Google Chrome OS: 5 motivi per cui è differente

Google Chrome OS

Deludendo in parte le aspettative iniziali di chi credeva che avrebbe rivoluzionato il mondo dei sistemi operativi, Google Chrome OS si è mostrato recentemente in tutta la sua vera natura, risultando un sistema operativo sicuramente non rivoluzionario ma comunque semplice ed affidabile, adatto a coloro che lavorano principalmente col Web ed utilizzano il browser (ed i programmi ad esso connessi) più degli altri software.

Google Image Swirl, un nuovo ed innovativo sistema per cercare ed esplorare immagini simili

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Proprio qualche settimana fa, Google ha presentato ufficialmente la nuova funzione per la ricerca di immagini simili, mediante la quale, all’utente, viene offerta la possibilità di migliorare ed affinare ancor di più le proprie ricerche on the web al fine di reperire quella che appare come la foto giusta.

Tuttavia, negli ultimi giorni, all’interno dei celeberrimi laboratori di big G, vi era qualcosa in movimento, il che sta a contrassegnare, come di consueto, l’imminente arrivo di interessanti novità per quanto concerne l’universo Google.

Infatti, soltanto da pochissime ore, come dichiarato anche sul blog ufficiale di big G, Google Labs ha reso disponibile al pubblico, seppur in veste ancora sperimentale, un nuovo strumento di ricerca per immagini che prende il nome di Google Image Swirl.

Si tratta di un interessante strumento, basato sia sulla neo funzione sopra citata relativa alla ricerca delle immagini, sia su Picasa Face Recognition (una delle nuove caratteristiche implementate in Picasa 3.5), mediante il quale l’utente ha la possibilità di ricerca immagini simili attraverso un accattivante ed alternativa interfaccia di esplorazione.

Infatti, le immagini oggetto della ricerca effettuata verranno organizzate in gruppi, effettuando una divisone tutta basata su caratteristiche simili e colori, distribuzione degli elementi e contrasto.

Google Chrome è pronto per supportare le estensioni

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Come abbiamo visto nei giorni precedenti Google Chrome intende dare un supporto ufficiale alle estensioni. Con l’ultima versione dev di Google Chrome sembra che il passo sia più breve di quanto sembri.

Le estensioni al momento pronte sono poche, ma già sembrano funzionare bene. E’ disponibile l’estensione per GMail, quella per il BuildBot di Chrome ed un estensione per Feed Burner che non fa mai male. Installare le estensioni è estremamente seamless, tutto ciò che dovete fare è cliccare sul link “Installa” nella pagina delle estensioniper gli sviluppatori, vi verrà chiesta conferma e approvando avrete la vostra estensione funzionante senza che ci sia bisogno di riavviare il browser.

Le estensioni sono un elemento fondamentale al successo di Chrome, non c’è dubbio, quello che però non bisogna dimenticare è che il supporto delle estensioni e i Google Gadget stanno concorrendo ad un unico risultato, creare una base di web-app varia e mirata, pronta da essere inserita nell’atteso sistema operativo della grande G, Google Chrome OS.

Google Chrome prepara la sua Extensions gallery

Google Chrome Extensions Gallery

Nella guerra dei browser Google Chrome è diventato protagonista dai suoi primi giorni, e del resto non c’era da aspettarsi diversamente dalla grande G.

Anche se le statistiche danno numeri differenti, IE8 e versioni precedenti continuano ad essere i browser maggiormente utilizzati, la community che conta, quella che commenta, posta, condivide e contribuisce alla rete, è nettamente spostata verso browser open source, come per l’appunto lo è Firefox.

Firefox deve il suo grande successo a molti aspetti del suo sviluppo e se ne conoscessimo tutte le chiavi probabilmente saremmo sviluppatori di successo anche noi, ma una cosa è certa, senza aver abbracciato il modello di sviluppo open source, Firefox non potrebbe essere ciò che è adesso.

Google intende rendere la velocità di un sito una variabile per il ranking

Google Code

Da quando Google si è presentato sulla scena, durante la fine dello scorso secolo, i suoi algoritmi di pagerank, sempre più segreti, sono cresciuti di volta in volta perfezionandosi e rendendo la homepage della grande G, l’accesso universalmente riconosciuto al web.

Ciò grazie ai continui aggiornamenti di Google, alla sua analisi accurata del web ed alla sua capacità di pilotare / seguire i gusti dell’utenza. La velocità di un sito, non è un segreto, è un discrimine fondamentale per il successo o meno di questo. L’utente internet si distingue per la sua impazienza, giunge ad un indirizzo e da quel momento la pagina web corrispondente ha pochi secondi per apparire, prima che la sua scheda venga chiusa.

Google sembra condividere l’impazienza degli utenti, ed in una dichiarazione di Matt Cutts, un ingegnere di Google, pare che nel 2010 il page rank considererà questo fattore fra le variabili principali di valutazione. Una novità del genere può sembrare minore, ma se ci si ferma a riflettere comporterà un importante cambiamento sia per i webmaster che per gli utenti.

Google adotta un Doodle disegnato da un bambino di 9 anni

Google Doodle disegnato da un bambino di 9 anni

Fin dai primi anni di attività, Google ha dato una grande importanza al rapporto con gli utenti, avviando parecchie iniziative per “rendere unico” il marchio e fidelizzare una quantità sempre maggiore di internauti. Una delle iniziative meglio riuscite e apprezzate è senza dubbio quella dei Doodles, bellissimi artwork impostati come logo dal motore di ricerca in occasioni e ricorrenze speciali. Nella maggior parte dei casi questi Doodles sono ideati e disegnati da grafici e artisti professionisti, ma qualche giorno fa Google ha fatto un’eccezione, adottando sull’home page di Google India un Doodle disegnato da un bambino di 9 anni.

Google, trema: Murdoch vuole ridimensionarti

Nonostante i 78 anni suonati ed i fantastiliardi di dollari presenti sul suo conto bancario, il magnate australiano Rupert Murdoch ha ancora fame di successi, e questa volta a farne le spese potrebbe essere Google.

Nel corso di una recente intervista televisiva (visibile dopo il salto), il proprietario di Fox ha asserito di voler rimuovere tutti i siti Internet facenti capo alla News Corp dalle fonti di Google News. Una mossa che, nelle intenzioni del ricco nonnetto, spingerebbe molti utenti verso quell’Internet pay-per-view di cui vi abbiamo parlato in passato.

Google Voice presto in tutto il mondo

Google Voice

Google Voice è uno dei tanti servizi di casa Google non ancora disponibili qui in Italia. Google Voice è offerto attualmente solo negli stati uniti. Per chi non lo sapesse, questo servizio nasce per offrire un’alternativa al mondo Voip, per contrastare il monopolio di Skype, che ormai detiene il monopolio in questo settore.

Google Voice, come dicevo prima, è un servizio di google che è ancora in fase di BETA chiusa, quindi accessibile solo sotto invito, come per Google Wave. Il servizio però sta per uscire dalla beta ed entro pochi mesi sarà disponibile anche nel resto del mondo. Google sta intraprendendo accordi con i principali operatori telefonici per portare il servizio anche qui in Europa.

Google Chrome preinstallato su alcuni PCs

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Nella guerra dei browser iniziata con la sfida di Mozilla Firefox contro il monopolista, Internet Explorer, è entrato circa un anno fa Google, con il suo Google Chrome.

Il browser della grande G lascia ancora parecchi dubbi, intanto l’eterogeneità delle sue distribuzioni, da subito disponibile e stabile per Windows, ma solo poche settimane fa per Mac, per non parlare di Linux, tristemente trascurato da Google, che all’open source deve tanto. Nonostante i dubbi riguardanti la sua stabilità e ancora di più il rispetto della nostra privacy gli utenti Chrome sono aumentati giorno dopo giorni fino a raggiungere una ragguardevole fetta di mercato.

Adesso Google promette di diffondere ancora di più il suo browser attarverso accordi presi con diverse OEM. Uno di queste è la Sony che sta spedendo i nuovi Sony Vaio con Windows 7 pronto all’uso, ma non con Internet Explorer come browser predefinito, bensì Google Chrome. A sentire gli executives di Google questo è solo uno di molti accordi presi con le case produttrici di Hardware.

Nuova interfaccia grafica per Google Adsense

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Google Adsense è il miglior sistema di advertising attualmente disponibile online. Sono tanti i siti che lo utilizzano e sono altrettanti gli inserzionisti che ogni mese avviano nuove campagne pubblicitarie online su questo nuovo strumento di marketing. Google Adsense è aperto ad ogni utente di Google Account, l’importante è avere un sito internet e le conoscenze necessarie per inserire gli annunci.

Da Google, arrivano notizie sempre migliori. Dopo l’apertura della BETA di Google Wave non sono mancati gli aggiornamenti agli altri applicativi di Google online, tra i quali troviamo l’ottimo Google Adsense. Google Adsense, come ogni applicazione di Google, è offerto in corredo con un pannello di controllo al quanto interessante. Attualmente, c’è da dire, sono poche le informazioni che troviamo nel pannello di controllo, ma comunque essenziali per poter gestire gli annunci sui nostri siti.

Prima Orkut ora Google Friend Connect

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Google è certamente l’azienda più di successo sulla rete, ma ci sono fette del web che non gli appartengono, la più importante, Google non ha le mani sul social networking, il quale invece è concentrato nel colosso Facebook e nell’aspirante rivale Twitter.

Un efficace metodo di diffusione di Facebook è stato attraverso Facebook Connect. Con le sue API, sempre più semplici da implementare, che permettono agli utenti di loggarsi con il proprio account Facebook su siti di terze parti e il contenuto di questi siti che sfrutta Facebook come network di diffusione, prima del previsto Facebook si sta affermando come standard di connessione.

Google non accetta di buona voglia questo e parte al contrattacco. Meno di un anno fa introdusse sulla scensa Google Friend Connect, un set di API che non fa riferimento ad un social network centrale, ma fornisce agli amministratori di un sito di includere facilmente funzioni social, sfruttando la cloud di Google.

Clicky, un’alternativa a Google Analytics

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Come tutti i monopoli o quasi anche Google ha i suoi lati oscuri. Il servizio di anlytics più diffuso è per l’appunto Google Analytics; i webmaster però non di rado si sono lamentati di questo servizio, troppo spesso non aggiornato alle odierne necessità di analisi e a volte colpevole di dati viziati.

Nonostante il disappunto di molti Google Analytics continua ad essere utilizzato, essendo uno dei pochi servizi di analytics validi e per giunta gratuiti. Altri servizi di analisi ovviamente esistono, ma spesso sono a pagamento o semplicemente troppo poco autorevoli, un problema quando si tratta di consegnare feedback sul proprio lavoro a clienti diffidenti.

Clicky è uno strumento di analisi del traffico web che funziona come qualunque altro servizio, agiungendo una stringa nel codice del vostro sito, Clicky incomincerà per voi a tracciare, analizzare e creare grafici. Oltre alla funzione di analisi del traffico Clicky aggiunge alcune interessanti integrazioni.

Google Chrome raggiunge i 30 milioni di utenti

Google Chrome

Già ieri vi raccontavamo degli enormi progressi di Google Chrome negli ultimi tempi, progressi suggellati anche da numerosi traguardi raggiunti, veramente ottimi e sorprendenti per un browser nato da poco come appunto Chrome. Sarà per le 14 estensioni per Chrome da non perdere, sarà per i 10 eccellenti temi per Google Chrome, sarà per portali come Chrome Experiments, sarà perché è stabile, veloce e sicuro, fatto sta che Chrome sta ammaliando sempre più, arrivando alla cifra sbalorditiva di 30 milioni di utenti.