La scoperta di un bug come Heartbleed che ha messo a nudo la vulnerabilità del sistema OpenSSL e, di fatto, ha reso accessibili informazioni che sarebbero dovute rimanere cifrate ha fatto “riaccendere” nella mente di molte persone il nome dell’NSA, l’agenzia per la sicurezza americana nota per essersi prodigata nella raccolta coatta di dati e comunicazioni in tutto il mondo.
NSA
Yahoo!, traffico internet criptato per garantire la massima sicurezza
Yahoo! ha compiuto un ulteriore ed importante passo finalizzato a garantire la massima sicurezza per i suoi utenti.
In seguito alla diffusione delle notizie relative allo scandalo NSA in base alle quali era emerso che la National Security Acengy intercettava le comunicazioni generate attraverso le reti che collegano i datacenter di Yahoo! e di Google Marissa Mayer, il CEO del colosso in viola, aveva promesso di mettere al sicuro gli utenti entro la fine del mese di marzo. Così è stato e proprio nel corso delle ultime ore l’azienda di Sunnyvale ha annunciato mediante la pubblicazione di un apposito post sul suo blog ufficiale che a partire dal 31 marzo 2014 tutto il traffico scambiato tra i datacenter di Yahoo! risulta totalmente criptato.
Gmail, cifratura più forte per evitare lo spionaggio della NSA
Google ha deciso di seguire i consigli di Edward Snowden rafforzando la cifratura di Gmail in maniera tale da evitare gli occhi indiscreti delle autorità che intendessero spiare le conversazioni degli utenti. IN questo senso, è chiaro il riferimento alla National Security Agency americana e alle sue discutibili pratiche di raccolta dati direttamente dai data center delle più importanti Web companies.
L’iPhone può tracciare i movimenti dell’utente anche da spento?
L’iPhone, è cosa ben chiara a tutti, è in grado di eseguire una gran quantita di operazioni differenti. Sebbene in molti siano perfettamente consapevoli di ciò quanto emerso online nel corso delle ultime ore ha comunque lasciato di stucco numerosi utenti.
A quanto pare l’iPhone sarebbe infatti in grado di tracciare l’utente anche a batteria scarica. A testimoniarlo è stato l’utente Glarznak su Reddit che ha rilevato il funzionamento di un contapassi anche a batteria esaurita del melafonino.
L’utente di Reddit scopritore di tale curiosità stava trascorrendo qualche giorno di viaggio senza però avere con sé il caricatore per il suo iPhone 5S. Una volta tornato a casa si è accorto che l’applicazione Argus, che lavora in accoppiata con il chip M7 di Apple per registrare i movimenti, aveva segnato i passi compiuti dall’utente nonostante il telefono fosse spento e con l’indicazione di batteria esaurita.
Obama annuncia la riforma della NSA, ma non parla dei dati raccolti sul Web
Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha tenuto un discorso pubblico nel quale ha annunciato i suoi piani di riforma della NSA dopo lo scandalo datagate svelato al mondo da Edward Snowden. Il numero uno della Casa Bianca ha difeso il ruolo dell’agenzia per la sicurezza nazionale a stelle e strisce, spiegando che grazie al suo lavoro sono state salvate molte vite, ma ha ammesso la necessità di renderla meno invasiva. A tal scopo, è stato previsto che i metadati delle telefonate vengono raccolti solo in casi di reali minacce contro gli USA, che non vengano più spiati i leader dei Paesi alleati (a meno che non ci sia una causa che riguardi da vicino la sicurezza nazionale) ma non è stato fatto alcun accenno ai dati raccolti sul Web.
11 febbraio: il Web protesta contro le attività spionistiche della NSA americana
Mozilla, Reddit e altri importanti nomi del mondo internettiano hanno scelto l’11 febbraio prossimo come giornata mondiale contro le attività spionistiche che l’NSA ha condotto e probabilmente continua a condurre nei confronti di tutti gli utenti della Rete. La data non è stata scelta a caso, si tratta infatti del primo anniversario della morte di Aaron Swartz, noto programmatore e attivista statunitense che proprio un anno fa si tolse la vita dopo essere stato accusato di aver scaricato 4,8 milioni di articoli scientifici dal database accademico JSTOR in maniera illegale[1].
Skype sotto attacco cracker: violati account Twitter, Facebook e blog
Nel corso della giornata di ieri Skype, il client VoIP per eccellenza, ha subito un massiccio attacco cracker dal gruppo che appoggia il Presidente Bashar al-Assad.
Il Syrian Electronic Army (SEA) ha infatti colpito prima l’account Twitter dell’azienda, poi quello Facebook ed infine anche il blog ufficiale. In tutti e tre i casi sono stati pubblicati messaggi che accusano Skype di spiare le conversazioni delle persone, dichiarazioni queste che si riferiscono chiaramente allo scandalo Datagate ed alle intercettazioni della NSA.
Nel giro di mezz’ora, infatti, gli hacker hanno pubblicato due messaggi, “Stop spying on people!” e “Syrian Electronic Army was here“, sull’account Twitter di Skype unitamente ad un terzo, “Don’t use Microsoft emails(hotmail,outlook), they are monitoring your accounts and selling the data to the governments“, facente riferimento ad altri servizi di casa Microsoft e posstato anche sulla pagina Facebook. Messaggi simili sono stati pubblicati anche sul blog ufficiale del client VoIP.
PRISM: le richieste delle autorità USA ai giganti della Silicon Valley in un grafico
Torniamo a parlare di PRISM. Dopo Microsoft e Facebook, infatti, anche altre Web companies hanno cominciato a pubblicare i dati relativi alle richieste di informazioni arrivate dalle autorità USA. Il sito Engadget ha raccolto tutti questi dati ed ha realizzato un grafico che ci mostra in maniera dettagliata il numero di richieste a cui hanno ottemperato Apple, Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo! in base al Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) degli Stati Uniti.
PRISM: nuova intervista ad Edward Snowden da Hong Kong
Il South China Morning Post ha pubblicato una nuova intervista ad Edward Snowden, l’ex tecnico della CIA auto-denunciatosi “talpa” del caso PRISM. Il pezzo, pubblicato nelle scorse ore, non riporta la data del colloquio ma risulta ugualmente significativo per i dettagli che contiene, sia sulla vita del ventinovenne “fuggitivo” sia sulle attività di spionaggio condotte dalla National Security americana.
PRISM: ecco Edward Snowden, l’uomo che ha rivelato i piani segreti del governo USA
La fuga di informazioni che ha svelato al mondo l’esistenza del programma PRISM si deve ad un uomo, il ventinovenne Edward Snowden, ex technical assistant della CIA, che ha deciso di uscire dall’anonimato e di comunicare, in una lunga intervista rilasciata al Guardian, i motivi che l’hanno spinto a rendere pubblici i documenti segreti della National Security Agency americana.
PRISM, le autorità USA cercano di fare chiarezza
Il capo della National Intelligence americana, James Clapper, ha rilasciato un comunicato attraverso il quale le autorità a stelle e strisce tentano di chiarire cosa c’è davvero dietro il programma PRISM e quali sono le finalità delle attività spionistiche condotte dalla NSA nei confronti dei cittadini.
PRISM, le reazioni di Mark Zuckerberg e Larry Page
Sono ore caldissime quelle che si stanno vivendo nel mondo delle Web companies. Google, Facebook ed altri colossi made in USA sono accusati di collaborare ad un progetto segreto del governo a stelle e strisce per spiare le comunicazioni degli utenti, il famigerato programma PRISM, ma se da un lato la stampa continua a tirare fuori dettagli inquietanti – oltre alle telefonate degli utenti Verizon, infatti, verrebbero monitorate anche le comunicazioni delle linee Sprint, AT&T e le transazioni delle carte di credito – dall’altro fioccano le smentite dei diretti interessati.
Scandalo NSA: gli USA spiano anche le comunicazioni sui server di Google, Facebook, Microsoft e Apple
Il vaso di Pandora con i segreti delle autorità americane è stato scoperchiato; e ne stanno venendo fuori di tutti i colori. Non solo, come abbiamo appreso nella giornata di ieri, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha spiato le telefonate di milioni di utenti Verizon ma, stando a quanto riportato dal Washington Post, avrebbe messo le mani anche sulle comunicazioni ospitate sui server di tutte le più grandi Internet companies: Yahoo!, Google, Facebook, Microoft, PalTalk, Aol, Skype, Youtube e Apple.
Send: inviare email criptate direttamente dal browser!
Se ne vedono di tutti i colori ormai e la paura un po’ ci prende: in molti, purtroppo, si prodigano nella violazione della nostra privacy. Troppi sono i malintenzionati, e il rischio che alcune delle nostre informazioni possano essere violate comincia a spaventarci non poco.
Per fortuna, però, ci sono dei mezzi che inibiscono (anzi direi rallentano perché purtroppo bisogna capire che tutto è violabile) i processi svolti dai malintenzionati mediante l’utilizzo della criptazione: un servizio ottimo per mandare email dal web come Send è un esempio lampante all’interno di questo “campo di applicazione”.
Send è un servizio che permette a tutti gli utenti di inviare email criptate utilizzando la nostra casella di posta direttamente online, dal browser, senza quindi richiedere l’installazione di software o plugin sul nostro computer.