Google: Gdrive finalmente tra noi. E Microsoft non sta a guardare

Dopo anni di chiacchiere e attese vane, Gdrive è finalmente tra noi. O quasi.

Con un annuncio pubblicato ieri sul blog ufficiale del progetto, il team di Google Docs ha fatto sapere che presto gli utenti del loro servizio potranno caricare ogni genere di file nel proprio spazio privato, non più solo i documenti di Office o i PDF.

Lo spazio messo gratuitamente a disposizione da ‘big G’ per questo hard disk online è pari a 1GB. Il limite di dimensione per ciascun file è di 250MB, mentre chi vorrà ulteriore spazio per lo storage dei dati sul Web dovrà sborsare 0.25 dollari all’anno per ogni GB aggiuntivo, acquisendo anche la possibilità di trasferire i file tramite tutte le applicazioni di Google.

Che dire? Un’ottima cosa, ma nulla di sconvolgente. Ecco perché Microsoft, appena saputa la notizia, ha tenuto a puntualizzare alcune cosucce con fare un po’ stizzito.

Google tentato da DocVerse, un altro servizio di collaborazione di gruppo

DocVerse

Dopo aver acquistato Etherpad, Google sta posando il suo sguardo su un altro servizio, DocVerse. Entrambi i servizi hanno un elemento in comune, sono una piattaforma online di collaborazione per documenti quali spreedsheet, powerpoint, doc, etc.

DocVerse è particolarmente concentrato sull’aspetto della modifica collaborativa di documenti Microsoft Office, non a caso è fondato da due Product Manager della Microsoft ed è principalmente un plugin per Microsoft Office. Anche Etherpad, come DocVerse presentava degli aspetti interessanti per quel che riguarda i documenti Microsoft Office.

L’offerta, che si vociferà sia stata fatta da Google, è di 25 milioni di dollari. Se queste voci dovessero essere verificate dai fatti significherebbe che Google sta lavorando ed investendo notevoli risorse per quel che riguarda la condivisione di documenti online.

Google Docs migliora la sua funzione di esportazione

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Qualche settimana fa Google Docs ha introdotto un aggiornamento molto apprezzato dai più, si tratta di un nuovo strumento di esportazione che ci permette velocemente di scaricare sul nostro hard disk i nostri documenti online.

E’ possibile scegliere il tipo di formato in cui scaricarli, MS Office, Open Office e PDF. I file sono aggregabili per tipo di file grazie ad un menu a tendina che vi permetterà di capire agevolmente l’entità dei file che avete selezionato e il tipo di esportazione che più preferite.

Proprio oggi è stata aggiunta un’opzione che sicuramente farà piacere a tutti, l’opzione in questione è “Esporta tutti i tuoi file“, selezionando la quale è possibile esportare in un singolo file zip fino a 2GB di documenti, così da poter agevolmente fare un backup locale dei vostri docs, facendo un po’ di pulizia nel vostro database di Google Docs.

Etherpad, una strana acquisizione da parte di Google

EtherPad

Da poco Google ha acquisito un servizio powered by Appjet, Etherpad.com. Etherpad è uno strumento di collaborazione online ed il motivo della sua acquisizione, da quanto è possibile leggere sul blog della compagnia, è per integrarlo in Google Wave.

Etherpad permette ai suoi attuali utenti (purtroppo non è più possibile registrarsi) di lavorare in tempo reale con un pad condiviso, in grado di gestire documenti Word, PDFs, pagine web e file di testo. Vi ricorda qualcosa?

Direi proprio di sì, infatti Google Docs come sappiamo fa più o meno le stesse cose e certamente i team di sviluppo di Google sarebbero in grado di espandere il progetto, magari “scopiazzando” qua e la da Appjet, senza dover necessariamente acquisire l’intera compagnia, avvicinando fra l’altro il giorno in cui la Commissione Anti Trust poserà la sua mano su grande G.

Google, gli 11 anni del gran colosso raccontati in 2 minuti

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Chi di voi ricorda quando per la prima volta fece capolino, lungo la grande rete, l’oramai incontrastabile colosso Google?

Bhe, scommetto che ben pochi hanno presente i primi periodi in cui Google, guardato ancora con una nota di sospetto ed una di simpatia, veniva utilizzato per portare a termine le prime ricerche degli utenti, guadagnando poco alla volta il favore del pubblico in tutto il mondo.

Ad oggi, a distanza di diversi anni da quei fatidici giorni, big G continua la sua scalata, arricchendosi di volta in volta di nuovi ed interessanti strumenti, tutti a disposizione dell’utente, tutti destinati ad andare incontro ad ogni singola esigenza. E’ infatti sufficiente pensare ai servizi Docs, Translate, alla nota piattaforma di blogging, Blogspot, che il gran colosso offre, o ancora al canale video, YouTube, inglobato nel gruppo Google.

Insomma, non c’è che dire, nel corso del tempo Google ha subito numerose evoluzioni andandosi a perfezionare sempre più, metodi di ricerca inclusi.

Google Docs, introduce un editor di equazioni

Equazioni Google DOCS

Come ben sappiamo, Google con una sola registrazione mette a disposizione dell’utente, svariati servizi WEB. Si parte dall’email fino ad arrivare ad un album fotografico online. Tra i tanti servizi offerti dalla grande G, c’è anche un editor di testi online. Google Docs, vi permette di creare non solo semplici file di testo, ma anche documenti compatibili con Excel e Word.

Oggi vi vengo a presentare una nuova funzione introdotta da Google nel suo Google Docs, nei giorni scorsi. Come ricordiamo ogni volta, Google non si dimentica dei suoi prodotti infatti tende ad aggiornarli costantemente come in questo caso ha fatto con Google Docs. Questa volta è stato introdotto un nuovo interessante Editor che andiamo a scoprire insieme.

Umibozu, ovvero ricercare contemporaneamente su Bing, Google e Yahoo

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Le ricerche su web ovviamente sono dominate da Big G, che con la sua consistente fettona di mercato detta legge. Ci sono però altri motori di ricerca sulla rete, come il sempreverde Yahoo ed il recente Bing. Quindi, perchè non combinare i pregi di tutti questi motori in un unico servizio? Ecco dunque perchè nasce Umibozu.

A dispetto del logo “Alpha” che sta appiccitato sopra al suo nome, questo servizio funziona già bene, anche se ha una home spudoratamente copiata da quella di Google. Comunque, una volta scelta la keyword da ricercare, ci apparirà la schermata con i risultati provenienti dai vari motori, ordinabili in vari modi, ad esempio solo i tre migliori, oppure in base al voto degli utenti, e cosi via.

Google Drive sta lentamente arrivando

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Google ha presentato una nuova interfaccia di Google Docs e, lentamente, la sta rendendo disponibile a tutti i suoi utenti. Si inizia, a questo punto, ad intravedere il cambio di mission del servizio che passerebbe da un semplice repository di documenti ad un servizio di online storage che permetterebbe ai suoi utenti di caricare qualsiasi tipo di file e non più solo documenti.

Quando Google Drive diventerà finalmente realtà (da tenere ben presente che le speculazioni sul possibile lancio di un simile servizio da parte di Google sono vecchie di alcuni anni), questo permetterà di caricare i propri file permettendo, per alcuni di questi (quelli relativi ai documenti, ad esempio) la possibilità di essere modificati direttamente online, altri invece potranno essere solo visualizzati ed altri ancora, non supportati da adeguati viewer, potranno essere soltanto salvati al suo interno.

Gmail, Google Calendar, Google Docs non sono più beta

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Eravamo ormai abituati al concetto che Google era solito dare ai suoi prodotti l’etichetta indefinita di versione beta, che la notizia che BigG abbia rimosso oggi l’etichetta di beta software a Gmail, Google Calendar, Google Docs e Google Talk non è all’apparenza così banale come possa sembrare.

Secondo il New York Times, Google ha rimosso l’etichetta Beta anche per cercare di convincere il mondo business della bontà dei suoi prodotti, ancora lontani dall’essere adottati in modo efficace dalle aziende a dispetto dei software creati da altre aziende. Non è un mistero che Google voglia monetizzare in qualche modo i suoi prodotti e stia spingendo sul mondo enterprise per raccogliere ulteriori fondi per l’esercizio delle proprie attività. Non chiamare più alcuni propri prodotti, facenti parte della piattaforma Google Apps, con l’appellativo di beta potrebbe, infatti, servire a certificare un buon grado di maturità raggiunto dall’applicazione.

Effettua un backup dei documenti salvati su Google Docs

GoogleDocs

Molto spesso qui su Geekissimo, ci siamo ritrovati a parlare di Google. La maggior parte delle volte parliamo di lui come un grande motore di ricerca ma come ben sapete, non è solo un motore di ricerca anzi. Google è una grande azienda che sul WEB, consolida la sua posizione giorno dopo giorno. In questi ultimi mesi, sta tentando anche la strada dell’Off Line con il suo primo sistema operativo per dispositivi mobili. Android è una delle ultime idee di casa Google e i risultati di questo sistema operativo sono abbastanza soddisfacenti ho letto poche recensioni negative su questo sistema operativo.

Oggi però, non voglio analizzare l’aspetto prettamente commerciale di Google, che di commerciale ha ben poco, ma voglio parlare per lo più dei servizi che offre gratuitamente ai suoi utenti. Registrandosi sul motore di ricerca, infatti, si ha a disposizione non solo una home iniziale molto personalizzabile ma una serie di servizi che rendono la navigazione WEB, ancora più interessante e utile. Oltre all’email, ormai parte consolidata del monopolio di Google, troviamo anche la Chat con gTalk e tanti altri servizi. Tra i vari servizi interessanti di Google, c’è Google Docs, una versione di Office tutta online.

Gmail: da un email ad un documento con un click

Molto spesso mi capita di scrivere una email, all’inizio butto giù qualche idea, ma dopo un po’ quel qualche si trasforma in molte. Cosi mi trovo ad aver creato un messaggio che è un ottimo punto di partenza per un documento.

Prima mi limitavo a fare un semplice copia e incolla, da Gmail in Word, ma quei geniacci di Google Labs hanno sfornato un altra feature che permette di trasformare l’email appena scritta in un documento di Google Docs.

Gladinet: ecco come accedere facilmente ai nostri file salvati online

SI diffondono a macchia d’olio i servizi che permettono di caricare online i nostri file, come ad esempio Google Docs o Amazon S3 che possono essere considerati come dei hard disk esterni, per questo motivo per gestirli al meglio possiamo utilizzare Gladinet.

Questa applicazione gratuita per Windows permette di evitare l’utilizzo del interfaccia web del browser, infatti Gladinet crea un drive network tramite il quale potremo accedere ai nostri file in remoto, il tutto tramite Windows Explorer.

OpenOffice è 5 volte più usato di Google Docs!

OpenOffice.org

Insomma, che OpenOffice, fosse un’ottima suite gratuita, lo avevamo capito già da parecchio tempo. Con quest’ultima versione 3.0 ha raggiunto il massimo. Nella prima settimana d’ottobre è stato scaricato ben 3 milioni di volte, mentre a distanza di un mese dalla sua data di rilascio ha raggiunto la quota di 10 milioni di Download, un dato che neanche il team di sviluppo di OpenOffice poteva aspettarsi.

In aggiunta a questa notizia, arriva da parte di Microsoft, uno studio avviato lo scorso maggio. Da questo studio è emerso, che 51% degli internetnauti americani, sopra i 18 anni, utilizza Microsoft Office, mentre il 5% usa OpenOffice e soltanto l’1% utilizza la suite gratuita Google Docs. Insomma, un dato abbastanza importante.