Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Notebook touchscreen, le vendite sono in aumento

Pur essendo presenti sul mercato già da diverso tempo a questa parte soltanto nel corso degli ultimi tempi i notebook dotati di display touchscreen hanno cominciato ad attirare in maniera particolare l’attenzione dell’utenza.

Stando infatti a quelli che sono gli ultimi dati diffusi da NPD DisplaySearch non solo l’utilizzo di tale tipologia di device è in aumento ma entro la fine dell’anno corrente saranno spedite 19,8 milioni di unità ovvero l’11% di tutti i computer portatili distribuiti nel 2013.

A quanto pare, quindi, negli ultimi mesi svariati produttori hardware si sono dimostrati ben più propensi all’integrazione di un pannello touch nelle proprie soluzioni ultra-slim e se si tiene conto del fatto che nel primo trimestre dell’anno la quota di mercato dei portatili touchscreen era pari al 7% allora non è poi così difficile notare che la crescita è stata fino ad ora abbastanza costante.

Google supera Apple, ora è l'azienda tech di maggior valore al mondo

Google supera Apple, ora è l’azienda tech di maggior valore al mondo

Google supera Apple, ora è l'azienda tech di maggior valore al mondo

Apple è sicuramente una tra le aziende di maggior valore attualmente presenti sulla piazza ma Google, a quanto pare, lo è ancora di più o almeno questo è quel che risulta attenendosi alle analisi di mercato effettuate durante la scorsa settimana.

Le analisi, nel dettaglio, sono state condotte dal Wall Street Journal che ha poi provveduto a comunicare il verdetto finale dichiarando che big G ha superato Cupertino per capitalizzazione e che rappresenta oggi l’azienda tecnologia di maggior valore al mondo.

La capitalizzazione di mercato, è però opportuno sottolinearlo, è una misura che risulta abbastanza limitata rispetto all’intero valore di una società e il prezzo del titolo in borsa in uno specifico momento va a configurarsi più interesse per gli investitori e per gli analisti che una vera e propria stima dell’effettivo valore di un gruppo.

In ogni caso se si tolgono i 145 miliardi di dollari della liquidità netta detenuta da Apple a marzo dell’anno corrente e se si sottraggono i 45 miliardi di dollari di cash di Google si ottiene un valore enterprise che risulta pari a 233 miliardi per Cupertino e a 241 miliardi per big G.

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft: sotto accusa per corruzione, coinvolta anche l’Italia

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

La notizia è stata data in primis dal Wall Street Journal e poi ha iniziato ad essere diffusa a tutta forza dai media nelle ore successive: le autorità federali a stelle e strisce, il Dipartimento di Giustizia (DoJ) con la Securities and Exchange Commission (SEC), hanno cominciato ad indagare su possibili tangenti pagate da Microsoft a funzionari governativi stranieri in cambio della sottoscrizione di contratti software.

Tra i paesi al centro dei casi di corruzione vi sarebbero, sempre attenendosi a quanto riportato dal WSJ, Italia, Romania e Cina.

Nel caso specifico dell’Italia viaggi e regali sarebbero stati il mezzo principale sfruttato da Microsoft per ottenere facilmente gli appalti governativi.

Per il momento non sono stai fatti nomi e neppure ipotesi ma le accuse riguardano direttamente l’estensione nazionale del gruppo.

Non risultano disponibili neppure date esatte ragion per cui non è ancora chiaro se la vicenda in questione faccia riferimento al periodo in cui alla guida di Microsoft Italia c’era Pietro Scott Jovane o, in tempi più recenti, a Carlo Purassanta.

Samsung compra 3% Sharp

Samsung ha acquistato il 3% di Sharp

Samsung compra 3% Sharp

Nell’attesa che il Galaxy S4, il prossimo prodotto di punta di Samsung, venga presentato ufficialmente la sudcoreana ha comunicato, proprio nel corso delle ultime ore, di aver messo le mani sulla proprietà di Sharp.

L’investimento è di piccola entità ma necessario per permettere a Samsung di inserire il proprio nome tra gli investitori del gruppo evitando, al contempo, di incorrere in eventuali problemi in fatto di antitrust a livello internazionale.

Sharp, infatti, ha ricevuto 10,3 miliardi di Yen (circa 84,6 milioni di euro) in cambio del 3% della proprietà accettando, in tal modo, Samsung Electronics all’interno del gruppo.

Pur avendo la possibilità di interpretare la mossa in questione in differenti modi il motivo alla base è prevalentemente uno.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, problemi con l’antitrust in Germania e negli Stati Uniti

Amazon problemi antitrust germania usa

Quello che stanno attraversando i piani alti di Amazon non può essere esattamente descritto come un momento sereno.

Il colosso dell’e-commerce, infatti, recentemente si è ritrovato a dover fare i conti con la morsa del fisco anglo-francese e a dover fronteggiare diverse polemiche inerenti il maltrattamento di numerosi suoi lavoratori stagionali.

Alla già non semplice situazione è andato poi a sommarsi, proprio durante le ultime ore, un nuovo e spinoso caso antitrust in merito alle policy imposte dalla divisione tedesca di Amazon a migliaia di rivenditori terzi.

Nel dettaglio, le autorità tedesche hanno aperto le indagini sulle condizioni contrattuali tra Amazon e gli oltre 2400 distributori indipendenti che hanno deciso di aderire ai meccanismi del colosso delle-commerce.

Stando a quelle che sono le accuse dell’antitrust Amazon obbligherebbe i suoi vendor tedeschi a non fissare prezzi più bassi, tenendo anche conto di eventuali promozioni e sconti, su piattaforme diverse da quella in questione.

Apple ebook accordo UE

Apple, accordo con l’UE per chiudere l’indagine Antritrust sugli eBook

Apple ebook accordo UE

La notizia non è ancora stata confermata ufficialmente ma la probabilità che questo avvenga è molto elevata: le autorità di regolazione dell’Europa sarebbero sul punto di accettare una proposta avanzata da Apple e da alcune società editoriali (Harper Collins, Hachette, Macmillan e Simon & Schuster) al fine di mettere un punto alla spinosa faccenda del cartello sugli ebook e, di conseguenza, all’indagine condotta sui prezzi dei libri digitali.

Qualora la cosa fosse confermata Apple eviterebbe di andare incontro a ben più gravose sanzioni.

Apple, infatti, era stata accusata di aver stretto accordi con un gruppo di case editrici allo scopo di favorire la crescita sul mercato di iPad a scapito di Kindle di Amazon, procurando, di fatto, un incremento dei prezzi degli ebook utilizzando il modello “di agenzia” in base al quale il prezzo finale dei libri digitali viene stabilito dagli editori.

Amazon, in sviluppo due sistemi di pagamenti mobili

Amazon, rimborsi in arrivo per gli utenti vittima del cartello degli ebook

Amazon rimborso ebook

In seguito all’indagine condotta, non molto tempo addietro, dal Dipartimento di Giustizia staunitense e conseguenzialmente alle varie grane emerse facenti riferimento agli editori è ora giunto il momento di mettere la parola “fine”, o almeno così sembrerebbe, al presunto cartello istituito nella vendita dei libri digitali.

Durante le ultime ore, infatti, Amazon ha fatto sapere ai suoi utenti, mediante l’invio di apposite e-mail, che presto verrà reso disponibile un rimborso per tutti coloro in possesso di un account che tra aprile 2010 e maggio 2012 abbiano effettuato l’acquisto di ebook distribuiti dalle case editrici Hachette, HarperCollins e Simon & Schuster.

Le tre case editrici in questione hanno infatti deciso di patteggiare portando i giudici ad emettere una sentenza grazie alla quale potrà essere messo un punto alla vicenda.

Il fatto che le case editrici in questione abbiano deciso di patteggiare si traduce, per gli utenti, in un rimborso risarcimento tra 0,30 e 1,32 dollari.

Apple Microsoft

Microsoft VS Apple: lo studio sui rapporti di vendita tra PC e Mac

Apple Microsoft

Sino a qualche anno addietro e, per l’esattezza, sino al 2004, possedere un PC significava essere parte integrante della maggioranza mentre possedere un Mac significava essere parte integrante di un piccolo mercato di nicchia.

Dal 2004 in poi, invece, la situazione in questione ha poi iniziato a mutare, e non di poco, poiché è stato proprio a partire da quell’anno che che ha avuto inizio la scalata di Apple al dominio di Microsoft, un’impresa questa che, proprio durante gli ultimi tempi, è andata ad arricchirsi ulteriormente con l’arrivo di iOS che ha inciso in maniera particolare nell’economia della ben nota azienda della mela morsicata.

La situazione in questione è stata ben sottolineata nei grafici pubblicati da Asymco nei quali, appunto, viene mostrato il rapporto tra le vendite dei PC e quelle dei Mac evidenziando tutti i cambiamenti storici avvenuti a partire dall’oramai ben lontano 1984 sino al 2010 e mettendo inoltre in risalto la rivoluzione che, a quanto pare, è attualmente in corso.

Grazie a tali grafici, quindi, è stato possibile determinare l’andamento temporale del rapporto tra i sistemi della redmondiana e quelli di Cupertino, un rapporto che nel 1984, l’anno in cui debuttò il Macintosh, risultava pari a 6.

Nel 1984, infatti, per ogni prodotto Apple venduto Microsoft ne commercializzava ben 6.

RIM cessione Facebook e Amazon

RIM: Facebook e Amazon sono interessate?

RIM cessione Facebook e Amazon

Tenendo conto del periodo di crisi con cui, già da diverso tempo a questa parte, RIM si è ritrovata a dover fare i conti non è da escludere l’ipotesi che la ben nota azienda canadese possa decidere di separare le proprie attività.

Stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore RIM starebbe infatti pensando di scindere la divisione smartphone da quella del proprio network di messaggistica ed i principali acquirenti per il segmento dei terminali BlackBerry sembrerebbero essere, così come riportato dal Sunday Times, Facebook ed Amazon.

Tra i due possibili acquirenti quello maggiormente interessato potrebbe essere Facebook in modo tale da poter contare sull’esperienza dello staff della canadese per poter realizzare il tanto chiacchierato Facebook Phone.

Microsoft cybercrime center

Pirateria, i nuovi numeri di BSA

Pirateria report BSA

I dati facenti riferimento al più recente rapporto BSA (Business Software Alliance)  che sono stati resi noti proprio nel corso delle ultime ore mettono in evidenza una situazione italiana che, ancora una volta, risulta particolarmente critica per quanto concerne la questione pirateria.

Infatti, in base alle analisi condotte nel corso del 2011 ciò che ne emerge è che il tasso della pirateria nel Bel paese corrisponde a circa il 48% il che sta a significare che quasi un software su due installato su PC è illegale, un dato questo che fa puntare il dito contro la mancanza di specifici provvedimenti da parte delle istituzioni che siano in grado di limitare o, quantomeno, di contenere il fenomeno.

Si tratta di un dato di notevole rilevanza se si tiene conto del fatto che questo ha fatto perdere all’industria oltre 1.300 milioni di euro di ricavi.

Andando ancor più nel dettaglio, il 57% degli utenti intervistati per la stesura del rapporto ammette di aver scaricato e di aver usufruito di software pirata.

iPad domina mercato tablet IDC

L’iPad torna a dominare il mercato tablet, parola di IDC

iPad domina mercato tablet IDC

Stando a quelli che sono i dati recentemente rilevati da IDC all’interno del settore tablet è stato registrato un ulteriore e significativo cambiamento rispetto a quanto emerso relativamente alla stagione natalizia.

Secono i più recenti dati, infatti, l’iPad torna a dominare in maniera decisamente netta all’intero del segmento tablet con un market share che ha raggiunto, sin dalla fine del primo trimestre del 2012, il 68%.

Durante la stagione natalizia, invece, il gran numero di vendite di device basati su Android aveva portato il market share di Cupertino al 54,7%.

Google: trimestrale eccezionale, parola di Larry Page

Google prima trimestrale 2012

Nel corso delle ultime ore Google ha reso noti i risultati finanziari facenti riferimento al primo trimestre del nuovo anno fiscale ed anche questa volta i numeri sono stati positivi seppur sensibilmente inferiori rispetto alle alte aspettative degli analisti.

Prendendo in esame quanto reso noto dal gran colosso delle ricerche in rete ciò che ne emerge è che nel corso del primo trimestre del 2012 Google ha accumulato ricavi per 8,14 milioni di dollari, una cifra questa che è stata calcolata escludendo i costi delle acquisizioni, andandosi quindi a configurare come superiore del 25% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

Il risultato raggiunto da big G appare, così come precedentemente accennato, sensibilmente inferiore ma, comunque sia, non deludente rispetto agli 8,15 milioni di dollari stimati dagli analisti.

Musica digitale: buone nuove per il mercato del download legale

Mercato musica digitale in ripresa

L’industria musicale sembrerebbe proprio essere in gran ripresa o, almeno, così risulta prendendo in considerazione quelli che sono i numeri raccolti dall’ultimo Digital Music Report dalla International Federation of Phonographic Industry (IFPI) nel quale viene messo in evidenza come l’anno oramai trascorso sia risultato il meno negativo dal 2004.

Il mondo della musica è dunque in forte ripresa ma, questa volta, ad avere la meglio non è il materiale illegale, nonostante la pirateria continui a costituire un ostacolo, ma i formati digitali e le numerose nuove soluzioni a disposizione degli utenti che sono nel pieno rispetto del copyright, così come chiaramente evidenziato dai numeri in crescita.

Crisi per la tecnologia di consumo in Italia: tengono soltanto tablet e smartphone

Crisi tecnologia di consumo in Italia

Il quarto trimestre del 2011 per il mercato italiano dei prodotti tecnologici si è chiuso con un trend abbastanza negativo e, così come rivelato da GfK Retail and Technology, con una nuova contrazione delle vendite (-9,8%) e con un giro d’affari che risulta inferiore ai 5,7 miliardi di euro.

Tenendo conto di tali informazioni non è poi così difficile dedurre, così come confermato anche dalle più recenti indagini di mercato, che le vendite del periodo natalizio non sono riuscite a risollevare quello che è un anno che risulta ancora negativo.

Il calo complessivo, su base annuale, risulta quindi pari al -8,7% ma, nonostante ciò, la crisi del settore tecnologico ha avuto alcuni segmenti in controtendenza rispetto a quello che è stato e che, almeno per il momento, continua ad essere l’andamento generale.