OSX/KitM.A malware Mac screenshot

Mac, un malware cattura screenshot e li invia su server remoti

OSX/KitM.A malware Mac screenshot

A conferma del fatto che il mondo Mac, così come ha insegnato il caso Flashback, non è da considerare come inviolabile e completamente estraneo agli attacchi malevoli, un nuova minaccia, identificata come OSX/KitM.A, è stata individuata su OS X durante gli ultimi giorni.

Trattasi di un malware in grado di effettuare screenshot della macchina in uso e di caricarli su un server remoto.

Il malware, infatti, dopo aver creato l’applicazione MacApp, dal nome abbastanza simile a quello delle app ufficiali di Apple e correttamente segnata con un Apple Developer ID (questo sta a significare che il software può installarsi senza mostrare alcun avviso di minaccia), genera una cartella nella quale ad intervalli regolari vengono effettuati degli screenshot della macchina in uso.

Il malware cerca quindi di caricare gli screenshot su due siti web, securitytable.org e docsforum.info, al momento non aperti al pubblico.

screensaver instagram

Screenstagram, uno screensaver che mostra le foto di Instagram

screensaver instagram

Gli accaniti utilizzatori di Instagram e coloro che sono alla ricerca di una valida risorsa mediante cui personalizzare ulteriormente la postazione multimediale impiegata quest’oggi saranno sicuramente ben felici di poter fare la conoscenza di Screenstagram.

Ma di che cosa si tratta? Scopriamolo immediatamente!

Screenstagram è un fantastico screensaver per Windows e per Mac OS X che una volta in uso permette di visualizzare le foto di Instagram direttamente sullo schermo del proprio computer in sostituzione del salvaschermo precedentemente impiegato, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot illustrativo annesso all’inizio di questo post.

Trojan.Yontoo.1 pubblicità browser mac

Mac, scovato un nuovo malware che mostra pubblicità non gradite

Trojan.Yontoo.1 pubblicità browser mac

Pur essendo più sicura rispetto ad altre, la piattaforma Mac, così come il caso Flashback insegna ed a differenza di quanto è stato fatto per anni, non è sicuramente da considerare come inviolabile e completamente estranea a virus ed attacchi malevoli.

Unitamente allo spinoso caso Flashback, infatti, da pochi giorni a questa parte una nuova minaccia, proveniente dalla russia, ha cominciato ad incombere sui sistemi operativi Mac OS X.

Trattasi del Trojan.Yontoo.1, altrimenti definito anche come “trojan pubblicitario”, ovvero una minaccia informatica adware pensata per installare un plugin sui browser web in uso facendo visualizzare all’utente spot pubblicitari non richiesti.

A scoprire la nuova minaccia è stata la società di sicurezza russa Doctor Web che ha sottolineato come il contagio possa verificarsi tramite l’installazione di software truffaldini come, ad esempio, programmi mediante cui scaricare filmati da YouTube.

Una volta effettuato il download del pacchetto di installazione, infatti, l’utente visualizza la classica finestra di conferma di OS X ma accettando il processo ed inserendo la password piuttosto che il software scelto si ritroverà ad avere a che fare con un plugin per Firefox, Chrome e Safari che andrà ad invadere i browser web di pubblicità, pagina ufficiale di Cupertino compresa.

Functional, spegnere e riavviare OS X direttamente dal Dock

Chi tra voi lettori di Geekissimo è solito servirsi di un Mac lo sa bene: Il Dock di OS X permette di accedere rapidamente alle applicazioni, alle risorse e alle directry maggiormente impiegate.

Il Dock, quindi, è altamente personalizzabile in base a quelle che sono le diverse esigenze di ciascun utente ma, purtroppo, non risulta disponibile alcuna apposita opzione mediante cui aggiungere scorciatoie per effettuare operazioni come, ad esempio, il log ount e lo spegnimento del computer.

Per poter ovviare alla situazione in questione è però possibile ricorrere all’utilizzo di Functional, una recente ed interessante applicazione gratuita che di sicuro saprà fare la gioia di molti lettori.

Obscurity, nascondere file su Mac in un’app mascherata da cartella

Più volte, qui su Geekissimo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di appositi tool grazie ai quali preservare l’accesso a specifici file e cartelle su Windows onde evitare che eventuali utenti malintenzionati o, molto più semplicemente, poco discreti possano metter mano a file e dati di una certa rilevanza.

Avere a portata di mano risorse di questo tipo può infatti rivelarsi molto utile in tutti quei casi in cui ci si ritrovi a dover condividere la propria postazione multimediale anche con altri utenti.

Oltre che su OS Windows l’utilizzo di risorse di questo tipo potrebbe rivelarsi particolarmente interessante anche su Mac.

In tal caso, di risorse gratuite, perfettamente funzionanti ed adibite allo scopo in questione ce ne sono sicuramente molte meno e Obscurity è una di queste.

Obscurity, infatti, è un piccolo e praticissimo programmino totalmente gratuito utilizzabile su Mac OS X che, una volta in uso, permette di nascondere i propri file agli occhi altrui creando cartelle in apparenza vuote facendo doppio click su di esse o selezionando il comando Apri dal menu accessibile previo click destro del mouse.

Disk Scope, analizzare l’hard disk del Mac ed ottimizzarne l’utilizzo

Con il passare del tempo e, sopratutto, utilizzando continuamente la propria postazione multimediale lo spazio disponibile sull’hard disk tende sempre più a diminuire, un problema questo con il quale molti tra voi lettori si saranno spesso ritrovati a dover fare i conti.

Nel caso in cui il sistema operativo utilizzato sia Windows è possibile ricorrere all’utilizzo di una delle tante ed apposite risorse proposte in svariate occasioni qui su Geekissimo e grazie alle quali analizzare ed ottimizzare la gestione dello spazio libero e di quello occupato sul disco rigido.

Qualora però il computer in uso sia un Mac quale strumento sarà necessario impiegare? La risposta è molto semplice: Disk Scope.

Si tratta di una nuova ed interessante applicazione gratuita che, appunto, una volta in uso entrerà in azione effettuando la scansione dell’intero disco rigido del Mac e mostrando quindi lo spazio impiegato, sia graficamente sia numericamente, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot d’esempio presente all’inizio di questo post.

Nitroshare, condividere file e cartelle tra computer che eseguono OS diversi

La condivisione dei file tra computer equipaggiati del medesimo sistema operativo può essere effettuata in maniera semplice sfruttando le opzioni offerte di default dallo stesso o, ancora, ricorrendo all’impiego di software extra.

La situazione, però, potrebbe complicarsi nel caso in cui l’operazione in questione debba essere eseguita tra computer dotati di sistemi operativi diversi tra loro.

Le soluzioni disponibili in tal caso, infatti, non sempre risultano pratiche e, al contempo, intuitive ma Nitroshare, a differenza di molte altre risorse analoghe, si.

Nitroshare, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su sistemi operativi Windows, Mac OS X e Linux che, una volta in uso, permetterà di condividere facilmente i file tra computer dotati di sistemi operativi differenti semplicemente sfruttando la propria rete.

Mac crash Google Chrome

Il Mac va in crash? La colpa potrebbe essere di Google Chrome!

Mac crash Google Chrome

Soltanto da pochissimo Google ha reso disponibile un’apposita versione di Google Chrome per device iOS risucendo a riscuotere, in maniera quasi fulminea, gran successo tra la vasta utenza.

Purtroppo, però, a quella che va a configurarsi come una bella e buona notizia va adesso a sommarsi la news che, proprio nel corso delle ultime ore, ha iniziato ad impazzare online.

Stando a quanto reso noto pare proprio che l’ultima versione di Gogole Chrome per OS X sia in grado di provocare gravi blocchi e crash sui Mac più recenti.

Il problema, a quanto pare, avrebbe a che fare con l’accelerazione via GPU del browser ed il “fattaccio”, nello specifico, andrebbe ad interessare i Mac dotati di scheda grafica Intel HD 4000.

Apple, disponibile l’update per contrastare Flashback

Apple update Flashback

La patch annunciata e promessa da Apple relativamente al malware Flashback nella sua variante K è stata finalmente e prontamente rilasciata dalla ben nota azienda della mela moriscata proprio nel corso delle ultime ore per cui, a partire da questo momento, gli utenti Mac potranno continuare a servirsi di Java sulle proprie postazioni multimediale senza aver paura di poter incappare in eventuali pericoli.

La patch è stata resa disponibile, seppur in notevole ritardo rispetto a quanto fatto per Windows e Linux, mediante lo strumento Aggiorna Software o, ancora, servendosi della pagina di supporto Apple, e va a configurarsi proprio come un update, siglato come 1.6.0.31, relativo alla tecnologia realizzata da Oracle ponendo quindi rimedio alla falla mediante cui sono stati infettati la considerevole cifra di ben 600 mila Mac andando a bloccare la possibilità di eseguire codice dannoso così come nel caso del malware Flashback.K.

Apple, in arrivo il rimedio definitivo per Flashback

Apple Flashback.K

Se ne parla già da qualche tempo e nel corso degli ultimi giorni la minaccia Flashback nella sua variante Flashback.K è tornata a farsi sentire per gli utenti della mela morsicata più celebre al mondo colpendo ben oltre 600 mila Mac, un numero questo decisamente ben più vasto rispetto a quelli registrati in passato.

Essendo quello in questione un malware in grado di sfruttare una vulnerabilità di Java al fine di evitare che ulteriori utenti si ritrovassero ad avere a che fare con la tanto temuta minaccia Apple ha subito, o quasi, provveduto a rilasciare un apposito update.

Anonymous attacca la Cina: oltre 480 siti web offline

Anonymous Cina

Dopo i recenti e ripetuti attacchi in terra nostrana Anonymous, nel corso delle ultime ore, torna a far parlare di sé ma, questa volta, l’attenzione risulta tutta focalizzata verso la grande muraglia, in Cina.

Il gruppo di hacker attivisti, infatti, ha recentemente portato a segno un attacco a centinaia di siti web cinesi appartenenti a istituzioni locali e aziende avvenuto in coincidenza dell’apertura dell’account Twitter ufficiale Anonymous China.

I siti web mandati offline sono, nel dettaglio, oltre 480 e, stando a quanto reso noto dagli stessi membri di Anonymous, sarebbero inoltre stati raccolti numerosi dati quali username, password, numeri di telefono ed email di personale del governo.

Flashback.K, infettati oltre 600 mila Mac

Mac Flashback.K

Quella che nel corso delle ultime ore ha infettato oltre 600 mila Mac (la maggior parte dei quali negli Stati Uniti e soltanto lo 0,3% dei casi fa riferimento all’Italia) altro non è che una nuova variante del già ben conosciuto Flashback ma questa volta, a differenza delle precedenti, il malware agisce sfruttando una vulnerabilità Java (CVE-2012-0507) scoperta sui sistemi operativi della mela morsicata.

Si tratta, nel dettaglio, della variante denominata Flashback.K e a dare l’annuncio è stata la società di sicurezza informatica F-Secure mediante la pubblicazione di un apposito avviso.

Nella sua variate originaria il malware agisce andando a scaricare il suo materiale da siti web remoti generando poi una backdoor nel browser web dell’utente e mediante cui le informazioni vengono poi inviate a server remoti.

Flashback.K, ovvero il primo malware riuscito ad infettare una scala di utenti Mac decisamente vasta, invece, entra in azione sfruttando una vulnerabilità relativa a Java scoperta in tempi recenti andando ad infettare l’OS senza richiedere alcun tipo di intervento da parte dell’utente.

Tomahawk, un player musicale per riprodurre i brani disponibili online e quelli presenti sul PC

Non molto tempo addietro, qui su Geekissimo, avevamo proposto a voi lettori Nevegas, un’interessante applicazione online grazie al quale ricercare ed ascoltare i brani musicali presenti sul proprio PC e quelli messi a disposizione da diversi servizi online.

Se il servizio in questione è stato di vostro gradimento ma, nonostante ciò, avete preferito non utilizzarlo in quanto accessibile solo e soltanto da browser web allora, sicuramente, quest’oggi sarete più che felici di poter fare la conoscenza di una risorsa quale Tomahawk.

Si tratta di un software totalmente gratuito, di natura open soruce ed utilizzabile su Windows, OS X e Linux che, mediante una pratica ed accattivante interfaccia utente (ad inizio post ne è disponibile anche uno screenshot), va a combinare la raccolta locale di musica con quella di diversi popolari servizi disponibili online mediante cui ascoltare in streaming i brani d’interesse (sono supportati Spotify, Grooveshark, YouTube, SoundCloud, Jamendo, Official.fm, Last.fm, Ex.fm, Dilandau e OwnCloud) e con i file disponibili su 4shared permettendo inoltre di collegare il proprio account Google o Jabber e di riprodurre i file audio presenti nelle raccolte dei propri amici, a patto però che anche loro stiano utilizzando Tomahawk.

Pronta per la distribuzione la chiavetta ufficiale per l’installazione di OS X Lion

Il nuovo sistema operativo di casa Apple, in pochissimo tempo, ha raggiunto milioni e milioni di installazioni; come tutti ben sappiamo, ad oggi, l’unico modo per ottenere una copia della nuova release, è tramite il download dalla rete. Sfortunatamente, non tutti gli utenti hanno a disposizione una connessione veloce in grado di scaricare, in tempi non troppo lunghi, i GB del file di installazione. Sappiamo infatti essere ufficialmente impossibile creare un disco d’installazione, senza seguire procedimenti complicati e, naturalmente, non “originali”.