I Google Glass sono stati banditi dai cinema del Regno Unito

I Google Glass sono stati banditi dai cinema del Regno Unito

I Google Glass sono stati banditi dai cinema del Regno Unito

Inizialmente disponibili solo ed esclusivamente per una ristretta cerchia di utenti a stelle e strisce i Google Glass sono finalmente diventati, proprio nel corso degli ultimi giorni, un prodotto tangibile anche dagli europei. Da pochissimo, infatti, Big G ha avviato la vendita dei suoi tanto chiacchierati occhiali nel Regno Unito.

Nonostante siano disponibili in UK da poco, anzi pochissimo tempo gli occhiali per la realtà aumentata di Google stanno già suscitando diverse polemiche ed a finire nell’occhio del ciclone sono la questione cinema e quella copie pirata.

Con il timore che i Google Glass possano essere utilizzati per produrre copie pirata delle pellicole cinematografiche ed analogamente a quanto già fatto da alcuni cinema statunitensi, Phil Clapp, il direttore generale della Cinema Exhibitors Association, ha spiegato che “A titolo di cortesia per gli altri spettatori, e per prevenire il furto dei film, chiediamo ai clienti di non entrare in nessuna sala cinematografica con una qualsiasi tecnologia indossabile capace di registrare immagini. A ogni cliente che indosserà questa tecnologia sarà chiesto di rimuoverla e potrà esser chiesto di lasciare il cinema. […] I clienti saranno invitati a non usare i Google Glass nelle sale cinematografiche, a prescindere dal fatto che il film sia già iniziato o meno.“. Anche la catena cinematografica britannica Vue ha dichiarato che chiederà agli spettatori di togliere i Google Glass prima dell’inizio della proiezione.

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Android TV, la nuova piattaforma di Google è finalmente realtà

Confermando indiscrezioni e supposizioni di inizio giugno durante il Google I/O 2014 da poco terminato il colosso delle ricerche in rete ha presentato in via ufficiale la tanto chiacchierata quanto attesa Android TV.

Si tratta di una nuova piattaforma pensata per l’intrattenimento domestico che fa dell’interazione con i device mobile il suo punto di forza e grazie alla quale è possibile accedere a contenuti on-demond da visualizzare in streaming.

Così come anticipato nei mesi scorsi Android TV presenta una grafica molto simile a quella di Fire TV di Amazon con menu organizzati con le solite schede Google Now mentre preferiti, cronologia e contenuti raccomandati vengono visualizzati come le nuove notifiche di Android, con un box di testo per ogni titolo.

Foto che mostra i Google Glass ed il loro packaging

I Google Glass sono ufficialmente disponibili in Europa

I Google Glass sono ufficialmente disponibili in Europa

Per lo sbarco nel Vecchio Mondo sembrava fosse necessario ancora un po’ di tempo e invece, sorpresa delle sorprese, nel corso delle ultime ore i Google Glass sono stati resi disponibili anche in Europa, per la precisione in UK.

Il Regno Unito va quindi a configurarsi come il primo paese al di fuori degli Stati Uniti in cui sono stati lanciati i tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata di Google anche se, è il caso di sottolinarlo, il prezzo è leggermente superiore a quello fissato per la terra a stelle e strisce. L’Explorer Edition può infatti essere ottenuta sborsando 1000 sterline, circa 1250 euro.

Google vuole acquisire Songza, Spotify e Pandora?

Google: Songza, Spotify e Panodra nel mirino di Big G

Google: Songza, Spotify e Panodra nel mirino di Big G

A quanto pare Google ha intenzione di migliorare notevolmente le sue prestazioni in ambito musicale e per farlo potrebbero essere effettuate alcune interessanti oltre che importanti acquisizioni.

Nel fine settimana sono infatti apparse in rete indiscrezioni riguardanti un interessamento di Google nei confronti di Songza, un servizio musicale al momento attivo soltanto in nord America. Secondo le fonti del New York Post il team del colosso delle ricerche in rete avrebbe messo sul piatto un investimento pari a 15 milioni di dollari ritenuto però non sufficiente per poter giungere ad un accordo.

Songza, per chi non ne fosse ancora a conoscenza, offre una tecnologia in grado di suggerisce l’ascolto di playlist generate da un team di esperti non solo in base a quelli che sono i gusti personali dagli utenti ma anche tenendo conto dell’umore degli stessi, del momento della giornata e dell’eventuale attività svolta. Songza offre insomma musica per tutti i gusti e per tutte le esigenze.

Chromebook touch screen

I Chromebook stanno per arrivare anche in Italia

I Chromebook stanno per arrivare anche in Italia

Mediante un apposito post apparso proprio nel corso delle ultime ore sulle pagine del blog ufficiale dedicato a Google Chrome il colosso delle ricerche in rete ha annunciato il debutto dei Chromebook, i laptop basati su Chrome OS, in nuovi paesi quali Nuova Zelanda, Filippine, Norvegia, Danimarca, Messico e Cile.

Nel post in questione è però presente un’informazione che risulta particolarmente interessante anche per il Bel paese e per i suoi abitanti. Google ha infatti confermato che i Chromebook arriveranno presto anche in Belgio, Spagna e… Italia!

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Il binomio Google Glass e privacy è oramai sulla bocca di tutti da tempo ed è in grado di destare non poche preoccupazioni. Ad avvalorare ulteriormente la cosa ed in particolare il fatto che la fotocamera annessa ai Google Glass potrebbe rappresentare un rischio in alcune situazioni vi è quanto recentemente verificatosi a New York.

Il mese scorso Katy Kasmai si è seduta al tavolo del Feast, un ristorante di NYC, ma anziché ordinare e consumare un pasto la donna ha raccontato di essere andata via immediatamente. Katy Kasmai ha scelto di andare via poichè il personale del ristorante l’ha invitata a togliere i Google Glass perchè identificati come un dispositivo potenzialmente pericoloso per la privacy e poiché in altre occasioni alcuni clienti hanno raccontato di non sentirsi a loro agio in presenza degli occhiali per la realtà aumentata di Big G.

Dopo essere uscita dal locale la donna ha dunque provveduto a lasciare una recensione negativa al locale su Google assegnandogli una sola stella e spiegando di non essere stata servita perché indossava i Google Glass. Altri Explorer hanno seguito l’esempio di Kasmai e nel giro di breve tempo il voto medio assegnato all’attività è stato notevolmente ridotto. La vicenda ha fatto rapidamente il giro di New York e dell’intero web al punto tale che il numero complessivo delle recensioni è salito a oltre 500 con una valutazione media pari a 4,6 stelle.

I Google Glass sono stati banditi dai cinema del Regno Unito

Google Glass, anche la Polizia di Dubai ne sperimenta l’uso

Google Glass, anche la polizia di Dubai ne sperimenta l'uso

I Google Glass, ormai è un dato di fatto, sono un dispositivo estremamente versatile. Così com’è stato possibile constatare sino ad ora grazie ai report forniti da hostess di compagnie aeree, Vigili del Fuoco e chirurghi gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete possono infatti rivelarsi adatti per l’esecuzione di molteplici attività.

Proprio in virtù di ciò alla già folta schiera di coloro che hanno scelto di sfruttare i Google Glass per ottimizzare il proprio operato va ora ad aggiungersi anche il corpo della Polizia di Dubai che, seguendo la falsariga della Polizia di New York, ha comunicato di aver cominciato ad utilizzare i tanto chiacchierati occhialini per il controllo delle strade nel tentativo di porre un freno alle infrazioni degli automobilisti.

Google Glass e mal di testa, la parola all'esperto

Google Glass e mal di testa, la parola all’esperto

Google Glass e mal di testa, la parola all'esperto

È oramai più di un anno che gli Explorer hanno tra le loro mani i Google Glass e da altrettanto tempo il team di Big G si ritrova a dover fare i conti con feedback riguardanti software e design ma anche con quelli relativi a ciò che sembrerebbe essere un disturbo correlato all’utilizzo dell’oramai celebre gadget tech: il mal di testa!

Della questione se ne era già parlato nei mesi scorsi quando Chris Barrett, il filmaker salito agli onori della cronaca per aver filmato l’arresto di alcuni ragazzi con i Google Glass, aveva raccontato di ave avvertito forti emicranie dopo aver indossato gli occhiali del colosso di Mountain View.

In questi giorni, però, la questione è tornata a galla. Google, infatti, ha deciso di prendere la cosa di petto affidandosi all’optometrista Eli Peli di Harvard, ingaggiato dall’azienda proprio al fine di seguire gli sviluppi del progetto da un punto di vista prettamente medico.

Partendo dal presupposto che l’angolo superiore laterale, ovvero quello ove risiede il dispositivo, è l’unica alternativa praticabile e che richiede comunque un movimento poco naturale degli occhi il disturbo avvertito da vari utenti deriverebbe proprio da ciò.

Google, YouTube e l'acquisizione da 1 miliardo di dollari di Twitch

Google, YouTube e l’acquisizione da 1 miliardo di dollari di Twitch

Google, YouTube e l'acquisizione da 1 miliardo di dollari di Twitch

Twitch è una piattaforma lanciata nel 2011 divenuta celebre lo scorso anno ovvero quando si è cominciato a parlare a più riprese della sua integrazione con le console di gioco di ultima generazione di Sony e di Microsoft per permettere ai videogiocatori di effettuare lo streaming in tempo reale delle partite e trasmettere spezzoni di gameplay.

Nel giro di breve tempo Twitch ha dunque ottenuto gran successo tra l’utenza al punto tale da arrivare ad attirare l’interesse di Google per il suo YouTube.

Stando infatti a quanto emerso nel corso degli ultimi giorni pare proprio che il colosso delle ricerche in rete abbia puntato su Twitch per rendere YouTube un servizio migliore, molto più di quello che già è. Si parla infatti di una possibile acquisizione ed a quanto pare l’accordo sarebbe già stato raggiunto anche se allo stato attuale delle cose manca ancora una conferma ufficiale (interpellati sulla questione i portavoce di ambo le aziende coinvolte si sono rifiutati di commentare il rumor).