Google antitrust USA abuso posizione dominante

Google pubblica il nuovo rapporto sulla censura

Google rapporto censura governi

Sul blog ufficiale di Google ha fatto la sua comparsa un nuovo post intitolato “More transparency into government requests” ovvero “Più trasparenza nelle richieste governative”, vale a dire quello che, in altri termini, va a configurarsi come la presentazione del nuovo rapporto redatto dal gran colosso delle ricerche in rete al fine di fornire agli utenti informazioni più trasparenti in merito a quello che viene richiesto dalle autorità alla società.

Il rapporto, nel dettaglio, fa riferimento al periodo che va da luglio a dicembre del 2011 e risulta comprensivo di tutte le informazioni in merito alle richieste di censura che sono pervenute a Google durante quei mesi.

Nel rapporto sono presenti richieste di blocco dei blog, di eliminazione di specifici video da YouTube e di rimozione di elenchi di ricerca unitamente al numero, all’ubicazione e al tipo di contenuto sottoposto a censura.

Google Street View Regno Unito

Google Street View, riaperto il caso nel Regno Unito

Google Street View Regno Unito

Si continua a parlare di Google, di Street View e di quella che è la situazione del celebre servizio offerto da big G in Europa poiché, proprio nel corso delle ultime ore e così come avevano anticipato alcune voci di corridoio, le autorità britanniche hanno deciso di riaprire il caso di cui si è tanto parlato settimane addietro.

A finire nell’occhio del ciclone è la presunta violazione di privacy del servizio di mappatura delle strade di Google Street View ed a dare il via alla nuova indagine è stato lo studio dell’Information Commissioner’s Office (ICO) del rapporto statunitense in merito al caso.

L’accusa è sempre la stessa ovvero quella di aver raccolto i dati personali degli utenti con reti Wi-Fi aperte unitamente a foto di strade e case da utilizzare per arricchire e completare il servizio Street View.

Inizialmente, a tal proposito, il Commissario alla privacy britannico aveva ritenuto valido quanto sostenuto da Google secondo cui, appunto, la raccolta in questione era stata effettuata in maniera accidentale ed aveva quindi accettato le scuse di big G e preso per buona la promessa di cancellare il tutto.

Google sta per aprire il suo primo negozio a New York?

Google Books e lo storico accordo con gli autori e gli editori francesi

Google Books Francia

Interessanti novità per Google e per i suoi utenti sono in arrivo dalla Francia poiché proprio nel corso delle ultime ore la ben nota azienda di Mountain View ha stretto uno storico accordo con le associazioni degli autori e degli editori francesi, il Syndicat national de l’èdition (SNE) e la Société des gens de lettres (SGDL), andando a decretare la fine di una battaglia legale in corso già da qualche tempo a questa parte e che andava a prospettarsi come particolarmente onerosa anche per un colosso quale big G.

Nello specifico, Google era stata accusata dagli editori francesi di aver digitalizzato migliaia di testi senza aver previamente ottenuto alcuna esplicita autorizzazione da parte degli aventi diritto ragion per cui, sempre secondo quanto sostenuto dagli editori, il materiale elaborato era stato riutilizzato per andare ad arricchire il già vasto archivio online di Google Books.

Al fine di mettere da parte ogni tipo di controversia il nuovo accordo siglato ha invece stabilito che Google, d’ora in avanti, potrà digitalizzare le pubblicazioni e gli aventi diritto potranno invece commercializzare le proprie opere e trattenere la maggior parte dei ricavi ottenuti andando quindi a dare una notevole spinta al mercato degli ebook in Francia, o almeno così dovrebbe essere.

Android 900 mila attivazioni al giorno

Android: ogni giorno vengono attivati 900 mila device

Android 900 mila attivazioni al giorno

Google ha da poco diffuso in rete quelli che vanno a configurarsi come i numeri raggiunti, proprio nel corso dell’ultimo periodo, da Android, il suo sistema operativo dedicato ai device mobile.

Secondo quanto dichiarato dal gran colosso delle ricerche in rete ogni giorno vengono attivati, allo stato attuale delle cose, circa 900 mila dispositivi Android, una cifra questa che sta ad indicare chiaramente quanto la piattaforma del robottino verde sia cresciuta tenendo conto che a febbraio dell’anno corrente il numero di device attivati su base giornaliera risultava invece corrispondente a circa 850 mila.

A render nota la notizia è stato Andy Rubin, vicepresidente del reparto mobile di Google, mediante la pubblicazione di un apposito tweet su Twitter.

Google Nexus Tablet conferma Asus e foto

Google Nexus Tablet: la conferma da Asus e le prime presunte foto

Google Nexus Tablet conferma Asus e foto

Del tablet di Google se ne parla già da qualche tempo a questa parte e nel corso degli ultimi mesi i rumors a riguardo sono diventati sempre più insistenti ma, sino a qualche ora addietro, sembravano esserci ancora parecchie incertezze.

Da pochissimo, però, un’ulteriore ed interessante informazione ha iniziato a rimbalzare in rete: durante il Computex 2012 di Taipei, un rappresentante anonimo di ASUS avrebbe confermato che l’azienda è pronta a lanciare una nuova tavoletta digitale realizzata in partnership con Google.

Si tratta di un’informazione di particolare importanza che mette in evidenza come la presentazione del tablet di Google, altrimenti conosciuto anche come Google Nexus Tablet, sia davvero imminente.

Google Street View multa 7 milioni di dollari

Street View: la vittoria di Google in Svizzera

Google Street View vittoria in Svizzera

Si torna a discutere ancora una volta di Google e, nello specifico, di Street View ma, a differenza di quanto accaduto alcuni giorni addietro, ad essere sotto esame è un particolare algoritmo impiegato da big G, quello mediante cui viene eseguito lo sfocamento automatico di volti e targhe dei veicoli che risultano riconoscibili nelle foto del servizio.

I giudici della Svizzera, uno tra i pesi europei più attenti in fatto di privacy, hanno infatti stabilito che Google non deve e non dovrà intervenire sull’algoritmo in questione.

Secondo la Suprema Corte Svizzera, infatti, big G non ha alcun obbligo di garantire che il 100% dei visi ripresi in Street View siano oscurati.

È infatti sufficiente che l’azienda si sia attivata sin dal primo momento per eseguire la procedura in questione automaticamente rendendosi disponibile per l’offuscamento manuale qualora necessario tenendo conto delle eventuali segnalazioni degli utenti.

Google Maps 3D mobile

Google migliora Maps e punta sulla modellazione in 3D delle città

Google Maps 3D mobile

Soltanto alcune ore addietro è stato possibile apprendere, stando a quanto reso noto dal Wall Street Journal, il fatto che Apple sia intenzionata a rendere disponibile sui suoi device, a partire dalla prossima versione di iOS, un app proprietaria da utilizzare in sostituzione dei servizi di mappe offerti da Google.

Ora Brian McClendon, ingegnere di Google, di tutta risposta, ha svelato, seppur parzialmente, quelli che andrebbero a configurarsi come i piani futuri del gran colosso delle ricerche in rete per quanto concerne il servizio Maps.

Mediante un apposito intervento pubblicato su Google Lat Long Blog McClendon ha fatto sapere che ben presto Google compirà un importante passo per il miglioramento dell’esaustività, dell’accuratezza e dell’usabilità del servizio di mappe attualmente offerto e che risulterà tutto basato sulla modellazione in 3D del mondo intero portando quindi le viste tridimensionali di intere aree metropolitane direttamente su device mobile.

Google acquisisce Quickoffice

Google ha acquisito QuickOffice

Google acquisisce Quickoffice

Un ulteriore nome è andato ad aggiungersi al già lungo elenco delle acquisizioni portate a segno da Google: stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore il gran colosso delle ricerche online ha infatti deciso di metter mano al portafogli facendo sua Quickoffice, la ben nota azienda leader mondiale (o, quantomeno, così è solita definirsi la stessa società!) nel settore delle suite per ufficio mobile e che già da diverso tempo a questa parte mette a disposizione degli utenti iOS, Android e Symbian apposite soluzioni gratuite.

Quickoffice può infatti vantare circa 300 milioni di installazioni in ben 180 differenti paesi e può inoltre farsi forte del fatto di aver portato la compatibilità di Microsoft Word su mobile e l’interoperabilità con i documenti nei formati Excel e PowerPoint.

L’annuncio della nuova mossa giunge mediante due sintetici post, uno pubblicato sul blog ufficiale di big G e l’altro sul sito web di Quickoffice, nei quali non è poi così difficile intendere quanto la prospettiva di sommare le soluzioni offerte da QuickOffice con quelle rese invece disponibili dal gran colosso delle ricerche in rete potrà andarsi a rivelare particolarmente fruttuosa per entrambi i brand coinvolti.

Apple vuole rimuovere Google Maps su iOS

iOS e Google Maps: divorzio in vista?

Apple vuole rimuovere Google Maps su iOS

Stando a quelle che sono le ultime indiscrezioni attualmente in circolo Apple, in occasione del prossimo WWDC in programma dall’11 al 15 giugno, potrebbe annunciare l’abbandono, sui suoi device, dei servizi forniti da Google in fatto di mappe a favore di un’app proprietaria che potrebbe essere integrata nelle prossime versioni di iOS.

Le informazioni in questione arrivano direttamente dal Wall Street Jorunal che ha inoltre fatto notare come già nel 2009 ed in occasione della comparsa sul mercato di Android Apple iniziò a lavorare ad una propria tecnologia al fine di poter fornire un servizio di mappe in mobilità avviando quindi una campagna di acquisizione di aziende che risultassero esperte in tal senso.

Ora, quindi, il fatidico momento del divorzio tra iOS e Google Maps sembrerebbe essere arrivato, o quasi, ed iOS 6, la prossima versione del sistema operativo dedicato al mobile e reso disponibile dalla ben nota azienda di Cupertino, dovrebbe essere comprensivo della nuova soluzione.

Google multa FTC Safari

Google si scaglia contro Microsoft e Nokia: complotto nel settore smartphone

Google denuncia Nokia Microsoft antitrust

L’accusa è abbastanza chiara e non lascia alcuna perplessità: Google si è scagliata contro Microsoft e Nokia colpevoli, a detta di big G, di giocare illecitamente con i brevetti a discapito di Android.

Google, nello specifico, si è rivolta direttamente alle autorità antitrust europee ritenendo che il gran colosso redmondiano e la ben nota azienda finlandese abbiano trasferito oltre 2 mila brevetti a Mosaid, che big G identifica come “patent troll” (ossia che si serve dei propri brevetti per internare un’azione legale nei confronti di chi ne fa un utilizzo illegale), andando a danneggiare alcuni produttori.

Google, in altri termini, è quindi dell’idea che Microsoft, Nokia e Mosaid abbiano siglato un accordo al fine di far aumentare, con il passare del tempo, i costi di utilizzo di Android rendendo in tal modo più forte Windows Phone, il sistema operativo per device mobile della redmondiana.

Google World Wonder

Google World Wonder, tutte le meraviglie del mondo a portata di browser

Google World Wonder

D’ora in avanti Google permetterà di visitare le meraviglie del mondo, sia quelle passate sia quelle presenti, semplicemente osservando il monitor della propria postazione multimediale poiché per far ciò sarà sufficiente servirsi di World Wonders Project.

Trattasi, appunto, del nuovo progetto realizzato dalla ben nota azienda di Mountain View in collaborazione con enti quali l’Unesco, il World Monument Fund e Getty Images.

Trattasi, nel dettaglio, di un apposito portale, realizzato riunendo insieme diversi servizi già offerti dal gran colosso delle ricerche in rete e dal quale gli utenti hanno l’opportunità di effettuare un vero e proprio, o quasi, giro del mondo virtuale tra tutti i più importanti siti che vanno a costituire quello universalmente riconosciuto come Patrimonio dell’umanità.

World Wonders Project permette infatti di esplorare ben 132 location dislocate in 28 differenti paesi del mondo tra cui, ovviamente, figura anche l’Italia ed il numero dei luoghi d’interesse disponibili risulta tutt’altro che scarso.

Google Buono a sapersi

Google lancia Buono a sapersi, il progetto per la privacy in rete

Google Buono a sapersi

Dopo l’iniziativa di Microsoft denominata SicuriOnline anche Google ha ben pensato, sempre agendo in collaborazione con la Polizia si Stato, di lanciare in Italia la campagna “Buono a sapersi” con l’intento di permettere a tutti gli utenti che sono soliti navigare in internet di incrementare, per quanto possibile, il proprio grado di sicurezza online gestendo e controllando in maniera ben più consapevole i propri dati condivisi in rete.

Il progetto, la cui sponsorizzazione è stata avviata nel coso della giornata di ieri, risulta tutto basato su un apposito sito web mediante il quale si ha l’opportunità di consultare un glossario indicante tutti quelli che sono i termini tecnici maggiormente incontranti navigando online e di ricevere utili consigli su questioni chiave quali, ad esempio, come e perché scegliere una password efficace, in che modo evitare le frodi informatiche e molto altro ancora.

Google Street View sanzione Germania

Google e il caso Street View: sotto inchiesta nel Regno Unito

Google Cars inchiesta dati rubati

Di Google Street View, delle Google Cars e della questione dati personali degli utenti se ne discute già da qualche tempo a questa parte ma, proprio nel corso delle ultime ore, il caso sembrerebbe aver suscitato nuovamente l’interesse delle autorità e, nello specifico, di quelle del Regno Unito.

Infatti, dopo che nel 2010 la Information Commissioner aveva definito il gran colosso delle ricerche in rete colpevole ma in maniera involontaria e, proprio per tale ragioni, non punibile ora, invece, viene alla luce un’altra scomoda verità: le Google Cars sono state progettate appositamente per raccogliere dati.

Le informazioni private raccolte comprensive di dati quali conversazioni di messagistica istantanea, URL, nomi utente e password, foto e quant’altro tratte dalle reti WiFi private non criptate sarebbero quindi state archiviate volutamente dal gran colosso del web che, qualche anno addietro, aveva assicurato che il tutto era stato frutto di un grosso errore.

Google Nexus Tablet

Google Nexus Tablet: a luglio sul mercato?

Google Nexus Tablet

Dopo averne tanto discusso e dopo aver fatto numerose supposizioni il fatidico momento del Nexus Tablet, il tablet di Google, sta finalmente per arrivare.

Stando infatti a quanto reso noto da alcune fonti pare proprio che le spedizioni del tablet targato big G avranno inizio a partire dal mese di giugno con un volume iniziale pari a 600 unità mensibili.

Il Google Nexus Tablet dovrebbe poi fare poi il suo debutto nei negozi a luglio.