Facebook: attenzione ai finti video di Amy Winehouse prima di morire

La morte della cantante Amy Winehouse era per molti versi prevedibile, così com’era scontato che in seguito ad un evento così tragico e mediaticamente roboante si scatenassero i malfattori di Facebook, che puntuali come sempre cercano di sfruttare la curiosità della gente per spargere virus e propinare agli utenti inutili sondaggi su cui lucrare abbondantemente in base al numero di click ricevuti.

La società di sicurezza Sophos ci avverte, infatti, che sul social network di Mark Zckerberg sono iniziati a circolare dei finti video di Amy Winehouse prima di morire, a volte conditi con accenni allo stato di tossicodipendenza della cantante, a volte no ma sempre con lo stesso fine: far abboccare i creduloni e sfruttare la loro morbosità per trarre lauti profitti.

Facebook: arriva il pulsante “Non mi piace”? No, è solo un altro virus

Se per molti la presenza del pulsante “Mi piace” in tutte le pagine di siti e blog è già troppo, c’è chi vorrebbe anche quello opposto, il tanto anelato “Non mi piace”. Proprio a queste persone è dedicata una nuova minaccia che sta girando su Facebook: un finto pulsante “Non mi piace” che – manco a dirlo – nasconde il solito virus informatico.

Il meccanismo con cui i malintenzionati cercano di adescare i “creduloni” è sempre il solito, quindi se sulla bacheca di un amico trovate una scritta tipo “I just got the Dislike button, so now I can dislike all of your dumb posts LOLs. Get official dislike button NOW” (traduzione: “Ho appena avuto il pulsante Non mi piace, così posso mettere non mi piace a tutti i tuoi stupidi post LOL. Abilita il pulsante Non mi piace ORA“) statene alla larga. Sareste reindirizzati verso una pagina che vi farebbe installare un’applicazione malevola sul vostro profilo o verso il solito trucchetto del copia-e-incolla del codice javascript nella barra degli indirizzi del browser che spalanca le porte ai virus.

Facebook, altre tre minacce da evitare (a parte Bin Laden)


Siamo stati facili profeti. A poche ore dall’uccisione di Bin Laden, i primi virus a tema hanno invaso la Rete, ma bisogna stare attenti perché quelli dedicati allo “sceicco del terrore” non sono i soli rischi presenti su Facebook in queste ore.

Abbiamo raccolto per voi una lista di altre tre minacce da evitare su Facebook fra quelle più attive negli ultimi giorni: se le incontrate sulle bacheche dei vostri amici, anche quelli più fidati, statene alla larga. Potreste rischiare grosso!

Minaccia 1: cancellazione degli account non verificati

Negli ultimi giorni sta circolando molto sulle pagine del social network ideato da Mark Zuckerberg il seguente avviso:

OOOMMMMGG…Facebook Deleting all Profiles at MAY 5th which are not verified
=) Verify your account

TRADUZIONE: OMMIODDIO… Facebook cancellerà tutti i profili non verificati il 5 MAGGIO.
=) Verifica il tuo account

Bin Laden ucciso, prepariamoci a un’invasione di virus informatici!


Ormai l’avrete sicuramente sentito in TV o letto da qualche parte: Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan nel corso di un intervento dei soldati americani. Si tratta di un evento storico che avrà sicuramente delle ripercussioni sia sulle decisioni politico-militari di mezzo mondo che in Rete, soprattutto sul fronte della sicurezza informatica.

Come tutti i grandi eventi planetari in grado di catturare l’attenzione della gente, dalla morte di Michael Jackson al matrimonio dei reali d’Inghilterra, anche l’uccisione dello “sceicco del terrore”, infatti, sarà sfruttata con molta probabilità dai criminali della Rete per creare e diffondere virus che vedremo poi dilagare su e-mail e social network. Un copione ormai vecchio ma – ahinoi – sempre efficace ogni volta che viene messo in atto.

Al momento, i rischi più grandi sono due: il likejacking su Facebook avente come oggetto video e foto che ritraggono il corpo di Bin Laden (se avete lo stomaco forte, la presunta foto del terrorista morto la trovate su tutti i maggiori siti di informazione internazionali, non c’è bisogno di andare su Facebook) e la riesumazione di vecchi virus informatici “a tema”.