Brevetto occhiali Apple

Apple sfiderà gli occhiali per la realtà aumentata di Google?

Brevetto occhiali Apple

Gli occhiali per la realtà aumentata di Google sono stati presentati ufficialmente in occasione del Google I/O 2012 e pur trattandosi ancora di un prototipo possono già essere acquistati, al “modico” costo di 1.500 dollari, da eventuali sviluppatori interessati.

Nonostante big G sia stata la prima a proporre realmente un prodotto di questo tipo Apple, però, potrebbe decidere di rispondere al progetto Google Glass.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore risulta infatti che il 13 ottobre del 2006 Cupertino depositò domanda per un brevetto per un dispositivo di elaborazione indossabile mediante cui proiettare l’immagine su un apposito apparecchio di visualizzazione pensato, appunto, per essere applicato direttamente sul capo proiettando direttamente dinanzi agli occhi dell’utente le immagini.

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft e la delusione di aQuantive: 6,3 miliardi di dollari spesi male

Microsoft aQuantive pubblicità online

Dopo l’acquisto di Skype per una cifra pari a ben 8,5 miliardi di dollari l’acquisizione fatta da Microsoft qualche anno addietro era passata alla storia come quella più costosa decisa dai vertici della stessa: nell’oramai lontano 2007 la redmondiana si era assicurata il pacchetto azionario di aQuantive, nota azienda pubblicitaria con base a Seattle, per un valore complessivo di ben 6,3 miliardi di dollari.

Ora, circa cinque anni dopo, Microsoft ha ascritto a bilancio la quasi totalità dell’operazione di acquisto di aQuantive ed a quanto pare quello in questione è stato un affare che non ha portato alla crescita tanto auspicata, così come sottolineato dalla stessa azienda in un apposito comunicato diramato proprio nel corso delle ultime ore.

La divisione online advertising di Microsoft ha infatti perso circa 2 miliardi di dollari nel corso degli ultimi 12 mesi, una cifra questa che risulterà ancor più evidente durante il prossimo rendiconto trimestrale.

Nexus 7 violazione brevetti Nokia

Il Nexus 7 viola i brevetti di Nokia, parola della finlandese

Nexus 7 violazione brevetti Nokia

Il nuovissimo Nexus 7, il tanto chiacchierato tablet presentato ufficialmente proprio pochi giorni addietro da Google e realizzato in collaborazione con Asus, non è stato ancora rilasciato ma sembrerebbe esser già sotto attacco per la presunta violazione di alcuni brevetti.

Un nuovo capitolo della patent war sembrerebbe essersi aperto e, in questo caso, a scatenare le polemiche è Nokia.

La ben nota azienda finlandese, infatti, proprio nel corso delle ultime ore ha inviato una dichiarazione dicendo che il Nexus 7 non dispone di alcuna licenza mediante cui potersi servire dei brevetti Nokia.

A finire nell’occhio del ciclone sono, nello specifico, alcune soluzioni legate alla connetività Wi-Fi.

Immagine che mostra il logo di Google Chrme

Google Chrome, alcuni problemi con la ricerca istantanea

Google Chrome problemi ricerca istantanea

Google Chrome, il browser web del gran colosso delle ricerche in rete, da qualche ora a questa parte pare stia dando alcuni fastidiosi problemi agli utenti durante le ricerche effettuate digitando una specifica query all’intero della omnibar.

Stando alle segnalazioni risulta infatti che numerosi utenti, sia Windows sia Mac, appartenenti a differenti locazioni geografiche stanno visualizzando, in maniera piuttosto frequente, una pagina bianca al posto di quella che, invece, dovrebbe contenere i risultati della ricerca effettuata.

Allo stato attuale delle cose da parte di Google non è stata ancora resa disponibile alcuna info ufficiale in merito alla natura della problematica anche se big G ha provveduto a sottolineare il fatto che il tutto è stato risolto per buona parte degli utenti.

Coloro che, nonostante ciò, si stanno ritrovando ancora a dover fare i conti con la fastidiosa pagina bianca sono molteplici, così come testimoniano le discussioni presenti sul forum ufficiale del progetto ed anche su Twitter.

Google e le trattative con l’Antitrust Europa

Google trattative antitrust europa

Recentemente Google ha inviato alcune proposte alla Commissione Europea miranti a chiudere l’indagine Antitrust continentale e mediante le quali cercare di passare oltre le accuse di abuso in merito alla sua presunta posizione dominante in fatto di motori di ricerca e di pubblicità in rete.

A maggio, infatti, Joaquin Almunia, presidente dell’Autorità Europea garante per la concorrenza, aveva lanciato un ultimatum a big G su quattro punti fondamentali che avrebbero messo a repentaglio la condizione del gran colosso delle ricerche in rete in Europa.

Google, a sole poche ore dallo scadere delle condizioni, ha deciso di rispondere mediante un’apposita lettera, firmata direttamente da Eric Schmidt, per proporre una soluzione su quattro aree di potnziale interesse e per offrire la propria disponibilità a cooperare proficuamente.

Nella lettera, infatti, sono contenute tutta una serie di apposite proposte miranti a far cadere le accuse e, ovviamente, a chiudere lo spinoso caso.

Mac crash Google Chrome

Il Mac va in crash? La colpa potrebbe essere di Google Chrome!

Mac crash Google Chrome

Soltanto da pochissimo Google ha reso disponibile un’apposita versione di Google Chrome per device iOS risucendo a riscuotere, in maniera quasi fulminea, gran successo tra la vasta utenza.

Purtroppo, però, a quella che va a configurarsi come una bella e buona notizia va adesso a sommarsi la news che, proprio nel corso delle ultime ore, ha iniziato ad impazzare online.

Stando a quanto reso noto pare proprio che l’ultima versione di Gogole Chrome per OS X sia in grado di provocare gravi blocchi e crash sui Mac più recenti.

Il problema, a quanto pare, avrebbe a che fare con l’accelerazione via GPU del browser ed il “fattaccio”, nello specifico, andrebbe ad interessare i Mac dotati di scheda grafica Intel HD 4000.

Google Chrome Google Drive iOS

Google Chrome e Google Drive disponibili per iOS

Google Chrome Google Drive iOS

Dopo aver annunciato l’aggiornamento Android 4.1 Jelly Bean, dopo aver mostrato a tutti il suo tanto atteso e chiacchierato Nexus 7 e, ancora, dopo aver illustrato le fattezze degli occhiali per la realtà aumentata, Google, durante la seconda giornata della Google I/O 2012 di San Francisco, ha presentato ulteriori ed interessantissime novità che, al contrario di quanto si possa pensare, non sono destinate a passare inosservate agli occhi degli utenti in possesso di un device iOS.

Per voce di Brian Rakowski, il Vice Presidente della divisione Chrome di Google, big G ha infatti annunciato la disponibilità immediata, appunto, delle app per iPhone, iPad ed iPod Touch di Google Chrome, il suo performante browser web, e di Google Drive, la risorsa mediante cui poter gestire nel miglior modo possibile e direttamente in mobilità il suo servizio di cloud storage.

Si tratta di due interessantissime novità, in particolare quella relativa a Chrome essendo un’app richiesta da molto tempo a questa parte dalla vasta utenza.

Nel dettaglio, l’app di Google Chrome per iPhone, iPad ed iPod Touch è disponibile sin da subito su App Store e può essere installata su device dotati almeno di iOS 4.3.

Google Glass Sergey Brin

Google presenta Google Glass, disponibili dal 2013 a 1.500 dollari

Google Glass Sergey Brin

Oltre ad aver presentato ufficialmente l’aggiornamento ad Android 4.1 Jelly Bean ed oltre ad aver annunciato il Nexus 7, il tablet tanto chiacchierato, big G, in occasione dell’edizione 2012 della conferenza Google I/O ha tolto i veli anche a Google Glass, un altro interessante progetto di cui si discuteva già da un bel po’, specie nel corso degli ultimi tempi.

Sul palco di Google I/O, infatti, Sergey Brin in persona ha presentato i fantomatici occhiali che consentono di poter sfruttare la visualizzazione della realtà aumentata.

Annunciati alla vasta utenza nella versione Explorer Edition, i Google Glass sono però, almeno allo stato attuale delle cose, ancora un prototipo ma ciò non toglie il fatto che entro breve tempo faranno la loro comparsa sul mercato seppur con alcune limitazioni.

Google Nexus Tablet

Google Nexus Tablet: la prima immagine e le specifiche tecniche ufficiose

Google Nexus Tablet

Il momento dell’annuncio relativo al tanto atteso e chiacchierato Google Nexus Tablet, il tablet che dovrebbe essere reso disponibile direttamente dal gran colosso delle ricerche in rete, sembrerebbe essere davvero molto vicino.

Dal 27 al 29 giugno, infatti, si terrà il Google I/O, l’evento annuale di big G dedicato agli sviluppatori, ma già da alcune ore a questa parte hanno cominciato a circolare in rete immagini ed informazioni particolarmente interessanti.

Gizmodo Australia ha infatti fatto sapere di aver avuto modo di mettere le mani su quello che ritiene sia un render ufficiale del tablet di Google per cui grazie a tali presunti materiali informativi ottenuti in anteprima sono emerse quelle che sarebbero le prime immagini del tablet e le sue specifiche tecniche.

Il Google Nexus Tablet che, stando a quanto reso noto sino a questo momento, è stato realizzato in collaborazione con Asus, sarà denominato Asus Nexus 7 ed appare, almeno a prima vista, molto sottile e dotato di angoli tondeggianti.

Google X network neurali

Google X, il supercomputer ed il processo di apprendimento automatico

Google X network neurali

Direttamente dalle stanze del segretissimo, o quasi, laboratorio Gooogle X arriva il nuovo progetto avanzato firmato big G che pone come fine ultimo quello di studiare e comprendere al meglio le capacità di apprendimento dei network computerizzati.

Al centro del progetto vi è, nello specifico, un simulatore neurale che, appunto, studia l’intelligenza delle macchine.

Il network è stato costruito dai ricercatori del team di Google è risulta basato su 1000 computer collegati in rete per un totale di ben 16 mila diverse unità computazionali in modo tale da poter simulare una parte della corteccia visiva del cervello umano.

Larry page salute voce

Larry Page ha perso la voce, dubbi sulla salute dell’ad di Google

Larry page salute voce

Ogni anno gli azionisti di Google si riuniscono attorno ad un tavolo per poter discutere di quelle che saranno le prossime strategie finanziare da adottare con la supervisione di Larry Page e Sergey Brin, i due fondatori del gruppo.

Questa volta, però, Larry Page non è riuscito a presenziare all’assemblea… il motivo? A quanto pare sarebbe da ricercare in un problema di salute.

Nonostante a Wall Street siano stati in parecchi a pensare che sia una cosa seria trattasi invece di un momentaneo episodio di afonia a causa del quale, appunto, Larry Page sarebbe stato impossibilitato a poter prendere parte all’assemblea e, di conseguenza, ad intervenire nel corso delle discussioni tenute attorno al tavolo, così come reso noto da Eric Schmidt, tornato temporaneamente in sella per l’occasione.

Stando a quanto reso noto dall Wall Street Journal e da Reuters Larry avrebbe inoltre lasciato un memo interno all’azienda sottolineando il fatto di non aver nulla di grave e che continuerà a dirigere l’azienda senza problemi anche se attnenedosi a quelle che sono le ultime informazioni disponibili pare proprio che il co-fondatore di big G non prenderà parte neppure al Google I/O 2012.

Google Endangered Language

Goolge presenta Endangered Language, il progetto per la salvaguardia delle lingue a rischio

Google Endangered Language

Google, nel corso delle ultime ore, ha presentato il nuovo ed interessante progetto Endangered Language (lingue a rischio) che, così come suggerisce lo stesso nome, pone come fine ultimo quello di preservare tutte quelle lingue parlate nei luoghi più remoti del piante che per diverse ragioni sono a rischio di scomparire.

Al progetto, nello specifico, è stato dedicato un apposito portale grazie al quale il gran colosso delle ricerche in rete ha intenzione di raccogliere materiale relativo alle oltre 3 mila lingue a rischio di estinzione (ovvero circa la metà degli idiomi parlati nel mondo) coinvolte così da poter salvaguardare la diversità culturale e le tradizioni di tutti i territori.

Dal portale dedicato è possibile esplorare una mappa interattiva su cui sono indicate tutte le lingue a rischio del pianeta comprese alcune relative all’Italia, specie nella zona nord-est.

Google Nexus Tablet: il presunto prezzo ed ulteriori indiscrezioni

Oramai sembra mancare davvero poco all’annuncio ufficiale del tablet di Google ovvero del tanto chiacchierato device conosciuto, almeno sino a questo momento, con il nome di Google Nexus Tablet poiché, stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore, la ben nota azienda di Mountain View sarebbe pronta a presentare alla vasta utenza la sua “tavoletta”.

Secondo quanto riportato da Digitimes, infatti, l’occasione sarà, così come già pronosticato qualche tempo addietro, l’oramai imminente Google I/O che si terrà al Moscone Center di San Francisco.

Il tablet, realizzato, tra le altre cose, in collaborazione con Asus, sarà commercializzato ad un prezzo iniziale pari a 199 dollari o almeno così dovrebbe essere stando alle più recenti indiscrezioni.

Il prezzo del Google Nexus Tablet appare, senza alcun dubbio, molto interessante e qualora sia quello effettivo andrà sicuramente a dare una forte scossa al mercato.

Gmail: ora è possibile creare temi personalizzati

In molti attendevano l’arrivo di una feature di questo tipo da diversi anni a questa parte ed ora, finalmente, dopo aver concesso la possibilità di impostare degli sfondi, Google ha deciso di rendere disponibile in Gmail una nuova ed apposita sezione grazie alla quale poter creare temi personalizzati per la propria casella di posta elettronica.

Ad annunciare la novità è un apposito articolo pubblicato sul blog ufficiale di Gmail nel quale vengono inoltre illustrate le varie modalità mediante cui è possibile servirsi della neo sezione Temi personalizzati unitamente ad un apposito video dimostrativo annesso alla fine di questo post.

Il rollout sarà completato nel corso delle prossime ore ma sono comunque in molti gli utenti che hanno già avuto modo di sperimentare le fattezze della nuova sezione denominata, appunto, Temi personalizzati.