iRadio debutto WWDC 2013

Apple, iRadio potrebbe debuttare alla WWDC 2013

iRadio debutto WWDC 2013

Attenendosi ad alcune indiscrezioni pubblicate proprio nel corso delle ultime ore dall’autorevole New York Times Apple vorrebbe lanciare il suo servizio di streaming musicale, identificato per convenzione con il nome di iRadio, in occasione della WWDC 2013 e per farlo starebbe cercando di mettere a punto il prima possibile gli ultimi accordi con le case discografiche.

Di iRadio se ne parla oramai da mesi e mesi a questa parte ma gli accordi con le major pare siano stati particolarmente complessi a causa della tariffa in royalities proposta da Apple e troppo bassa rispetto a quanto offerto dalla concorrenza.

Adesso, invece, corre voce che Apple abbia riallineato i propri prezzi con quelli del mercato al punto tale da essere riuscita a stringere accordi con ben tre delle più importanti casi discografiche, quali Universal, Sony ed ora anche Warner.

Google servizio streaming musicale

Google sta per lanciare un servizio di musica in streaming?

Google servizio streaming musicale

Entro breve anche Google dovrebbe entrare a far parte del sempre più variegato panorama di servizi musicali in streaming.

A dichiararlo è The Verge che ha fatto sapere, nel corso delle ultime ore, di aver appreso la notizia da una fonte anonima ma molto informata sui fatti e ritenuta estremamente attendibile.

Il nuovo servizio di streaming musicale targato big G potrebbe quindi essere annunciato in occasione del Google I/O 2013 in programma da oggi sino a venerdì di questa settimana.

Delle intenzioni di Google di lanciare un servizio simil Spotify se ne era già iniziato a parlare a fine febbraio quando, appunto, cominciarono a circolare online i primi dettagli in merito ad una possibile partnership tra il colosso di Mountain View e le major discografiche per poter ottenere i diritti necessari.

Apple ha brevettato le EarPods biometriche

Apple, problemi con Sony sugli accordi per iRadio

iRadio problemi Sony

iRadio, il nome assegnato per convenzione al presunto servizio di streaming musicale simil Pandora e Spotify che Apple avrebbe in cantiere, sembrava essere in dirittura d’arrivo o almeno questo hanno lasciato intendere le indiscrezioni delle scorse settimane ma a quanto pare la presentazione del servizio verrà ritardata a causa di un intoppo.

Il lancio di iRadio potrebbe infatti non avvenire in occasione della WWDC 2013 oramai alle porte slittando di qualche mese a causa di alcuni problemi con Sony.

Il Financial Times riporta infatti che Sony, a differenza delle altre major coinvolte, non sarebbe particolarmente favorevole a stringere accordi con Apple per rendere disponibile il nuovo e tanto chiacchierato servizio.

Sony, nel dettaglio, sembrerebbe non essere intenzionata a cedere sino a quando gli introiti non verranno alzati ulteriormente.

iRadio debutto WWDC 2013

iRadio, Apple è sempre più vicina agli accordi con le etichette

iRadio lancio estate

Nel corso degli ultimi giorni sono tornate a farsi sentire a gran voce le indiscrezioni inerenti iRadio, il nome convenzionale del presunto servizio di streaming musicale simili Pandora e Spotify che Apple avrebbe in cantiere e che entro breve tempo provvederà a rendere disponibile per tutti i suoi utenti.

Stando a quanto recentemente emerso Apple sarebbe oramai molto vicina a siglare accordi con le etichette discografiche coinvolte nel progetto al punto tale che iRadio potrebbe essere resa disponibile già entro quest’estate.

La presentazione del servizio potrebbe infatti avere lungo in occasione dell’edizione 2013 del WWDC previsto per giugno.

Ulteriori indiscrezioni suggeriscono poi che Apple dovrebbe riuscire a pagare la metà dei diritti versati da Pandora alle case discografiche arrivando ad offrire, di conseguenza, termini ben più vantaggiosi che garantirebbero a Cupertino ricavi maggiori.

Rivendere musica digitale è violazione di copyright

Rivendere musica digitale rappresenta una violazione del copyright

Rivendere musica digitale è violazione di copyright

Partendo dal caso che ha visto contrapposti l’etichetta Capitol Records ed il sito web ReDigi, che consente agli utenti di guadagnare dalla cessione degli mp3 acquistati in precedenza, un giudice di New York ha stabilito che i brani musicali in formato digitale che sono stati acquistati da store online autorizzati non possono essere rivenduti a terzi.

L’esecuzione di tale operazione, infatti, comporterebbe la violazione della vigente normativa sul copyright.

La prima denuncia da parte di Capitol risale allo scorso anno quando ReDigi, nonostante ciò, aveva continuato a portare avanti la propria attività appellandosi a quella che viene identificata con il nome di first sale doctrine secondo cui il copyrght viene applicato solo ai benefici fisici comprati dal primo acquirente che, a sua volta, li potrà eventualmente cedere senza problemi ad altri senza andare a violare il diritto d’autore.

Considerando però il fatto che per rivendere un brano musicale è necessario crearne prima una copia la questione si fa quindi ben diversa e, sopratutto, più complicata.

salvare e ascoltare musica online

Whyd: raccogliere, organizzare ed ascoltare musica online

salvare e ascoltare musica online

Giorni fa, qui su Geekissimo, abbiamo fatto la conoscenza di Songdrop, una risorsa in rete grazie alla quale raggruppare tutte le canzoni ascoltate online ed accedervi da un’unica posizione.

Chi, tra voi lettori, ha trovato interessante Songdrop sarà sicuramente ben felice di poter fare la conoscenza di un altro servizio analogo che, diversamente da quello precedentemente recensito, presenta un’interfaccia utente ancor più semplice ed invitante.

Si tratta di Whyd, un servizio web gratuito utilizzabile con un bookmarklet per il browser web che permette di aggiungere brani musicali da SoundCloud, da YouTube e da qualsiasi altra risorsa presente in rete che consenta di ascoltare musica.

Tutti i brani aggiunti mediante il bookmarklet possono essere ascoltati direttamente su Whyd, in un secondo momento e mediante l’apposito player multimediale annesso al servizio.

Aggregatore musica online

Songdrop, raccogliere tutta la musica online in un unico servizio

Aggregatore musica online

La maggior parte delle persone è solita ascoltare musica online sfruttando fonti differenti come, ad esempio, YouTube, Grooveshark, SoundCloud e molte altre ancora.

In alcuni casi ed a seconda di quelle che sono le funzionalità offerte è possibile trasferire le proprie preferenze musicali da un servizio all’altro, altre volte, invece, l’operazione in questione non è permessa ed in tali circostanze può essere utile ricorrere all’aiuto di risorse esterne.

Chi tra voi lettori di Geekissimo è alla ricerca di uno strumento di questo tipo potrebbe prendere in considerazione l’idea di sfruttare Songdrop.

Si tratta di un interessante servizio web che funge da aggregatore di brani musicali permettendo a ciascun utente di creare playlist con quelle che sono le canzoni d’interesse aggiungendole dai diversi servizi online dai quali si è soliti ascoltare musica.

iRadio debutto WWDC 2013

Incontro tra Apple e Beats, possibile collaborazione per lo streaming musicale?

Streaming musica Apple Beats

Lo streaming è, a quanto pare, la nuova frontiera della musica digitale ed unitamente ai servizi già disponibili, come ad esempio Spotify, da alcune settimane fruibile in Italia, anche Google ed Apple sembrano essere intenzionate a dare il loro contributo in tal senso.

Secondo alcuni rumors, infatti, sia il colosso di Mountain View sia quello di Cupertino sarebbero intenzionati a lanciare dei propri servizi di musica in streaming.

Per quanto riguarda Google proprio ieri abbiamo avuto modo di apprendere che molto probabilmente verrà sfruttato YouTube come mezzo per dar vita al servizio di streaming musicale di big G, per quanto concerne Apple, invece, ulteriori ed interessanti notizie sono emerse nel corso delle ultime ore.

Stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili Tim Cook avrebbe già fatto il primo passo per far si che iTunes evolva e che l’attuale offerta possa essere ampliata e completata rendendo disponibili un maggior numero di servizi per la fruizione della musica.

CES 2014, YouTube presenterà il codec VP9 per lo streaming dei video 4K

Google sfrutterà YouTube per il suo servizio di streaming musicale

Google YouTube servizio streaming muisca

Delle intenzioni di Google di lanciare un proprio servizio di streaming musicale mediante cui dare del filo da torcere a realtà quali Spotify, Pandora, Rdio e, sopratutto, alla presunta radio online di Apple se ne parla già da diversi giorni a questa parte ma soltanto nel corso delle ultime ore è stato possibile a prendere quelle che dovrebbero essere le effettive intenzioni di big G in tal senso.

Stando a quanto emerso dovrebbe infatti essere YouTube a sancire il lancio di Google nel settore dello streaming dei brani musicali.

Il celebre servizio dedicato alla condivisione ed alla visualizzazione dei filmati, infatti, sarà soggetto ad una parziale metamorfosi che lo trasformerà da portale adibito al video sharing a piattaforma per l’ascolto dei brani musicali senza alcun obbligo di acquisto.

La notizia è stata riportata da CNN Money citando una fonte ovviamente anonima ma, così come di consueto, molto ben informata sui fatti e ritenuta affidabile poiché a conoscenza delle future mosse del colosso delle ricerche in rete.

Le formule disponibili per l’ascolto in streaming dovrebbero andare a ricalcare, grosso modo, quanto già visto per il momento per la concorrenza.

Musica download illegale calo merito streaming

Musica: download pirata in calo, il merito è dello streaming

Musica download illegale calo merito streaming

La riproduzione in streaming dei brani musicali sta iniziando a dare i suoi buoni segnali per la lotta alla pirateria o almeno così sembrerebbe stando a quelli che sono gli ultimi dati emersi da una recente analisi a stelle e strisce.

A quanto pare, infatti, il numero complessivo degli utenti che si servono di servizi P2P per effettuare il download di musica online è diminuito, tra il 2011 e il 2012, di circa il 17% e, di conseguenza, anche il volume dei file musicali scaricati in maniera illegale dai servizi in questione è calato di circa il 26% in un solo anno.

A fornire i dati in questione è l’NPD che mediante un apposito studio ha illustrato come l’attività illegale di download su P2P stia diminuendo ogni giorno di più, un dato questo che, naturalmente, va tutto a favore dell’industria e, sopratutto, delle major.

Organizzare musica

MusicZen, rinominare ed organizzare i file musicali in base ai metadati

Organizzare musica

Chi ha poco tempo a disposizione per gestire i file archiviati sul computer in uso sicuramente sarà ben felice di fare la conoscenza di semplici ed apposite risorse grazie alle quali organizzare, nel miglior modo possibile, documenti, video, foto e chi più ne ha più ne metta.

Nel caso in cui, cari lettori di Geekissimo, foste alla ricerca di uno strumento grazie al quale organizzare facilmente la musica archiviata sul PC in uso allora, di certo, sarete ben felici di apprendere che un applicativo quale MusicZen è in grado di farlo.

MusicZen, infatti, è un software totalmente gratuito e specifico per i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta in uso, consente di rinominare ed organizzare, in maniera totalmente automatica, tutta i file musicali in cartelle separate in base ai relativi metadati.

Il software è caratterizzato da una semplice interfaccia utente suddivisa in due schede, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio annesso all’inizio di questo post.

Player musicale Windows 8

MediaMonkey, gestire e riprodurre musica e video su Windows 8

Player musicale Windows 8

Ascoltare musica dal PC eseguendo altre operazioni contemporaneamente è cosa abbastanza comune per la maggior parte degli utenti.

Sono in molti infatti che, in tal modo, riescono a rilassarsi e a concentrarsi magiormente sulle operazioni da eseguire o, ancora, che riescono a distaccarsi da tutti gli eventuali suoni fastidiosi provenienti dall’esterno.

Tenendo conto di ciò avere a propria disposizione un buon player musicale mediante cui ascoltare i propri brani preferiti e gestirli nel miglior modo possibile è sicuramente molto importate.

In Windows 8 è disponibile, per impostazione predefinita, il ben conosciuto Windows Media Player.

Chi, tra voi lettori di Geekissimo, fosse alla ricerca di una soluzione alternativa e specifica per il nuovo OS potrebbe prendere in considerazione l’idea di utilizzare MediaMonkey.

Si tratta di un applicativo scaricabile gratuitamente da Windows Store che, una volta in uso, permette di gestire e riprodurre i file audio e video consentendo inoltre di creare playlist, di regolare le impostazioni dell’equalizzatore e di modificare i metadati.

In effetti di MediaMonkey ne abbiamo già parlato qualche anno fa e sicuramente molti tra voi lettori di Geekissimo avranno già avuto modo di sperimentarne le fattezze ma il fatto che gli sviluppatori abbiano deciso di rendere disponibile una versione ad hoc per Windows 8 caratterizzata da un’interfaccia utente moderna (ad inizio post ne è disponibile uno screenshot illustrativo) è sicuramente molto interessante.

Google Play Music brani musicali gratis

Google Play Music, un brano musicale in regalo ogni settimana

Google Play Music brani musicali gratis

A qualche ora di distanza dall’esordio italiano di Spotify Google ha deciso di dare il via ad un’interessante iniziativa specifica per tutti gli utenti in possesso di un device Android e pensata in particolar modo per gli amanti del mondo della musica.

A partire da oggi, infatti, Google Play regalerà un singolo a settimana che potrà essere aggiunto alla propria libreria musicale, ascoltato in streaming o, ancora, scaricato sul computer o sul proprio device Android, il tutto, ovviamente, senza spendere neanche un centesimo.

Per chi fosse interessato il primo brano a disposizione è “Ho Hey” della band inglese Lumineers.

Per ottenere gratuitamente il brano tutto ciò che risulterà necessario fare non sarà altro che visitare la sezione Musica di Google Play, dall’interfaccia web oppure mediante l’app mobile, cercare la sezione Gratis: singolo della settimana e seguire le istruzioni a schermo.

Spotify Italia

Spotify arriverà presto in Italia, nominato il country manager

Spotify Italia

Spotify, il noto servizio musicale on demand che offre lo streaming di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, sta per sbarcare in Italia e la conferma, o presunta tale, arriva dal comunicato stampa di ieri che annuncia la nomina di Veronica Diquattro come responsabile del Bel paese, che, appunto, si occuperà di seguire il lancio e il percorso di sviluppo della piattaforma.

Veronica Diquattro è originaria di Bologna, ha trent’anni, ha trascorsi in Google, Loki Hostel e L’Oreal S.A, si è occupata, recentemente, del mercato Android e pare inoltre che abbia contribuito allo sbarco in Italia di Google Play.

Ben presto, quindi, la celebre piattaforma dovrebbe fare il suo esordio nel Bel paese per cui per potersi servire di Spotify non sarà più necessario sfruttare proxy e altri workaround ma risulterà accessibile direttamente da computer, da smartphone e, ovviamente, anche da tablet.

In ogni caso, allo stato attuale delle cose il catalogo presente sui server di Spotify è costituito da ben oltre 20 milioni di canzoni appartenenti ai più svariati generi musicali.