Google Stars, spuntano nuovi ed interessanti dettagli

Diritto all’oblio, Google non è responsabile delle pagine indicizzate

Diritto all'oblio, Google non è responsabile delle pagine indicizzate

I motori di ricerca, così come nel caso di Google, non sono responsabili in alcun modo dei dati personali che vengono pubblicati sulle pagine web indicizzate. È questo il parare dell’avvocato generale della Corte di giustizia europea chiamato ad esprimersi in merito una vecchia querelle tra la divisione spagnola di Google e l’Agencia Española de Protección de Datos.

La vicenda ha avuto inizio nell’oramai lontano 1998 un quotidiano spagnolo pubblicò due annunci d’asta legati a fallimenti citando il nome di una persona. L’articolo in questione venne poi ripubblicato sul sito web della testata.

Nel 2009 il protagonista della vicenda decisa di rivolgersi all’editore poiché aveva notato che digitando il suo nome e cognome su Google nei risultati di ricerca continuavano ad essere mostrati dei riferimenti al fatidico articolo.

Il protagonista fece richiesta di cancellare il testo ma non fu possibile intervenire poiché la pubblicazione di tali dati era condizionata da un ordine del Ministero del Lavoro e degli Affari Sociali spagnolo.

Google sta per aprire il suo primo negozio a New York?

Google, il Garante privacy italiano chiede info sui dati degli utenti

Google, il Garante privacy italiano chiede info sui dati degli utenti

Quella che di tanto in tanto vede i Garanti della privacy europei impegnati nell’indagare sul comportamento di Google è oramai una pratica di cui da qualche tempo a questa parte si sente spesso parlare.

A tal proposito, nel corso delle ultime ore, è stato registrato un nuovo capitolo di questa spinosa vicenda.

Mediante un apposito comunicato il Garante della privacy italiano ha reso noto di aver chiesto a Google “maggiori e più puntuali dettagli” inerenti specifici aspetti relativi al trattamento delle informazioni sensibili.

A finire nell’occhio del ciclone è in particolare l’informativa e le modalità di consenso all’uso dei dati forniti dagli utenti unitamente alla loro conservazione ed al possibile incrocio tra quelli facenti riferimento a prodotti o servizi differenti.

Grafico FISA

PRISM: le richieste delle autorità USA ai giganti della Silicon Valley in un grafico

Grafico FISA

Torniamo a parlare di PRISM. Dopo Microsoft e Facebook, infatti, anche altre Web companies hanno cominciato a pubblicare i dati relativi alle richieste di informazioni arrivate dalle autorità USA. Il sito Engadget ha raccolto tutti questi dati ed ha realizzato un grafico che ci mostra in maniera dettagliata il numero di richieste a cui hanno ottemperato Apple, Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo! in base al Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA) degli Stati Uniti.

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

Google Glass e privacy, le autorità garanti chiedono delucidazioni

I Google Glass, uno tra i dispositivi più desiderati e chiacchierati degli ultimi mesi, faranno la loro comparsa sul mercato entro il primo trimestre del prossimo anno. Prima che la commercializzazione degli occhialini di big G venga avviata è però necessario far luce sugli eventuali rischi per la privacy che potrebbero derivare dal loro utilizzo.

A far tale richiesta sono state le autorità garanti di tutto il mondo mediante un’apposita lettera spedita direttamente a Larry Page e nella quale il CEO viene sollecitato ad avviare immediatamente un confronto apposito per fornire chiarimenti sulla questione.

La principale preoccupazione delle autorità è data dalle applicazioni che sfrutteranno le tecnologie di riconoscimento facciale.

Quali informazioni raccoglie Google attraverso i “Glass”, i famosi occhiali a realtà aumentata? Con chi le condivide? Come intende utilizzarle? Come viene garantito il rispetto delle legislazioni sulla privacy? Come pensa Google di risolvere il problematico aspetto della raccolta di informazioni di persone che, a loro insaputa, vengono “riprese” e “registrate” tramite i Glass.

DuckDuckGo predefinito

Come impostare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito nel browser

DuckDuckGo predefinito

Nei giorni scorsi abbiamo parlato molto di DuckDuckGo e del successo che ha avuto dopo le rivelazioni del caso PRISM. Se anche voi siete rimasti incuriositi da questo servizio e, dopo averlo provato, vi siete convinti della sua bontà, oggi vi proponiamo una guida veloce veloce su come impostare DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito nel browser (al posto di Google o Bing). L’operazione è fattibile su tutti i principali navigatori Web in pochi click, perché non provarci?

NoteShred, il messaggio si autodistruggerà dopo la lettura: un’utile web app

note-shred

I messaggi che si autodistruggono dopo qualche secondo appartengono solo ai film in stile Mission Impossible? In passato sicuramente si, ma oggi molte applicazioni permettono di inviare dei contenuti che hanno una precisa scadenza. Abbiamo già parlato di Poke, l’app di Facebook, che ha preso nettamente ispirazione dalla famosa Snapchat ed oggi vogliamo consigliarvi un’altra applicazione, ma questa volta non mobile, bensì web!

Stiamo parlando di NoteShred, un utile sito web che vi farà mandare messaggi in piena sicurezza. Arrivando sulla home page, potrete subito leggere che cosa vi offre il servizio gratuito. In pratica potrete inviare note crittografate (AES 256 bit) e protette da password che verranno eliminate dopo essere state lette. Informazioni sensibili, dunque, non resteranno in chiaro da qualche parte.

PRISM Break

PRISM Break, lista delle alternative “sicure” ai servizi e ai software “spioni”

PRISM Break

Il recente successo di un servizio come DuckDuckGo, che fa del non-tracciamento dei dati il suo principale motivo d’essere, ha dimostrato quanto gli utenti siano rimasti “scottati” dalle rivelazioni sul caso PRISM. Nessuno – o quasi – vuole lasciare le proprie comunicazioni, le proprie abitudini e i propri dati nelle mani dei governi, ma per ottenere un risultato del genere bisogna rinunciare a molti dei prodotti che sono alla base della vita informatica di ognuno di noi.

Dati USA

Microsoft e Facebook pubblicano i primi dati sulle richieste di informazioni ricevute dalle autorità USA

Dati USA

In casa Microsoft e in casa Facebook è cominciata l’operazione trasparenza. Dopo le polemiche scatenatesi in seguito alla fuga di notizie relative al programma PRISM, attraverso il quale le autorità degli Stati Uniti avrebbero avuto accesso ai dati di milioni di utenti, i due colossi del mondo informatico hanno deciso di rendere note le richieste di informazioni ricevute da parte degli USA nel corso dell’ultimo semestre del 2012.

DuckDuckGo

DuckDuckGo: boom di visite dopo il caso PRISM

DuckDuckGo

Le rivelazioni sul programma PRISM, attraverso il quale le autorità degli Stati Uniti hanno tracciato le comunicazioni e le informazioni su milioni di persone in tutto il mondo, hanno scatenato diverse reazioni. Alcune particolarmente curiose e interessanti per noi geek, come il boom improvviso di visite su DuckDuckGo.

Facebook lancia gli Hashtag: niente paura per la privacy

HashtagFacebook

Ne avevamo già parlato, ma fino ad oggi si trattava semplicemente di un’indiscrezione. Facebook ha confermato le indiscrezioni di questi mesi, sul social network in blu arrivano i famosi hashtag! Sono molti i servizi che integrano questo sistema, come ad esempio Instagram, Twitter, Tumblr oppure Pinterest, ma all’appello mancava ancora il portale di Mark Zuckerberg.

cancellare dati internet windows

Free Internet Eraser, cancellare la cronologia di internet e delle attività Windows

cancellare dati internet windowsNavigando online l’intera cronologia delle varie attività effettuate in rete viene archiviata sul computer in uso in differenti posizioni.

Durante la navigazione, infatti, ogni pagina visitata, ogni parola cercata e, ancora, le informazioni immesse compilando eventuali moduli in rete vengono memorizzate.

Questi dati sono archiviati nel computer con lo scopo di offrire una navigazione agevole e ben più congeniale ai propri gusti ed alle proprie esigenze ma possono comunque essere recuperati da chi sa come come fare, un dato questo che potrebbe comportare qualche problema nel caso in cui ad utilizzare il PC siano più utenti.

Considerando la situazione in questione avere a portata di mano uno strumento quale Free Internet Eraser può rivelarsi molto ma molto utile.

PRISM Italia

PRISM all’italiana? Scatta l’allarme per una legge del 2013

PRISM ItaliaNegli USA, la fuga di notizie relativa al programma PRISM ha messo in luce l’esistenza di un sistema di spionaggio costante attraverso il quale le autorità a stelle e strisce potevano (e possono) intercettare senza alcun limite le comunicazioni e i dati degli utenti. Secondo le “carte” pubblicate in Rete, l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale ha accesso diretto ai server di Google, Facebook ed altri giganti del settore Web (i quali, però, continuano a negare ipotesi del genere). E in Italia, come siamo messi? Non troppo meglio, stando al testo di una legge del 2013.

Google Glass, vietati anche ai meeting degli azionisti

Google Glass divieto meeting azionisti

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata di Google di cui oramai si discute da mesi e mesi a questa parte, non solo saranno vietati durante la guida, nei locali pubblici e nei casinò in terra a stelle e strisce ma, stando a quanto emerso durante le ultime ore, anche nel corso delle riunioni di big G dedicate agli investitori.

A riportare per primo l’informazione è stato il The Indipendent che ha fatto sapere di aver ottenuto l’informazione dai partecipanti ad un meeting Google risalente proprio a qualche giorno fa.