul pulsante “Like” (Mi Piace) di Facebook e sul pulsante “+1” di Google sopra l’articolo, commentate qui sotto indicando anche il vostro indirizzo e-mail (nell’articolo, no su Facebook) e, se sarete fra i primi 100 ad ever effettuato tutto correttamente, riceverete il vostro invito a Google+ appena possibile.

Facebook ha pagato una campagna mediatica per gettare fango su Google


Fino a qualche ora fa era solo un insinuante dubbio, ora è una scomodissima verità: Facebook ha pagato un’azienda di pubbliche relazioni, la Burson-Marsteller, affinché persuadesse giornalisti e blogger a scrivere articoli contro Google.

Il “giochetto” è stato smascherato da “USA Today” e “The Daily Beast” quando il blogger Christopher Soghoian ha deciso di rifiutare uno di questi “inviti” a parlare male di Google e ha vuotato il sacco pubblicando la sua corrispondenza con Burson-Marsteller.

Dalle e-mail emerge come l’azienda pagata da Facebook per imbastire questa campagna “anti-big G” abbia fatto pressioni su blogger e giornalisti parlando delle gravi violazioni della privacy causate da Google Social Circle, la funzione “social” mediante la quale gli utenti di Google possono visualizzare le informazioni pubbliche degli amici dei propri contatti, come i loro profili su Facebook e Twitter.