Google Glass: vietati alla guida in UK, distraggono il conducente

Google Glass: vietati alla guida in UK, distraggono il conducente

Google Glass: vietati alla guida in UK, distraggono il conducente

Tra le varie funzionalità annesse ai Google Glass quella che consente di visualizzare le mappe e di ottenere indicazioni stradali è sicuramente molto interessante.

Nel Regno Unito, però, non tutti sono dello stesso parere. I Google Glass non sono ancora stati immessi sul mercato ma in UK il Ministero dei Trasporti, sulla falsariga del motto “prevenire è meglio che curare”, ha già provveduto a vietarne l’uso durante la guida poichè in grado di distrarre eccessivamente il conducende causando incidenti stradali.

Un portavoce dei vertici UK ha infatti dichiarato: “siamo consapevoli del lancio imminente dei Google Glass e stiamo discutendo con la polizia per garantire che le persone non usino questa tecnologia durante la guida. È importante che i conducenti diano la loro piena attenzione alla strada quando sono al volante e che non si comportino in un modo che impedisca loro di osservare ciò che accade sulla strada“.

Google Glass, disponibili su invito per gli amici degli sviluppatori

Google Glass, disponibili su invito per gli amici degli sviluppatori

Google Glass, disponibili su invito per gli amici degli sviluppatori

L’approccio che big G ha scelto per i Google Glass non è poi così dissimile da quanto già visto svariate volte in passato in occasione del lancio di un nuovo prodotto/servizio targato Mountain View: l’accesso a inviti.

A quanto pare, infatti, Google ha iniziato ad inviare email agli sviluppatori che partecipano al programma Explorer chiedendogli di scegliere un amico al quale verrà recapitata un’unita dei tanto chiacchierati occhiali per la realtà aumentata.

Adoriamo mostrare Glass ai nostri amici. Ci siamo perfezionati nel comando “Ok Glass, scatta una foto”, così che l’immagine possa immortalare persone sorridenti e con un aspetto chic. Beh, forse non entrambe le cose nello stesso momento. Ancora di più, amiamo condividere Glass con i nostri amici, perché le avventure vissute con Glass sono più divertenti se condivise. Questa è l’occasione giusta per invitare un amico nel programma Glass Explorer. Compilate questo modulo per condividere Glass, le facce buffe e molto altro con un amico.

Google vuole tablet Android della stessa qualità dell'HTC One

Google vuole tablet Android della stessa qualità dell’HTC One

Google vuole tablet Android della stessa qualità dell'HTC One

Di talbet basati sul sistema operativo mobile Android ce ne sono davvero parecchi ed il loro successo sul mercato si sta rivelando, mese dopo mese, sempre maggiore. Nonostante ciò non è stato ancora raggiunto il pieno potenziale sul fronte qualità.

A pensarla in tal modo è Hugo Barra, vicepresidente della divisione product management di Google, che, appunto, lamenta la mancanza di tablet aventi la medesima qualità dell’HTC One in fatto di design e di specifiche.

Se guardate l’esecuzione che HTC ha fatto sullo smartphone One, è incredibile. […] Perché nessuno non ha fatto la stessa cosa su un tablet?

Il nuovo Nexus 7 e il Chromecast smontati pezzo per pezzo

Il nuovo Nexus 7 e il Chromecast smontati pezzo per pezzo

Il nuovo Nexus 7 e il Chromecast smontati pezzo per pezzo

Nel corso di un apposito evento tenutosi qualche giorno fa Google ha presentato in via ufficiale il nuovo Nexus 7 e Chromecast.

In merito ai due device è stato già possibile apprendere diverse informazioni a livello hardware. Qualcuno, però, non si è accontentato di conoscere le specifiche su carta arrivando al punto di smontare la seconda generazione del celebre tablet ed il nuovo affascinante mini dongle per scoprire, con man propria, il contenuto.

I fantastici ragazzi di iFixit hanno infatti proceduto, così come da tradizione, al teardown effettuando quindi un’approfondita analisi dell’hardware del nuovo Nexus 7 e di Chromecast.

Per quanto riguarda il nuovo Nexus 7 i ragazzi di iFixit hanno sottolineato il fatto che Google ha implementato svariate ottimizzazioni delle componenti hardware rispetto al tablet di prima generazione.

Nexus 7 edizione 2014, Google sceglierà LG

Nexus 7 edizione 2014, Google sceglierà LG

Nexus 7 edizione 2014, Google sceglierà LG

Qualche giorno fa, nel corso di un evento ad hoc, Google ha presentato ufficialmente il nuovo Nexus 7. Anche se il nuovo tablet di big G ha soltanto pochi giorni di vita c’è chi già pensa al prossimo modello, quello che l’azienda presenterà al mondo nel 2014.

A parlarne è Mingchi Kuo, noto analista di KGI Securities, secondo cui per l’edizione 2014 del tablet Nexus 7 Google sceglierà LG invece che Asus come partner per la produzione.

Le motivazioni alla base di tale presunta scelta sono diverse ma tutte, secondo l’analista, più che plausibili.

Se si considera che “per tradizione” Google ha fatto ruotare i propri partner per la gamma Nexus e che ad Asus è già stato concesso sufficiente spazio allora l’ipotesi LG potrebbe non apparire così remota.

Chromecast, l'OS integrato è una versione modificata di Android

Chromecast, l’OS integrato è una versione modificata di Android

 Chromecast, l'OS integrato è una versione modificata di Android

La scorsa settimana Google ha tenuto un apposito evento in occasione del quale l’azienda di Mountain View ha tolto i veli al nuovo Nexus 7, ad Android 4.3 Jelly Bean e a Chromecast, un mini dongle pensato per trasformare ogni televisore HDMI-compatibile in una smart TV.

Il dongle targato big G è stato descritto da Google stessa come un dispositivo equipaggiato con sistema operativo Chrome OS ovvero lo stesso su cui si basano i notebook appartenenti alla linea Chromebook.

Grazie al lavoro compiuto dal team di GTV Hacker è stato però possibile apprendere, nel corso delle ultime ore, che la piattaforma software integrata in Chromecast è in effetti un’altra.

Il nome e il logo stampato sul dispositivo e mostrato a tutto schermo all’accensione potrebbero trarre in inganno ma in realtà il nocciolo di Chromecast è un altro: una versione modificata di Android, la stessa già vista all’opera sui box Google TV.

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Google lavora anche ad un set-top box basato su Android?

Chromecast, il mini dongle per lo streaming video che Google ha presentato nel corso di un apposito evento tenutosi questa settimana, potrebbe non essere l’unica strategia studiata dal gran colosso di Mountain View per guadagnarsi un posto di fiducia nei salotti degli utenti.

Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore Google, che dopo il fallimento del progetto Nexus Q e della Google TV ha bisogno di recuperare, pare stia pensando anche ad un set-top box basato su Android e dal funzionamento simile a quello della Apple TV.

Ad aver diffuso per primo la notizia è stato il Wall Street Journal riportando una dimostrazione privata mostrata in occasione del CES 2013 e curata da Andy Rubin in persona.

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Google presenta Chromecast, un mini dongle per lo streaming video

Durante lo speciale evento Google tenutosi ieri unitamente al nuovo Nexus 7 e ad Android 4.3 Jelly Bean è stato presentato anche Chromecast.

Si tratta di un piccolo dongle che ha come scopo quello di trasformare ogni televisore HDMI-compatibile in una smart TV. Detta in altri termini Chromecast consente di effettuare lo streaming dei video da computer o da device mobile, smartphone o tablet che sia poco importa, sfruttando Chrome.

In tal modo, quindi, agli utenti viene offerta la possibilità di riprodurre video da YouTube, Pandora o, ancora, Netfix, metterli in coda o in pausa, gestire il livello del volume ed accendere la TV direttamente dal dispositivo in uso e senza dover interrompere la riproduzione, anche in caso di stand-by del device. Per avviare un file, invece, tutto ciò che risulta necessario fare non è altro che sceglierlo da Chrome.

Street View, Google scala il Monte Fuji

Street View, Google scala il Monte Fuji

Street View, Google scala il Monte Fuji

Il database di immagini panoramiche della piattaforma Street View è stato arricchito, nel corso delle ultime ore, di ulteriori nuovi scatti. Dopo aver scalato alcune tra le montagne più alte del mondo il team di Google ha infatti deciso di arrampicarsi anche sulla cima del Monte Fuji, la vetta più alta di tutto il Giappone.

Il Monte Fuji è, per chi non lo sapesse, un vulcano di ben 3.776 metri la cui cima resta innevata per circa dieci messi all’anno ed è considerato sacro per gli shintoisti che ne hanno fatto meta di pellegrinaggio. Da giugno, inoltre, l’UNESCO ha concesso al Monte Fuji lo status di Patrimonio dell’Umanità, non solo per la sua bellezza naturale e per il suo significato spirituale, ma anche per la sua costante influenza sulla cultura del paese asiatico.

Motorola vuole progettare nuovi dispositivi indossabili

Motorola vuole progettare nuovi dispositivi indossabili

Motorola vuole progettare nuovi dispositivi indossabili

Anche Motorola, al pari di altri colossi dell’IT, è intenzionata ad entrare a pieno nel sempre più invitante e promettente mercato dei device indossabili o almeno così sembrerebbe attenendosi a quanto emerso nel corso delle ultime ore.

L’acquisita di Google ha infatti pubblicato un annuncio di lavoro mediante il quale si apprendere che è alla ricerca di un direttore senior del design industriale per tale tipo di prodotti ovvero una persona che posa essere in grado di guidare in maniera strategica il gruppo di progettazione all’interno di Motorola per dar vita ad una nuova classe di indossabili.

Da notare che già in passato Motorola ha operato su tale fronte con il Moto ACTV, un orologio intelligente che tuttavia non ha riscosso particolare successo. Alla Google-company, quindi, non suona totalmente nuova la produzione di tale tipologia di gadget ma al momento non è ancora chiaro quale potrebbe essere il primo progetto frutto dell’annuncio di lavoro pubblicato.

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Google investe su Himax per la produzione dei Google Glass

Al momento la data ufficiale di commercializzazione dei Google Glass non è stata ancora resa nota ma i preparativi per il lancio su scala globale dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di big G continuano ad andare avanti ed il recente investimento del motore di ricerca su Himax Display, una sussidiaria di Himax Technologies, ne è senza alcun dubbio un valido esempio.

Himax Display si occupa, per chi non lo sapesse, della produzione di display avanzati ed altri prodotti adatti all’elettronica di consumo.

L’accordo pone come obiettivo quello di rendere più efficiente la costruzione dei prossimi Google Glass, quelli che verranno commercializzati su larga scala, oltre che espandere la capacità produttiva di Himax al fine di avere rese più proficue in merito alla realizzazione delle tecnologie per dispositivi HMD, HUD e picoproiettori.

Gmail, la finestra di composizione delle email diventa fullscreen

Gmail, ora è possibile scrivere email in fullscreen

Gmail, ora è possibile scrivere email in fullscreen

Dopo l’introduzione del nuovo layout per la posta in arrivo Google ha annunciato, proprio nel corso delle ultime ore, la disponibilità di un aggiornamento per Gmail mirante ad agevolare la scrittura delle email.

Con l’aggiornamento (già disponibile anche per l’utenza italiana) viene dunque offerta la possibilità di aprire la finestra di composizione dei messaggi di posta elettronica a pieno schermo. La modalità fullscreen può inoltre essere impostata come predefinita.

Per poter aprire la finestra di composizione dei messaggi di posta elettronica in modalità fullscreen è sufficiente cliccare il simbolo delle doppire frecce in alto a destra. Per impostare tale modalità come predefinita basta selezionare la voce Schermo intero predefinito annessa al menu delle opzioni in basso a destra.

Quando la finestra per la composizione delle email viene aperta alla massima dimensione sino a lambire la colonna sinistra la barra di formattazione viene visualizzata in maniera automatica.

Trimestrale Google, i ricavi sono in crescita ma deludono gli analisti

Trimestrale Google, i ricavi sono in crescita ma deludono gli analisti

Da qualche ora Google ha comunicato ufficialmente i risultati fiscali facenti riferimento al secondo trimestre del 2013. Si tratta di cifre decisamente interessanti ma le attese degli analisti, che avevano sperato in ricavi ben maggiori, sono state deluse.

Il secondo trimestre di big G è stato infatti archiviato con un utile per azione di 9,56 dollari, gli analisti, invece, avevano stimato 10,78 dollari.

I ricavi sono stati pari a 14,11 miliardi di dollari. Nel dettaglio i ricavi derivanti dalla pubblicità sono stati di 13,11 milioni di dollari, i ricavi derivanti dai siti di proprietà Google hanno invece generato un fatturato di 8,87 miliardi di dollari e quelli derivanti dai siti partner sono stati pari a 3,19 miliardi di dollari. Sono stati poi registrati 1,05 miliardi di dollari di fatturati per altre attività.

Google ha avuto un ottimo trimestre, con oltre 14 miliardi di fatturato, in crescita del 19% su base annua.