Sicurezza informatica: 6 persone su 10 usano sempre le stesse password

Malgrado le cronache internettiane ci riferiscano sempre più spesso di episodi gravi riguardanti il trafugamento di password dai database di siti Internet, social network e servizi online di vario genere, a quanto pare l’utente medio non ha perso la (cattiva) abitudine di usare le stesse password per tutti i propri account.

La conferma di questa rischiosa tendenza arriva da una ricerca effettuata dall’azienda americana CSID su un campione di 1.200 persone, dalla quale è emerso che circa il 54% degli utenti adopera al massimo cinque password nella sua vita digitale e solo il 44% di questi le cambia almeno una volta l’anno.

Rivelare le password nascoste nei browser in pochi click

Usate dei programmi appositi per proteggere tutte le vostre preziose password oppure vi affidate semplicemente alla vostra mente? In ambedue i casi le parole segrete dovrebbero essere ben protette, ma se volete mantenere la vostra privacy non memorizzate le password nel browser che utilizzate.

E’ davvero molto semplice scovare le lettere che si nascondono dietro quei pallini che nascondono la chiave d’accesso, infatti, non c’è bisogno di scaricare nemmeno programmi aggiuntivi!

Falla IEEE

Falla IEEE: svelati username e password di 100 mila dipendenti Google, Apple e altre

Falla IEEE

Circa 100 mila username e password di persone impiegate in Apple, Google, Oracle, Samsung, IBM, NASA e vari altri gruppi di rilievo sono stati pubblicamente accessibili, seppur per un periodo di tempo limitato, a causa di un problema su un server dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers).

I dati in questione sarebbero stati resi disponibili in formato testuale e senza alcuna cifratura a protezione.

Ad accorgersi della gravità della situazione è stato Radu Dragusin, informatico e docente dell’Università di Copenhagen, che, appunto, ha notato la presenza del bug mediante il quale gli è stato possibile scaricare personalmente informazioni relative agli utenti mediante una semplice connessione FTP al sito web dell’istituto.

In tal modo, quindi, Dragusin è riuscito ad avere accesso ad una directory con oltre 100 GB di log.

R-Crypto: creare, gestire e crittografare contenitori virtuali per proteggere i propri file

Proteggere i propri dati personali ed evitare che terzi possano accedervi è sicuramente una tra le principali priorità della maggior parte degli utenti.

Per proteggere nel miglior modo possibile i propri dati sensibili è possibile ricorrere all’utilizzo di una tra le tante ed apposite applicazioni adibite, appunto, proprio a tal scopo.

Qui su Geekissimo, nel corso del tempo, abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di diverse risorse di questo tipo ma qualora, cari lettori, foste alla ricerca di ulteriori alternativa allora sarete sicuramente ben felici di poter fare la conoscenza di R-Crypto.

Si tratta di un software gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta avviato, consente di crittografare file e cartelle e di salvarli in drive o contenitori virtuali protetti e sicuri a cui sarà possibile accedere, previa immissione della relativa password, direttamente dalla finestra dell’applicativo o anche da Windows Explorer.

Burn Note, creare messaggi che si autodistruggono dopo uno specifico numero di secondi

Sicuramente molti tra voi lettori avranno avuto più volte l’esigenza di comunicare ad altri utenti informazioni di una certa rilevanza in maniera sicura ed immediata evitando che possano essere visualizzate in un secondo momento.

A tal proposito qui su Geekissimo abbiamo avuto modo di fare la conoscenza di diversi ed appositi strumenti adibiti a tal scopo ma ciò non toglie il fatto che un servizio quale Burn Note  possa comunque rivelarsi molto ma molto utile in circostanze di questo tipo.

Burn Note, infatti, è un interessante servizio web utilizzabile in modo del tutto gratuito che conente di scrivere dei messaggi di testo, così com’è anche possibile visualizzare dando uno sguardo allo screenshot presente ad inizio post, e, previo settaggio delle relative opzioni, condividerli in tutta sicurezza con il relativo destinatario mediante l’apposito short url che verrà fornito.

Due.im, inviare messaggi che vengono eliminati dopo essere stati letti

Oggi comunicare è divenuto sicuramente più semplice, infatti, potrete raggiungere qualsiasi persona avendo un semplice contatto di posta elettronica oppure ricercando il suo nominativo su uno dei tanti social network. La semplicità, però, ha reso la comunicazione sicuramente molto più a rischio, infatti, i vostri messaggi potrebbero essere intercettati da malintenzionati. Volete recapitare una notizia con più tranquillità? Allora potrete usare un servizio on line che vi consente di munire il messaggio di una password che potrà, dunque, essere letto solo da coloro che posseggono tale parola segreta.

Access Manager: gestire, organizzare e preservare l’accesso alle proprie password

Riuscire a ricordare tutte le password impiegate per preservare l’accesso ai propri dati, a specifici servizi online, a determinati software e chi più ne ha più ne metta può risultare molto difficile specie quando, ad esempio, le parole chiave da ricordare risultano molteplici.

Onde evitare di andare incontro a fastidiose ed improvvise dimenticanze e, al contempo, onde evitare anche che eventuali utenti troppo curiosi o malintenzionati possano mettere occhi e mani su informazioni riservate ricorrere all’utilizzo di un apposito ed interessante programmino quale Access Manager potrebbe risultare davvero molto utile.

Access Manager, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, così come suggerisce lo stesso nome, permette di gestire ed organizzare facilmente le proprie password aggiungendo, per ciascuna di esse, note, collegamenti ad internet e documenti extra.

OpenPuff, incorporare e camuffare file riservati all’interno di altri file

Quando sul computer in uso risultano archiviati file riservati e che, per un motivo o per un altro, sarebbe meglio proteggere dalla vista di eventuali utenti indiscreti disporre di apposite ed utili risorse mediante cui impedirne l’accesso si rivela di fondamentale importanza.

Esistono tanti ed appositi software adibiti a tal scopo e, nello specifico, in grado di bloccare l’accesso ai file e di applicarvi un’apposita password senza la quale non si ha la possibilità di visualizzarli.

Quelli in questione, tuttavia, potrebbero andarsi a configurare come sistemi poco sicuri e chiunque, quindi, potrebbe essere ancora in grado di accedere ai file che, invece, si desidera preservare.

Onde evitare di incorrere in fastidiose situazioni di questo tipo uno strumento quale OpenPuff potrebbe rivelarsi molto ma molto utile.

NVIDIA attacco hacker forum ufficiale

Nvidia, attacco hacker al forum ufficiale

NVIDIA attacco hacker forum ufficiale

Proprio pochi giorni fa Yahoo! ha subito un attacco hacker rivendicato dal gruppo D33D consequenzialmente al quale anche le credenziali di numerosi utenti Gmail, Hotmail e AOL sono state messe a rischio.

In contemporanea anche il forum Phandroid ha fatto sapere di essere stato soggetto ad un attacco hacker che ha portato alla fuga di dati quali e-mail ed indirizzi IP relativi a ben 1 milione di utenti.

Da poche ore a questa parte, invece, il forum ufficiale di Nvidia, l’azienda nota per la produzione di processori grafici, schede madri e, in linea generale, di prodotti multimediali per computer e consolle, pare sia stato soggetto ad alcune attività sospette che hanno portato in maniera praticamente fulminea all’apertura di un’indagine interna.

Dopo aver sospeso l’operatività del foum è stato infatti possibile apprendere che soggetti terzi non autorizzati sono riusciti ad accedere ai dati di svariati utenti iscritti al forum entrando quindi in possesso di username, indirizzi di posta elettronica, password e varie altre informazioni pubbliche che erano state inserite nella sezione Su di me.

Nello specifico pare che siano ben 390 mila gli account compromessi, tra forum ufficiale, Nvidia Developers Zone e Nvidia Research.

CTI Encryption, criptare e decriptare testi impostando una combinazione di quattro password

Già altre volte, qui su Geekissimo, abbiamo ribadito che la sicurezza, per quanto riguarda quelli che sono i dati sensibili, non è mai troppa ragion per cui avere a portata di mano un valido ed apposito strumento grazie al quale crittografare del testo può rivelarsi molto ma molto utile in una gran varietà di circostanze e sopratutto se ci si ritrova a dover condividere la propria postazione multimediale anche con altri utenti.

Tenendo conto di quanto appena affermato una risorsa quale CTI Encryption potrebbe quindi essere quella più adatta da impiegare.

CTI Encryption, infatti, è un software totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, una volta in uso, consente di criptare e decriptare testi impostando una combinazione di ben quattro password differenti ed agendo mediante una pratica interfaccia (ad inizio post è anche possibile visionarne uno screenshot d’esempio).

LinkedIn class action furto password

LinkedIn e le password rubate: class action in USA

LinkedIn class action furto password

LinkedIn, la risorsa di social networking dedicata di professionisti, corre un grosso rischio: incorrere in una mega sanzione da almeno 5 milioni dollari per poter rimborsare i propri utenti dopo la tanto chiacchierata fuga di milioni di password avvenuta non molti giorni addietro.

La discussa vicenda ha infatti portato direttamente nell’occhio del ciclone i responsabili di del social network verso i quali è stata avanzata una class action avviata presso una corte federale di Sant Josè, in California.

La class action, nello specifico, ha preso il via da Katie Szpryka che non molto tempo fa aveva deciso di usufruire delle funzionalità premium del social network e, di conseguenza, di pagare in modo tale da poter sfruttare tutti i servizi messi a disposizione da LinkedIn.