Google Glass soluzione dentisti

Google vuole la registrazione del marchio Glass

Google vuole la registrazione del marchio Glass

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Big G, in un futuro non molto lontano potrebbero chiamarsi semplicemente Glass. Il colosso di mountain View ha infatti intenzione di commercializzare i suoi occhiali chiamandoli nel modo più sintetico e conciso possibile ed a dimostrazione di ciò vi è la domanda di registrazione del marchio inoltrata lo scorso anno all’USPTO.

Per il momento, è però opportuno sottolinearlo, la domanda non è stata ancora accettata. L’ufficio che si occupa anche della gestione dei brevetti e delle proprietà intellettuali ha infatti chiesto a Big G ulteriori chiarimenti ponendo due obiezioni: una riguardante l’impegno di un termine già utilizzato da altre società quale, appunto, “glass” con il rischio di creare confusione nei consumatori e l’altra facente riferimento al fatto che non è possibile ottenere come trademark un termine generico.

Google ha pagato 1 mln di euro di multa in Italia per Street View

Google ha pagato 1 mln di euro di multa in Italia per Street View

Google ha pagato 1 mln di euro di multa in Italia per Street View

Ad annunciare la cosa è stato il Garante per la protezione dei dati personali mediante un apposito comunicato apparso nel corso delle ultime ore sul sito istituzionale: nelle scorse settimane Google ha corrisposto la somma pari ad un milione di euro, una cifra questa richiesta con una sanzione per l’attività condotta dal gruppo in Italia nel 2010.

Il riferimento è, nel dettaglio, alle Google Car che hanno percorso le strade del Bel paese per catturare immagini panoramiche successivamente inserite nel ricco database di Street View.

I Chromebook continueranno a guadagnare terreno almeno fino al 2019

I Chromebook continueranno a guadagnare terreno almeno fino al 2019

I Chromebook continueranno a guadagnare terreno almeno fino al 2019

A quanto pare Google è finalmente riuscita a raccogliere i suoi primi concreti frutti del lavoro fatto sulla piattaforma Chrome OS e sui Chromebook. Le statistiche relative alla diffusione dei laptop basati su Chrome OS parlano chiaro: nel corso del 2013 il numero delle unità distribuite in tutto il mondo ha toccato quota 2,1 milioni e l’89% del totale ha raggiunto il Nord America.

Si tratta quindi di ottimi risultati che sono destinati a trovare conferma nei prossimi anni.

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail ha compiuto 10 anni

Gmail ha compiuto 10 anni

Sarà stata la foga della caccia al pesce d’aprile o molto più semplicemente una dimenticanza ma ieri il servizio di posta elettronica Gmail ha compiuto dieci anni esatti.

Era infatti il 1° aprile dell’anno 2004 quando Gmail venne svelato all’utenza da Big G mediante la pubblicazione di un apposito annuncio. All’epoca in molti, visti i tempi e considerando il giorno, pensarono che il lancio di una casella di posta elettronica con 1 GB di spazio gratuito per archiviare i messaggi fosse uno scherzo ma, come poi dimostrarono i fatti, non fu così.

A differenza che in passato oggi Gmail gode della piena fiducia e del pieno supporto da parte di tantissimi utenti, offre una quota di storage gratuita pari a ben 15 GB (eventualmente condivisbile con gli altri servizi del motore di ricerca) ed a distanza di 10 anni dal suo debutto in rete può essere considerato come il servizio di posta elettronica più usato al mondo anche se ai nuovi iscritti potrà apparire molto meno rivoluzionario rispetto a coloro che per primi cominciarono ad utilizzarlo.

Android batte iOS, meno crash e maggiore stabilità

Android batte iOS, meno crash e maggiore stabilità

Android batte iOS, meno crash e maggiore stabilità

Poter contare su una piattaforma stabile è un dato di fondamentale importanza non solo in fatto di computer ma anche quando si parla di mobile. A tal proposito il report pubblicato da Crittercism ed intitolato “Mobile Experience Benchmark” può essere senz’altro illuminante.

Il report in questione ha infatti come scopo quello di far luce riguardo la stabilità e l’affidabilità degli OS mobili attualmente presenti sulla piazza ed in particolar modo Android e iOS. Stando a quanto emerso sembrerebbe che sia Google sia Apple, con i loro sitemi operativi, abbiano imboccato la giusta strada riducendo in modo significativo la frequenza dei malfunzionamenti e dei blocchi delle applicazioni in esecuzione su smartphone e tablet ma il gap che separa iOS da Android appare ancora piuttosto evidente.

Dal report, basato sull’analisi del comportamento di circa un miliardo di device in tutto il mondo, è infatti emerso che la più recente versione di Android, la relase 4.4 KitKat, va incontro a crash nello 0,7% dei casi mentre se si prendere in considerazione l’ultimissima relase di iOS, iOS 7.1, la percentuale risulta pari all’1,6%… praticamente più del doppio!

Novità Google: le icone dei Servizi potranno essere finalmente ordinate

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In questi ultimi anni, la barra principale del motore di ricerca di Google ha subito non pochi cambiamenti. Per molto tempo abbiamo dovuto “sopportare” la famosa fascia di colore nero che metteva in evidenza tutti i servizi di casa Mountain View. L’ultima rivoluzione grafica ha reso la pagina molto più pulita, seguendo lo stile minimal che tanto va di moda in questo periodo.

Nella parte superiore di destra, come sicuramente saprete, si addensano tutti servizi di Google ed anche un’icona di “Avvio applicazioni” che vi permette di accedere rapidamente ai maggiori prodotti messi a disposizione dal colosso del web. Basta un click per accedere al proprio profilo di Google Plus, al motore di ricerca, Youtube, Maps, Play Store, News, Gmail, Drive e Calendar. Ma tutti gli altri servizi? Per visualizzarli tutti ci sarà bisogno di selezionare la voce “Altro” per far comparire il Traduttore, Libri, Shopping, Blogger e Foto.

Google Glass: ora è possibile provarli prima dell'acquisto

Marc Newson: i Google Glass fanno sembrare un idiota chi li indossa

Marc Newson: i Google Glass fanno sembrare un idiota chi li indossa

A quanto pare a Marc Newson, uno dei designer industriali più rinomati al mondo, i Google Glass non piacciono affatto o almeno questo è quel che se ne deduce da una recente intervista concessa dallo stesso a Dezeen durante la quale ha appunto affermato che gli occhiali per la realtà aumentata del colosso delle ricerche in rete fanno sembrare un idiota chi li indossa.

Mar Newson ha infatti dichiarato che “La tecnologia indossabile è certamente il futuro, non c’è dubbio su questo. Se sia proprio il caso di metterla su un paio di occhiali, non ne sono sicuro. C’è un rischio reale che sembri un po’ idiota. Quello che Google ha fatto finora, non morirei per indossarli. Penso che sembri davvero abbastanza stupido” aggiungendo inoltre “È un po’ come quella meravigliosa invenzione chiamata Segway: è un fantastico pezzo di tecnologia ma sembri davvero un pirla quando vai in giro su uno di questi“.

Google Now debutta ufficialmente su desktop grazie a Chrome

Google Now debutta su desktop grazie a Chrome

Google Now debutta su desktop grazie a Chrome

Dopo una lunga fase di test condotta sulle versioni Canary build e beta del browser web del colosso di Mountain View finalmente Google Now, la tecnologia già vista in azione sui device mobile, ha fatto il suo debutto ufficiale sulle versioni desktop e laptop di Google Chrome per i sistemi operativi Windows e OS X.

La lieta novella è stata annunciata nel corso delle ultime ore da Google mediante la pubblicazione di un apposito post sul social network Google+.

Google sfata 10 miti sui Google Glass: la privacy è a rischio?

googleglass

I Google Glass stanno per arrivare, ma per il momento sono utilizzati solo ed esclusivamente da alcuni sviluppatori che stanno testando il prodotto. Gli accessori di casa Mountain View non sono ancora arrivati sul mercato, ma già destano non poche preoccupazioni. Sono molti i dubbi riguardanti soprattutto la privacy. Google, tramite la sua pagina ufficiale dei Glass su Google Plus, ha voluto sfatare ben 10 miti cercando di rassicurare ed informare gli utenti.

Google, brevettate le lenti a contatto smart

Google, brevettate le lenti a contatto smart

Google, brevettate le lenti a contatto smart

Google Glass potrebbero non esserre l’unico device indossabile sviluppato da Big G e pensato in maniera specifica per la zona occhi. Il colosso delle ricerche in rete sembrerebbe infatti avere in mente anche delle lenti a contatto smart ed a testimoniarlo è un brevetto emerso in rete proprio nel corso delle ultime ore.

Il brevetto è stato depositato dal gruppo a fine 2012 presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) ed è stato scovato nel fine settimana appena trascorso dalla redazione di Patent Bolt.

Nel brevetto, così come già accennato, si parla di lenti a contatto intelligenti basate sull’idea di poter rilevare con grande precisione il movimento degli occhi ed in maniera particolare i cosiddetti blink (ovvero quando l’utente chiude e riapre rapidamente gli occhi facendo l’occhiolino).

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Huawei, niente smartphone dual-boot con Android e Windows Phone

Dopo Asus, che ha dovuto rinviare a tempo indeterminato la produzione e la vendita di un dispositivo con installato sia Windows sia la piattaforma mobile di Big G, anche Huawei ha scelto di cancellare i propri piani relativi al lancio di uno smartphone dual-boot basato su Windows Phone e su Android. Stando infatti a quanto emerso online nel corso delle ultime ore sembra proprio che il gruppo abbia deciso di fare marcia indietro rispetto alla precedente dichiarazione di un dirigente che, appunto, aveva preannunciato l’arrivo di tale novità.

Il gruppo ha infatti dichiarato a FierceWirelessHuawei adotta un approccio aperto verso i sistemi operativi mobile per fornire una gamma di scelte per i consumatori” aggiungendo “Tuttavia, la maggior parte dei nostri prodotti sono basati sul sistema operativo Android, e in questa fase non ci sono piani per lanciare uno smartphone dual-OS nel prossimo futuro“. Il gruppo ha però provveduto a specificare che nonostante la decisione presa continuerà a collaborare con Microsoft, considerato dalla stessa come un partner fondamentale, e che sino a quanto la domanda da parte dei consumatori sarà alta provvederà a fornire dispositivi basati su Windows Phone.

Google Hangouts, novità per la chat all'interno di Gmail

Google: Voice sarà integrato in Hangouts?

Google: Voice sarà integrato in Hangouts?

Anche per Google Voice, il servizio di Big G grazie al quale effettuare e ricevere chiamate tramite VoIP, pare sia giunto il momento di abbandonare la scena, così come già accaduto per svariati altri servizi e prodotti lanciati dal colosso delle ricerche in rete.

Stando infatti ai rumor che hanno cominciato a circolare in rete nel corso delle serata di ieri entro i prossimi mesi Voice verrà inglobato in Hangouts al pari di quanto già verificatosi con Talk e Messenger.

La redazione del sito web 9to5Google ha infatti riferito di esser stata informata sui piani di Google da una fonte rimasta anonima ma, come di consueto, ritenuta molto attendibile. Tale fonte avrebbe riportato la notizia in questione aggiungendo inoltre che il cambiamento sarà effettuato tramite l’aggiornamento delle applicazioni per dispositivi mobili e che riguarderà sia la piattaforma Android sia iOS.