Bing VS Google: utilizziamo i due motori di ricerca contemporaneamente per scoprire il migliore

bing vs google

Google o Bing? Bing o Google? Tutti e due. Questa la salomonica decisione dalla quale sono nati due servizi online dai nomi più che eloquenti: Google-Bing e Bing VS Google. Entrambi atti a soddisfare la crescente curiosità della popolazione geek nei confronti di un motore di ricerca che, nei progetti “matrimoniali” di Microsoft e Yahoo!, dovrebbe combattere lo strapotere di Google sulla grande rete.

Due motori di ricerca in uno? No, meglio: due motori di ricerca uno contro l’altro. Il metodo ideale per mettere a confronto due prodotti che molto presto diventeranno acerrimi nemici e, proprio come i sistemi operativi e i browser, metteranno intere schiere di utenti le une contro le altre (in maniera squisitamente dialettica, eh!).

Come in tutti i servizi del genere – che non sono certo nati ieri – basta digitare i termini di ricerca nell’apposita barra, premere il tasto Invio e “bam”: i due search engine concorrenti si ritrovano uno di fronte all’altro, in un’unica pagina Web divisa in due, fornendo agli utenti la possibilità di consultarli e paragonarli come non avrebbero mai potuto fare visualizzandoli in schede o finestre differenti.

Anti-Phishing: Internet Explorer 8 è il browser più sicuro del mondo… e le scimmie volano!

Dobbiamo mettercelo tutti bene in testa: Internet Explorer 8 è il browser più sicuro al mondo.

A darci la lieta novella è l’istituto di ricerca NSS Labs, il quale ha messo a confronto per 14 lunghi giorni le protezioni anti-phishing integrate nei principali navigatori presenti sul mercato: Internet Explorer 8, Safari 4, Google Chrome 2, Firefox 3 ed Opera 10 Beta.

Il risultato, come preannunciato, sorride alla grande “e” blu. Ma c’è un piccolo dettaglio che, secondo noi, non va trascurato: il test è stato sponsorizzato da Microsoft.

ChartGo, creare velocemente dei grafici online

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I grafici sono un utile strumento per rappresentare una serie di dati in nostro possesso, per presentarli magari poi a colpo d’occhio a tutti i nostri interlocutori. Il programma più blasonato per creare questi “disegni” è sicuramente Excel, però qualcuno potrebbe non possederlo. Che fare dunque se dobbiamo crearne uno?

Con ChartGo potremo creare dei grafici direttamente online, senza utilizzare software sul nostro pc. Tutto quello di cui avremo bisogno sarà il nostro amato browser. Il servizio è molto semplice ed immediato, senza troppi fronzoli per abbellire la pagina. Ci sono comunque diverse possibilità di personalizzazione, che non hanno nulla da invidiare ai software commerciali. Anche se, ovviamente, se vogliamo realizzare qualcosa di particolarmente complesso, dobbiamo affidarci al contenuto dell’hard disk.

Microsoft Word ritirato dal commercio, viola un brevetto. Giustizia è fatta?

Qualcuno si ricorda di un’azienda chiamata Microsoft? Sì, proprio quella che ha spaccato il mondo in due quando TomTom ha violato un suo brevetto e che, non di rado, ha criticato i sistemi Linux per un presunto utilizzo di sue proprietà intellettuali.

Ebbene, sappiate che quella stessa azienda, non più di due giorni fa, è stata condannata da un tribunale federale del Texas per aver integrato in Word 2003 e Word 2007, senza permesso, una tecnologia per la lettura e la modifica dei contenuti XML brevettata da i4i Ltd, una piccola azienda canadese che aveva sporto causa contro il colosso di Redmond.

Le pene inflitte al gruppo di Ballmer? Il pagamento di 290 milioni di dollari di danni (bruscolini!) alla parte lesa ed il divieto di commercializzare Microsoft Word negli States.

Microsoft: Internet Explorer 6 non può morire

Microsoft: Internet Explorer 6 non può morire

Sembrava che finalmente, dopo sforzi immani da parte di utenti di tutto il mondo, Microsoft si fosse decisa ad abbandonare totalmente Internet Explorer 6, il noto browser predefinito di Windows XP, il quale continua a detenere una grande fetta del difficile mercato dei browser nonostante sia stato ormai dichiarato da tutti – inclusa Microsoft – vecchio ed obsoleto.

Il motivo per cui molti utenti decidono di non passare a browser più moderni ed aggiornati è dovuto senza dubbio al fatto di non conoscere browser alternativi come Firefox, Opera e Chrome, una mancanza che servizi estremamente popolari come YouTube e Facebook stanno cercando di colmare invitando i propri utenti ad aggiornarsi, per motivi sia di performance che di sicurezza. A quanto pare però, a qualcuno in quel di Redmond queste iniziative non vanno bene.

Microsoft Office per Nokia, svelati tutti i dettagli

Microsoft Office per Nokia, svelati tutti i dettagli

Sembrava solo una mossa diversiva per guadagnare tempo e dissuadere gli utenti dall’utilizzo di suite gratuite come OpenOffice.org, invece l’azienda di Redmond ha deciso di puntare tutto su uno dei suoi marchi di fabbrica, la suite Microsoft Office, decidendo per la diffusione via smartphone oltre che online. La diffusione del pacchetto Office sui nuovissimi cellulari di ultima generazione targati Nokia finirà senza dubbio per portare nuovi clienti a Microsoft, e rinforzare la sua posizione nel difficile campo delle suite da ufficio, sempre più travagliato a causa della forte concorrenza.

Secondo i termini dell’accordo, ufficialmente dichiarato dal presidente della Microsoft Business Division President Stephen Elop e dall vice-presidente esecutivo della Nokia Kai Oistamo, Office sarà disponibile per tutti gli avanzati modelli della serie E-series, in modo da rispondere direttamente alla minaccia sempre più reale rappresentata da Apple, Google e BlackBerry.

SeaDragon, Microsoft Live Labs lancia un servizio per inserire immagini di grandi dimensioni sul web

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Ecco far capolino, direttamente da Microsoft Live Labs, un interessante novità per il web che sembra avere tutti i presupposti per guadagnarsi un ottima reputazione tra noi umili ma esigenti utenti.

Sto parlando di SeaDragon, ossia un nuovo progetto elaborato da casa Redmond, che ha come scopo quello di permettere di inserire una o più immagini di grandi dimensioni, direttamente sul nostro sito web o blog, offrendo la possibilità di utilizzare un player per zoomare le foto o magari visualizzarle a schermo intero.

Si tratta di un prodotto giovane e funzionale, il cui utilizzo risulta essere semplicissimo, risolvendosi in pochi ed efficaci passaggi.

Infatti, una volta avuto accesso alla pagina web del servizio, sfruttare SeaDragon risulterà un operazione estremamente facile. Sarà sufficiente inserire nell’apposito spazio, posizionato in bella vista, l’indirizzo web di una qualsiasi immagine presente in rete e nel giro di una manciata di secondi verrà generato il codice embed da inserire sul nostro sito.

Adobe come Microsoft: è lei la nuova regina dell’insicurezza informatica?

Il livello di popolarità di un software è direttamente proporzionale al suo grado di vulnerabilità agli attacchi informatici. Basta seguire questo semplice assioma per giungere alla conclusione che Adobe potrebbe essere la nuova Microsoft.

E no, cari amici, non parliamo di alcuna new-entry nel mondo dei sistemi operativi. Ci riferiamo al fatto che, mentre nel 2002 si chiamava Windows, il bersaglio preferito dai criminali oggi risponde al nome di Adobe Reader piuttosto che Flash Player. Entrambi diffusissimi prodotti della celebre software house californiana che, con la sua pachidermica velocità nel rilasciare aggiornamenti di sicurezza, ricorda molto da vicino la Microsoft di qualche anno fa.

I numeri parlano abbastanza chiaro: i file PDF usati come veicolo per gli attacchi “drive by” sono passati dai preoccupanti 128 dell’Aprile 2008 ai catastrofici 2.300 dell’anno in corso. Per non parlare del dilagare di vulnerabilità zero day (ossia quelle che sfruttano un bug non ancora noto ed in merito il quale non sono state create patch correttive) in Adobe Reader che hanno complicato non poco la vita ad utenti casalinghi e, soprattutto, professionisti (prima fra tutte, quella della scorsa primavera che ci ha costretti a disabilitare gli javascript).

Google spinge le sue Apps facendo leva sulle persone

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Che Google stia cercando in ogni modo negli ultimi tempi di aumentare la penetrazione della propria suite Apps all’interno delle aziende non è affatto un mistero. Dopo aver rimosso il logo Beta dai propri loghi, Google ha pensato bene di comprare spazi pubblicitari su 4 cartelloni posizionati su strade percorse, normalmente, da impiegati e dirigenti di aziende per recarsi presso il proprio posto di lavoro a New York, Boston, Chicago e San Francisco, indicando ogni giorno della settimana piccole pillole “di saggezza” sui motivi per cui sarebbe per loro vantaggioso passare a Google Apps.

La trovata pubblicitaria è inserita all’interno della campagna Going Google di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. Going Google ha anche un sito web che, prendendo spunto dai sistemi utilizzati da Firefox per diffondere l’utilizzo del proprio prodotto, offre i più svariati metodi di diffusione del messaggio di Google, da Twitter/Facebook o da template per realizzare email preconfezionate da inviare ai propri colleghi fino a depliant da stampare e attaccare nel proprio ufficio.

BigG regala da tempo alle istituzioni scolastiche il pacchetto Apps gratuitamente per 2 anni. All’interno di Going Google vi è, inoltre, uno sforzo extra diretto alle istituzioni scolastiche ed il blog di Google Enterprise parla spesso di scuole, nonostante queste apportino direttamente pochi soldi ai propri bilanci. E il motivo di questa particolare filantropica apprensione quale dovrebbe essere?

OpenOffice: arriva un’interfaccia come Ribbon. Vi piace?

Il team che lavora allo sviluppo di OpenOffice ha reso pubblico il primo prototipo dell’interfaccia utente che potrebbe far capolino nella versione 4.0 della suite e, come era lecito attendersi, si tratta di una sorta di Ribbon “dei poveri” che – siamo sicuri – scatenerà un vespaio di polemiche tra tutti gli utenti di OOo.

Lo screenshot, visibile anche qui sopra, parla chiaro: si tratta di una UI a schede con toolbar omnicomprensive (con selezione delle categorie in basso anziché in alto) e pulsanti giganteschi. Una copia, non si sa ancora quanto riuscita, dell’interfaccia che Microsoft introdusse a suo tempo in Office 2007.

Ma c’è davvero la necessità di seguire l’azienda di Redmond in ogni suo passo?

Bing stupisce di nuovo tutti, con… la canzonetta peggiore di sempre

Avevamo pensato che con lo spot per pubblicizzare Internet Explorer 8, decisamente privo di senso e di cattivo gusto, Microsoft avesse toccato il fondo per quanto riguarda le sue iniziative di marketing, ma a quanto pare le iniziative pubblicitarie difficilmente apprezzabili dagli utenti non sono ancora finite. E se il precedente spot perlomeno impegnava attori professionisti, questa canzonetta per pubblicizzare Bing sembra proprio opera di un dilettante, in tutti i sensi.

Recentemente, infatti, lo staff di Bing, cavalcando l’onda dei buoni risultati ottenuti, ha indetto un concorso per scegliere una canzonetta divertente ed orecchiabile da associare al prodotto. Il vincitore è questo video, che ha fatto guadagnare al proprietario ben $500 di premio e una grande notorietà in tutto il web. Purtroppo per lui, questa notorietà non è dovuta alla bellezza della melodia, o alla sua bravura come ballerino, ma dall’estrema stupidità della scenetta messa su.

Microsoft ammette: temiamo Linux

Nonostante il CEO del gruppo Ballmer continui a trattarlo con toni piuttosto liquidatori, le carte ufficiali rendono palese il fatto che Microsoft inizia a temere Linux.

Nel rapporto annuale che l’azienda di Redmond ha stilato per la Securities and Exchange Commission (la Consob americana), sono infatti comparsi per la prima volta nomi come Canonical (l’azienda che sta dietro il progetto Ubuntu) e Red Hat, rispettivamente, nelle vesti di concorrente nella divisione Client e competitor nel segmento Business/Server.

Il rapporto continua poi specificando che Linux rappresenta una seria minaccia per Microsoft, soprattutto nei mercati emergenti e nel mondo netbook. Proprio i settori in cui, per farla breve, i costi delle licenze si fanno sentire e riescono spesso a fare la differenza.

Facebook è il quarto sito più visitato al mondo

Facebook è il quarto sito più visitato al mondo

Vi avevamo recentemente parlato della voglia di MySpace di riprendersi il posto da Social Network più utilizzato al mondo, sottrattogli da Facebook da parecchio tempo, ma a quanto pare la strada da percorrere per rimediare agli errori commessi e superare il Social Network creato da Mark Zuckerberg è molto più lunga di quanto lo staff del servizio creato da Tom Andersone e Chris DeWolfe aveva previsto.

Secondo un recente sondaggio di comScore, infatti, nel solo mese di giugno Facebook ha guadagnato ben 24 milioni di visitatori unici, raggiungendo la strabiliante quota di 340 milioni di visitatori unici mensili. Un risultato veramente eccezionale, che ha portato Facebook ai margini del podio dei siti più visitati al mondo: davanti al famoso Social Network ci sono infatti solo Google, Microsoft e l’intero network di Yahoo.

Windows 7, chiave OEM in black list e versione E non disponibile

prezzo windows 7

Salve cari lettori di Geekissimo, oggi volevo segnalarvi una news per coloro che avessero installato Windows 7 RTM e lo avessero convalidato tramite la crack reperibile in rete per l’attivazione del sudetto sistema, si troveranno spiazzati in quanto Microsoft tramite un annuncio ha fatto sapere che tali product key generati tramite l’OEM verrano inseriti in black list.

Quindi cosa succede a chi abbia attuato questa procedura? Il risultato è che le chiavi generate continueranno a funzionare, ma quando si tenterà di scaricare gli aggiornamenti, Windows Update rileverà la chiave, e di conseguenza notificherà all’utente che l’attivazione non è valida, e che si è in possesso di un prodotto contraffatto.

Nel comunicato, inoltre, Microsoft assicura che i clienti Lenovo che acquisteranno un computer con Windows 7 pre-installato, non saranno interessati. Cioè, se l’utente ha comprato legalmente il sistema, pur essendo stato generato dalla stessa chiave OEM inclusa nella lista nera, non avrà problemi di attivazione.