Apple, la risposta alle accuse sugli ebook

Apple risposta cartello ebook

Nel corso delle ultime ore il Dipartimento di Giustizia statunitense ha ufficializzato l’apertura di una causa nei confronti di Apple e degli editori coinvolti nella faccenda relativa al cartello degli ebook ma, a distanza di poco tempo dalle accuse, l’azienda della mela morsicata più celebre al mondo ha già avuto modo di dire la sua.

Apple, infatti, ha risposto alle accuse di aver costruito un cartello intorno al mercato degli ebook sfruttando, in particolare, quello che viene oramai comunemente identificato come modello di agenzia definendole semplicemente come non vere ed andando inoltre a sottolineare come il lancio di iBookstore, avvenuto nel 2010, abbia soltanto contribuito a portare innovazione e competizione facendo cadere il monopolio detenuto in tal ambito da Amazon e permettendo agli utenti di beneficiare degli ebook che ora sono più interattivi e coinvolgenti.

Apple, l’Antitrust USA contro il cartello degli ebook

Apple cartello ebook

Della spinosa questione facente riferimento ad Apple ed al cartello degli ebook se ne parla già da qualche tempo a questa parte ma soltanto nel corso delle ultime ore sembrerebbero esserci stati ulteriori e significativi sviluppi della vicenda.

Infatti, dopo le critiche mosse dalla Commissione Europea il Dipartimento di Giustizia USA ha ufficializzato l’apertura di una causa nei confronti di Apple e degli editori coinvolti (Hachette Livre, Harper Collins, Simon&Schuster, Penguin e Verlagsgruppe Georg von Holzbrinck) con l’accusa di aver provveduto alla costruzione di un cartello attorno al mercato degli ebook e, nello specifico, sfruttando quello che, comunemente, viene identificato come modello “di agenzia”.

Tuttavia, tra gli editori coinvolti Harper Collins, Hachette e Simon & Schuster sono già riusciti a raggiungere un accordo per uscire dalla causa.

L’Antitrust USA vuole fare chiarezza sul cartello Apple degli ebook

Apple cartello eBook

Le critiche mosse, qualche tempo addietro, dalla Commissione Europea in merito alla politica di Apple sugli eBook hanno iniziato a diramarsi anche nel Dipartimento di Giustizia statunitense che, stando a quelle che sono le ultime informazioni attualmente disponibili, starebbe infatti preparando le carte necessarie per procedere alla denuncia della ben nota azienda di Cupertino unitamente a cinque diversi editori (Simon & Schuster, Hachette, Penguin, Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck GmbH e Harper Collins) con l’accusa di aver creato un cartello per mantenere più alti del dovuto i prezzi dei libri elettronici.

La questione, nel dettaglio, fa riferimento al prezzo degli eBook degli editori coinvolti presenti nello store online di Apple ed il loro scontrarsi con le regole del mercato relativamente alla concorrenza.

A creare problemi, infatti, sarebbe stato il modello d’agenzia impiegato secondo cui il prezzo degli eBook risulta stabilito dagli stessi editori coinvolti i quali vanno inoltre a cedere il 30% del guadagno al rivenditore.

Evento Apple a Gennaio: si parlerà di iBooks?

Evento Apple iBooks

Stando a quanto dichiarato nelle ultime ore da alcune fonti americane Apple, così come reso noto dall’informatissimo All Things D, ha messo in piedi un evento speciale durante il quale non verrà posto un occhio di riguardo nei confronti dell’hardware o del mondo della mobilità ma, con ogni probabilità, l’attenzione sarà tutta canalizzata su nuovi servizi ed alleanze mediante cui promuovere i contenuti digitali.

Al momento, comunque, non sono ancora certe le intenzioni di Apple ma tenendo conto del fatto che all’evento, sempre stando alle ultime indiscrezioni attualmente in circolo, prenderà parte Eddy Cue, vicepresidente senior per il Software Internet e i Servizi Apple, che, tra le tante cose, ha la responsabilità di iTunes Store, iAD, iCloud, non è poi così difficile giungere alla conclusione che l’argomento oggetto dell’attenzione sarà, con molta probabilità, quello precedentemente ipotizzato.

L’argomento principale del media event spiegherebbe inoltre la location scelta da Apple: l’evento non avrà luogo a Cupertino, così come d’abitudine, ma, questa volta, si terrà a New York, la città ameicana in cui editoria digitale e pubblicità regnano sovrane.

La biografia di Steve Jobs è già stata piratata

 

Com’era largamente prevedibile, in poco più di ventiquattr’ore la biografia ufficiale di Steve Jobs ha polverizzato tutti i record di vendita ed è schizzata in cima alle classifiche di tutte le librerie del mondo. Quello che era un pizzico meno prevedibile; e che sicuramente non farebbe piacere a Jobs; è che in anche meno tempo su Internet è già arrivata la versione piratata senza DRM dell’opera.

La biografia scritta da Walter Isaacson, si sa, è stata resa disponibile anche su piattaforma digitale (iTunes ed Amazon) oltre che su supporto cartaceo, e questo ha favorito la proliferazione in tempo record di copie pirata del libro sfogliabili tranquillamente su qualsiasi lettore di e-book in grado di leggere il formato ePub. Compreso l’iBooks di iPad ovviamente.

iBooks avrà un aspetto simile a quello di una semplice iPhone App

Qualche giorno fa vi avevamo recensito iBooks, la nuova applicazione creata da Apple appositamente per iPad, il nuovissimo tablet appena messo in circolazione dalla società di Cupertino, ma che purtroppo a quanto pare non sta riscuotendo affatto il successo previsto, anzi secondo molti sondaggi (tra cui il nostro) gli utenti tendono a considerarlo un flop, viste le gravi carenze dal punto di vista delle funzionalità presenti, carenze che lo fanno sembrare un prodotto estremamente di nicchia ed inferiore alla stragrande maggioranza dei concorrenti, a parità di prezzo.