Come convertire una penna USB o hard disk esterno da Fat32 a NTFS in Windows [Video Tutorial]

Il file system è, in poche parole, il meccanismo tramite il quale i file vengono salvati e organizzati in una periferica (Hard disk o penna usb). Nel corso degli anni ne sono stati creati di moltissimi tipi, ad oggi, quelli principalmente utilizzati (in sistemi Windows) sono: Fat32 e NTFS.

Il primo è l’acronimo di File Allocation Table, introdotto nell’agosto del 1996 in Windows 95, sviluppato inizialmente da Bill Gates e Marc McDonald è stato il file system primario per i sistemi operativi DOS e Windows, sino alla versione ME.

NTFS è l’acronimo di New Technology File System, nato anch’esso negli anni ’90, è diventato il file primario su cui si sono basate tutte le nuove release del sistema operativo Microsoft.

In un qualsiasi disco rigido è necessario scegliere un’unica opzione, ma come passare dall’una all’altra? Vediamo come fare!

USB Disk Formatter, formattare i drive USB in modo semplice e veloce

Le chiavette USB possono rilevarsi degli strumenti particolarmente utili in una gran varietà di circostanze, andando dunque a risultare la risorsa più adatta mediante cui trasportare, senza troppi problemi, applicativi, utility, dati e quant’altro occorra a ciascun utente.

Tuttavia, così come ciascun dispositivo di archiviazione dati che si rispetti, anche le tanto utilizzate pen drive necessitano, di tanto in tanto, di un processo di formattazione, in modo tale da poter risolvere eventuali problematiche, rendendo inoltre il dispositivo in questione nuovamente performante.

Il processo di formattazione di una pen drive o, molto più genericamente, di un unità USB, di certo non è un qualcosa di estremamente complicato da eseguire ma, per i meno esperti in materia potrebbe comunque risultare un ardua procedura.

Recuperare file cancellati su partizioni NTFS con Linux

Anche se è difficile ammetterlo, anche ai geek più bravi capita di cancellare dei file per sbaglio. Certo, far sapere in giro che si è eliminata accidentalmente una tesi universitaria piuttosto che un importante documento di lavoro assicura una figura barbina quasi uguale a quella di Emanuele Filiberto a Sanremo, ma c’è un modo per rifarsi immediatamente agli occhi di amici e colleghi e recuperare la propria aura da santone del codice binario.

Se vi state chiedendo quale, leggete il titolo del post. Da veri geek, al posto di usare uno dei tanti software ultra-user-friendly per il recupero dei file cancellati sulle partizioni NTFS (quelle di Windows, tanto per intenderci), possiamo compiere la medesima operazione sfruttando una distro Linux live o un’installazione di Linux (nel nostro caso Ubuntu).

La procedura passo passo per portare a termine la “missione” la trovate qui sotto. Forse a primo acchito può sembrare un tantino complicata, ma vi assicuriamo che col tempo e la pratica diventa tutto molto più semplice. E poi, se non fosse difficilotta che razza di geekata sarebbe? ‘Taca banda!

Lanciare il Terminale;

Accertarsi di aver installato il pacchetto contenete il software per il recupero dei file cancellati su drive NTFS, dando il comando sudo apt-get install ntfsprogs. Nel caso in cui questo non dovesse risultare presente, procedere con l’installazione;

Smart Defrag, il migliore deframmentatore di dischi gratuito?

Ormai lo sappiamo tutti alla perfezione: quando si utilizza il file system NTFS è necessaria, almeno due volte al mese, una deframmentazione dei dischi fissi, utile a mantenere intatte le performance del PC e velocizzare l’acceso a file e programmi. Altra cosa nota, è che la deframmentazione offerta di default nei sistemi Windows non è proprio definibile come il massimo della vita, ed è quindi necessaria una valida alternativa a quest’ultima, possibilmente gratis.

Eccoci quindi pronti a segnalarvi quello che, stando al grafico (di parte, quindi non sappiamo quanto rispecchi la realtà dei fatti) che è possibile vedere qui sotto, è il migliore deframmentatore di dischi gratuito, funzionante costantemente, in background: Smart Defrag.