Microsoft fine partnership NBCUniversal

Microsoft e NBCUniversal sciolgono la partnership e mettono fine a MSNBC

Microsoft fine partnership NBCUniversal

D’ora in avanti Microsoft e NBCUniversal intraprenderanno strade differenti mettendo un punto al celebre portale d’informazione MSNBC.com e mettendo fine ad una parnership durata ben 16 anni a partire dall’oramai lontano 1996.

L’attività del canale MSNBC giunge quindi al suo capolinea: il celebre sito web non fornirà più notizie 24 ore su 24 così come accaduto sino a poc’anzi.

Ora tutti i contenuti online di MSNBC.com, uno trai i siti web dedicati alle news aventi il traffico più alto di tutti gli Stati Uniti e ben 55,7 milioni di accessi nel 2012, passeranno temporaneamente nell’archivio di NBCNews.com, il nome scelto per la neo operazione di riposizionamento del marchio, così come spiegato in un apposito comunicato dall’editor-in-chief Jennifer Sizemore.

I dettagli in merito alla separazione sono, al momento, ancora abbastanza pochi ma secondo alcune voci interne Microsoft dovrebbe ricevere circa 300 milioni di dollari per la sua fetta di controllo e che permetteranno a NBCUniversal di mettere mano sulle quote attualmente detenute dall’azienda di Redmond.

Microsoft acquisizione Perceptive Pixel

Microsoft acquisisce Perceptive Pixel: Windows approda su display multitouch da 82 pollici

Microsoft acquisizione Perceptive Pixel

In occasione della Microsoft Worldwide Partner Conference di Toronto la redmondiana ha annunciato di aver acquisito Perceptive Pixel, un gruppo attivo nella produzione di schermi interattivi di grandi dimensioni che la ben nota azienda intende ora proporre alla vasta utenza direttamente sotto il proprio marchio.

Un responsabile del gruppo acquisito ha provveduto a dimostrare in diretta, in occasione dell’annuncio, ciò che Microsoft e Perceptive Pixel saranno, d’ora in avanti, in grado di offrire operando insieme.

Usando Windows 8 su uno schermo multitouch da 82 pollici è stato possibile animare le live tile, eseguire applicazioni, prendere appunti utilizzando un apposito stilo, riprodurre filmati e molto altro ancora.

Apple Microsoft

Microsoft VS Apple: lo studio sui rapporti di vendita tra PC e Mac

Apple Microsoft

Sino a qualche anno addietro e, per l’esattezza, sino al 2004, possedere un PC significava essere parte integrante della maggioranza mentre possedere un Mac significava essere parte integrante di un piccolo mercato di nicchia.

Dal 2004 in poi, invece, la situazione in questione ha poi iniziato a mutare, e non di poco, poiché è stato proprio a partire da quell’anno che che ha avuto inizio la scalata di Apple al dominio di Microsoft, un’impresa questa che, proprio durante gli ultimi tempi, è andata ad arricchirsi ulteriormente con l’arrivo di iOS che ha inciso in maniera particolare nell’economia della ben nota azienda della mela morsicata.

La situazione in questione è stata ben sottolineata nei grafici pubblicati da Asymco nei quali, appunto, viene mostrato il rapporto tra le vendite dei PC e quelle dei Mac evidenziando tutti i cambiamenti storici avvenuti a partire dall’oramai ben lontano 1984 sino al 2010 e mettendo inoltre in risalto la rivoluzione che, a quanto pare, è attualmente in corso.

Grazie a tali grafici, quindi, è stato possibile determinare l’andamento temporale del rapporto tra i sistemi della redmondiana e quelli di Cupertino, un rapporto che nel 1984, l’anno in cui debuttò il Macintosh, risultava pari a 6.

Nel 1984, infatti, per ogni prodotto Apple venduto Microsoft ne commercializzava ben 6.

Microsoft accuse corruzione italia, cina e romania

Microsoft e la delusione di aQuantive: 6,3 miliardi di dollari spesi male

Microsoft aQuantive pubblicità online

Dopo l’acquisto di Skype per una cifra pari a ben 8,5 miliardi di dollari l’acquisizione fatta da Microsoft qualche anno addietro era passata alla storia come quella più costosa decisa dai vertici della stessa: nell’oramai lontano 2007 la redmondiana si era assicurata il pacchetto azionario di aQuantive, nota azienda pubblicitaria con base a Seattle, per un valore complessivo di ben 6,3 miliardi di dollari.

Ora, circa cinque anni dopo, Microsoft ha ascritto a bilancio la quasi totalità dell’operazione di acquisto di aQuantive ed a quanto pare quello in questione è stato un affare che non ha portato alla crescita tanto auspicata, così come sottolineato dalla stessa azienda in un apposito comunicato diramato proprio nel corso delle ultime ore.

La divisione online advertising di Microsoft ha infatti perso circa 2 miliardi di dollari nel corso degli ultimi 12 mesi, una cifra questa che risulterà ancor più evidente durante il prossimo rendiconto trimestrale.

RIM profondo rosso

RIM: vendite in calo, licenziamenti ed apertura a Microsoft

RIM profondo rosso

Quello che sta attraversando RIM è tutt’altro che un periodo felice: alla chiusura della borsa nella giornata di ieri il gruppo ha presentato una trimestrale piena zeppa di fattori negativi restituendo quindi un quadro decisamente peggiore rispetto a quanto pronosticato dagli analisti.

RIM è crollata esattamente sotto quota 8 miliardi sfondando, al contempo, il minimo storico.

Dinanzi ad una situazione di questo tipo la borsa ha immediatamente provveduto a bocciare le azioni del gruppo ma, purtroppo, le problematiche per Research In Motion non sembrano essere finite qui.

RIM, infatti, sempre nel corso delle ultime ore, ha annunciato 5.000 ulteriori licenziamenti nel tentativo di porre rimedio alla drastica situazione e, nello specifico, al fine di alleviare la caduta verticale dei conti.

Alla notizia in questione va poi a sommarsi quella relativa al rinvio del sistema operativo BlackBerry 10 che, a quanto pare, ora sarà reso disponibile ad inizio 2013.

Microsoft avviso di garanzia ballot screen

Microsoft e la questione dell’interoperabilità: la sentenza è stata confermata

Microsoft multa antitrust europa

Al centro della questione, in corso oramai da diversi anni a questa parte, vi sono i tassi di non remunerazione non ragionevoli facenti riferimento all’accesso alle informazioni relative all’interoperabilità dei prodotti compatibili e ad essere condannata, in tal senso, è Microsoft.

Il Tribunale UE, proprio nel corso delle ultime ore, ha infatti confermato la decisione della Commissione europea con cui Microsoft era stata condannata a pagare una multa per non aver permesso ai suoi concorrenti di avere accesso, a condizioni ragionevoli, alle informazioni relative all’interoperabilità.

Il caso aveva avuto inizio nel 2004, quando la Commissione, su iniziativa del Commissario per la concorrenza guidata, all’epoca, da Mario Monti, contestò l’abuso di posizione dominante da parte di Microsoft e inflisse alla società un’ammenda da circa 500 milioni di euro.

Poi, nel 2006, la Commissione inflisse una nuova mula a Microsoft poiché, secondo Bruxelles, la redmondiana non aveva fornito una versione precisa e completa delle informazioni facenti riferimento all’interoperabilità entro il termine fisato dalla decisione precedentemente presa chiedendo inoltre ai concorrenti un prezzo ingiusto per poter accedere ai dati.

RIM cessione Facebook e Amazon

RIM: Facebook e Amazon sono interessate?

RIM cessione Facebook e Amazon

Tenendo conto del periodo di crisi con cui, già da diverso tempo a questa parte, RIM si è ritrovata a dover fare i conti non è da escludere l’ipotesi che la ben nota azienda canadese possa decidere di separare le proprie attività.

Stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore RIM starebbe infatti pensando di scindere la divisione smartphone da quella del proprio network di messaggistica ed i principali acquirenti per il segmento dei terminali BlackBerry sembrerebbero essere, così come riportato dal Sunday Times, Facebook ed Amazon.

Tra i due possibili acquirenti quello maggiormente interessato potrebbe essere Facebook in modo tale da poter contare sull’esperienza dello staff della canadese per poter realizzare il tanto chiacchierato Facebook Phone.

Nigerian scam studio Microsoft

La truffa nigeriana è quella perfetta, parola di Microsoft

Nigerian scam studio Microsoft

La truffa nigeriana (nigerian scam) è la tipologia di raggiro informatico maggiormente diffusa e che a distanza di diversi anni dalla prima testimonianza risalente, addirittura, al 1994, continua a funzionare senza problemi, o quasi, tanto da andare a coinvolgere un sempre maggior numero di persone e permettendo, al contempo, ai truffatori di raccogliere milioni e milioni di dollari.

Il copione, per chi non lo conoscesse, è il seguente: la vittima viene contattata tramite una email in cui le si offre la possibilità di sostanziosi guadagni o le si chiede un aiuto da rivolgere a presunte persone facoltose che hanno bisogno di movimentare denaro su conti correnti non tracciabili ed una volta ottenuti i soldi gli scammer scompaiono in maniera fulminea. 

Ma com’è possibile che dopo tutto questo tempo quello che potrebbe essere definito come il grande classico della truffa online tramite e-mail continui ancora a funzionare? Tra i tanti, a porsi questa domanda è stato anche il matematico Cormac Herley che dal suo ufficio in Microsoft ha scritto un saggio per poter scoprire e rendere pubblica la dinamica che si nasconde dietro il meccanismo della nigerian scam.

Sfruttando grafici, formule matematiche e diagrammi Microsoft ha quindi cercato di spiegare la diffusione del fenomeno e l’incidenza che quest’ultimo ha sul piano della sicurezza informatica.

Microsoft acquisizione Yammer

Microsoft acquisisce Yammer per 1,2 miliardi di dollari

Microsoft acquisizione Yammer

Delle trattative tra Microsoft e Yammer, un’importante realtà impegnata da anni nell’introduzione delle dinamiche del social networking all’interno delle aziende e definita dagli esperti come, appunto, “il Facebook delle aziende”, se ne parlava già da qualche giorno a questa parte ma sino ad alcune ore addietro non vi era ancora nulla di certo.

Soltanto da pochissimo, però, così come reso noto dal Wall Street Journal, è stata data la notizia ufficiale: il consiglio di amministrazione del social network dedicato al mondo delle aziende ha dato il via libera al processo di cessione nei confronti della ben nota azienda redmondiana.

L’annuncio sarà formalizzato nel corso dei prossimi giorni ma, in ogni caso, l’acquisizione verrà portata a segno per la modica cifra di 1,2 miliardi di dollari.

Nokia acquisizione Samsung Microsoft

Nokia: Samsung non è interessata, Microsoft forse si

Nokia acquisizione Samsung Microsoft

Il fatto che Nokia non stia attraversando un ottimo periodo e che invece aziende quali Apple e Samsung dominino il mercato degli smartphone non è certo cosa nuova e negli ultimi tempi si è discusso a più riprese della situazione in questione.

In particolare in merito a quello che sarà l’effettivo destino di Nokia vi sono parecchie incertezze anche se le informazioni diffuse nel corso delle ultime ore dovrebbero riuscire a chiarire, seppur minimamente, le idee a tal proposito.

Nei giorni scorsi avevano infatti iniziato a circolare dei rumors secondo cui Samsung era interessanta all’acquisto di Nokia per una trattativa equivalente a circa 15 miliardi di euro e con il conseguenziale possibile approdo del sistema operativo Android sugli smartphone della ben nota azienda finlandese.

A togliere ogni dubbio in merito a tali rumors ci ha però pensato la stessa Samsung che ha appunto provveduto a smentire il tutto specificando inoltre di non essere in alcun modo intenzionata a procedere all’acquisizione di Nokia e che le notizie circolate in questi giorni sono oltremodo false.

Hotmail Newmail

Microsoft Hotmail: nuova interfaccia e nuovo nome in arrivo?

Hotmail Newmail

In concomitanza dell’oramai imminente lancio di Windows 8 la ben nota azienda redmondiana pare abbia deciso di modificare il design adottato per Hotmail, il suo celebre servizio di posta elettronica, conferendogli uno stile decisamente Metro ed analogamente al suo nuovo OS.

Secondo le indiscrezioni che hanno iniziato a circolare in rete nel corso delle ultime ore, Hotmail, infatti, dopo oltre 15 anni dal lancio, abbandonerà il suo attuale look cedendo il passo ad un’interfaccia Metro, ancor più moderna ed in perfetta linea con i nuovi prodotti della redmondiana.

A sostegno della news in questione vi sono alcuni screenshot diffusi in rete e raffiguranti, appunto, la nuova grafica della homepage di Hotmail ove il termine Windows Live ID è stato sostituito con quello di Microsoft account.

Sempre osservando gli screenshot è poi possibile notare che nella parte superiore della pagina risulta invece annessa la barra di navigazione da cui poter accedere alle principali funzionalità del servizio che rispetto all’attuale e ben più classico Windows Live Hotmail sembrerebbero essere rimaste pressoché invariate.

Microsoft avviso di garanzia ballot screen

Flame: le contromisure di Microsoft

Microsoft Flame

L’allarme Flame, il malware scoperto da Kaspersky che è stato identificato come una tra le minacce più pericolose di sempre, è stato dato soltanto da pochi giorni ma, a quanto pare, Microsoft si è già attivata nel tentativo di risolvere alcune delle problematiche di Windows su cui potrebbero far leva coloro che sono alle spalle del tanto temuto virus così da limitarne, per quanto possibile, la diffusione.

Effettuando apposite analisi sul malware Microsoft, infatti, è riuscita a scoprire alcune sue componenti, un’operazione questa che ha permesso alla redmondiana di prendere provvedimenti utili a proteggere il suo sistema e, in primis, i suoi utenti.

Mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog aziendale Microsoft ha infatti spiegato di aver eseguito l’analisi di parte del malware e di aver scoperto che alcuni suoi componenti sono firmati da certificati che consentono a Flame di essere identificato così come se fosse stato rilasciato dalla stessa ben nota azienda remondiana.

Google multa FTC Safari

Google si scaglia contro Microsoft e Nokia: complotto nel settore smartphone

Google denuncia Nokia Microsoft antitrust

L’accusa è abbastanza chiara e non lascia alcuna perplessità: Google si è scagliata contro Microsoft e Nokia colpevoli, a detta di big G, di giocare illecitamente con i brevetti a discapito di Android.

Google, nello specifico, si è rivolta direttamente alle autorità antitrust europee ritenendo che il gran colosso redmondiano e la ben nota azienda finlandese abbiano trasferito oltre 2 mila brevetti a Mosaid, che big G identifica come “patent troll” (ossia che si serve dei propri brevetti per internare un’azione legale nei confronti di chi ne fa un utilizzo illegale), andando a danneggiare alcuni produttori.

Google, in altri termini, è quindi dell’idea che Microsoft, Nokia e Mosaid abbiano siglato un accordo al fine di far aumentare, con il passare del tempo, i costi di utilizzo di Android rendendo in tal modo più forte Windows Phone, il sistema operativo per device mobile della redmondiana.